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Autore: Tayr Seirei    27/01/2013    4 recensioni
D'altro canto, non c'è nessuno che possa batterlo al gioco.
O meglio,
una persona forse sì, ma certo loro due non si fronteggeranno mai dinanzi ad una roulette.
Questo è ciò di cui il moro è sicuro, quando fa il suo ingresso in quella sala che per chiunque è quasi un campo minato - non per lui. Ma, stasera, lo aspetta una sorpresa.
I casinò sono famosi proprio per i loro tiri mancini, vero, Seto?
Anche se, logico, non è detto che sia un tiro mancino poi
così spiacevole.
Oneshot Prideshipping ispirata alla stupenderrima Ikasama⇔Casinò (feat. Rin&Len Kagamine)! Le Pride fanno estremamente bene al mio umore, yes sir! (Giusto due cose: non mi andava di disseminare asterischi ovunque, quindi qualora non vi torni qualcosa andate a vedere nelle - corpose - note e cercate. e.e Il genere l'ho messo a caso: purtroppo "FAigo" non era in lista.)
E nient'altro da dire: carte pronte e dadi in mano, è l'inizio del gioco~
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Seto Kaiba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ikasama⇔Casinò
Qual è il gioco di stanotte...?

Pride.







E questo è il casinò, larghe promesse e sconfitte devastanti, scommesse vinte e risparmi di una vita al vento.
Seto ha sempre visto il casinò come un piacevole passatempo e, non di meno, un'altra piccola fonte di guadagno - anche se sa che, ehi!, deve andarci piano con le vittorie schiaccianti; non vorrebbe certo mandare il suo casinò preferito in bancarotta.
D'altro canto, non c'è nessuno che possa batterlo al gioco.
O meglio, una persona forse sì, ma certo loro due non si fronteggeranno mai dinanzi ad una roulette.
Questo è ciò di cui il moro è sicuro, quando fa il suo ingresso in quella sala che per chiunque è quasi un campo minato - non per lui. Ma, stasera, lo aspetta una sorpresa.
I casinò sono famosi proprio per i loro tiri mancini, vero, Seto?
Anche se, logico, non è detto che sia un tiro mancino poi così spiacevole.

Non appena entra, si accorge che tutta la sala è già in fermento. Molto più del solito. Molto più di quanto dovrebbe.
Più o meno, è la stessa situazione di quando lui se n'è appena uscito con un jackpot clamoroso. L'attenzione di molti dei clienti, più che sulle loro partite, sembra calamitata su un tavolo in particolare; chiunque siano i giocatori, sono coperti dal capannello che si è formato loro attorno. Mosso da una vaga curiosità - quando mette piede là dentro è la sua serata. Chi osa rubargli la scena? - afferra il braccio di un frettoloso croupier che gli sta passando a fianco in quel momento. - Ragazzo. - Un colpetto della testa in quella direzione. - Quel tavolo.
Il croupier lo conosce, si è trovato ad affrontare il gelido imprenditore - e ad essere da lui stracciato - più di una volta. In realtà, pare che il ragazzo lo stimi. - Non saprei, signore! Un nuovo cliente, non si era mai visto... vince tutto! Ha già battuto sia me che i miei colleghi! - E detto ciò si allontana, sempre di fretta, borbottando fra sé e sé.
A questo punto, Seto già comincerebbe ad avere qualche sospetto.
Oltre se stesso, conosce solo un soggetto che potrebbe agghiacciare - e affascinare - un intero casinò in poche mani.
Deciso a vedere se le sue idee hanno un fondamento, si avvicina a quel tavolo.

