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Autore: sophomoro    27/01/2013    2 recensioni
ed era successo tutto così in fretta che nel giro di poche settimane ci eravamo visti un bel po' di volte, in alcuni locali davanti ad un caffé tra Bristol e Londra. Mi aveva raccontato della band, del reality show mentre io gli avevo parlato di me, della mia gavetta in ospedale, dove mi avevano preso grazie a mia zia che era direttrice del reparto in cui quella mattina mi aveva trovata. E della mia piccola e riservata passione per i bambini, libri e josh Holloway.
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Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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'dai, fammi entrare' borbotta sconsolato picchiettando sulla porta di ciliegio bianco che ci divide. 

'ho detto di no' ripeto per l'ennesima volta sbuffando. 

'rimarrò qua fino quando non uscirai, allora' ribatte.

'se proprio vuoi aspettare' scuoto la testa con un sorriso stampato in faccia.

'lo so che stai sorridendo, Destiny, apri dai' dice con una voce tale ad una da cucciolo bastonato. Perché i cuccioli bastonati hanno una voce, sì... 

'è aperto, devi solo abbassare quella cosa chiamata maniglia' rispondo osservando i due vestiti  poggiati sul letto mentre mi torturo il labbro inferiore con due dita.

Sento la porta cigolare e il parquet scricchiolare sotto il suo peso; sospiro al solo piensiero di averlo tutto per me, lui, solamente mio, ancora non me ne capacito ma alla fine questa é la realtà: finalmente la nostra relazione é pubblica ed ha fatto non uno, ma almeno tre passi in avanti. 

lascio stare il labbro inferiore e sobbalzo nel sentire un brivido di freddo all'altezza del petto, e uno scaturito dalle sue mani color ambra sulle mie spalle; chino il capo di lato e con una guancia accarezzo la sua mano, poi abbasso lo sguardo e vedo una catenina ciondolare dal mio collo, alzo la mano e tocco la scritta in oro bianco. C'é scritto 'infinite', come il titolo del mio libro pubblicato da appena due settimane. 

'ti piace?' chiede titubante sussurrandomi in un orecchio con la sua voce bassa e roca. 

'É magnifica, grazie' mi giro verso di lui e le sue mani automaticamente si posano sui miei fianchi esili. 

'auguri, piccola' ed un suo dolce bacio si posa sulle mie labbra. 

'ma non é ancora il 2 febbraio' affermo cercando con gli occhi la sua sveglia sul comò.

'É mezzanotte e due minuti, quindi ormai é il due febbraio, Des' alza le spalle e mi sorride. 

'mi sento così vecchia' borbotto 

'hai solo 20 anni, piccola' lui se la ride 'e guarda cos'hai già fatto? Hai pubblicato un libro che non fa altro che vendere!' 

'lo so, ma sono sempre 20 anni' faccio spallucce 'e il libro vende perché parla di te' sorrido come un ebete. 

'nessuno sa che parla di me, o almeno nessuno lo sapeva quand'è stato pubblicato, e poi parla anche di te' ribatte 

'dettagli' rispondo deviando il discorso. 

'comunq...' inizia a dire quello che é il mio fidanzato quando un'altra persona ci interrompe 

'piccioncini, avete fatto pace? Ecco bene, ora preparatevi che dobbiamo uscire' irrompe nella stanza Harry, il ragazzo che mi batte solo per un giorno. 

'tanti auguroni, Des! Anche tu ventenne finalmente! Sembra l'altro ieri il giorno in cui eravamo tutti e due dicianovenni' esclama convinto mentre mi stringe in un forte abbraccio che mi fa perdere il respiro per un secondo, bloccandomi anche le braccia. Zayn dal canto suo, se la ride e gli tira un buffetto sulla testa. 

'forse perché lo era?' chiediamo retoricamente io e Zayn, il mio fidanzato, insieme. 

