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Autore: Nephilim    18/08/2007    10 recensioni
-La luna ha bisogno di vedere il sole sorridergli, la luna ha bisogno di giocare a nascondino con il sole, la luna esiste perchè il sole esiste, noi vediamo la luna perchè il sole la illumina.-
Tom sgranò gli occhi cominciando a capire.
(non twincest)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COME AL SOLITO, CHI NON E' FAN O VUOLE SOLO OFFENDERE SI ASTENGA DAL LEGGERE, GRAZIE.



ok, in questo periodo sono fissata con i tokio hotel, e ho 10000 idee per la testa...perciò ho scritto un'altra fan fic, sempre ispirata da qualcosa che i gemelli hanno detto o fatto...questa volta l'ispirazione viene da un intervista doppia con tom e billdi cui ho riportato un pezzo qui sotto. prendo sempre spunto da cose realmente accadute perchè così, se sono belle, si può pensare "oh che bello, magari è successo proprio così", se invece sono completamente inventate probabilmente rimarranno sogni per sempre.

la fin non è tom x bill, non è twincest, non mi piace scriverne, anche se non escludo nessuna possibilità. Detto questo, buona lettura.^^

COME IL SOLE E LA LUNA

Intervistatore:-L'ultimo regalo che ti ha fatto tuo fratello?-

Il giovane Tom Kaulitz sembrò pensarci un attimo, poi le sue labbra si incresparono in un sorriso (al quale, tra l'altro, svenì buona parte del pubblico femminile nello studio), e rispose:

-Nella nostra famiglia non si usa farsi regali, ma ricordo bene un episodio quando io e Bill eravamo piccoli...lui aveva una collanina che a me piaceva molto e così me l'ha gentilmente regalata.-

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Un bimbo biondo, di circa 5 o 6 anni era in piedi davanti alla vetrina di un negozio di gadget da almeno un buon quarto d'ora. Poco distante la madre stava chiacchierando con una signora grassottella che spingeva avanti e indietro una carrozzina.

Il bimbo, di nome Tom, fissava insistentemente una collanina d'argento, che rappresentava un sole molto artistico, come se fissandola la collanina potesse prendere il volo e arrivare nelle sue manine paffute.

-Tom, tesoro, vieni qui!Dobbiamo andare a casa, abbiamo lasciato il tuo fratellino da solo, e chissà che cosa avrà combinato...-lo richiamò all'improvviso la donna, svegliando il piccolo dallo stato di "quasi trans" in cui stava.

Tom, concentrato com'era a fissare la collanina, quasi non si accorse che la madre lo richiamava, e ci mise un po' a capire che doveva allontanarsi da quella vetrina.

"Devo averla...." pensò serrando i pugnetti con fare possessivo.

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Due giorni dopo...

-Sono tornato, mamma!-esordì un bimbetto sui sei anni con i capelli scuri.

-Meno male, mi stavo preoccupando....sei ancora troppo piccolo per uscire da solo.-dalla cucina uscì una donna con un grembiulino azzurro intorno alla vita, leggermente macchiato qua e là.

-Ma mamma, era solo il negozio dietro l'angolo...-protestò il piccolo.

-Sì, va bene.......comunque tuo fratello è in camera.-

Alla notizia, il piccolo Bill Kaulitz sorrise raggiante e per poco non si scapicollò nel tentativo di salire le scale che lo separavano dalla sua camera da letto il più in fretta possibile.

-Tom!!Tooomiii!!!Guarda qua, guarda qua!!-urlò eccitato, balzando sopra al letto del gemello.

-..che c'è?-rispose scocciato quest'ultimo, schiacciando con un ditino paffuto il tasto "pause" della console del videogioco.

-Guarda che bella, guarda che bella!!!- rispose l'altro, incurante del fatto che al gemello non gliene fregasse nulla, mostrando con insistenza una catenina che aveva al collo.

Al piccolo Tom gli ci vollero meno di due secondi per riconoscerla e sgranare gli occhi.

-L'ho comprata al negozio di gadget qui vicino!!!!-continuò saltellando felice il piccolo Bill.

Tom si alzò di scatto e fermò il saltellare inquieto del fratello.

-......ma questa collanina...- esordì.

-Sìsì!!Non è bellissima??-lo incitò tutto contento Billy, indicando il piccolo sole d'argento che portava al collo.

Tomi lasciò cadere la console della playstation, che fece un colpo secco toccando il pavimento.

-Certo che è bellissima, è proprio come quella che volevo io, guarda!!-sbottò il maggiore dei fratellini Kaulitz, alterandosi.

-Che cos- -ma il moretto non finì la frase che il gemellino se n'era già andato sbattendo la porta.

"Ecco lo sapevo...come Bill posa gli occhi su un gioiello deve averlo!!E ovviamente, essendo gemelli, abbiamo quasi gli stessi gusti!!Uffa, riesce sempre ad ottenere tutto..."pensò scocciato il piccolo Tomi, scendendo le scale. Bill, intanto, era uscito dalla cameretta, e, guardando il fratellino scendere le scale infuriato, si chiese preoccupato che cosa avesse fatto.

