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Autore: Osage_No_Onna    27/01/2013    4 recensioni
[Slash://]
[Slash://]AVE a tutti! Questo è il primo crossover! *esulta*
Loro sono otto ragazzi di varia provenienza che si sono conosciuti par caso, accomunati da una profonda passione per la musica. Tra di essi, due sono Puellae Magi e uno un Puer Magi. Quando il solito Kyubey sbuca fuori e individua altri due ragazzi appetibili, ecco che tutto si complica.
I pensieri riportati sono quelli del tibetano Tomoya, che potrebbe essere il secondo Puer Magi di quest' assurda situazione. Ma se la quinta prescelta è la ragazza da lui amata, da poco ripresasi da una situazione difficile, che fare?
Crossover tra il cartoon italiano Slash:// e l' anime Puella Magi Madoka Magica, mi sembra un' idea un po' insensata ma spero vi piaccia.
Buona lettura!
-Puff
PS: Prego gentilmente i fan scatenati e arrabbiati di Madoka Magica di non farmi a pezzi.
Dedicata alle mie amiche NaplesBadGirl, gaia_argetlam e SaraZanna.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '*For my love I'll survive*'
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Nemesis

Capitolo 1
L’ incubo ha inizio


Un urlo gli rimase impresso negli occhi azzurri. La ragazza, entrando in quello strano luogo, era svenuta e in quel momento una strana creatura dagli enormi tentacoli la stava sbatacchiando qua e là, neanche la poverina fosse un piumino per la polvere.
La povera italo-giapponese aveva cominciato a sanguinare, e lui osservava con orrore quel sangue rosso vivo che sgorgava dalla gamba sinistra della ragazza. Lei aveva perso i sensi.
Se avesse potuto urlare, si sarebbe sentito meglio, ma sapeva per esperienza che urlando avrebbe attirato l’ attenzione di… quella… qualunque cosa fosse e non voleva certo finire spappolato. Ma di certo non poteva sopportare il fatto che la ragazza più straordinaria che avesse conosciuto ed amore segreto, Yumiko-chan, fosse nelle mani, anzi tentacoli, di quel… mostro. Non poteva descriverlo che così.
“Via con i proiettili di luce!”esclamò una voce maschile, proveniente da chissà dove.
Un lampo arancione squarciò l’ oscurità.
“Strega, per te è finita.”proferì una ragazza dai capelli rossi, vestita tutta d’ arancione, atterrando a piedi uniti dieci metri davanti a lui e stringendo in mano… delle boccette?
“Ma dove sono finito? In un’ anime mahou shoujo, anzi in un majokko, come li chiama Yumiko?”pensò il castano ancora mezzo scioccato.
“Buon appetito.”concluse la rossa prendendo a lanciare quelle boccette –arancioni con sfumature gialle, che fantasia, considerò il ragazzo-. Non appena queste toccavano terra, in modo più o meno violento, si aprivano facendo saltar fuori dei proiettili luminosi che avrebbero potuto accecare tutte le persone presenti nel raggio di trenta metri. La strega emise un ruggito di disapprovazione.
“Isaia! Vai con i tuoi confetti!”strillò entusiasta la ragazza in arancio. “Aah, situazioni come questa mi gasano sempre!”
“D’ accordo!”
assentì un ragazzo dalla pelle scura come il cioccolato e i capelli rasati, vestito di rosso, nero e color fumé. Imbracciava un fucile a pietra focaia e cominciò a sparare i proiettili senza colpire l’ essere deforme che si ergeva minaccioso in mezzo a quel luogo che sembrava l’ incubo di un bambino sfrenato e neanche troppo bravo nel disegno.
“Ma non la stai colpendo!”strillò il tibetano, che stava cominciando ad appassionarsi, ad Isaia.
“Tranquillo, so quel che faccio. E poi non dovremmo mettere in pericolo la vittima, o no?”
Tomoya tacque: no, non voleva mettere in pericolo Yumiko. Non poteva crederci, l’ aveva appena conosciuta e già rischiava di perderla?
Dai proiettili si sprigionarono delle lingue di fuoco che legarono molto saldamente la strega, che ruggiva sempre più debolmente: la sua fine era vicina.
“Visto? I proiettili rilasciano una magia: lingue di fuoco immobilizzanti che procurano ustioni. Doppia funzione, doppia efficacia.”disse l’ afroamericano fieramente, mandando un segnale a qualcuno con gli occhi.
