Questa è una one shot su Full moon
(un’altra?! Ndfrancy) Non scassare!
Dicevo... volevo
informarvi che la storia è ambientata subito dopo il bacio tra Hikari e
Takuto... nel volume 6.
I personaggi e parte
della storia di Full Moon Wo Sagashite non sono di mia proprietà ma
della Sensei Arina Tanemura... detto ciò...
Buona lettura a
tutti!
Una
seconda possibilità...
(ONE SHOT)
Il
suo sguardo, quel dolce sguardo color dell’oceano, in quel momento lo
vidi dilatato e terrorizzato... non l’avevo mai vista in quello stato,
non aveva mai assunto quello sguardo per Eichi... sembrava stare migliaia di
volte peggio.
-
MITSUKI!!!!!!!!! – urlai, lei mi fissò per un secondo prima di
sparire sotto la pioggia, Hikari mi fissò con uno sguardo confuso, non
potevo stare ancora con quella donna, Mitsuki aveva visto tutto e quello
sguardo... possibile che soffrisse perché mi ero baciato con Hikari? Io
amavo Mitsuki, ma lei... lei amava Eichi! Accidenti perché se lei non mi
amava aveva assunto quella espressione sofferente?
Scansai
veloce Hikari e corsi veloce sotto la pioggia, dovevo trovare Mitsuki! Non
poteva sforzarsi di correre! Rischiava di compromettere seriamente la sua
salute accidenti!
Poi
la vidi... era accasciata a terra e respirava a fatica, mi fissò con i
suoi occhi, solo allora vidi che non era pioggia quella sul suo viso,
bensì lacrime. – Mitsuki, perché sei corsa via? Lo sai che
non devi correre! – la ammonii inginocchiandomi al suo fianco per prenderla
tra le mie braccia, ma lei... lei mi scansò con forza, mi spinse via
– Ma che... – cercai di farmi spiegare il motivo di quella
reazione, ma appena la ebbi iniziata a formulare lei con la voce stanca e
flebile mi disse – Takuto... voglio andare da Eichi... portami da lui...
ti prego... – mentre lo diceva continuava a piangere –
Assolutamente no! Tu sei ancora viva e quin... – ma fui di nuovo
interrotto – Non mi interessa... voglio... voglio rivederlo... – la
guardai sconcertato – No... tu... - - Stai zitto! Ti odio! – rimasi
senza parole, lei... lei...
Non
mi resi neanche conto che Mitsuki stava correndo di nuovo, questa volta verso
la strada, a quell’ora c’era traffico e nessuno di azzardava ad
attraversare. Vidi tutto a rallentatore: Mitsuki che attraversava senza
guardare, la macchina nera che avanzava a gran velocità senza frenare,
l’impatto tra Mitsuki e quell’auto... il sangue... tanto sangue...
e poi la macchina che continuava per la strada lasciando sull’asfalto
impronte rosse di sangue.
-
MITSUKI NOOOOOOOOOOOOOOO – corsi veloce da lei, era rannicchiata su se
stessa, aveva gli occhi semiaperti e mi fissava... mi fissava piangendo e
ridendo... – Mitsuki... – sussurrai, avevo le lacrime agli occhi e
stavo cominciando a singhiozzare – Takuto... senti... prima... prima ho
mentito... ti ho detto che... ti odiavo... e che... volevo andare da Eichi
perché... volevo vederlo. Non è vero... che ti odio... ti amo...
Takuto... – mi disse, io ebbi una fitta al cuore... lei... finalmente mi
ricambiava... – P...perchè sei corsa via? –le chiesi
singhiozzando – Perché... perché tu hai trovato chi ti
rende felice davvero... – io strabuzzai gli occhi – non è
vero... io non amo più quella donna da tanto tempo... io... io...
– lei mi sorrise – Non dirlo... non ti credo più... –
poi i suoi occhi si spensero – MITSUKIIIIIIIIIIIIIIIIIIII -.
