28/01/2013
3 recensioni
Capitolo 1
La ragazza nuova
"Allora amico come sono andate le vacanze?!"
Mi chiese Niall, non che il mio migliore amico.
"Bah, non mi lamento. Il campus estivo non è così male" non era stato il massimo ma c'è anche di peggio.... Come starsene tutto il tempo a casa a non far nulla tutto il giorno.
Difatti era quello che per tre mesi aveva fatto il biondino con cui stavo parlando.
"Io le mie vacanze le definirei.... noiose" alzò le spalle. Visto...? Proprio come dicevo.
"Fammi pensare... hai mangiato tutto il tempo?!"
Conoscendolo molto probabilmente si.
"Emm.. si. Sai com’è… non c’era nessuno! Eravate tutti andati via!"
Scoppiai a ridere e gli assestai una pacca sulla schiena.
"Niall sei una cosa assurda!"
Mentre stavamo varcando il cancello della scuola qualcuno mi diede una spallata.
"Ehi stai attenta!" Ebbene si era una ragazza.
E che ragazza.
Non l' avevo mai vista qui alla Breford High School.
Si voltò di scatto facendo ruotare i lucenti capelli castani dai multi riflessi.
Dietro agli occhiali, una montatura Ray-Ban neri probabilmente da vista, aveva un paio di occhi color cioccolato fondente che ti potevano far raggelare il sangue nelle vene talmente erano scuri e misteriosi.
Mi vennero i brividi.
"Scusami, non ti avevo visto" girò le spalle prima ancora che potessi dire qualche cosa.
C’era qualcosa di altezzoso e misterioso nel suo modo di fare.
Però non come le solite ragazze che se la tirano dalla mattina alla sera... era come se fosse consapevole di essere bella ma non se la tirava.
Non in quel senso almeno.
Sembrava volesse attirare l’attenzione su di se come dire ‘Io ci sono e sei costretto a guardarmi ma nulla di più’.
Indossava una camicia nera attillata e un paio di pantaloni a sigaretta neri che slanciavano le gambe. Sospettavo che togliendo i tacchi, su per giù alti 10 centimetri, era più bassa di me.
Anche se non era magrissima e nemmeno altissima era davvero una ragazza che attirava l'attenzione.
"Però, si prospetta un anno interessante..." a riportarmi sulla terra fu la voce roca di Harry.
"Sei il solito maniaco sessuale Harry" disse Louis dandogli un pugno sulla spalla.
Ridemmo della battutina del moro, così tutti e quattro entrammo insieme nel grande atrio della scuola che pullulava di alunni tutti eccitati nel raccontare le loro vacanze ai propri amici.
Le cheerleader, avevano già indossato la loro divisa bianca e azzurra con lo stemma della scuola sul seno.
Jessie, la capo cheerleader si guardava in torno sospettando di vedere delle possibili sfidanti, nel campo della bellezza sia chiaro, o delle possibili nuove reclute.
I ragazzi, che sospettai erano quelli del primo anno, si guardavano in torno spaesati.
I secchioni erano già in attività e leggevano i loro spessi libri di algebra e chimica.
Gli allievi del Dramma Club si scambiavano sorrisi e parole di ben tornato, guardandosi anche con un po’ di odio.
Si in quella scuola potevi contare solo sui veri amici.
E io per fortuna c’è li avevo.
Non eravamo di certo i 'popolari' della scuola, anzi rientravamo nella categoria ‘sfigati’, malgrado Harry fosse quello che conosceva gente 'popolare'.
"Bentornatiiii ragazzi! Pronti per un nuovo anno scolastico qui alla Bredford High School?!"
Al diavolo al preside fissato con la tecnologia e ogni annuncio che doveva fare lo gridava al microfono posizionato nella presidenza e le casse appese ad ogni angolo della scuola permettevano di sentire che aveva da dire.
Poi che cavolo chiede se siamo contenti di ricominciare?
Non capisce che a nessuno importa della scuola? Bah.
Arrivammo agli armadietti, che erano sempre quelli degli anni precedenti, iniziai a comporre il codice e visto che non si apriva bene gli diedi la solita spallata che si prendeva da un anno a questa parte.
Posai la borsa dentro e chiusi l'anta.
"Ehi! Malik! Anche quest’ anno tenterai di entrare nella squadra di footbool?!"
Quel bastardo di John, il capitano della squadra di footbool puntualmente mi sfotteva solo perché il terzo e il quarto anno avevo provato ad entrare in squadra e, come dire, sono una schiappa ecco.