'ah, scusate' il riccio scioglie l'abbraccio e fa una smorfia 'comunque' alza il tono di voce improvvisamente 'come ho già detto, preparatevi, dobbiamo uscire' aggiunge. 

'ma siamo già usciti ieri per il tuo compleanno!' obietto.

'nono, non s'accettano scuse Destiny.' sbotta concludendo il discorso 'ora vado che Louis non sa che camicia mettersi' scuote la testa 'ancora mi chiedo come la gente ci abbia messo due anni a capire che è gay, insomma, le sue camicie sono dei coming out' ride pesantemente mentre parla. 

'come i tuoi infiniti tatuaggi, Haz' rifletto e lui annuisce mentre chiude la porta. 

Rimaniamo due secondi in silenzio e poi Zayn boccheggia come se stesse per dire qualcosa, poi finalmente si decide dopo aver visto il mio sguardo incuriosito. 

'stavo dicendo che secondo me'

'Ah, dimenticavo' la porta si apre un'altra volta. 

'insomma che vuoi?!' sbotto infastidita guardando male Harry. 

'non mi uccidere, però' mi guarda con una faccia da cucciolo 'ti volevo solamente dire di mettere il vestito corallo e non quello bianco' indica il letto dove sono poggiati i due vestiti 'e sono  venuto a prendere Zayn, mi serve per una cosa' aggiunge mentre lo tira per un braccio.

'no ma lascialo qua' ribatto.

'no, mi serve' contrabatte lui e se lo tira via chiudendo la porta che sbatte lasciando un rumore secco nella casa. 

'ti amo' sento urlare prima di sentire un'altra volta una porta chiudersi e piano piano sussurro un anch'io mentre mi sdraio sul letto ripensando a tutto quello che è successo. 





ricordo la prima volta, che ho incontrato  Zayn, durante gli esordi della band, mi ero accamuffata con tanto di grossi occhialoni e finto pass per entrare nei backstage di X-factor e raccattare un suo autografo per una bimba che era stata nel mio stesso reparto quell'anno in ospedale. Lui si era mostrato cosí gentile dal sfilarmi quel finto pass e mettermene uno al collo vero, aveva risposto male al suo vocal coach che continuava a chiamarlo per le prove solo per passare un quarto d'ora con me e farmi delle domande quasi da copione come se fossi una loro fan e perché fossi là. 

quando seppe  il perché il suo viso venne investito violentemente da una qualche strana emozione che lo fece alzare di scatto e sbattare ad una mensola sopra la sedia su cui era seduto e scomparire lasciandomi con un semplice 'goditi lo spettacolo'. 



ricordo ancora la mattina in cui lo ritrovai nella hall dell'ospedale di Bristol con gli altri suoi 4 amici alcune settimane dopo e come sorrise quando mi vide, alzando un grosso scatolone di cartone che nemmeno si chiudeva, pieno di giochi per i bambini del reparto e una speciale dedica alla bimba che mi aveva chiesto un loro autografo.



ed era successo tutto così in fretta che nel giro di poche settimane ci eravamo visti un bel po' di volte, in alcuni locali davanti ad un caffé tra Bristol e Londra. Mi aveva raccontato della band, del reality show mentre io gli avevo parlato di me, della mia gavetta in ospedale, dove mi avevano preso grazie a mia zia che era direttrice del reparto in cui quella mattina mi aveva trovata. E della mia piccola e riservata passione per i bambini, libri e josh Holloway.

a quest'ultima 'passione', ricordo ancora, che il ragazzo non tanto diverso da quello che ora ho accanto, aveva storto il muso come a mo' di segno di disapprovazione ed io avevo riso di gusto attirando tutta l'attenzione della gente presente nella locanda quella mattina. 



ci eravamo piaciuti tutti e due un po' dall'inizio e tra una risata ed un uscita alla fine ci eravamo fidanzati dopo un parto da parte di Zayn che per via del suo carattere timido aveva, letteralmente,  impiegato mezzo anno a chiedermi di uscire seriamente.

e come due ragazzini, perché alla fine quello eravamo, ci accamuffavamo con bizzare sciarpe anche in piena estate per non essere riconosciuti o meglio, affinché Zayn non fosse riconusciuto. 



ed un anno arrivó  anche il

momento di partire per il tour e lui che sembrava morire all'idea di lasciarmi sola per qualche mese, quasi si mise a piangere la sera prima di prendere l'aereo per gli Stati Uniti ma costantemente, ogni giorno aspettava con ansia il momento in cui mi chiamava e mi raccontava tutte le cose fantastiche che vedeva.