Ero
spaventato a morte, la presi tra le braccia e cominciai a correre veloce,
dovevo portarla all’ospedale, non poteva morire! Non poteva!
La
portarono subito dentro la sala operatoria... e io... non potevo fare
assolutamente nulla! “Accidenti... mi sento inutile... Mitsuki resisti ti
prego!” pregavo in silenzio, io non potevo vivere senza di lei!
Cioè... non potevo... insomma il concetto lo avete capito!
Quando
finalmente il dottore si avvicinò a me lo ascoltai con lo sguardo
attento – La piccola ha preso una bella botta... però ce
l’ha fatta... non posso dire splendidamente ma ce l’ha fatta
– io lo fissai perplesso – In che senso... non splendidamente?
– domandai – Ecco... continua a urlare nel sonno... cioè
probabilmente urlerebbe se potesse... beh... siamo stati costretti a toglierle
le corde vocali per quella malattia che aveva alla gola – lo fissai con
terrore, Mitsuki... Mitsuki non avrebbe mai più parlato? Non... non mi
avrebbe mai più chiamato per nome? Non... – Ho capito... grazie -.
Il
giorno dopo entrai nella sua stanza e la vidi con lo sguardo perso nel vuoto,
fissava la finestra, il cielo e sorrideva amaramente. – Mitsuki...
– lei si girò alla velocità di un fulmine, aprì la
bocca e capii che stava sillabando il mio nome. Era strano non sentire la sua
voce... quella dolce voce cristallina che mi faceva tanto felice.
-
Come... come ti senti? – era una domanda inutile, lo sapevo, ma non
sapevo cosa dire; lei mi guardò con i suoi occhi azzurri e
abbassò lo sguardo, non poteva rispondere... non... come potevo essere
stato così insensibile?! Come?! Lei... lei non poteva più
parlare, non poteva più cantare, non sarebbe mai più stata felice
come lo era cantando... non sarebbe mai stata felice come quando era con Eichi.
-
Scusa... sono un idiota... io... ecco volevo solo dirti che... beh... io e gli
altri dobbiamo tornare nel reparto pediatria... – di nuovo i suoi occhi
tristi, questa volta spaventati e spauriti... questa volta atterriti da
qualcosa che non capivo...
-...!
– apriva la bocca e la chiudeva, cercava di urlare, urlava ma era muta,
nessun suono le usciva dalle labbra, mi guardò ancora più triste
e dai suoi occhi sgorgarono ancora lacrime -...! – le asciugai le lacrime
con le dita, lei strinse gli occhi e le lacrime scesero ancora più
velocemente.
-
Mitsuki... quando mi hai detto che mi amavi... stavi mentendo vero? Volevi
ucciderti e farmi credere che fossi ricambiato non è così?
– le domandai, la sua reazione mi sconvolse: mi fissò con uno
sguardo confuso, anzi incredulo, e cominciò a fare di no sempre
più veloce con la testa. – Non mentire... – i suoi occhi si
riempirono di lacrime nuovamente -...!? – sembrava in collera adesso, ma una
collera triste...
Si
avvicinò a me... il suo viso si avvicinò e io mi persi nei suoi
occhi lucidi e tristi -... – aveva aperto la bocca come se avesse
sussurrato qualcosa, aveva soffiato nel mio orecchio una parola muta. Poi i
suoi occhi si chiusero e le sue labbra si poggiarono sulle mie, chiusi gli
occhi anche io e la baciai... era così bello baciare qualcuno che si
ama, è unico... è... come volare, come essere cullati da una
ninna nanna o essere trasportati dal vento.
-
Ti amo Mitsuki... ti amo tantissimo – le sussurrai all’orecchio, il
suo viso si tinse di porpora e un dolce sorriso si incurvò sulle sue
labbra -... -.
-
Senti Mitsuki... io... non posso offrirti nulla... non sono vivo...
però... però ti amo -.