"Boh dipende da come mi girano"
Mi aggiustai il ciuffo che quel giorno portavo sciolto sulla fronte e mi avviai in classe senza aspettare battutine da parte di quel figlio di papà.
Niall mi raggiunse.
"Ma con tutte le materie che abbiamo proprio con letteratura dovevamo iniziare?!"
"Non lo so Niall chiedilo al preside"
Ridacchiammo e varcammo la porta della classe con tutta la tranquillità di questo mondo.
Ci sedemmo al fondo della classe e la prof iniziò a fare l'appello.
Ad uno a uno gli alunni alzavano la mano dicendo 'presente'
"Anastasia Payne" e chi diavolo è mai questa? Ebbene si era la prima volta che sentivo quel nome e dubitavo fortemente che la prof avesse detto correttamente difatti aveva detto 'Paine'.
Qualcuno spalancò la porta dicendo: "Presente!" Interrompendo inevitabilmente i miei pensieri.
Era la ragazza di prima, si proprio quella che mi era venuta addosso nemmeno un quarto d'ora fa.
"Signorina? Le sembra questa l'ora di arrivare?!" Disse la prof con nonchalant.
"Sa com'è, in segreteria sono così lenti con tutte queste pratiche, dovrebbero mettere un servizio più efficiente" rispose, per le rime a mio parere, Anna... a si Anastasia, con tono abbastanza autoritario.
Infatti nessuno avrebbe azzardato dire così ad una professoressa si sarebbe limitato a dire un 'mi scusi' ma lei era diversa. Lo si capiva solamente da come guardava la prof anche se non la vedevo di viso, visto che era girata verso di lei che stranamente non ribattè.
Ma cosa cazz?!
Non ribatte?
Non la sbatte fuori?
Non fa nulla?!
Mi girai verso Niall che aveva una faccia a punto interrogativo.
Anastasia appoggiò la borsa sul banco di fronte alla cattedra, l’unico libero, e poi si voltò verso la classe scostando con una mano il ciuffo marrone.
"Ciao a tutti, io sono Anastasia Payne- inviò una frecciatina di avvertimento, probabilmente sulla pronuncia del cognome, alla prof che sussultò. Ma che cazz?! Poi tornò a concentrarsi sulla classe- arrivo da Milano e la mia famiglia è aristocratica"
"Wow quindi sei ricca e anche molto gnocca" disse quel cretino di John, si c'era anche lui, ridacchiando come… un cretino appunto.
Anastasia gli lanciò un occhiataccia ma non capì se era di sfida o di disprezzo.
"Spero di potervi conoscere meglio e magari scoprire che qualcuno a qualche neurone in più di altri" concluse guardando nella direzione di John.
OHOHO wow!
Finalmente una ragazza che non va in exstasi per uno come lui!
Alleluia.
Prima di sedersi il suo sguardo si spostò su di me con un sorrisino trionfante come se avesse trovato… quello che cercava.
Rimasi al quanto scosso.
"Grazie signorina Payne anche noi non vediamo l'ora di conoscerla meglio. Si vada a sedere vicino al signor Malik"
Sussultai sulla sedia sentendo il mio cognome.
Niall si alzò controvoglia e si sedette al banco dove si era accomodata Anastasia poco prima.
Nel frattempo la mora si era già seduta vicino a me.
Madonna che velocità.
"Ciao, prima non mi sono presentato, sono Zayn Malik" dissi sfoderando un sorriso a 32 denti.
"Che bello qualcuno con qualche neurone in più nel cervello" sorrise e poi si concentrò su quello che diceva la prof, non capì dovevo prenderlo come un complimento o come un insulto?!
SALVE GENTE!
Questo è il primo capitolo della mia nuova fan ficiton!!! *pepepe*
Il protagonista è Zayn. Ma davvero? Non si era capito XD
Non fate caso a me che mi auto rispondo.
Questa è già la mia seconda ff fantasy che scrivo e c'è ne un altra in pentola beh non proprio dato che ho scritto il prologo XD
Comunqueeeee che ne pensate del capitolo? Come sempre nulla è come sembra.
Beneee ora non so più che dire XD
Sono curiosissima di sapere che ne pensate! Quindi una piccolisssima recensione *faccia da cucciola*
Questa e la mia prima ff che sto scrivendo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1196185&i=1
Se volete passare siete i ben accetti =)
Okok ora me ne vado, mi raccomando ditemi la vostra. BYE!!!
Delia