Eravamo lì, uno accanto all’altro. Avevo appena trascorso la notte più bella di tutti i miei 20 anni, e Jonghyun ne era stato il protagonista. Non riuscivo ancora a decifrare quella strana espressione sul suo volto … mi fissava sorridendo.
“Che c’è?” gli chiesi imbarazzato.
“Niente …”
“Si certo … a meno che non sia diventato un’attrazione particolare, il tuo ‘niente’ non è convincente.”
“Che tu sia un’attrazione particolare … questo l’abbiamo appurato da tempo.” Rispose sorridendomi malizioso e avvicinandosi pericolosamente.
“Jonghyun-ah … sono stanco …” gli dissi chiudendo gli occhi.
Non rispose nulla. Sentii la sua mano fra i capelli e con l’altra cominciò ad accarezzarmi il braccio. Sarei voluto rimanere così per tutta la vita. Mi sentivo protetto, al sicuro … al di fuori delle sue braccia, il mondo ritornava ad essere pericoloso e io non più che una misera creatura insignificante.
“So a cosa stai pensando …” disse all’improvviso guardandomi dritto negli occhi.
“Ah si? Nuovi superpoteri?”
“Che simpatico…” mi rifilò una delle sue finte facce offese e si girò dall’altra parte.
“Smettila cretino!” dissi ridacchiando e gli pizzicai delicatamente i fianchi. “Allora? A che cosa sto pensando, sentiamo …”
“A quanto tu ti ritenga insignificante…” mi fissava serio.

Rimasi spiazzato. Nessuno era mai riuscito a leggermi dentro così bene … non la consideravo una cosa positiva. Ne avevo paura.
Non ero esattamente il più bel libro da leggere.
“Il tuo silenzio ha il significato di un ‘Hai sempre ragione, come farei senza di te Jonghyun?’” ridacchiò.
Gli lanciai un’occhiata torva e gli diedi uno schiaffo leggero.
“Non mi hai ancora risposto … posso aspettare anche tutta la notte, sai?”
“Perché ti interessa così tanto?” gli chiesi sinceramente.
“Perché non dovrei interessarmi della persona con la quale passerò il resto della mia vita?”

Rimasi spiazzato per la seconda volta in pochi minuti. Le sue parole riecheggiarono nella mia mente e non riuscii a ricacciare indietro le lacrime che stavano rigando le mie guance.
“Perché stai piangendo?”
“Perché sono una nullità … e tu stai perdendo solo tempo con me.” Dissi girandomi di scatto e affondando la testa nel cuscino.
Mi afferrò il braccio con forza, costringendomi a girarmi nuovamente verso di lui.
“Non …” si interruppe dandomi un bacio sulle labbra.
“dire …” poi sull’orecchio.
“mai più …” il collo.
“una cosa …” la spalla.
“simile …” concluse lasciandomi una lunga fila di baci sul braccio.

Volevo fare l’amore con lui. Di nuovo. Una sola volta non mi era bastata. Ogni centimetro del suo corpo mi provocava … resistere era troppo difficile, e lui non faceva assolutamente niente per calmare quella mia voglia insana. Jonghyun aveva concesso il suo corpo ad altri prima di me. Ma con me era diverso … Jonghyun mi amava. E potevo sentirlo ogni volta che la sua bocca incontrava la mia, ogni volta che le sue dita accarezzavano la mia pelle, ogni volta che lo lasciavo entrare dentro di me … stabilendo un contatto che mai niente avrebbe potuto spezzare. 



____________________________________________________

E pensare che non volevo nemmeno scriverla stasera. Credevo di non avere la testa per farlo, ma ultimamente quello che ho nella mia testa è solo la JongTae per svariati motivi che non elencherò.
Comunque è davvero una cosa da niente, ma spero che vi possa piacere.