-
Takuto!!!! – un urlo all’improvviso si fece udire, era la voce di
Meroko – Meroko? Cos... – fui interrotto – Vieni un momento
Takuto! – andai fuori e chiusi la finestra di Mitsuki – SEI UN IDIOTA! Per colpa tua
Mitsuki... ha perso la voce... – sussurrò incredula e arrabbiata
Meroko, dal nulla apparve anche Izumi – Ma bravo Takuto... e dimmi...
cosa hai intenzione di fare ora? – mi prese alla sprovvista –
Non... non lo so – Izumi sorrise – Ti do un consiglio...
torniamocene a casa, infondo non c’è più bisogno di noi...
– no... non potevo, Mitsuki... Mitsuki aveva bisogno di me... – No
posso... lei... – lui mi guardò con odio – Razza di Cretino!
Mitsuki si fidava di te... e tu l’hai ferita! – mi urlò
contro – Ma... ma io... non... – Meroko mi fulminò –
Tu cosa?! La colpa è solo tua! – la guardai triste – Io...
io non posso... voglio solo che sia felice... e se noi ce ne andassimo... lei
sarebbe triste... e soffrirebbe... e io non voglio – dissi, Izumi mi
guardò per qualche secondo in cagnesco... ma poi sembrò
comprendere, perché la sua espressione si addolcì.
-
Takuto hai ragione... Mitsuki soffrirebbe troppo se noi la lasciassimo sola...
infondo anche Eichi lo ha fatto... e lei probabilmente crederà che
l’abbiamo lasciata sola perché la odiamo... non voglio che pensi
questo – disse, soprattutto rivolgendosi a Meroko che sembrava non aver
ancora capito.
-
Ma come possiamo aiutarla? – domandò Meroko dubbiosa –
Forse... posso tentare di usare la magia per... per farla guarire... –
proposi... era il minimo che potessi fare per lei, la volevo felice... e
l’unica cosa che l’avrebbe resa felice era poter continuare a
cantare... e io quello glielo dovevo...
-
Ma così... Takuto... così tu... – iniziò Izumi a
coro con Meroko – ...Scomparirei – conclusi per loro – Ma io
a Mitsuki glielo devo... lei... io la voglio vedere felice... mi basta questo –
Meroko mi guardò sconvolta – Ma non devi! Mitsuki soffr... –
feci di no con lo sguardo – No Mitsuki mentiva quel giorno, certo le
dispiacerà ma riprenderà presto la vita di sempre – dissi
sorridendo falso... Quanto mi sarebbe mancata... mi sarebbe mancata tantissimo...
-
Beh... allora addio Takuto – mi disse Izumi a sguardo basso – Mi
mancherai cagnolino! – esclamai facendo l’occhiolino –
Takuto... penso che sia meglio dirci arrivederci... – mi salutò
Meroko con le lacrime agli occhi – Non cominciare Meroko! Ti prego...
risparmiami la scenata – niente da fare... scoppiò in lacrime come
una bambina – BUUUUUAAAAAA Mi mancherai Takuto!!! – urlò
abbracciando – E smettila!!! Mi mancherai anche te piccola play boy
– le risposi sorridendo maligno – davvero ti mancherò???
Gra... un momento... chi sarebbe la piccola Play Boy?! – scoppiai in una
risata – TU! – poi li salutai entrambi e mi librai in cielo alla
ricerca di un posto tranquillo dove scomparire.
Mi
concentrai e raggruppai tutta la mia energia in una sferetta.. che lanciai
verso Mitsuki... la vidi diventare tutta gialla e quando la luce si dissolse
era tornata esattamente come prima... ma dalle sue labbra uscivano sussurri nel
sonno... poteva riparlare... adesso potevo... andarmene seneramente... prima
però dalla mia bocca uscì un sussurro che probabilmente
arrivò alle sue orecchie... – Addio Mitsuki... Perdonami...
