Anime & Manga > Full Moon Wo Sagashite
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Autore: hapworth    17/08/2007    2 recensioni
Scansai veloce Hikari e corsi veloce sotto la pioggia, dovevo trovare Mitsuki! Non poteva sforzarsi di correre! Rischiava di compromettere seriamente la sua salute accidenti!
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kouyama Mitsuki
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa è  una one shot su Full moon (un’altra?! Ndfrancy) Non scassare!

Dicevo... volevo informarvi che la storia è ambientata subito dopo il bacio tra Hikari e Takuto... nel volume 6.

I personaggi e parte della storia di Full Moon Wo Sagashite non sono di mia proprietà ma della Sensei Arina Tanemura... detto ciò...

Buona lettura a tutti! 

        Una seconda possibilità...

                                                        (ONE SHOT)

Il suo sguardo, quel dolce sguardo color dell’oceano, in quel momento lo vidi dilatato e terrorizzato... non l’avevo mai vista in quello stato, non aveva mai assunto quello sguardo per Eichi... sembrava stare migliaia di volte peggio.

- MITSUKI!!!!!!!!! – urlai, lei mi fissò per un secondo prima di sparire sotto la pioggia, Hikari mi fissò con uno sguardo confuso, non potevo stare ancora con quella donna, Mitsuki aveva visto tutto e quello sguardo... possibile che soffrisse perché mi ero baciato con Hikari? Io amavo Mitsuki, ma lei... lei amava Eichi! Accidenti perché se lei non mi amava aveva assunto quella espressione sofferente?

Scansai veloce Hikari e corsi veloce sotto la pioggia, dovevo trovare Mitsuki! Non poteva sforzarsi di correre! Rischiava di compromettere seriamente la sua salute accidenti!

Poi la vidi... era accasciata a terra e respirava a fatica, mi fissò con i suoi occhi, solo allora vidi che non era pioggia quella sul suo viso, bensì lacrime. – Mitsuki, perché sei corsa via? Lo sai che non devi correre! – la ammonii inginocchiandomi al suo fianco per prenderla tra le mie braccia, ma lei... lei mi scansò con forza, mi spinse via – Ma che... – cercai di farmi spiegare il motivo di quella reazione, ma appena la ebbi iniziata a formulare lei con la voce stanca e flebile mi disse – Takuto... voglio andare da Eichi... portami da lui... ti prego... – mentre lo diceva continuava a piangere – Assolutamente no! Tu sei ancora viva e quin... – ma fui di nuovo interrotto – Non mi interessa... voglio... voglio rivederlo... – la guardai sconcertato – No... tu... - - Stai zitto! Ti odio! – rimasi senza parole, lei... lei...

Non mi resi neanche conto che Mitsuki stava correndo di nuovo, questa volta verso la strada, a quell’ora c’era traffico e nessuno di azzardava ad attraversare. Vidi tutto a rallentatore: Mitsuki che attraversava senza guardare, la macchina nera che avanzava a gran velocità senza frenare, l’impatto tra Mitsuki e quell’auto... il sangue... tanto sangue... e poi la macchina che continuava per la strada lasciando sull’asfalto impronte rosse di sangue.

- MITSUKI NOOOOOOOOOOOOOOO – corsi veloce da lei, era rannicchiata su se stessa, aveva gli occhi semiaperti e mi fissava... mi fissava piangendo e ridendo... – Mitsuki... – sussurrai, avevo le lacrime agli occhi e stavo cominciando a singhiozzare – Takuto... senti... prima... prima ho mentito... ti ho detto che... ti odiavo... e che... volevo andare da Eichi perché... volevo vederlo. Non è vero... che ti odio... ti amo... Takuto... – mi disse, io ebbi una fitta al cuore... lei... finalmente mi ricambiava... – P...perchè sei corsa via? –le chiesi singhiozzando – Perché... perché tu hai trovato chi ti rende felice davvero... – io strabuzzai gli occhi – non è vero... io non amo più quella donna da tanto tempo... io... io... – lei mi sorrise – Non dirlo... non ti credo più... – poi i suoi occhi si spensero – MITSUKIIIIIIIIIIIIIIIIIIII -.

Ero spaventato a morte, la presi tra le braccia e cominciai a correre veloce, dovevo portarla all’ospedale, non poteva morire! Non poteva!

La portarono subito dentro la sala operatoria... e io... non potevo fare assolutamente nulla! “Accidenti... mi sento inutile... Mitsuki resisti ti prego!” pregavo in silenzio, io non potevo vivere senza di lei! Cioè... non potevo... insomma il concetto lo avete capito!

Quando finalmente il dottore si avvicinò a me lo ascoltai con lo sguardo attento – La piccola ha preso una bella botta... però ce l’ha fatta... non posso dire splendidamente ma ce l’ha fatta – io lo fissai perplesso – In che senso... non splendidamente? – domandai – Ecco... continua a urlare nel sonno... cioè probabilmente urlerebbe se potesse... beh... siamo stati costretti a toglierle le corde vocali per quella malattia che aveva alla gola – lo fissai con terrore, Mitsuki... Mitsuki non avrebbe mai più parlato? Non... non mi avrebbe mai più chiamato per nome? Non... – Ho capito... grazie -.

