La notte prima degli esami
è quella che non si scorda mai,
vero? Quella che passi a studiare come un matto perché non
hai fatto nulla
nelle ultime settimane, o forse nell'ultimo mese, intero anno; quella
che passi
a dormire perché devi essere ben riposato per rispondere
alle domande che ti
vengono chieste, quelle che 'andiamo a farci una birra e manda tutto a
quel
paese, ti stai per sedere con 60 già in pugno'; quelle
inaspettate dove ti
dichiari alla ragazza che hai imparato ad amare silenziosamente per
tutto il
liceo.
Io, Quinn Fabray, ex capo-cheerleader, in lizza come
reginetta del prom per due anni di fila, madre di una bambina, la mia
notte prima
degli esami, prima che vedessi la ragazza dei miei sogni fuggire a New
York, mi
sono ubriacata per raccogliere tutto il coraggio che mi è
sempre mancato ogni
volta che mi specchiavo in quegli occhi da cerbiatta che brillavano per
merito
di qualcun altro.
Bottiglia di tequila alla mano e chiavi nell'altra, dopo un
pomeriggio passato tra libri e tinta rosa - di nuovo stanca di essere
designata
come una brava ragazza sempre diligente - mi ero vestita come nel mio
periodo
Skank, come nel periodo in cui avevo capito che forse l'attrazione
verso le
ragazze - o dovrei dire verso Rachel Berry - non era più
solo una fase e così
avevo indossato i collant bucati ad arte, gli shorts in denim, un top
con le
borchie e la giacca di pelle e la sciarpa, dopodiché ero
sgattaiolata fuori
dalla finestra, prendendo il pacchetto di sigarette.
Avevo guidato come se non ci fosse stato un domani, avevo
guidato tra un tiro alla sigaretta e un sorso della tequila che posavo
sul
posto del passeggero appena dovevo tornare con le mani sul volante.
Avevo
guidato come se volessi farmi ammazzare ma con uno scopo per non farlo.
Avevo
guidato fino a casa sua, con la musica a palla.
La luce di camera sua si era appena spenta mentre io
abbassavo il volume per non svegliare i suoi, per non disturbare il suo
equilibrio. Presi il telefono e le inviai un messaggio, un semplice
'scendi' e
me l'ero ritrovata stralunata, leggermente assonnata, con il suo
pigiama panna
davanti la porta di casa sua.
"Quinn, che ci f-"
"No. Adesso tu starai zitta e mi lascerai parlare, non
mi importa delle domande che hai in testa, di quello che stai per
dirmi. Non mi
importa che hai sonno e che sei preoccupata perché domani
dovrò affrontare i
miei orali, non mi importa perché adesso ti ho davanti.
Sei la definizione di tutto ciò che ho incasinato in tre
anni, lo sai? E tu non te sei neanche resa conto immagino. Ti ho
incasinato con
le mie parole dure, con le minacce, con i giochetti contorti per farti
male,
per vederti anche solo ferita, umiliata e sola. Ti ho incasinato con i
sorrisi
e la falsa amicizia i primi mesi, quando ero incinta. Ti ho incasinata
di nuovo
con questi capelli rosa, ricordi? E poi ti ho incasinata con gli
abbracci degli
ultimi mesi e sono arrivata ad esserti amica. Sono diventata tua amica
da prima
che tu ne volessi la conferma, sai? Ma no, non ti potevo dare questa
soddisfazione perché avevo una fottuta reputazione,
perché sono tutta orgoglio
e 'cosa pensa la gente di me' per
preoccuparmi di mostrare davvero i miei sentimenti ma sai che
c'è? Ho capito
che così facendo stavo per perdere tutto, ma tu, oh
sì, tu, ci sei sempre
stata, sei stata l'unica a raccogliere tutti i
pezzi quando stavo per crollare. Lo ricordo ancora quando hai cercato
di darmi
una mano con Beth, o a rientrare al Glee e persino con l'ammissione a
Yale.
Ricordo tutto ciò che ti riguarda Berry perché
anche io ho
raccolto i tuoi pezzi. Get it right?
Dimmi, non lo devi forse a me? Il matrimonio saltato? Sempre io. I tuoi
sogni
avverati? Ammettiamolo se avessi sposato Gigantor a quest'ora avresti
un
portaborse da portare a New York.
Il fatto è che non ho mai capito perché lo
volessi sposare, perché
hai sempre amato lui snobbando tutti gli altri. Non ho mai capito
perché volevi
me alle tue nozze seppure mi stessi opponendo con tutte le mie forze.
Perché mi hai cercata così insistentemente?
Perché mi volevi
a quello stupido matrimonio, Rachel? Ti serviva il numero pari o
c'è sempre
stato di più?
No, silenzio, non
ho finito. Mi risponderai dopo.
Mi sono quasi fatta ammazzare quella volta per vederti in
abito bianco e alla fine sarei arrivata solo per impedirti ancora una
volta di
sposarlo. Mi sono quasi fatta ammazzare anche adesso perché
sì, l'odore che
senti è tabacco e alcool, ma sono lucida, sono qui, per te.
Dannazione.
Dannazione, sai? Io sono sempre stata una brava con le
parole. Risposta pronta, sarcasmo e acidità al punto giusto,
quello che ti
spiazza e ti fa rimanere a bocca asciutta. Ho una dialettica
invidiabile e so
che è questo che mi aiuterà a Yale, ma quando si
tratta di te le parole non
sono mai coerenti, mi sfuggono dai pensieri e non arrivano per bene
alle labbra
e quindi... quindi niente. Solo questo."
Avrebbe potuto dire mille parole, avrebbe potuto
allontanarmi mentre le divoravo quelle labbra che avevo sognato per
mesi, ma
era rimasta immobile, le braccia lungo il suo corpo, le labbra che si
muovevano
appena contro le mie. Avrebbe potuto prendermi a schiaffi, quello
sarebbe stato
qualcosa, invece no.
Era ferma, un ghiacciolo, e quello era anche peggio.
"..ti hanno preceduta Quinn. Mi.. mi dispiace."
Non seppi mai chi era stato, non ebbi mai le risposte che
volevo. Semplicemente lei tornò in casa e io scappai in
macchina guidando senza
più un motivo, guidando e cercando un modo per essere
fermata in qualsiasi
modo: polizia, semaforo, altre macchine.
Sapete, si dice che non si può morire perché
avete il cuore
spezzato, ma nessuno vi dice che in medicina esiste, che è
spiegabile. Se il
pericardio è intaccato, il cuore viene lacerato
esternamente: ecco, questo è
quello che si può definire un cuore spezzato in medicina.
Quindi, quando vi
dicono che il cuore non può spezzarsi, che non è
vero che non potete
sopravvivere perché avete il cuore spezzato, beh, mandate
tutti a fanculo e
ditegli che la vostra condizione esiste, che è una patologia
medica, che è
colpa di quel qualcuno che avete tanto amato e che ha scelto un altro.
Dite questo ai medici quando mi ritroveranno gelata e con i
polmoni pieni d'acqua perché non sono riuscita a fermarmi
quando ho sbandato
sull'asfalto e ho preso in pieno la banchina dell'autostrada finendo
nell'oceano. Ditegli che Quinn Fabray
è
morta di cuore spezzato.