– la vidi rizzarsi in piedi e guardarsi intorno spaventata –
Takuto? TAKUUUUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – poi non sentii e non vidi
più nulla.
[...]
“Dove
sono?”
“Sei al
cospetto di colei che ha deciso di farti Shinigami... la Maestra di
Morte”
“La Maestra
di morte?”
“Esatto...”
“Cosa vuoi da
me?”
“Solo delle
risposte”
“Quali
risposte?”
“Tu ami
quella ragazza per la quale ti sei sacrificato?”
“Si”
“Faresti
quello che hai fatto di nuovo per lei?”
“Lo farei
altre cento, mille volte se è per rendere felice Mitsuki”
“Faresti
qualsiasi cosa per la sua felicità?”
“Si, anche
l’impossibile”
“Anche
rivivere?”
“Rivivere?!”
“Lo
faresti?”
“Si...”
“Hai fatto la
tua scelta Takuto Kira... sarai graziato per la tua devozione nei confronti
della felicità di un altro essere umano... hai avuto una seconda
possibilità... usala bene”
“Lo
farò...”
[...]
La
prima cosa che vidi dopo aver aperto gli occhi fu il mare... mi bagnava i piedi
e le gambe... l’acqua era fresca e allo stesso tempo emanava calore.
Mi
guardai intorno e ricordai di esserci già stato.. tempo prima... con
Mitsuki... il faro era ancora là... la sabbia era dello stesso color
giallo al tramonto. Non era cambiato niente.
Poi
la sentii... era una voce... unica e melodiosa... cristallina ma anche
fragile... l’avrei riconosciuta tra mille... cominciai a correre e salite
le scale del faro... la vidi li... affacciata che con le mani intrecciate
cantava sorridendo triste.
-
...Mitsuki... – si voltò di scatto, sul suo viso una lacrima
solitaria cadde... – Ta... Takuto?! – disse sconvolta, io annuii
sorridendo – TAKUTO!!!!!! – urlò gettandomi le braccia al
collo – Takuto... Takuto... Takuto... Takuto... Ta... – continuava
a ripetere piangendo – Ce c’è si è incantato il
disco?! “Takuto, takuto, takuto” e piantala nanerottola – scoppiò
a ridere abbracciandomi più forte
– Sei un idiota! Perché hai
fatto una cosa del genere?! Potevo vivere anche senza voce io – le feci una linguaccia – Scusa tanto se ti ho
fatto un favore – scoppiammo a ridere – Io posso vivere solo se tu sei con me – mi
sussurrò all’orecchio – Sciocchina pensavi che ti avrei
lasciata sola? – lei annui – Ma vedi che sei scema! Non... – mi tappò la bocca con un
dolce bacio... quanto lo avevo desiderato un bacio così da Mitsuki...
– Ti amo... non mi interessa altro – mi sussurrò di nuovo
all’orecchio – Anche io ti amo Mitsuki – le risposi
baciandole i capelli.
Quello
che una volta aveva detto Mitsuki a Izumi era vero... c’è stata
data una seconda possibilità come suicidi... come coloro che hanno
scelto la via più facile... sta solo a noi decidere cosa farne di questa
seconda possibilità... si può usarla per essere felici... oppure
per rassegnarsi credendo che sia una punizione... si può decidere se
utilizzarla per rendere felice qualcuno o solo per portare sofferenza... la
scelta... è solo nostra... perché in fondo... siamo solo esseri umani...
**Fine**
Ok la fine è
un po’ strana... ma se non ci infilo qualche stranezza lo sapete che non
sono contenta!
Spero vi sia piaciuta
anche se ne dubito (infatti a me non è piaciuta! Ndfrancy) ma tu non sai
nemmeno cos’è FMWS!!! (In effetti... non lo conosco... Ndfrancy) E
allora taci!
Vi saluto e a presto!
By
athenachan