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Autore: EmmaSnix    26/01/2013    2 recensioni
Nell'amore, un silenzio val più di un discorso. BLAISE PASCAL
"Un odore molto famigliare gli invase i polmoni, conosceva bene quel profumo era quello che aveva sempre Chris, un profumo fresco mai invadente e tutt'un tratto Darren si sentì come stordito, più tranquillo sereno, quell'odore l'aveva completamente messo a suo agio.
Prese un lembo della maglia e lo porto più vicino al naso inspirando a fondo."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio è puro. Il silenzio è sacro. Unisce le persone perché solo chi si sente a proprio agio in compagnia di un altro può fare a meno di parlare. Questo è il grande paradosso. 

NICHOLAS SPARKS, Le pagine della nostra vita, 1996

 


"Avresti una maglia e un paio di pantaloni da prestarmi?" Darren guardò Chris in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare 

"Certamente, te li prendo" 

Chris si diresse verso l'armadio e cercò una maglietta, una un po' più piccola magari di quelle che usava di solito.

No troppo grande, no troppo piccola, no questa ha un disegno imbarazzante, no troppo gialla.. 

Troppo gialla? 

Ma cosa gli stava prendendo? Era una stupida maglia.

Alla fine estrasse una delle sue magliette preferite. Era blu, molto semplice ma Chris adorava quella maglia perché era molto morbida, quando la indossava si sentiva sempre un po' coccolato.

Fortunatamente la scelta dei pantaloni fu meno complicata, estrasse il primo paio che aveva riposto nel cassetto e porse entrambi gli indumenti a Darren che gli sorrise grato.

"Sei sicuro che non sia un problema? Posso dormire sul divano" disse Chris con fare interrogativo.

"Assolutamente no Colfer, nessun problema e poi non ti lascerei mai dormire sul divano a casa tua!" 

Darren sorrise appena e si diresse verso il bagno accanto alla camera di Chris.

 

Appena chiuse la porte alle sue spalle Chris cadde sul suo letto a peso morto e iniziò un dialogo interiore

"Tranquillo, stai tranquillo allora ricapitoliamo lui è un tuo collega e un tuo caro amico, tutto andrà bene. Vi riposerete e domani  mattina sarà tutto come prima." Inspirò a fondo più volte e si massaggiò le tempie con entrambe le mani.

Sì come no.

 

Darren chiuse la porta del bagno e si guardò allo specchio per qualche minuto e iniziò a svestirsi per potersi lavare e mettere i vestiti che gli aveva dato  Chris poco tempo prima.

Prima indossò i pantaloni che gli stavano giusti, forse un po' lunghi ma non importava e poi infilò la maglia.

Un odore molto famigliare gli invase i polmoni, conosceva bene quel profumo era quello che aveva sempre Chris, un profumo fresco mai invadente e tutt'un tratto Darren si sentì come stordito, più tranquillo sereno, quell'odore l'aveva completamente messo a suo agio.

Prese un lembo della maglia e lo porto più vicino al naso inspirando a fondo.  

 

Lo adorava.

 

Quando Darren tornò nella stanza vide Chris col pigiama, i capelli leggermente scompigliati mentre sistemava i vestiti che si era appena tolto.

E' davvero bello.

Spesso Darren si ritrovava a fissare Chris senza motivo, lo guardava e pensava a quanto fosse forte a quante cose era riuscito a conquistare nonostante le persone continuassero a dirgli che non valeva niente.

"sei stanco?" i pensieri di Darren vennero interrotti dalla voce del collega riportandolo alla realtà.

Darren lo guardò stordito "scusa?" disse con lo sguardo perso.

"ehi sei tra noi? ti ho chiesto se sei stanco.." ripeté Chris stavolta sorridendogli dolcemente.

"ah scusa, sì un po' " 

Chris non capiva se quella situazione stava innervosendo Darren, non voleva metterlo in difficoltà. Si trattava solo di una notte e dovevano solo dormire però Chris sapeva che a molti ragazzi quella situazione sarebbe stata scomoda, quindi prese il toro per le corna e glielo chiese direttamente al suo amico.

"Dar mi sembri un po' strano. Mi chiedevo non è che per caso questa situazione ti da fastidio, sia chiaro non ho intenzione di fare nulla, cioè ovvio che non voglio fare nulla. Solo che magari il pensiero di passare la notte con me ti mette un po' a disagio, me lo puoi dire tranquillamente, sai? non mi offendo" 

Darren lo guardò sorpreso e senza lasciar passare un minuto rispose di getto "no, anzi.."

