Passerà, Harry.

È solo un momento. Il tempo guarisce ogni cosa.

 

Che stronzata.

Sono passati sei mesi, ma nessuna ferita si è rimarginata.

Non guarirò. Mai.

Abbiamo lottato con tutte le forze. Ma tu non sei stato abbastanza forte. 

Ti sei lasciato distruggere, giorno dopo giorno.

 

Lasciami essere il tuo primo, ultimo bacio.

 

Perché non sei più accanto a me, Louis?

Perché non vedo più la tua ombra accanto alla mia?

 

Ti amo, Harry, ti amo più della mia stessa vita.

 

Dovevi essere forte, con me. 

Per me.

Eri la luce che mi permetteva di andare avanti, senza brancolare nel buio di questo mondo che ha ucciso entrambi, seppur in due modi diversi.

 

Perché parlo al passato, Lou? 

 

Io lotto ancora: ogni attimo, ogni istante è per te.

Ti vedo ancora, sai? La tua immagine è incisa nella mia mente. 

Ti vedo nei miei ricordi, Louis.

Ti rivedo chino sui tasti del pianoforte, le dita che si muovono così leggiadre a comporre la nostra canzone.

Ti rivedo nel sorriso dei bambini, nella loro spontaneità, la stessa che mi ha fatto innamorare di te.

 

Ma non è rimasto più niente di me.

Mi sono perso, come i pezzi di un puzzle. Sono in frantumi.

Hanno spazzato via il motivo per cui vivevo.

Non è rimasto più niente di noi, ad eccezione di una cosa.

La nostra storia, Louis, è impressa sul mio corpo.

È scritta nel ricordo delle tue labbra che si posavano, di nascosto, sulle mie.

È scritta nei miei occhi che cercano ancora, invano, il cobalto delle tue iridi.

È scritta nell’essenza di vaniglia e cannella del tuo profumo che si mescolava al mio, quando eri al mio fianco. 

È scritta nella mia voce che, da quando non può più fondersi con la tua, non canta più.

È scritta nel rossore delle mie guance, quando il pensiero mi riporta ai nostri momenti insieme.

È scritta nelle mie lacrime.

Ho fatto imprimere la nostra storia, sulla mia pelle.

Quei disegni sul mio corpo sono la nostra vita, quella vita che avremmo dovuto trascorrere insieme e che ci è stata privata, così brutalmente. 

Quelle due parole, le prime che ci siamo rivolti.

Quel lucchetto, che solo una chiave era riuscita ad aprire.

Quelle maschere, dietro alle quali si nascondeva il nostro amore.

I can’t change, Louis, perché non cambierò mai, non svanirà mai il mio amore per te.

Quelle rondini che avremmo voluto volassero davvero, libere da ogni costrizione.

E quelle gabbie, dalle quali speravo, prima o poi, saremmo usciti, insieme, mano nella mano.

 

Avevi gli occhi chiusi, la pelle fredda. Tra le mani, tenevi un biglietto.

 

"I know I keep my heart protected, far away from my sleeve,

but don’t ever question if my heart beats only for you. It beats only for you."

Non ce l’ho fatta, Harry.

Morivo dentro, guardando il tuo sorriso svanire ogni volta che scostavo lo sguardo da te, volgendolo altrove.

Ogni volta che, quando mi tendevi la mano, io mi spostavo, notando l’espressione contrariata di chi non avrebbe mai accettato il nostro amore.

Non avrei permesso che ti distruggessi con le tue stesse mani.

Così me ne sono andato.

Perché il mio cuore, Harry, non è stato capace di ruggire come un leone.

Ho lasciato che la mia voce rimanesse strozzata e non urlasse al mondo quello che provo per te.

Ti amo, Harry.

Ricordami, finchè ne avrai la forza.

 

Volgo lo sguardo verso la lapide.

 

1991-2012.

 

Ti ricorderò fino alla fine, Lou. 

Fino alla fine.

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Note dell'autore: