E poi lo sguardo cadde - come già era successo un paio di volte dal suo ingresso nella stanza - su di lui, il più piccolo, mentre parlava con Minho, piano, ma con lo sguardo vispo, insolito a quell’ora del giorno.
Jonghyun lasciò perdere e si sedette, iniziando la giornata con un buongiorno molto masticato quando Taemin gli sorrise come tutte le altre mattine. Tutto procedeva come sempre meno che quel pallino fisso, martellante, che lo aveva tormentato tutta la notte. { JongTae }