 

anzi? ma cosa gli passava per la testa?

 

Chris fece finta di non aver sentito l'ultima parola, l'ultima cosa che voleva era mettere in difficoltà Darren e quest'ultimo d'altro canto non riuscì a rimangiarsi quello che aveva appena detto e fu grato al suo collega per non aver fatto domande.

"bene allora io consiglio di andare a dormire è già mezzanotte e domani la sveglia suonerà presto" disse Chris cercando di chiudere il discorso.

Darren annuì e insieme si sistemarono sotto le coperte, faceva decisamente freddo quella sera.

"buona notte Dar, posso spegnere la luce o hai paura del buio?" Chris cercò di ironizzare, Darren gli aveva appena detto che non era un problema dormire con lui anzi ma era comunque strano trovarsi  nello stesso letto.

"puoi spegnere però mi potresti tenere la manina?" Chris sorrise, sentire l'amico che ricambiava con una battuta gli fece tirare un sospiro di sollievo. Era tutto okay.

"scemo" disse ridacchiando

"buona notte Chris" Darren concluse girandosi sul fianco destro in modo da poter guardare Chris mentre spegneva la luce.

 

Silenzio e buio

 

Darren aveva scherzato dicendo che aveva bisogno della mano di Chris ma in quel momento sentiva davvero in bisogno di sentirlo vicino, non ci penso due volte allungò la mano alla ricerca di quella del ragazzo accanto a lui ma si fermò. (cosa stava facendo? non aveva senso, doveva solo dormire e riposare il giorno dopo sarebbe stata una lunga giornata lavorativa) Darren ritrasse la mano e chiuse gli occhi.

 

Anzi. questa parola continuava a rimbombare nella testa di Chris che sapeva benissimo di non dovergli dare peso, sicuramente il suo collega l'aveva detta senza pensarci. Eppure continuava a pensare al perché l'avesse fatto, magari lo voleva dire davvero, magari non solo non è infastidito dal dormire con me magari gli fa piacere

Tutto quel pensare lo stava facendo impazzire si rigirò nel letto cercando di scacciare via tutte quelle domande, invano.

 

Darren continuava a respirare quell'odore così buono e sentiva il calore del suo amico accanto al suo corpo, provò a cambiare posizione ma niente era tutto inutile, la sua presenza lo distraeva non riusciva a non pensare che Chris era a pochi centimetri da lui. Non capiva esattamente perché dava tutta questa importanza alla vicinanza del suo collega ed era strano perché più quel buonissimo profumo gli invadeva i polmoni, più sentiva vicino il corpo caldo di Chris più lui sentiva il desiderio di stringerlo a sé.

 

Chris si rigirò ancora una volta posizionandosi sul lato sinistro e chiuse gli occhi. Doveva assolutamente riposare.

Appena chiuse gli occhi sentì il respiro fresco di Darren sul suo viso e capì di averlo molto, molto vicino.

Anche Darren, appena Chris espirò, sentì il respiro del ragazzo mescolarsi con il proprio e sembrava così maledettamente giusto. Darren si sentì nel posto giusto al momento giusto, era da tanto tempo che non si sentiva così tranquillo e al sicuro che non riuscì a trattenersi, allungò una mano verso Chris e gli accarezzò il braccio, felicemente sorpreso nel vedere che l'altro non si tirò indietro così ne approfittò si fece più vicino e la sua mano andò a cercare il volto e i capelli di Chris, che rimase diversi minuti a farsi coccolare da Darren senza dire niente, senza scappare. Era felice, l'aveva colto di sorpresa ma era una piacevole sorpresa, alla fine prese coraggio e anche lui allungò la sua mano in direzione di Darren cingendogli la vita e accarezzandogli la schiena.

Mentre si accarezzavano in silenzio alla scoperta l'uno dell'altro Darren si avvicinava sempre di più a Chris fino a far combaciare i loro corpi, tramavano appena per la novità e per il desiderio e la paura che uno dei due potesse tirarsi indietro in un momento di paura.

Ormai erano naso contro naso

fronte contro fronte 

petto contro petto 

I loro cuori avevano accelerato il battito e le loro mani erano intrecciate in una sola.

 

Darren sentiva di volere di più, voleva assaggiare le sue labbra e se possibile sentirlo ancora più vicino ma aveva paura, non voleva fare niente contro l'approvazione di Chris, voleva chiedergli il permesso ma aveva paura di parlare, aveva paura di rompere quell'equilibrio che si era creato con silenzio e calore.

