Niente può farti
più male di ciò che desideri
con tutta te stessa.
-Lauren Kate
Mi trovo in camera mia,tra quelle mura,che mi schiacciano,che mi opprimono,che mi tolgono il respiro.
Sto lì seduta in un angolo,con le lacrime che mi scivolano sulle guancie ininterrottamente,il dolore,che provo da ormai troppo tempo,mi sta lentamente uccidendo dentro.
Aprii il cassetto del comodino e vi frugai dentro,cercando quel pezzetto di ferro che molte volte riusciva ad affivolire il dolore che provavo.
Le mani mi tremavano,alzai la manica della felpa,feci un respiro profondo,afferrai la lametta e molto lentamente iniziai a premere sul polso,sottoponendomi a quel dolore fisico,ma ero consapevole che quello era il mio destino,provare dolore,sentivo dentro di me come se fosse la cosa giusta,che meritassi tutto quel dolore...
La ferita iniziò a bruciare e a versare sangue,pian piano dimenticavo tutto il dolore,e pensavo solo al bruciore,osservavo il sangue colare,ero abituata a tutto questo,a soffrire,a tagliarmi,a rimanere in disparte...Da ben sette anni...
Vivo con mio zio,l'unico che mi ha accolto in famiglia dopo la morte di mia madre e la sparizione di mio padre e mio fratello...
Mia madre morì sette anni fa per cancro,quella malattia l'aveva portata via da me,da una bambina di soli 10 anni...
Mio padre era scomparso,dopo la morte della mamma non si era fatto più vedere e sentire,portando via anche mio fratello,Austin,mi abbandonò così,come fossi un sacco di sapazzatura,semplicemente mi lasciò a scuola e non mi venne più a riprendere...
Da sette anni che vivevo con quell'angelo di mio zio,Scott,un tipo giovanile e sempre allegro,con lui stavo bene,ma li vuoto che avevo dentro era incolmabile,mi sentivo il rifiuto dell'umanità,o per lo meno di mio padre...
Da sette anni vivo nel dolore,mascherandolo ogni giorno con un sorriso falso.
Da sette anni che non vedo più mio padre e Austin.
Da sette anni che quella fottuta malattia mi ha strappato l'unica donna capace di spermi ascoltare.
Da sette anni che cerco di alleviare il dolore con altro dolore,dolore fisico.
Mi medicai la ferita e cancellai dal mio viso le tracce del mio cedimento,non volevo far preoccupare mio zio,non volevo farmi vedere in quel modo da nessuno,debole,nessuno mi ci avrebbe mai visto...
Ricontrollai la valigia per vedere se mancasse qualcosa e aspettai che le ore passassero,insieme al dolore,aspettavo l'arrivo di mio zio per cominciare una nuova vita....
AYEEEEEEEEEEEEEEEE;
Ok,questa è la mia prima FF qui su EFP,spero che l'introduzione vi sia piaciuta :)
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_hug