25/01/2013
1 recensioni
I WANT A JOB
a Mary e ad Ilaria
#Mary
Se avete qualche problema con le parolacce e altri termini non provate neanche a leggere la mia storia perché considerando il mio linguaggio, che è un misto fra una camionista e una scaricatrice di porto , qui ce ne saranno a quantità. Comunque non vi spaventate. Sono Mary Porter , ho 19 anni e vengo da una cittadina in culo ai lupi nella sperduta Irlanda. Mi considero Bella con la B maiuscola e non perché assomigli in qualche modo a Irina Shabayeva ma perché mi piace considerarmi Bella. Anche se in realtà sono semplicemente carina. Sono alta un metro e una Vigorsol, niente gambe chilometriche, occhi blu ma blu,blu,blu, capelli di un rosso che tende al castano scuro lunghi e labbra carnose. Ok magari non sono proprio un cesso ma ce ne sono di meglio sicuramente. Quel bellissimo giorno di settembre … che cazzo dico? È settembre e sono in Irlanda non ci può essere il sole. Quindi aggiustiamo… Allora quel piovoso 14 settembre ero uscita tranquillamente per fare una passeggiata quando vidi un ragazzo che girava con un cartello enorme con su scritto “ IO CONOSCO NIALL HORAN” e sbuffai. Avevo avuto la sfortuna di nascere nella stessa cittadina in culo ai lupi di Niall Horan. Per chi non lo sappia, Niall Horan nel 2010 ha partecipato ad X-Factor e dopo essere stato unito in una band con 4 sfigati che nessuno sa da dove provengano ha fatto soldi a palate senza neanche vincere il programma più cretino di questa terra. E per chi non l’abbia capito io non sopporto la sua band e so tutte queste cose perché mamma me le ha inculcate per spirito patriottico. Ieri sera mi ha fatto stare sveglia tutta la notte per vedere insieme a lei i MTV Video Music Award’s dove c’era anche sta band dei miei coglioni che ha vinto magicamente 3 VMA’s. Quindi ci avrei scommesso il mio unico smalto Chanel che stamattina qualcuno sarebbe andato in giro con un cartellone con scritte un sacco di puttanate di cui solo le troie si importano. Comunque di lì a breve sarei partita per Londra e non avrei più assistito a stronzate simili. Sarei partita perché ero stata a Londra con la mia famiglia quando avevo 15 anni e ne ero rimasta incantata. Sentivo di appartenere in qualche modo a quella città e mamma mi aveva trovato un appartamento da condividere con una ragazza che sarebbe partita insieme a me. Io neanche la conoscevo però mamma diceva che era simpatica. A me bastava che non rompesse i coglioni e pagasse la sua parte di affitto e poi mi andava bene. A proposito devo trovarmi un lavoro. All’ ennesimo ragazzo che mi venne incontro urlando “IO HO IL NUMERO DI NIALL” feci dietrofront tornai a casa. Va bene esserne orgogliosi ma si erano fissati. Entrai in casa e mamma mi venne incontro in tutto il suo mammoso splendore.
- Tesoro!- esclamò
- mamma!- esclamai con molto meno entusiasmo. Alzai gli occhi al cielo. Mamma era sempre stata così…
così…. Così lei. E non era una cosa buona per chi se lo stesse chiedendo.
- tesoro oggi pomeriggio viene Cassidy- ovviamente sapevo benissimo di chi stesse parlando. Ovvio!
- dovrebbe essere?-
- la ragazza che vivrà con te a Londra – esclamò con tono esasperato. Mi diressi verso la mia camera decisa ad ascoltarla il meno possibile.
- tesoro comincia a fare la valigia!- dio quanto è isterica quella donna.
- mamma perché mai?!- urlai. Sentii che sbuffava e il rumore delle vecchie Crocks rosse che non voleva levare di mezzo. Avranno avuto una ventina di anni ma niente. Lei le amava perché diceva che le ricordavano gli anni felici della sua vita. Secondo me le avrà comprate da qualche rigattiere dopo un Rave Party in cui si era fumata parecchio. Si appoggiò allo stipite della mia porta.
- forse perché domani sera parti? Dio Mary non è possibile che devo essere la tua agenda personale! Quando sarai a Londra come farai senza di me? L’avevo detto a tuo padre che eri troppo giovane per andare a Londra ma lui no. Mary è così responsabile… - e se ne andò sproloquiando come al solito.
Sì ma c’era una parte del discorso che mi aveva attirato. Tipo all’ inizio. Agenda personale … troppo giovane … domani sera parti …. ! cazzo domani sera parto! Valigia, valigia , valigia. Aprii l’armadio e cominciai a buttare tutto sul letto a casaccio. Quando ebbi finito tirai fuori le tre valigie e cominciai a riempirle furiosamente. Quando ebbi finito avevo tutti i capelli arruffati e sentivo mamma che parlava con qualcuno. Mi diressi in cucina aggiustandomi i capelli. Quello che vidi mi lasciò sconvolta.
Una ragazza e ok fin qui tutto normale. Ma sapete che c’è?
Che la ragazza in questione era vestita dalla testa ai piedi di…ROSA. Canottiera rosa, golfino rosa, gonna rosa, stivali rosa, borsa rosa, cerchietto rosa. Orrore. Avevo il sospetto che portasse le lenti a contatto rosa.
Mamma mi affiancò tutta sorridente mentre io avevo gli occhi spalancati.
