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Autore: La Mutaforma    27/01/2013    1 recensioni
Mirta l’alchimista non piangeva mai.
Si incrinò in un giorno di sole dove il futuro era alle porte, come una nube grigia di pioggia.
“E’ qui” dissero i suoi occhi liquidi “Ma non sono pronta”
Gli occhi di Mirta non piangevano mai. Era magica.
Era l’alchimista.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Mirta l’alchimista non piangeva mai.
Si incrinò in un giorno di sole dove il futuro era alle porte, come una nube grigia di pioggia.
“E’ qui” dissero i suoi occhi liquidi “Ma non sono pronta”
Gli occhi di Mirta non piangevano mai. Era magica.
Era l’alchimista.
 
Quando un nuovo giorno arriva, non bussa. Viene e crea scompiglio senza alcuna educazione.
Un inarrestabile tempesta che spazzava via i suoi libri, piegando le pagine, e lei restava inginocchiata in un angolo, in silenzio.
Gli occhi di un pianto sconosciuto, inconsolabile.
Persino inesprimibile.
Tirava in su con il naso. Era questo il gesto più eclatante del suo desiderio di andare avanti.
Mirta era magica. Mirta trovava sempre un motivo per tirare avanti.
E una nuova domanda da porsi.
“Domani cosa succederà?”
Ma poi sopravviveva al presente e scopriva il futuro di malavoglia, rimandando ogni cosa.
 
Poi, il destino venne a bussare alla porta della sua stanza.
La trovò al solito angolo a piangere senza vergogna mille disgrazie ancora non avvenute, con i capelli sul viso e le labbra strette.
Geometricamente parlando, un angolo non ripara, né custodisce. Ma aveva la sua misura perfetta, e lì Mirta non era né grande né piccola, né larga né stretta.
Mirta era magica, e gli angoli si piegavano su di lei, come i petali di un fiore.
 
Contrariamente a quanto si possa pensare, Mirta non era magica, non era l’alchimista.
Mirta piangeva come tutti gli altri. Solo che nessuno lo sapeva.
Si era sagomata negli angoli stretti per non farsi vedere, e non per magia. Restava a guardare per aria, per continuare a chiedersi “Domani che giorno è?”
Domani è domani.
Tirava in su con il naso, e smettere di piangere era un po’ come tornare a tirare avanti.
 
 
A volte si tende a confondere il pudico dolore alla magia.
Mirta fu per sempre l’alchimista di tutti.  

 
                                                                                                                                                                          
 
 
 
   
 
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