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Autore: Rachan    19/08/2007    2 recensioni
Per chi ha apprezzato "Vaniglia". Un momento nella Sala Comune: a Hermione, si sa, piace usare le parole giuste. Non ci sono spoiler del settimo libro.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Panacea

Lui era decisamente la sua panacea.

L'aveva già pensato molte volte in effetti, ma ne era sempre più convinta ora, mentre, alzando leggermente lo sguardo dal manuale di Antiche Rune, poteva scorgere il suo profilo sulla poltrona accanto al camino acceso della Sala Comune.
Sorrise notando un angolo bianco della sua camicia che usciva scompostamente da sotto il maglione della divisa.

Lui sembrava non essersi accorto di essere l'oggetto della riflessione di qualcuno e continuava a recitare concentrato le parole di un incantesimo, tentando di trasfigurare la forchetta di fronte a lui.
Quando questa, finalmente, decise di trasformarsi in un cucchiaio da minestra un sorriso si aprì spontaneo sul viso di lui.

Hermione pensava che erano istanti come quello che rendevano Harry Potter il suo personale rimedio universale, di riflesso anche lei sorrise soddisfatta.

In quel momento, come se avesse percepito i suoi pensieri, il ragazzo si voltò verso di lei, la vide sorridere e alzò il cucchiaio come un trofeo.

Era raggiante.

Se una cosa del genere, un elementare incantesimo di trasfigurazione, poteva da solo far brillare quegli occhi verdi di pura gioia, non c'era bisogno di preoccuparsi di nulla.
Anche la guerra diventava un pensiero lontano, solo un alone di tristezza, con l'unico scopo di far apprezzare veramente la serenità semplice di un camino acceso.
Lei sapeva, e forse meglio di chiunque altro, quanto sarebbe stato difficile per tutti loro.
Ci sarebbero stati momenti di dolore e disperazione, orrori che forse mai più avrebbero potuto scordare.
Ma ora che lui si stava avvicinando ancora sorridente alla poltrona nella quale lei era sprofondata, sapeva che sarebbe sempre valsa la pena di lottare.

"Visto?" chiese lui e si inginocchiò ai piedi di Hermione sempre guardando verso il cucchiaio che ora levitava vicino al camino tra le scintille argentate che Dean aveva lanciato per coronare di gloria l'impresa dell'amico.
"Bravo" rispose lei semplicemente e chiuse il libro per poi appoggiarlo sul tavolino lì a fianco.

Lui era ancora abbassato di fronte a lei, nonostante il riflesso sulle lenti le impedisse di vederlo, sapeva che la stava guardando negli occhi.
Allungò una delle sue mani adesso libere e gli sfiorò i capelli neri.
Lui sospirò socchiudendo gli occhi e appoggiò il capo sulle ginocchia di lei. Allora Hermione affondò ancora di più la mano tra le ciocche spettinate e, con l'altra, appoggiò dolci carezze sulla spalla di Harry.

Il ragazzo appariva completamente rilassato abbandonato contro di lei e Hermione non poté impedirsi di sorridere mentre il calore di quel momento la coccolava.

Harry era decisamente la sua panacea.

E, forse, lei era la sua.



The end...
Ad Andrea

Grazie a chi ha letto e commentato le mie altre ffc, specialmente Vaniglia di cui questa potrebbe essere una continuazione.
Eventuali risposte alle recensioni nel mio spazio autore visto che è una one-shot.

Ciao a tutti

  
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