- bene Mary ti presento Cassidy la ragazza che verrà ad abitare con te a Londra – blaterò felice.
Che cosa?! Ci sono le telecamere vero, vi prego ditemi che ci sono le telecamere e sono su Punk D.
Ma più guardavo mamma più mi rendevo conto che non stava scherzando.
La Barbie allungò una mano smaltata di rosa. – Piacere , sono Cassidy. La tua coinquilina – concluse con una risatina falsa. O cristo, no eh. Gliela strinsi e la ritrassi velocemente. Puzzava di vaniglia. Io odio la vaniglia. Per un momento mi figurai Cassidy che spruzzava litri di deodorante alla vaniglia per invanigliare tutto l’appartamento a Londra. Sarebbe stato un incubo. Oh povera me. Dovevo uscirne velocemente e levarmela di torno il prima possibile o avrei vomitato.
- bene è stato un piacere e sono sicura che ci troveremo benissimo insieme ma in realtà io devo ancora finire le valigie e quindi torno di la. A domani- dissi velocemente. Ma la mia caaaaaara (Y) mamma aveva deciso che quel giorno dovevo morire.
- non essere sciocca cara, le puoi finire dopo. Adesso stai qui con noi e parli con Cassidy mentre io vado a preparare un bel tè- in quel momento odiavo la mia genitrice. Ma si rende conto di che razza di ragazza è questa?!. Ma dico io da dove cazzo è uscita? Dal Plastic World?! Mamma si dileguò e tornò dopo 10 minuti con il tè caldo. Bene, dopo 10 minuti io stavo progettando il suicidio. Bassidy (Barbie e Cassidy) non faceva che parlare dei suoi ottimi voti, della sua enorme casa, delle 4 volte che era stata nominata reginetta del ballo della scuola, del suo ultimo ragazzo che ora studiava ad Harvard facendo sentire la sottoscritta un inutile pezzente. Erano ormai le 18 quando Barbie decise di andarsene e il supplizio finì. Ero sconvolta dalla quantità di stupidaggini che avevo sentito nelle ultime due ore. Appena chiusi la porta mi voltai verso mia madre. – dimmi con che coraggio mi fai andare a vivere con quella?- dissi con una calma glaciale.
- andiamo tesoro non è cosi male, è solo un po’… un po’…. Ecco… -
- ROSA MAMMA ROSA!!!!- urlai.
Mi diressi in camera mia e mi sbattei la porta dietro buttandomi sul letto disperata. Ci sarebbe voluta tanta calma ma andare a Londra era quello che volevo da una vita e non sarebbe stata una Barbie uscita a male a rovinare quell’occasione.
#Zayn
- andiamo Zayn alza il culo mulatto dal divano e vieni con noi ! – Harry ci stava provando per la centoquattresima volta nella serata a farmi alzare ( le ho contate). Ma perché non capisce che se non ho voglia di uscire significa che non ho voglia di uscire?
- Hazza te lo ripeto per la centoquattresima volta. NON VOGLIO USCIRE OK? Voi andate dove volete io mi sto qui- sbuffai stanco. Ci voleva così tanto a capire che non me la sentivo? Che non ero ancora pronto?
- Zayn sono passate tre settimane. Perrie ti ha tradito e tu ci stai ancora male. Dacci un taglio con queste serate da depresso!- mi rimproverò Harry. Ma quella sera non avevo voglia di sentire prediche.
- Harry se non ti levi dal cazzo entro dieci secondi le tue palle faranno una brutta fine- dissi semplicemente.
- andiamo Zayn- ci riprovò.
- 8 secondi-
- Zayn lo sai che lo dico per te. Lei non ti meritava- Harry voleva proprio essere picchiato o era una mia impressione?
- Harry 5 secondi- posai il telefono e lo guardai.
- ok me ne vado, me ne vado- sbuffò. Sparì dalla mia vista e dopo poco sentì la porta di casa sbattere.
Ero solo. Sapevo che Harry aveva ragione. Non potevo buttarmi così. Ma non ce la facevo. Lei mi aveva umiliato, fatto sentire una merda e ciononostante ci stavo male. Perrie mi mancava e mi sembrava impossibile credere al fatto che mi avesse tradito ma le prove c’erano. Era stata sbattuta su tutti i giornali di gossip con una foto in copertina con un tizio e una scritta enorme sotto. E io l’avevo fatta finita. Perché quando ero andato da lei per chiedere spiegazioni speravo che mi dicesse che era ubriaca, che quel tizio l’aveva baciata ma lei l’aveva respinto un attimo dopo e cose del genere. E invece lei mi aveva detto in faccia che era perfettamente sobria e che la storia con James andava avanti da circa due mesi. E che lo amava. Mentre io amavo lei. Perrie mi aveva distrutto. Dopo ha avuto anche la faccia tosta di dirmi che lei non mi aveva mai amato. No , a lei serviva fama e io facevo al caso suo. Mi passai una mano in faccia stropicciandomi gli occhi , stanco. Io amavo ancora Perrie e non ne potevo più di stare male.
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#spazioautrice
ciau ragazze e benvenute :3
questa è la prima FF che pubblico su EFP. Spero di avervi incuriosite. E se state già cominciando ad odiare Cassidy non preoccupatevi. Le cose non sono come sembrano.
Anyway, buona lettura , accetto tutte le critiche :3.
- Lù