ME AND YOU, Sirius & James.

Forse passeggiare per i corridoi di notte, sotto un mantello dell'invisibilità e addirittura con Gazza nei paraggi non era il miglior modo per tenersi stretto il posto ad Hogwarts.
Ma Sirius e James c'erano talmente abituati che ormai, dopo ben sei anni, non se ne curavano più; quella era la loro routine notturna, era raro che dormissero più di cinque ore a notte quando, tra la mappa del malandrino e il mantello, avevano praticamente la scuola ai loro piedi.
L'unico luogo dove ancora non avevano messo piede era il Reparto Proibito della Biblioteca, ma avevano intenzione di rimediare proprio quella notte.
Sgattaiolarono come al loro solito fuori dalla Sala , ignorando la Signora Grassa che si chiedeva chi diamine avesse fatto aprire il quadro. Naturalmente durante gli anni un'idea se l'era fatta, ma niente di fondato. Nessuno avrebbe mai immaginato che due studenti fossero in grado di rendersi invisibili a loro piacimento.
Non entrarono mai nella biblioteca, però. James era troppo curioso per limitarsi a un banale Reparto Proibito, erano o non erano loro che passeggiavano una volta al mese con un lupo mannaro?
« Ma dai, avremo tempo anche di giorno, con Coda e Lunastorta! Facciamoci un giro in qualche ala nascosta! » aveva detto lui, e l'amico non aveva saputo resistergli.
Ma i loro piani furono rasi al suolo da non uno, ma ben due imprevisti.
Oltre che Gazza e la sua maledetta gatta, in giro per Hogwarts c'era anche Albus Silente.
« Non si gira per i corridoi di notte! » canzonò a bassa voce Sirius, convinto che il preside non potesse sentirli. Ma quello alzò leggermente lo sguardo, squadrandoli da sopra gli occhiali a mezzaluna. Almeno fu un'impressione dei ragazzi, perché effettivamente loro erano invisibili, e nessuno vede l'invisibile. O forse si sbagliavano?
Sta di fatto che indietreggiarono così velocemente che non si accorsero di essere andati a sbattere contro una porta accostata, che si spalancò del tutto sotto il loro peso. Di certo se Silente non si era accorto di loro prima, l'aveva fatto adesso con l'enorme rumore della botta.
Finirono in una stanza completamente vuota, eccetto per alcuni banchi accatastati alle pareti e uno specchio, un enorme specchio dall'aspetto antico.
« Che diamine è quello? » chiese James.
« Non saprei proprio. » rispose Sirius, accostando la porta e tirando via il mantello a entrambi. James lo prese e lo poggiò distrattamente su uno dei banchi.
Si avvicinarono piano, leggermente impauriti da quell'oggetto, ma con l'adrenalina a mille che li spingeva a fare un passo dopo l'altro verso di esso. Eppure era solo uno specchio, di solito gli specchi non hanno questo effetto sulle persone.
« Vedi qualcosa di strano? » chiese con un soffio Sirius, che ormai riusciva a sfiorare l'oggetto con il naso.
« Me e te, e basta. Pensavo che fosse magico. »
« A quanto pare no. Dai, usciamo, prima ho avuto l'impressione che Silente si fosse accorto di noi, non voglio finire espulso per almeno i prossimi due anni. »
« Ci mancherebbe, tra un anno e mezzo prendiamo i M.A.G.O. » ridacchiò James, riprendendo il mantello e coprendo sé stesso e il migliore amico, per poi uscire con cautela.
Cercarono Silente con lo sguardo, ma lui era sparito.
Si diressero verso la Sala Comune, senza sapere che qualcuno li aveva osservati nella stanza dello specchio. Senza sapere che qualcuno aveva sorriso alla vista della loro ingenuità. Senza sapere che tutto ciò che avrebbe potuto fare la loro felicità era proprio al loro fianco e che era esattamente quello che lo Specchio delle Brame aveva scelto di mostrargli.
Senza sapere che i desideri più nascosti nei cuori di Sirius e James, erano proprio Sirius e James.

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Note dell'autrice.
Non so come mi sia venuta in mente e non so cosa davvero James e Sirius avrebbero visto dentro lo Specchio se l'avessero trovato (probabilmente Piton morto, ma vabbè lol).
Spero che sia piaciuta, lasciate una recensione se vi va.
-elisa.