Yami mostra le sue carte, sorridendo, sereno. Ha come la sensazione di aver terrorizzato il ragazzino che ha di fronte. - Ventuno. Temo di aver vinto anche stavolta.
L'altro ha quasi un principio di svenimento, mentre lascia andare le sue carte. Nel complesso, arrivavano a 15.
Socchiude gli occhi e si mordicchia l'interno del labbro per trattenere un ghigno compiaciuto. Yami si sta divertendo da matti, questa sera, ma vorrebbe anche evitare che i mazzieri fuggano a gambe levate, altrimenti resteranno a sua disposizione solo le slot machine - e, in quel senso, preferirebbe tenersene lontano; contro una macchina, non sarebbe uno scontro esattamente leale.
- Ma adesso basta col blackjack. - Ritira la sua vincita, discretamente corposa, e la caccia in tasca senza curarsene particolarmente. Logico, lui è lì per le sfide, l'ebbrezza, per trattenere il fiato un momento prima che la pallina sulla roulette si fermi dove predetto; del denaro non potrebbe fregargliene di meno. Ad ogni modo, visto che c'è...
Si alza, sempre tranquillissimo (e giurerebbe, accompagnato da un coro di sospiri di sollievo) ed è talmente preso dai suoi pensieri che, praticamente, si schianta contro uno degli spettatori. O meglio, contro il suo petto, dato che il suddetto lo supera parecchio in altezza. Alza lo sguardo, ma lo "Scusi" gli muore in gola, quando incrocia quei freddi occhi azzurri. Piuttosto, le labbra si piegano quasi da sole in un sorriso amabile - in realtà, sardonico; sa che la serata ha appena preso una piega molto... interessante - e le parole che escono sono altre. - Ma buonasera, Seto. Anche tu qui?
- Certo non mi aspettavo di trovarci te... - Non ricambia il "buonasera", ma non lo fa mai. In effetti, Yami è abbastanza sicuro di non averlo mai sentito proferire qualcosa che possa essere anche solo per sbaglio definito "saluto".
Tuttavia, a giudicare dallo sguardo intenso e non omicida che gli sta lanciando, non è poi così interdetto dalla sua comparsa.
- Ho pensato che sarebbe stato divertente fare un salto in un casinò, per una volta. - Il ragazzo si stringe nelle spalle, innocente. - Non amo particolarmente i giochi con scommesse in denaro, ma per stasera potrò fare un'eccezione.
- E ti sei perfino vestito a tema? - Il moro sembra quasi... divertito?
Sì, si può dire che Yami si sia vestito a tema; indossa dei pantaloni neri, eleganti, una camicia giallo scuro/ocra gessata di nero - abbinata ad un panciotto, sempre nero, piuttosto aderente - e perfino una cravatta, ma bianca. Abbandonata sulle spalle, una lunga sciarpa della stessa tonalità della cravatta. Non che abbia alcuna utilità, in questa serata così mite, ma di sicuro fa scena.
- Uhm. - Yami tira un colpetto di tosse - Era uno degli abiti da "giocatore" del nonno. L'ha indossato pochissime volte e l'ha conservato benissimo. Quando ha saputo che volevo andare in un casinò, mi ha detto che dovevo assolutamente indossarlo. Tutto sommato non mi dispiace, quindi...
L'unica risposta è un leggero grugnito di Seto, ma per quanto lo conosce può dire con certezza che sia un... be'... verso di approvazione.
Oddio, Seto è... d'accordo, d'accordo, freniamo i cavalli; dire che sia felice di vederlo sarebbe un pelino utopico. Non è così dispiaciuto da volerlo buttare fuori a calci, ecco. E approva perfino il suo abbigliamento. (?) Decisamente, Kaiba-kun questa sera dev'essere di umore gioviale (per quanto la definizione faccia a pugni col soggetto cui è riferita).
E Yami? A lui fa piacere averlo lì?
Di nuovo, deve trattenere un piccolo ghigno. Oh, sì, gli fa tanto piacere averlo lì.
Sa che questa sera - ormai notte - se prima era divertente, ora sarà dannatamente entusiasmante. Ma prima di scontrarsi fra di loro, avranno bisogno di... scaldare le mani.
- Bene, allora continuerei le mie giocate. - Sorride, garbato, ben sapendo che Seto lo terrà d'occhio finché la sfida non sarà fra loro due.
- Comincerò anche io, sì. - Asserisce l'altro, sempre con uno sguardo abbastanza ermetico.
Yami giunge le mani. - Bene, allora, it's show time!
- Da quando sei così teatrale, eh?
- Sempre stato. Mai accorto?

