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Autore: YoflaM    30/07/2004    13 recensioni
E' un piccolo sfogo, nulla di speciale, giusto per "lanciarmi". Ok ok. Ho 12 anni. Ma come si fa a resistere al fascino della coppia Hermione-Draco? Ehh, proprio nn lo so. Adoro questa coppia!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hermione… ti amo

Hermione… ti amo.

 

La grafia di Draco. Aveva scritto su quel pezzo di carta che era finito da lei chissà come. Hermione lo strinse fra le mani, se lo appiattì al petto, lo stropicciò, lo gettò per terra e lo calpestò. Lo afferrò con una mano tremante e lo pose sotto il cuscino. Poi sopra. Lo riprese e, con uno scatto deciso, lo chiuse in un cassetto. Si sedette ai piedi del letto. Qualche secondo dopo, riaprì il cassetto e lo strinse nuovamente fra le mani.

 

Hermione… ti amo.

 

Chiuse gli occhi e cercò di non pensare a nulla. Era impossibile.

D’ improvviso, una serie di colpi alla sua porta la fece sobbalzare.

 

Scattò in piedi. Con un gesto automatico, si diresse verso la porta e la spalancò. Una figura, interamente vestita di nero, la attendeva sulla soglia.

 

« Tu… »

 

Draco non rispose. La sua espressione arrogante gli contorceva il volto in una smorfia.

Hermione lo osservò con odio. Cercando di essere il più veloce possibile, estrasse la bacchetta.

Draco mutò espressione. Aveva conservato il ghigno, ma ora era serio.

 

« Non servirebbe a nulla, Granger. E’ pieno di Mangiamorte qui. »

 

Mangiamorte… che cosa…?

 

Più importante di cosa ci facevano lì, più importante di come ci erano arrivati, l’immagine di due cadaveri in una pozza di sangue balenò nella sua mente.

 

« I miei genitori! » gridò « Cosa avete fatto ai miei genitori? »

 

Con uno scatto, Draco le strinse una mano sul braccio, sino a farle male. La attirò a sé.

Era ancora… affascinante. Hermione osservò quegli occhi che l’avevano incantata sin dal primo sguardo, anche se lei non se ne era resa conto. Quegli occhi, ora così freddi, gelidi.

Con una smorfia di disgusto, Draco la spinse ai piedi del letto. La bacchetta le scivolò di mano.

Infine,

(inaspettatamente?)

il Mangiamorte si voltò e sparì al di là della soglia.

 

Hermione rimase distesa sul letto, stravolta. Per un’altra volta, l’immagine dei suoi genitori morti le si materializzò davanti agli occhi.

 

E poi si svegliò. Spalancò gli occhi e si rizzò a sedere. Era accaldata, con solo le lenzuola che le coprivano il corpo, i capelli attaccati alla schiena sudata. Sola? No.

 

Draco Malfoy le mise una mano sulla spalla.

 

« Ehiehiehi… calma. » le cinse le spalle con un braccio, stringendola in un tenero abbraccio. Notò che Hermione tremava ed il suo respiro era affannoso e irregolare. « Shhhhhh… shhhhh… non è niente. Non è niente. » le sussurrò.

 

Hermione lo osservò, senza dire una parola. Poi si distese al suo fianco.

Al pensiero di ciò che era accaduto quella notte, un brivido di piacere e eccitazione le pervase il corpo, dalla punta dei suoi capelli di seta ad ogni centimetro della sua pelle vellutata.

Un sorriso

(di soddisfazione?)

le si dipinse in volto.

In fondo, cosa importava ciò che aveva fatto? Cosa importava se lui era un Mangiamorte e lei un Auror? Cosa importava se si erano mai odiati? Cosa importava se lui era un purosangue e lei una mezzosangue? Nulla.

Non importava assolutamente nulla. L’unica cosa che le sembrava importante era di avere il suo angelo. E lo aveva. Accanto a sé, aveva il suo angelo biondo che le aveva fatto toccare il cielo con un dito.

 

Un’ illusione. La loro unione non poteva che essere un illusione, un sogno. Il più bel sogno che Hermione avesse mai vissuto.

  
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