Arrivò anche il primo e vero litigio, quando mi rifiutai per una settimana di uscire con lui tutta accamuffata, stanca di dover vivere la nostra storia tra quattro semplici mura... e in effetti quella settimana non uscii con lui e se ci penso bene, nemmeno la successiva dato che Zayn dovette partire per degli impegni nel Sud dell'Europa. E quando poi,  il giorno successivo al suo ritorno in Inghilterra, si presentò a casa mia alle sei di mattina con un mazzo di garofani rossi e bianchi lo perdonai lasciandolo entrare nell'appartamento e passando con lui una giornata sul divano a vedere i classici cartoni della Disney che più gli piacevano. 

Poi ci fu l'estate in cui Harry, sapendo che mi sarei scurita i capelli per evitare i riflessi rossi che mi sarebbero spuntati con il sole estivo, per vendicarsi di me, scambiò la tinta castano cacao con un decolorante e passai un giorno intero a piangere davanti allo specchio perché ero diventata bionda e il mio ego non accettava tutto ció, visto che avevo dedicato la mia adolescenza ad odiare le ragazze bionde senza un preciso motivo. ed era successo così che Zayn, il giorno prima della loro esibizione alla cerimonia di chiusura delle olimpiadi, si era tinto il suo amato ciuffo di biondo scatenando l'ilarità in casa ma facendo crescere in me, l'amore verso di lui. 



era arrivato poi il primo 'Ti amo' dopo quasi un anno di relazione. perché né io né lui prima di quel momento ci eravamo sentiti pronti e seri per due parole così grosse. e davanti ad un laghetto all'hyde park, seduti su una panchina di legno, dove oggi ci sono incisi i nostri nomi, all'inizio di ottobre avevamo sussurrato un 'ti amo' insieme dopo un bacio casto e dolce. 



Ed infine, era arrivato il momento in cui Zayn aveva finalmente preso la decisione di rendere la nostra relazione pubblica, dopo 3 anni. 

quella mattina mi aveva svegliato il telefono di casa e 

la sua voce soave che mi ricordava di accendere la Tv e sintonizzarla sul canale della BBC  per vedere la loro intervista speciale. 

e così quando l'intervistatore, fece la fatidica domanda 'chi é fidanzato?' anche lui alzò la mano insieme ai suoi 4 amici e con gran stupore, dopo una battuta sui Larry, il presentatore chiese curiosamente a Zayn quando fosse successo e lui timidamente rispose che nulla era successo perché tutto era nato prima del loro successo, circa 3 anni prima di quel giorno. E fu così che quella sera, con i nostri amici più stretti, ci ritrovammo tutti a brindare nel soggiorno di casa nostra tra un bicchiere di vino rosso e  champagne. 



ed ora, all'età di 20 anni, appena compiuti, mi ritrovo buttata sul nostro letto, ancora in tuta, a fantasticare sul mio ragazzo e a sentire styles urlare dove mi sono cacciata e che é incredibilmente tardi.
aiutatemi!



 

Duuuuuunque, salve.
Non ho nulal da dire, è solo una piccola fluff OS nata ieri pomeriggio 
per dare voce ai miei piccoli desidere per il mio vicino compleanno! 
Si, proprio così, il Due febbraio! 
Spero vi piaccia, un bacio.
Perdonate eventuali errori, non ho riletto bene!

   
 
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