Quel qualcuno era una ragazza orientale dagli occhi verdi come smeraldi e i capelli neri legati in una coda alta, vestita di giallo, i cui gli abiti somigliavano a quelli di una karateka. Reggeva un bastone in mano.
L’ orientale spiccò un salto formidabile reggendo il bastone sopra alla testa e, arrivata sopra alla strega, lo abbassò di scatto gridando “Clorofulmine!”, trapassando l’ essere immondo dalla testa ai “piedi”. All’ improvviso apparve un fulmine giallo nel “cielo” color terra bruciata di quel luogo improbabile.
Questo, con un’ ultimo urlo, svanì nel nulla, lasciando cadere la ragazza svenuta tra le braccia di Tomoya, che si agitò e arrossì immediatamente. Per terra c’ erano tre cose dalla forma sferica tutte nere, che i ragazzi presero ed avvicinarono ad una gemma che si trovava sui loro indumenti. Questa riacquistò immediatamente lucentezza.
Il paesaggio nel quale alloggiava la strega si dissolse come neve al sole, rivelando un bel giardino, pieno di alberi in fiore.
Tomoya posò l’ italo-giapponese sul prato, mentre gli altri tre disinfettarono la ferita sulla gamba, dopodiché la ricoprirono con delle garze.
“Ah! … Dove sono?”chiese Yumiko sconcertata, che si era ripresa.
“Non ti preoccupare, c’ è stato un incidente e tu sei rimasta paralizzata… ti abbiamo trovato che mugolavi nel dormiveglia e ti abbiamo portato qui. Ti senti bene?”la rassicurò la ragazza in giallo.
“Ho mal di testa, ma è tutto a posto.”rispose l’ italo-giapponese accennando un lieve sorriso. “Sarà meglio che ritorni a casa.”
Tomoya aiutò gli altri a rialzare la ragazza che, con piccoli passi svelti ed aggraziati, si allontanò facendo ondeggiare la gonna del suo serafuku blu un po’ sporca di terriccio e dondolare la treccia bassa. Uscì dal cancello e la videro sparire per strada, tra autobus, macchine, pedoni, semafori, cemento e vetro, nella pittoresca Firenze.
“Però! Si rimette in fretta.”commentò Isaia ammirato.
“Mica tanto, non lo vedi che zoppica leggermente?”gli fece notare la mora.
“Al posto suo, sarei dovuto rimanere tre settimane in clinica.”ribatté l’ afroamericano facendo spallucce. “Quella ragazza è davvero fortunata.”
“Vi ringrazio molto.”disse riconoscente Tomoya al terzetto di battaglieri. “Ma chi siete?”
I tre ragazzi si guardarono divertiti: avevano dimenticato di presentarsi e, ovviamente, di ritornare normali.
Il ragazzo con il fucile ritornò in maglia, jeans, scarpe da ginnastica e occhiali verdi “a fondo di bottiglia”. La ragazza con le boccette, invece, aveva un’ abbigliamento sportivo fucsia, i capelli rossi alla rockettara e begli occhi azzurri, vivaci ed espressivi. La ragazza orientale portava una maglia gialla con sfumature verdi e viola con le maniche larghe somiglianti a quelle di un kimono, un pantalone viola fermato da due elastici vicino alla caviglia e delle ballerine nere.
“Noi siamo Chen e Paula e siamo delle Puellae Magi, ossia ragazze magiche. Isaia, invece, si potrebbe definire un Puer Magi.”disse la ragazza dai capelli neri.
“L’ unico Puer Magi del mondo, ma la situazione potrebbe cambiare.”profetizzò una vocetta acuta.
Tomoya sentì come se tutte le sue certezze e la sua sicurezza si stessero sgretolando.

Angolo dell' Autrice
Hello! Sono ancora emozionata per la pubblicazione del mio primo cross-over *sniff*...bando ai sentimentalisimi, spero di non aver fatto un' enorme scemenza (per non dire qualcos' altro). Vedo già i fan di Madoka Magica fuori casa mia con forconi e torce pronti a massacrarmi!
Se conoscete la serie, avrete notato che per equipaggiare l' afroamericano Isaia  ho preso spunto da Mami Tomoe, mentre per le Puellae Paula e Chen ho fatto tutto da sola.
Gli stessi personaggi compaiono in un' altra mia FF, "Invisibile e libera", che si trova nella sezione "Altri" di "Fumetti e Cartoni europei", fateci pure un salto se vi va ^_^, penso che vi aiuterebbe a conoscere meglio i personaggi.
Come sempre, spero che questa storia risulti tra le vostre preferite/seguite/ricordate, che vi piaccia o che lasciate una recensione, ne sarei immensamente lieta.
Mata ne!
-Puff

 

   
 
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