Non tutti potevano capirla, o meglio...Nessuno la conosceva sul serio. Nessuno si era mai interessato a lei, la ragazza dall'abbigliamento non molto colarato. Portava sempre degli occhiali da sole e per quanto ne sapeva la gente, viveva con sua madre e il suo fratellino in una piccola casa di campagna lontano dalla cittā.
Suo padre era scappato, sė, scappato. Scappato dalle sue responsabilitā, scappato dal suo dovere...O almeno cosė raccontava sua madre. Annalisa era una donna raffinata, dai modi gentili e cordiali. Una mamma quasi perfetta, se non fosse per quella malinconia che ogni tanto balenava nei suoi occhi tristi. Aveva origini italiane ed aveva conosciuto Robert in uno scambio interculturale. Frequentavano lo stesso liceo e dopo essersi conosciuti ad una festa, si erano perdutamente innamorati gli uni degli altri. Si scrivevano poesie e talvolta Robert le dedicava magnifiche canzoni d'amore. Un pō Ottocentesca come cosa, non č vero?
 Poi, qualcosa cambiō...Nacque la piccola Renče ed il mondo di favole in cui erano sempre stati abituati a vivere, finė cosė... come in un soffio. Avevano appena 20 anni, inesperti, ma abbastanza felici da potersi occupare della loro piccola famiglia. Avevano comprato una piccola casetta lontano dalla cittā. Era bellissima:  il tetto fatto di mattoni bordeux, le pareti bianco sporco sempre di mattoni. C'erano grandi finestre ed un prato verde e profumato. Inizialmente riscontrarono problemi con le loro famiglie, li trovavano troppo giovani, troppo incoscienti, ma loro non demordevano. Si amavano ed era questo l'importante. La loro casetta si trovava ai piedi di una collina con un grande olmo. Tutto proceva secondo i piani: Robert e Annalisa, Renče e...Fox, il loro labrador bianco di appena un mese.
Loro perō, non erano i soli ad occupare quel piccolo angolo di Paradiso. Proprio accanto al loro giardino, a 100 metri di distanza, una dolce casetta color giallo ocra e dal tetto marrone, dava l'idea di una casetta di marzapane. La famiglia Styles era sempre stata cordiale con loro ed il loro figlioletto, aveva la stessa etā di Renče.
Harry era un bambino alquanto scalmanato, dagli occhi verdi e dal sorriso che si racchiudeva in due magnifiche fossette. I suoi capelli fecero un'evoluzione pazzesca: prima ricci e biondi, poi lisci e castani, poi di nuovo ricci, ma scuri.
Renče e lui erano praticamente come fratello e sorella, passavano la maggior parte del tempo a giocare su quel vecchio olmo, dove avevano addirittura costruito la loro "fortezza inespugnabile" (alias casetta sull'albero), con tanto di scaletta e corda per scendere. Ci avevano impiegato tutta l'estate del 2002 per costruirla.  Due anni dopo, nacque il piccolo Jack. Harry era strafelice, che anche la sua migliore amica , avesse avuto un fratellino. Lui aveva la sua Gemma e si sentiva terribilmente triste all'idea che la sua Renče non avesse potuto godere del privilegio di avere un fratellino da coccolare.
Ma mentre tutto sembrava procedere per il verso giusto, il destino cambiō le carte in tavola e cosė, dopo che Jack compė il suo primo anno, Robert sparė, lasciando Annalisa, Renče, il piccolo Jack e Fox...Abbandonō per sempre la sua vita felice. Renče non lo capė mai, non capė mai il motivo per il quale suo padre scappō. L'unica sua ancōra di salvezza era Harry, il suo migliore amico.

"Harry..."
"Sė, Renče"
"Promettimi che non mi abbandonerai mai!"
"Te lo prometto Renče, qualunque cosa accada, io ci sarō. Promesso!"

Avevano appena 8 anni quando i loro mignoli s'intrecciarono per quella che doveva essere una promessa da mantenere.

"Ti voglio bene Harry!"
"Io di pių!"

Harry e Renče.