Per i due giorni successivi il piccolo Tom Kaulitz non rivolse la parola al gemello. Andavano a scuola insieme, ma non si parlavano.Bill, dal canto suo, cercava sempre di attaccare bottone, invano. Durante le ore di lezione, se pur un po' a malincuore, Tom smise di difendere Bill dai bulletti, limitandosi ad osservare la scena dandosi del cretino e pensando che all'uscita avrebbe sicuramente cercato di fare pace. All'uscita, vedendo Bill con la "sua" collanina, gli passava del tutto la voglia di fare pace, e teneva il broncio più di prima. Bill, d'altro canto, stanco per la giornata,non riusciva neanche a tentare uno straccio di conversazione che fosse un "ciao" o un "che hai fatto oggi, fratellone?".

La mattina del terzo giorno, i gemelli si avviarono verso la scuola come sempre, e come sempre senza parlarsi. Bill sembrava stanco, aveva le occhiaie, cosa non naturale per un bimbo di sei anni, e sembrava dovesse addormentarsi da un momento all'altro. Inutile dire che, nonostante l'espressione ancora imbronciata, Tom era preoccupato.Molto preoccupato.

-Tom...-iniziò Bill poggiando la manina sulla spalla del fratello.

-......-il biondino non rispose.

-Tom, ci ho pensato tanto tanto....a te piace la mia collanina,vero?-disse aprendosi leggermente il giubotto e mostrando la collanina con il sole, che quel giorno aveva affiancato ad una con la luna, sempre d'argento.

-Mh.-asserì il maggiore.

Il piccolo Bill cominciò a trafficare dietro la sua nuca, tirando fuori la linguetta dalla sua boccuccia rosa, come sempre quando era concentrato.

-Ecco...- cominciò quando ebbe finito.-....allora tienila, te la regalo volentieri.-e mise la collanina col sole davanti alla faccia del gemellino.

-Cos..-esordì Tom, sorpreso.

-Ieri la maestra ci ha spiegato le stelle e i satelliti, vero?- continuò il moretto.

"Ma che c'entra adesso?!" pensò il piccolo Tom.

-Sì, ma che...-

-Ecco allora ho pensato che la luna non può splendere senza il sole, perchè ne ha tanto tanto bisogno.-

"?!?"

-La luna ha bisogno di vedere il sole sorridergli, la luna ha bisogno di giocare a nascondino con il sole, la luna esiste perchè il sole esiste, noi vediamo la luna perchè il sole la illumina.-

Tom sgranò gli occhi cominciando a capire.

-Ecco, io allo stesso modo,ho bisogno di te, ho bisogno del mio fratellino. Io sono come la luna e tu come il sole:ho bisogno di vederti sorridere, ho bisogno di giocare con te, e senza di te non sono niente.-sulle gote del piccolo gemellino comparvero due pomodorini rossi, forse per il freddo.-Perciò ti regalo la collana.-concluse con un piccolo sorriso.

Tom guardò Bill e poi la collana, guardò la collana e poi Bill, tutto questo diverse volte. Poi pensò che era stato stupido e anche molto cattivo e la sua espressione cambiò, come se volesse piangere.

Bill subito si allarmò.

-No, non piangere!Il sole non piange, sennò anche la luna è triste!!-abbracciò lievemente il fratellone e gli posò un bacetto sulla guancia.

Tom, allora, prese la collanina e la indossò. Bill sorrise al gesto.

"Sarà stato sveglio tutta la notte a pensare perchè ero arrabbiato....che scemo che sono..."

-Scusami Billy...-

Il moretto fece una faccia interrogativa, poi sorrise come sempre e Tom pensò che probabilmente non aveva capito il vero motivo delle scuse, ma andava bene così.

-Andiamo.-Tom prese la manina fredda di Bill cercando di scaldarla e insieme si avviarono verso la scuola.

-Bill......la maestra ha detto qualcosa riguardo a due Soli vicini?-chiese all'improvviso, portandosi un ditino al mento e guardando il cielo con aria interrogativa.

-Mi sembra di no, Tomi, perchè?-Bill si mise a guardarlo stralunato.

-Perchè tu non puoi essere la luna.Anch'io ho bisogno di te.-

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Intervistatore:-Sei stato molto gentile, Bill.-

Tom:-A volte ci riesce anche lui.-rispose ridacchiando.

Bill:-Ma davvero ti ho regalato una collanina???Perchè non me ne ricordo proprio, pensavo che l'ultimo regalo che ti avessi fatto fosse un portafoglio...-ribattè Bill grattandosi con fare pensieroso la testa.

E, in quel momento, entrambi sapevano che era una bugia bella e buona.

FINE

dunque di questa storia è vera solo la frase che dice Tom all inizio:-Nella nostra famiglia non si usa farsi regali, ma ricordo bene un episodio quando io e Bill eravamo piccoli...lui aveva una collanina che a me piaceva molto e così me l'ha gentilmente regalata.- " il resto E' TUTTO INVENTATO da me.^^

COMMENTIIIIIIII^^

  
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