La mia vita è uno schifo.
Un vero e proprio schifo.
Non ho amici, a parte il mio cane Aaron, solo lui mi capisce, mi ascolta.
A scuola vengo derisa da tutti per il mio fisico, vengo chiamata con nomignoli del tipo ‘balena, ippopotamo’ e chi più ne ha più ne metta.
Mi piace un ragazzo, ma lui non mi calcola, forse non mi conosce neanche.
Fottuta vita.
Niall si chiama, è un ragazzo adorabile a prima vista: biondo, occhi azzurri, sorriso perfetto, ma se lo si conosce più a fondo si può notare benissimo la sua arroganza e la sua vanità, ma nonostante tutto lo amavo, strano vero?
Certe volte penso di valere zero, anzi forse di meno.
Qualche anno fa ho cominciato a tagliarmi, non ce la facevo più a sentirmi dire tutte quelle cose orribili, quella lametta era il mio unico rifugio, quella che mi faceva stare meglio, lo so è una strana cosa ma è così.
Tutti i giorni andavo a scuola e venivo presa continuante per il culo, certe volte venivo picchiata anche, ma le persone peggiori della scuola erano le cheerleader, loro riuscivano sempre a farmi risultare una nullità di fronte agli occhi di tutti.
La gente mi disprezzava.
 
 
Un giorno Niall venne a sapere che mi piaceva, e dato che era considerato uno dei più belli della scuola, cominciò a prendermi in giro, a seguire la massa.
Era diventata una moda prendermi di mira.
Su facebook avevano fatto pure una pagina che si chiamava ‘Colletta per comprare armi con cui sterminare Hannah Roberts’.
A casa mi rifugiavo in camera mia a scrivere il mio diario o, cosa che amavo di più al mondo, scrivere canzoni.
Quelle canzoni parlavano di tutta la mia vita, di quello che mi accadeva tutti i giorni, di quello che accadeva ad altre milioni di persone.
Un giorno la mia famiglia mi iscrisse ad X-Factor, quel programma di canto, perché dicevano che ero molto brava a cantare, ma io non me ne accorgevo.
Anche se mi vergognavo, il giorno delle audizioni mi presentai, cantai la mia canzone preferita ‘Someone like you’ di Adele.
In TV mi stavano guardando sicuramente tutti.
-Bravissima, tu hai una voce splendida Hannah.- mi dissero i giudici.
-Per noi è sì- a quelle parole non ci potevo credere, ero passata al bootcamp, era un sogno.
 
Il giorno dopo a scuola la gente mi rivolgeva la parola, normalmente, non come gli altri fottuti giorni in cui venivo presa in giro.
-Hei ti ho visto ieri sera in tv, sei stata grande!- oppure –Hai conosciuto Simon Cowell, ti stimo.-
Erano solo dei leccaculo ma era la prima volta che la gente mi “apprezzava” per modo di dire e questo mi piaceva.
Nelle settimane successive ci fu il bootcamp e passai anche quello, era un sogno, pian piano venivo conosciuta da tutti per la mia voce, era una sensazione fantastica.
Mi cominciavo a curare un po’ di più, mi vestivo meglio, mi truccavo di più e cominciai a fare allenamento in palestra per perdere per peso e risultare più attraente.
Volevo assomigliare a tutte quelle belle cheerleader con gambe perfette e ventre piatto, sarebbe stata un’impresa difficilissima.
 
Un giorno, mentre stavo sistemando i libri nell’armadietto mi si avvicinò Niall –Sai che sei molto sexy?- mi sussurrò all’orecchio.
Rimasi paralizzata, un brivido mi percorse la schiena ma lui continuava con i suoi strani complimenti. –Sei davvero bella.- sorrise maliziosamente.
Niall si era accorto di me, notò i miei cambiamenti che avevo fatto soprattutto per lui.. aveva detto che ero bella.
Ero accecata, incantata, imbambolata dalla sua bellezza che non mi ero neanche accorta che mi aveva preso per un braccio portandomi nel bagno dei maschi.
Fece aderire il mio petto al suo e mi prese per i fianchi, si avvicinò alle mie labbra su cui lasciò un bacio a stampo, poi un altro e poi un altro ancora fino a che io non dischiusi le labbra per permettere l’accesso alla sua lingua che non vedeva l’ora di entrare.
Fino ad ora non avevo mai baciato nessuno quindi non sapevo da dove iniziare ma le nostre lingue cominciarono a rincorrersi in modo naturale, mi ero lasciata trasportare, forse troppo.
Niall mi piaceva, anche tanto, ma sapevo che mi stava usando, forse stando con lui avrei fatto bella figura o forse lui con me dato che ero passata al bootcamp.
La cosa non mi piaceva più, non mi piaceva essere usata, non volevo essere una delle tante che ha già avuto, se voleva stare  con me doveva apprezzarmi per quello che ero non per quello che stavo diventando.
Mi staccai violentemente da lui spingendolo contro al muro –Stronzo, sei uno stronzo, sono una delle tante non è vero, solo perché sono in tv non ti dà il permesso di usarmi come un oggetto, anch’io ho la mia dignità.- sbottai all’improvviso.
-Hei piccola pensavo ti piacesse.-
-No caro non attacca, per tutto questo tempo mi sei piaciuto e tu non mi hai mai degnata di uno sguardo, adesso che cambio look mi noti, sono come un giocattolo. Ormai è troppo tardi Niall.- e me ne andai, lontano da lui. Non volevo più vederlo. Mi aveva usata, come un utensile da cucina. Non mi meritavo un ragazzo del genere.
Io meritavo di essere amata, veramente.
 
 
Diario di un panda
Zalve racazzi, avevo voglia di scrivere e così ho creata questa one shot, spero vi piaccia.
Volevo parlare del bullismo in generale, mi sono basata soprattutto su Demi e sulle cose che accadano tutti i giorni e che sento.
E’ un argomento molto delicato questo, spero che sia stato anche d’aiuto a certe persone che non lo capiscono.
Io fortunatamente non sono vittima di bullismo, ma capita qualche volta di essere presi in giro, beh a me le cose rimangono impresse nella mente e ci vuole un po’ di tempo prima che se ne vadano, non credo di essere permalosa.
Il mio detto, o frase preferita è ‘perdono ma non dimentico’.
Per chi vuole seguirmi su twitter io sono @SheLovesAmerica :’)
Mi raccomando recensite, più di 10 parole please.
Sciaoooo.