Il giorno dopo entrai nella sua stanza e la vidi con lo sguardo perso nel vuoto, fissava la finestra, il cielo e sorrideva amaramente. – Mitsuki... – lei si girò alla velocità di un fulmine, aprì la bocca e capii che stava sillabando il mio nome. Era strano non sentire la sua voce... quella dolce voce cristallina che mi faceva tanto felice.

- Come... come ti senti? – era una domanda inutile, lo sapevo, ma non sapevo cosa dire; lei mi guardò con i suoi occhi azzurri e abbassò lo sguardo, non poteva rispondere... non... come potevo essere stato così insensibile?! Come?! Lei... lei non poteva più parlare, non poteva più cantare, non sarebbe mai più stata felice come lo era cantando... non sarebbe mai stata felice come quando era con Eichi.

- Scusa... sono un idiota... io... ecco volevo solo dirti che... beh... io e gli altri dobbiamo tornare nel reparto pediatria... – di nuovo i suoi occhi tristi, questa volta spaventati e spauriti... questa volta atterriti da qualcosa che non capivo...

-...! – apriva la bocca e la chiudeva, cercava di urlare, urlava ma era muta, nessun suono le usciva dalle labbra, mi guardò ancora più triste e dai suoi occhi sgorgarono ancora lacrime -...! – le asciugai le lacrime con le dita, lei strinse gli occhi e le lacrime scesero ancora più velocemente.

- Mitsuki... quando mi hai detto che mi amavi... stavi mentendo vero? Volevi ucciderti e farmi credere che fossi ricambiato non è così? – le domandai, la sua reazione mi sconvolse: mi fissò con uno sguardo confuso, anzi incredulo, e cominciò a fare di no sempre più veloce con la testa. – Non mentire... – i suoi occhi si riempirono di lacrime nuovamente -...!? – sembrava in collera adesso, ma una collera triste...

Si avvicinò a me... il suo viso si avvicinò e io mi persi nei suoi occhi lucidi e tristi -... – aveva aperto la bocca come se avesse sussurrato qualcosa, aveva soffiato nel mio orecchio una parola muta. Poi i suoi occhi si chiusero e le sue labbra si poggiarono sulle mie, chiusi gli occhi anche io e la baciai... era così bello baciare qualcuno che si ama, è unico... è... come volare, come essere cullati da una ninna nanna o essere trasportati dal vento.

- Ti amo Mitsuki... ti amo tantissimo – le sussurrai all’orecchio, il suo viso si tinse di porpora e un dolce sorriso si incurvò sulle sue labbra -... -.

- Senti Mitsuki... io... non posso offrirti nulla... non sono vivo... però... però ti amo -.

- Takuto!!!! – un urlo all’improvviso si fece udire, era la voce di Meroko – Meroko? Cos... – fui interrotto – Vieni un momento Takuto! – andai fuori e chiusi la finestra di Mitsuki  – SEI UN IDIOTA! Per colpa tua Mitsuki... ha perso la voce... – sussurrò incredula e arrabbiata Meroko, dal nulla apparve anche Izumi – Ma bravo Takuto... e dimmi... cosa hai intenzione di fare ora? – mi prese alla sprovvista – Non... non lo so – Izumi sorrise – Ti do un consiglio... torniamocene a casa, infondo non c’è più bisogno di noi... – no... non potevo, Mitsuki... Mitsuki aveva bisogno di me... – No posso... lei... – lui mi guardò con odio – Razza di Cretino! Mitsuki si fidava di te... e tu l’hai ferita! – mi urlò contro – Ma... ma io... non... – Meroko mi fulminò – Tu cosa?! La colpa è solo tua! – la guardai triste – Io... io non posso... voglio solo che sia felice... e se noi ce ne andassimo... lei sarebbe triste... e soffrirebbe... e io non voglio – dissi, Izumi mi guardò per qualche secondo in cagnesco... ma poi sembrò comprendere, perché la sua espressione si addolcì.

- Takuto hai ragione... Mitsuki soffrirebbe troppo se noi la lasciassimo sola... infondo anche Eichi lo ha fatto... e lei probabilmente crederà che l’abbiamo lasciata sola perché la odiamo... non voglio che pensi questo – disse, soprattutto rivolgendosi a Meroko che sembrava non aver ancora capito.

- Ma come possiamo aiutarla? – domandò Meroko dubbiosa – Forse... posso tentare di usare la magia per... per farla guarire... – proposi... era il minimo che potessi fare per lei, la volevo felice... e l’unica cosa che l’avrebbe resa felice era poter continuare a cantare... e io quello glielo dovevo...

- Ma così... Takuto... così tu... – iniziò Izumi a coro con Meroko – ...Scomparirei – conclusi per loro – Ma io a Mitsuki glielo devo... lei... io la voglio vedere felice... mi basta questo – Meroko mi guardò sconvolta – Ma non devi! Mitsuki soffr... – feci di no con lo sguardo – No Mitsuki mentiva quel giorno, certo le dispiacerà ma riprenderà presto la vita di sempre – dissi sorridendo falso... Quanto mi sarebbe mancata... mi sarebbe mancata tantissimo...