E dunque, qual è il gioco di stanotte?
Partono le partite sfrenate, con la coppia inarrestabile che - piuttosto che vincere semplicemente - in pratica sfonda il piatto.
La roulette vortica e nessuno sbaglia un colpo - e quando capita che sbaglino, a tutti sorge il sospetto lo abbiano fatto di proposito giusto per aggiungere un po' di suspence, perché si riprendono subito con tiri spericolati, impossibili... che eppure vincono.
Blackjack, poker, baccarat, una mano di Australian Pontoon? Niente riesce a fermarli; anche se messi in difficoltà, all'angolo, senza che nessuno capisca bene come, alla fine ne escono vittoriosi.
E poi si ritrovano seduti vicini, un po' appartati, quasi col fiatone dopo le emozionanti giocate - ma entrambi se la stanno godendo di brutto.
- E'... wow. Mi sto divertendo, stasera.
- Infatti il casinò è gradevole. Se non sei un cane perdente, ovviamente.
Yami corruga appena la fronte al vaghissimo riferimento - spera casuale - ma, dato che il moro non dice altro in merito, decide di lasciar correre. D'altronde, l'idea di "cane perdente" di Seto è estesa a buona parte del genere umano. Ma non è certo il momento per discutere delle sue tendenze asociali.
Manda giù un sorso dal bicchiere che ha preso prima, e per la prima volta Kaiba lo guarda quasi stupito.
- Stai bevendo alcolici, o sbaglio?
- Una semplicissima birra. - Replica Yami, senza scomporsi molto. - In Egitto era una delle bevande principali, sai? Ma era dolce, al miele. Certo, meglio evitarla a stomaco vuoto...
Lo vede inarcare un sopracciglio appena sente nominare l'Egitto; bene, può considerarla una rivincita (...?) per prima. Ma con loro è sempre così: occhio per occhio, dente per dente.
Forse è per quello che con Seto, a prescindere da tutto, si diverte tanto, perfino a parlarci.
Ad essere sinceri, la compagnia di quella testa di rapa lo aggrada... particolarmente.
- Io ho già distrutto tutti i migliori giocatori, qui dentro. - Dice ad un certo punto Seto, quasi sibillino.
- Anche io - Yami lo guarda in tralice - Me ne manca giusto uno.
- Hai compreso. Allora, si comincia a fare sul serio?
- Ma io faccio sempre sul serio... - Con uno scatto, Yami salta giù dalla sua poltroncina.
- Vedo che ci intendiamo. - Seto, per la prima volta, sorride apertamente. Ovvero, ghigna senza pudore. - Iniziamo. Sarà il nostro stage!

Stavolta, la sfida è fra loro due, come se fosse il dessert, il pezzo forte di questa folle notte che entrambi ricorderanno con piacere. Una notte di lanci, vincite e sorprese, più di quanto loro stessi pensino.
Si parte col poker, perché no? Full d'assi contro scala reale!
Ehi, aspetta, un'altra mano è l'ideale... Che ci fa quel jolly, lì?
E adesso passiamo alla roulette! Gira, gira, regala la vittoria alla gloria!
Parità? E chi lo dice? Mancano ancora i dadi: con la loro scommessa potremo decretare il vincitore!
L'eccitazione delle vittorie e delle sconfitte dopo partite epiche diviene praticamente frenesia, che pulsa nel corpo e nell'animo di questi due giocatori che, al momento, letteralmente fremono.
- Questo è il momento perfetto... - Afferma Seto, quasi ansima, dopo l'ennesimo rovescio della situazione. Si sa che Yami è estremamente bravo a ribaltare il tavolo. - Basta con il casinò. Duelliamo, qui ed ora!
E Yami non può far altro che sorridere, perché davvero, aspettava questo momento da tutta la sera. E' il culmine. Lancia via i dadi che ancora tiene in mano. - Oh, sì, è il momento perfetto. Ma io avrei un'altra idea. Che ne diresti se stasera, oltre che il titolo, ti rubassi il cuore?
E prima che l'altro abbia il tempo di rispondere una qualunque altra cosa o di tirargli un pugno, si sporge con slancio oltre il tavolo, afferra il moro per il colletto e lo attira a sé, ponendo un bacio, sentitissimo, sulle sue labbra.
Quando si separano, straordinariamente, l'altro non cerca di ucciderlo: anzi, (quasi) sorride. - Che cos'era, questa? Una sfida?
Yami si tira indietro, lasciandosi ricadere sullo sgabello. Sa che sta per scoppiare a ridere. E' felice, moltissimo. - Piuttosto - cinguetta, sempre con incrollabile sicurezza - Una sfida, una promessa e un pronostico!
- Ma bene. E allora vai, avrai solo una possibilità. Come hai detto prima...?
- It's show time!


