27/01/2013
5 recensioni
Salve a tutti!
Probabilmente questa storia non la leggerà nessuno o sarà letta pochissimo, ma quei pochi che la leggeranno spero che potranno darmi dei pareri, negativi o positivi che essi siano saranno sempre ben accetti!
Ringrazio in anticipo chi leggerà, e chiunque continuerà a seguirmi, nel caso abbia intenzione di scrivere ancora!
W.
I promise you.
Era tutto così difficile. Da quando avevamo lanciato il nuovo album dei Super Junior M tutto era diventato frenetico, non che non fossi abituato a tutto questo certo, ma con una gamba decisamente troppo dolorante mi era difficile lavorare bene e la cosa mi faceva rabbia. Per non parlare di quanto mi sentissi un peso per il resto del gruppo. Potevo stare più attento, e non essere così stupidamente sicuro di me e magari adesso non mi sarei dovuto sorbire ore di sciocchezze televisive su questo maledetto divano con la gamba sempre immobile per far in modo che guarisse il prima possibile ed in modo eccellente invece che provare e riprovare per le nostre apparizioni. Li vedevo loro preoccupati, perché io si sorridevo sempre e senza poter ballare sinceramente le cose diventavano più difficili, anche lo stesso sorridere mi creava grossi problemi. Io nella danza scaricavo tutto, era sempre stato così. Stanchezze, tristezze, delusioni, felicità. Era la mia unica valvola di sfogo, insieme al canto certo, ma avevo perso quasi anche la voglia di cantare. Mi sentivo inutile quella era l’unica verità! La presenza di qualcuno, anche se sapevo chi fosse, mi destò da quei pensieri poco felici. Non so come ero arrivato persino a pensare al nostro leader che mi mancava come l’aria quando si sta per affogare. -Dai, non tenere quel broncio, vedrai che passerà subito, un paio di settimane e sarai come nuovo.- Guardai sconsolato Hae che aveva tentato per tutti quei giorni di sollevarmi il morale. Aveva davvero fatto di tutto, ma non era mai riuscito a strapparmi più di un leggero sorrisino tirato e qualche parola dalle labbra. Sembravo un amorfo e sapevo che più di tutti questo mio comportamento faceva soffrire lui, il mio migliore amico, che non mi aveva mai visto così giù.
Sospirai appena accennandogli un ennesimo finto sorrisino. -Magari se non dovessi sottopormi ad una cura così intensiva sarei anche predisposto a credere alle tue parole.- Non ero neanche di compagnia in quei giorni, la simpatia e l’allegria non mi sfioravano da almeno una settimana, dal mio infortunio praticamente. Sentii il suo respiro sconsolato, mi dispiaceva doverlo trattare così, ma non mi piaceva che mi si mentisse così “spudoratamente”.
Mi sarei dovuto scusare, lo sapevo bene e quando sarei stato in vena probabilmente l’avrei anche fatto, ma adesso no non volevo nient’altro che essere lasciato in pace. Sentii il suo braccio intorno alle mie spalle e il suo viso e respiro farsi molto più vicini. Mi girai per guardarlo e mi sorpresi quasi di quanto fosse vicino e di quanto la sua espressione non fosse per nulla affranta dalla mia risposta. Sembrava quasi aspettarsela ed infondo era anche normale, voglio dire da quanto ci conoscevamo? Una vita ecco la verità, capiva i miei pensieri meglio di me e forse fu per questo che quando mi trovai il suo sguardo così dolce e comprensivo vicino mi sentì una vera schifezza e non riuscì a trattenere i singhiozzi. -Se non dovesse tornare apposto totalmente come potrei fare? Hae ho così paura di non riuscire a fare mai più del mio meglio!- Mi sentì stringere dolcemente a lui e lo sentì sospirare. Finalmente avevo esposto le mie paure ecco tutto, sapevo quanto fossero insensate, ma non riuscivo a frenare la mia mente. -Andrà tutto bene Hyuk te lo prometto.- Il suo odore familiare la sua voce dolce e la sua presa ferrea intorno a me mi fecero calmare e quando alzai il viso, solo dopo alcuni istanti di esitazione mi ritrovai fin troppo vicino al suo. Sorrise al mio sguardo un po’ spaesato e poggiò dolcemente le sue labbra sulle mie. Non so il motivo di quel gesto, e probabilmente non avrò mai il coraggio di chiedere spiegazioni. Quando si ama in silenzio qualcuno si accetta qualsiasi cosa quest’ultimo voglia darci. Per questo non mi lamentai e ricambiai il suo bacio leggermente perso. Quando ci staccammo arrossì pesantemente e nascosi il viso dai suoi occhi cercando di trattenere quel leggero sorrisino che mi era salito, ma che a lui non sfuggì minimamente.
