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Autore: _Kiiko Kyah    26/01/2013    5 recensioni
Dio, prima RanMasa. Cosa non fa, la noia ... -parlò quella che Kariya lo sopporta solo in coppia con Kirino o al limite con Akane ('sta coppia l'ha inventata Bloody Alice se non vado errato).
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« Tu mi odi, vero? » il rosa si girò verso di lui.
« Se anche fosse, a te interesserebbe? » replicò ostentando noncuranza, portando le mani dietro la testa e puntando lo sguardo in un’altra direzione per non incrociare gli occhi azzurri di Kirino, che rimase in silenzio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un bacio basta e avanza. 

« Tu mi odi, vero? » il rosa si girò verso di lui.
« Se anche fosse, a te interesserebbe? » replicò ostentando noncuranza, portando le mani dietro la testa e puntando lo sguardo in un’altra direzione per non incrociare gli occhi azzurri di Kirino, che rimase in silenzio.
Il kohai si diede dell’idiota.
« Lo prendo per un sì. » mormorò appena il ragazzo dai codini rosa mostrando un sorriso mesto, per poi voltarsi di nuovo. L’altro si guardò intorno: erano soli, nello spogliatoio, gli altri se n’erano già andati.
« Beh, dopotutto anche tu non mi sopporti, no? » si chiese perché aveva posto quella domanda. Poi si schernì da solo: lo sapeva fin troppo bene, il perché.
L’anta dell’armadietto di ferro sbatté con forza facendolo sobbalzare dallo spavento. Kirino afferrò saldamente la sua borsa e si incamminò fuori, seguito a ruota dal sorpreso Kariya, che ancora aspettava una risposta
« Kirino-senpai, lo sanno tutti che tu per primo non mi puoi vedere. Non sarebbe così grave se me lo dicessi. » Almeno mi metterei il cuore in pace, terminò nella sua mente, guardando il numero tre solo di sfuggita.
« Sbagli. » fu la borbottata risposta. Kirino sollevò il volto per guardare il cielo, che si riflesse nell’azzurro delle sue iridi come in uno specchio.
Il cuore di Masaki perse un battito, tuttavia il blu si limitò a spostare gli occhi dorati sul senpai.
« Ah sì? » si incuriosì titubante. Odiava apparire troppo cauto, soprattutto con quel determinato ragazzo.
Per la seconda volta, la risposta non ci fu.
Passarono qualche secondo in silenzio, camminando vicini sulla strada di casa, Ranmaru avanti e Kariya giusto un passo più indietro.
Innervosito dalla mancanza di repliche, il turchese girò la testa in direzione del fiume, vicino al quale stavano passando.
Quella non era la strada di casa di Masaki.
Forse, Kirino credeva di essere solo?
« Sbagli eccome. » il kohai si bloccò. Quindi, sapeva che nonostante il silenzio il minore aveva continuato a seguirlo.
« Ma tanto tu mi odi, » lo interruppe il maggiore fermandosi a sua volta per guardarlo ancora con quel sorriso mesto « quindi credo che mi converrà fare lo stesso. »
« Stupido senpai. » Masaki emise un sospiro esasperato e ricominciò a camminare, superando il rosa di un paio di passi. Poi sorrise come faceva sempre e i suoi occhi presero una luce soddisfatta. « Come faccio a odiarti se mi fai quella faccina da cucciolo bastonato~? » canzonò divertito, ghignando quando lo vide arrossire.
« I-Io non ho affatto— ...! » sbottò imbarazzato, ma non poté finire, perché le sue parole furono soffocate dal delicato bacio che Kariya gli stampò sulle labbra.
« Non aspettarti che ti dica che ti amo, beninteso! » dopo averli dedicato un altro sogghigno, il minore iniziò a correre via, lasciandolo basito e fermo sul ciglio della strada.
E quando non furono più in grado di vedersi, sul volto di entrambi apparve un sorriso allegro. 
  
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