- Beh... allora addio Takuto – mi disse Izumi a sguardo basso – Mi mancherai cagnolino! – esclamai facendo l’occhiolino – Takuto... penso che sia meglio dirci arrivederci... – mi salutò Meroko con le lacrime agli occhi – Non cominciare Meroko! Ti prego... risparmiami la scenata – niente da fare... scoppiò in lacrime come una bambina – BUUUUUAAAAAA Mi mancherai Takuto!!! – urlò abbracciando – E smettila!!! Mi mancherai anche te piccola play boy – le risposi sorridendo maligno – davvero ti mancherò??? Gra... un momento... chi sarebbe la piccola Play Boy?! – scoppiai in una risata – TU! – poi li salutai entrambi e mi librai in cielo alla ricerca di un posto tranquillo dove scomparire.

Mi concentrai e raggruppai tutta la mia energia in una sferetta.. che lanciai verso Mitsuki... la vidi diventare tutta gialla e quando la luce si dissolse era tornata esattamente come prima... ma dalle sue labbra uscivano sussurri nel sonno... poteva riparlare... adesso potevo... andarmene seneramente... prima però dalla mia bocca uscì un sussurro che probabilmente arrivò alle sue orecchie... – Addio Mitsuki... Perdonami... – la vidi rizzarsi in piedi e guardarsi intorno spaventata – Takuto? TAKUUUUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – poi non sentii e non vidi più nulla.

[...]

“Dove sono?”

“Sei al cospetto di colei che ha deciso di farti Shinigami... la Maestra di Morte”

“La Maestra di morte?”

“Esatto...”

“Cosa vuoi da me?”

“Solo delle risposte”

“Quali risposte?”

“Tu ami quella ragazza per la quale ti sei sacrificato?”

“Si”

“Faresti quello che hai fatto di nuovo per lei?”

“Lo farei altre cento, mille volte se è per rendere felice Mitsuki”

“Faresti qualsiasi cosa per la sua felicità?”

“Si, anche l’impossibile”

“Anche rivivere?”

“Rivivere?!”

“Lo faresti?”

“Si...”

“Hai fatto la tua scelta Takuto Kira... sarai graziato per la tua devozione nei confronti della felicità di un altro essere umano... hai avuto una seconda possibilità... usala bene”

“Lo farò...”

[...]

La prima cosa che vidi dopo aver aperto gli occhi fu il mare... mi bagnava i piedi e le gambe... l’acqua era fresca e allo stesso tempo emanava calore.

Mi guardai intorno e ricordai di esserci già stato.. tempo prima... con Mitsuki... il faro era ancora là... la sabbia era dello stesso color giallo al tramonto. Non era cambiato niente.

Poi la sentii... era una voce... unica e melodiosa... cristallina ma anche fragile... l’avrei riconosciuta tra mille... cominciai a correre e salite le scale del faro... la vidi li... affacciata che con le mani intrecciate cantava sorridendo triste.

- ...Mitsuki... – si voltò di scatto, sul suo viso una lacrima solitaria cadde... – Ta... Takuto?! – disse sconvolta, io annuii sorridendo – TAKUTO!!!!!! – urlò gettandomi le braccia al collo – Takuto... Takuto... Takuto... Takuto... Ta... – continuava a ripetere piangendo – Ce c’è si è incantato il disco?! “Takuto, takuto, takuto” e piantala nanerottola – scoppiò a ridere abbracciandomi più forte

 – Sei un idiota! Perché hai fatto una cosa del genere?! Potevo vivere anche senza voce io – le feci una linguaccia – Scusa tanto se ti ho fatto un favore – scoppiammo a ridere – Io posso vivere solo se tu sei con me – mi sussurrò all’orecchio – Sciocchina pensavi che ti avrei lasciata sola? – lei annui – Ma vedi che sei scema! Non...  – mi tappò la bocca con un dolce bacio... quanto lo avevo desiderato un bacio così da Mitsuki... – Ti amo... non mi interessa altro – mi sussurrò di nuovo all’orecchio – Anche io ti amo Mitsuki – le risposi baciandole i capelli.

Quello che una volta aveva detto Mitsuki a Izumi era vero... c’è stata data una seconda possibilità come suicidi... come coloro che hanno scelto la via più facile... sta solo a noi decidere cosa farne di questa seconda possibilità... si può usarla per essere felici... oppure per rassegnarsi credendo che sia una punizione... si può decidere se utilizzarla per rendere felice qualcuno o solo per portare sofferenza... la scelta... è solo nostra... perché in fondo... siamo solo esseri umani...

**Fine**

        

Ok la fine è un po’ strana... ma se non ci infilo qualche stranezza lo sapete che non sono contenta!

Spero vi sia piaciuta anche se ne dubito (infatti a me non è piaciuta! Ndfrancy) ma tu non sai nemmeno cos’è FMWS!!! (In effetti... non lo conosco... Ndfrancy) E allora taci!

Vi saluto e a presto!

By athenachan

  

  

 

   
 
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