-Oh Hyuk che bello vederti finalmente sorridere!- Disse mentre io arrossivo ancora di più fino alla punta delle orecchie. Gli altri piano piano riempirono il salotto rubando il telecomando dalle mie mani arrendevoli al massimo, ero da tutt’altra parte, pensavo ancora al suo bacio. Non mi mossi dalla mia posizione e lui fece lo stesso, come se avessimo paura di spezzare quel filo invisibile che ci legava stretti l’uno all’altro. - Hyuk...- Avevo sentito a stento il suo sussurro, ma non mi girai, lui comprese, come al solito, di avere già la mia più totale attenzione. -...Hyuk tu riuscirai sempre a fare il meglio, per te e per tutti!- Mi girai a guardarlo e lo sorpresi a sorridere mentre si alzava per andare a riposarsi anche lui, infondo era stancante per tutti quel nuovo lancio, ed io non dovevo essere egoista e dovevo sorridere e tranquillizzare i miei compagni ed amici. Non volevo che nessuno di loro si distraesse, dovevamo dare il meglio tutti quanti ed anch’io, per quanto bloccato potessi essere adesso avrei dato il meglio. Niente da fare il mio migliore amico sapeva sempre come farmi reagire a tutto.
Sospirai appena accennandogli un ennesimo finto sorrisino. -Magari se non dovessi sottopormi ad una cura così intensiva sarei anche predisposto a credere alle tue parole.- Non ero neanche di compagnia in quei giorni, la simpatia e l’allegria non mi sfioravano da almeno una settimana, dal mio infortunio praticamente. Sentii il suo respiro sconsolato, mi dispiaceva doverlo trattare così, ma non mi piaceva che mi si mentisse così “spudoratamente”.
Mi sarei dovuto scusare, lo sapevo bene e quando sarei stato in vena probabilmente l’avrei anche fatto, ma adesso no non volevo nient’altro che essere lasciato in pace. Sentii il suo braccio intorno alle mie spalle e il suo viso e respiro farsi molto più vicini. Mi girai per guardarlo e mi sorpresi quasi di quanto fosse vicino e di quanto la sua espressione non fosse per nulla affranta dalla mia risposta. Sembrava quasi aspettarsela ed infondo era anche normale, voglio dire da quanto ci conoscevamo? Una vita ecco la verità, capiva i miei pensieri meglio di me e forse fu per questo che quando mi trovai il suo sguardo così dolce e comprensivo vicino mi sentì una vera schifezza e non riuscì a trattenere i singhiozzi. -Se non dovesse tornare apposto totalmente come potrei fare? Hae ho così paura di non riuscire a fare mai più del mio meglio!- Mi sentì stringere dolcemente a lui e lo sentì sospirare. Finalmente avevo esposto le mie paure ecco tutto, sapevo quanto fossero insensate, ma non riuscivo a frenare la mia mente. -Andrà tutto bene Hyuk te lo prometto.- Il suo odore familiare la sua voce dolce e la sua presa ferrea intorno a me mi fecero calmare e quando alzai il viso, solo dopo alcuni istanti di esitazione mi ritrovai fin troppo vicino al suo. Sorrise al mio sguardo un po’ spaesato e poggiò dolcemente le sue labbra sulle mie. Non so il motivo di quel gesto, e probabilmente non avrò mai il coraggio di chiedere spiegazioni. Quando si ama in silenzio qualcuno si accetta qualsiasi cosa quest’ultimo voglia darci. Per questo non mi lamentai e ricambiai il suo bacio leggermente perso. Quando ci staccammo arrossì pesantemente e nascosi il viso dai suoi occhi cercando di trattenere quel leggero sorrisino che mi era salito, ma che a lui non sfuggì minimamente.
-Oh Hyuk che bello vederti finalmente sorridere!- Disse mentre io arrossivo ancora di più fino alla punta delle orecchie. Gli altri piano piano riempirono il salotto rubando il telecomando dalle mie mani arrendevoli al massimo, ero da tutt’altra parte, pensavo ancora al suo bacio. Non mi mossi dalla mia posizione e lui fece lo stesso, come se avessimo paura di spezzare quel filo invisibile che ci legava stretti l’uno all’altro. - Hyuk...- Avevo sentito a stento il suo sussurro, ma non mi girai, lui comprese, come al solito, di avere già la mia più totale attenzione. -...Hyuk tu riuscirai sempre a fare il meglio, per te e per tutti!- Mi girai a guardarlo e lo sorpresi a sorridere mentre si alzava per andare a riposarsi anche lui, infondo era stancante per tutti quel nuovo lancio, ed io non dovevo essere egoista e dovevo sorridere e tranquillizzare i miei compagni ed amici. Non volevo che nessuno di loro si distraesse, dovevamo dare il meglio tutti quanti ed anch’io, per quanto bloccato potessi essere adesso avrei dato il meglio. Niente da fare il mio migliore amico sapeva sempre come farmi reagire a tutto.