Non voleva che le parole rovinassero tutto, così si mosse piano in direzione della bocca di Chris, che appena capì quello che voleva fare Darren, mise fine alla distanza tra le loro labbra.

Un bacio, dolce, caldo e silenzioso.

 

Si strinsero in un abbraccio sempre più stretto quasi a volersi fondere l'uno nel corpo dell'altro, i loro respiri erano sempre più frenetici, le loro mani vagavano cercando di studiare ogni singolo centimetro di pelle, i loro corpi perfettamente incastrati, era tutto perfetto. Per Darren erano sensazioni nuove, non era abituato a quel corpo così maschile, le spalle larghe, i fianchi stretti e quel modo di baciare un po' più rude rispetto a un bacio di una ragazza ma nonostante fosse tutto così nuovo a Darren sembrava terribilmente giusto.

 

Volevano di più, volevano incastrarsi, diventare un corpo solo. Lo volevano disperatamente.

Darren posizionò Chris sopra di sé e inizio a sollevargli la maglia, aveva il disperato bisogno di sentirlo ancora più vicino e quello stupido indumento non aiutava. Lo sfilò via e inizio a baciare ogni centimetro del petto del ragazzo che respirava sempre più forte. Dopo pochi minuti di quella peccaminosa agonia Chris fece lo stesso con la maglia di Darren e iniziando a baciargli il collo scese giù per tutto il petto baciandolo e marchiandolo di vari segni rossi.

I pantaloni dei due raggiunsero poco dopo le maglie e una volta rimasti nudi si sentirono esposti, vulnerabili ma carichi di passione e desiderio.

Si amarono tutta la notte immersi nel silenzio.

Quella notte le parole non avevano senso, erano semplicemente loro che si univano in una danza di respiri, battiti accelerati, carne e passione. Nient'altro.

 

Appena raggiunsero  l'apice del piacere si accasciarono stanchi e affannati, i loro petti si alzavano e si abbassavano velocemente. Ormai erano le 5.30 del mattino una luce fioca entrava dalla finestra, i due si guardarono negli occhi per un interminabile minuto, fin chè Darren  posò un ultimo silenzioso bacio sulle labbra di Chris e si addormentarono stretti l'uno all'altro.

 

Riposarono solo due ore, la luce del giorno svegliò prima Chris che appena vide Darren stretto a lui sorrise e ringraziò il cielo che quello che aveva vissuto non era solamente uno stupido sogno, no lui era davvero lì che dormiva accanto a lui e avevano fatto l'amore ed era stato tutto così perfetto.

A Chris sembrò assurdo quello che era successo, lui che era uno scrittore e fin da piccolo aveva profondamente creduto nella forza delle parole quella sera era stata magica proprio perché nessuno aveva detto niente, avevano preferito ascoltare i loro cuori che battevano sempre più velocemente, avevano preferito il silenzio in quanto in quel momento stavano parlando i loro corpi. Però Chris sapeva bene che non potevano fare continuare così, prima o poi qualcuno avrebbe dovuto dire qualcosa e chiarire le cose, capire perchè era successo. Così approfittando del fatto che Darren stava ancora dormendo Chris iniziò a pensare alle parole più adatte mentre osservava i lineamenti del ragazzo stretto fra le sue braccia.

Niente aveva paura di usare le parole sbagliate, non voleva essere troppo dolce ma voleva far capire a Darren quanto fosse stato tutto così importante e intenso per lui facendogli capire che l'avrebbe voluto al suo fianco più di una notte ma come poteva dire tutte queste cose senza cadere in frasi fatte o in un discorso melenso?

 

Darren si svegliò cogliendo Chris impreparato, non sapeva bene ancora cosa dire. 

Si guardarono negli occhi per una manciata di minuti, Darren sentiva che Chris stava pensando alle parole giuste, aveva capito che gli risultava difficile esprimere a parole quello che stava provando nonostante fosse uno scrittore ma Darren lo sapeva, quella notte insieme a Chris gli aveva aperto gli occhi, aveva finalmente capito e quindi fu lui il primo a parlare

"ti amo" 

Ti amo nulla di più semplice, Chris rimase spiazzato dalla semplicità con cui Darren le aveva pronunciate. 

Dopo tutto quel silenzio non poteva chiedere di sentire suono più dolce e finalmente ritrovò le parole anche lui, adesso anche Chris sapeva cosa dire e dopo aver baciato a fior di labbra il ragazzo disse  "ti amo anch'io." 

  
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