Cosa perderai, stasera? L'amore o l'orgoglio...?
E se piuttosto guadagnassi entrambi?

Fine!


Note

- Il croupier (anche dealer), ovvero il mazziere, non ha solo un ruolo passivo di distributore di carte o per battere cassa, ma si può anche giocare contro di lui - come ad esempio nel blackjack.
- Blackjack, baccarat, poker (questo lo sapete XD), australian pontoon, sono tutti giochi d'azzardo fatti con le carte. L'australian pontoon, in realtà, è una variante del blackjack.
- Nel blackjack, se il giocatore arriva a 21 e il croupier ha di meno, il primo vince. *Sostanzialmente...*
- Circa il poker, full d'assi significa avere solo assi in mano, scala reale lo lascia intendere il nome; la seconda vince su tutto. Il jolly, invece, è la wild card, ovvero una carta sul cui valore ci si accorda prima della giocata.
- L'idea "di fondo" dell'ambientazione sarebbe un ipotetico futuro post-canon con Yami reincarnato - quindi, qui, si muove con un SUO corpo; - e che abita a casa di Yuugi (e si riferisce a Sugoroku anche lui come "nonno").
- L'ho chiamato Yami perché faceva più figo in questo contesto. (...?)
- In Egitto la birra era davvero una delle bevande principali. Il riferimento circa la birra dolce al miele l'ho trovato in uno dei miei libri fantasy/timetravel, "La pietra scolpita", che è scritto da un professore di storia e presumibilmente affidabile. XD La battuta sul non berla a stomaco vuoto invece l'ho messa perché, in effetti, il protagonista dopo un paio di bicchieri senza aver mangiato si prende una sbronza. U.U' *Anche se forse era lui a non reggere l'alcol...*
- "Avrai solo una possibilità" [CIT. Romance Touch, Len]
- Ikasama Casinò: potete sentirla qui.
- Per chi non volesse/potesse vedere il video oppure voglia farsi un'idea precisa dell'abito di Yami, è quello che indossa Len in quest'immagine. (Nel caso non conosciate Rin e Len, Len è il maschietto. X°) Il cappello è stato soppresso per ovvie ragioni. ù-ù



YOH! *____*
Et voilà, un altro dei miei meravigliosi aggiornamenti a sorpresa!
In realtà l'idea era di postare le 1500 cose che ho già pronte solo una volta aggiornata Quella Certa Long, ma dato che le suddette cose continuano a crescere - ieri, ad esempio, ho scritto più di metà delle drabble di una delle shipping che ho prenotato per la SC... - ho pensato che ipoteticamente avrei anche potuto cominciare a postare tutto - e quando aggiorno quella, la aggiorno e pace. Ne consegue che questi giorni sarò spesso in sezione a scassare i maroni ~
Vi ricordavate la mia idea riguardo una raccolta basata sulle canzoni dei Kagamine, nevvero? Ebbene, questo qui è il secondo riflesso. L'associazione Pride ⇔ Ikasama Casinò (amo quel segnetto.) è stata praticamente automatica: dei Kagamine, non ce n'erano altre che gli si potessero adattar meglio. *__* Naturalmente, parla di giochi frenetici, di scommesse e vittorie, di perdenti e desperados, ma mettendo da parte il casinò, molte frasi si possono applicare ai giochi in generale. ** Una cosa che ho apprezzato è che nella lyrics, per dire gioco, abbiano usato yuugi anziché asobi (Benché abbiano lo stesso significato, a quanto ho visto, "yuugi" è un termine più desueto, infatti al 99% si trova sempre "asobi" °^°). Oppure nominano kami (Cosa perderai, stasera? Il tuo dio o l'orgoglio? - Applicabile ad un certo duello della Duel Tower LOL) e dicono orgoglio letteralmente "pride" in inglese anziché in giapponese (pronunciandolo puraido). Di fronte ciò, l'ho eletta Seconda Canzone della Prideshipping - la prima è Bara ga saku, bara ga tobu, ovviamente <3 Se non si è notato sono estremamente entusiasta di questa fic. Ma una sana Pride ci vuole, di tanto in tanto. *__* (Per chi non lo sapesse, è il mio OTP yaoi, lol).
E... niente, ho detto tutto. XD Vi saluto.
Bye!


  
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