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Autore: trash    29/01/2013    4 recensioni
Piangeva la notte, aveva una gran paura di non poterlo più riabbracciare, l’unica cosa che le rimaneva di lui era quella catenina che portava sempre con sé da sei mesi a quella parte; una catenina d’oro con un ciondolo a forma di cuore con incisa una H.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Always



I cannot sleep I cannot dream tonight
I need somebody and always.

 
Seconda guerra Mondiale, Holmes Chapel.



Marilyn se ne stava sdraiata sulla coperta di pizzo sotto piccola quercia del giardino del retro di casa dei  nonni con affianco  la radio accesa. Ogni volta che sentiva un boato e gli uccelli volare via portava lo sguardo al cielo chiedendosi se era il suo Harold quello che le volava sopra la testa dentro quel caccia militare.
Gli mancava da morire.

Come ogni pomeriggio la piccola Marilyn - di soli sei anni - si era recata al parco di Holmes Chapel dove aveva ordinatamente adagiato la coperta a terra e si era preparata a prendere il thè con le sue bambole di porcellana. Stava quasi per bere dalla sua tazza da thè, quando si sentirono delle urla e poi dei passi veloci e in meno di qualche secondo dei bambini calpestarono la sua coperta e con sé le sue adorate bambole.
La piccola si guardò intorno spaventata e poi portò il suo sguardo sulle sue bambole tutte rovinate e scoppiò a piangere.
“Perché piangi?” le chiese il piccolo Harry Styles preoccupato.
“Dei bambini mi hanno rotto le mie bambole” squittì
“Se ti va, puoi giocare con me e Mr Tumnus” le chiese speranzoso il piccolo Styles.
La bimba si stropicciò gli occhi e osservò il bambino: portava delle braghe corte con delle bretelle rosse e sopra indossava un maglioncino a righe bianche e nere.  Aveva due occhi color smeraldo, labbra sottili incurvate in un sorriso angelico e dei capelli strani che la fecero ridere.
Marilyn si alzò dalla coperta si sistemò meglio il vestitino rosa a fiori e inaspettatamente Harry la prese per mano e insieme corsero a giocare.

Sospirando si guardò le ballerine color rosa antico.
Le mancavano i suoi baci.
Le mancavano le sue carezze.
Le mancavano i suoi sorrisi e la sua risata cristallina.
Rivoleva indietro il suo Harry.
In quei sei mesi gli aveva mandato centinaia di lettere e a nessuna di queste aveva ricevuto risposta.
Piangeva la notte, aveva una gran paura di non poterlo più riabbracciare, l’unica cosa che le rimaneva di lui era quella catenina che portava sempre con sé da sei mesi a quella parte; una catenina d’oro con un ciondolo a forma di cuore con incisa una H.
Si asciugò una lacrima e portò la mano destra sul ciondolo e lo strinse.

“Dai Harry lasciami!” disse tra una risata e l’altra
“Un bacio e ti lascio andare” Marilyn sbuffò con teatralità e poi unì le loro labbra in un dolce bacio. Si trovavano nel parco di Holmes Chapel, dove si erano visti per la prima volta ed erano sdraiati sulla stessa coperta di qualche anno prima. Harry aveva deciso di portare la sua ragazza a vedere il cielo stellato per festeggiare il loro primo anniversario di fidanzamento. Marilyn era spensierata e felice amava il suo ragazzo da morire ed era convinta che niente li potesse separare.
Harry si sdraiò a fianco della ragazza e intrecciò le loro mani.
Se ne stavano in religioso silenzio ad osservare le stelle.
Non voleva rovinare quel momento dannatamente perfetto, ma dove dirle la verità.
“Mary..” la chiamò girandosi su un lato e osservando il profilo della sua ragazza che ancora osservava le stelle.
“Dimmi” si girò su un fianco anche lei facendo fondere i suoi occhi color cioccolato con quelli color smeraldo del ragazzo.
Harry si mise seduto sulla coperta e iniziò a torturarsi le dita delle mani nervoso.
“Vedi io..- si allargò il colletto della camicia che aveva deciso di indossare per quella serata così importante- domani parto”
A quelle parole Marilyn si alzò di scatto mettendosi seduta di fronte a lui.
“C-cosa?” sentiva le lacrime farsi spazio e pronte a scendere come un fiume in piena.
“L’esercito mi ha chiamato per combattere al servizio della nostra patria” spiegò abbassando la testa e lasciando che i ricci gli ricadessero disordinati sulla fronte.
“Avevi detto che non ci saresti andato!” lasciò libero sfogo alle lacrime “Me l’avevi promesso..” sussurrò e si alzò pronta a correre verso casa.
Harry seguì il suo movimento fermandola per un braccio e facendola voltare verso di lui.
“Tornerò, te lo prometto” strinse tra le sue forti braccia la ragazza che continuava a singhiozzare disperata.
Rimasero per un po’ abbracciati godendosi e sfruttando quel momento fino a quando il riccio si staccò e iniziò a cercare qualcosa tra le tasche dei suoi pantaloni.
Quando finalmente trovò quello che stava cercando lo porse a Marilyn che appena vide la collana le si illuminarono gli occhi.
“P-per me?” chiese incredula.
Harry sorrise per la reazione della ragazza, le spostò i capelli sulla spalla sinistra e le allacciò al collo la catenina d’oro col ciondolo a forma di cuore.
“Per te, amore mio, per fanti sapere che io sarò sempre con te nel tuo cuore”
Marilyn si catapultò sulle labbra del suo ragazzo come se avesse un disperato bisogno di quel contatto, non voleva se ne andasse, voleva stare con lui per sempre.

Prese il fazzolettino di stoffa blu dalla tasca della gonna a vita alta che indossava quel giorno e si asciugò una lacrima che involontariamente le era scesa al ricordo di quel giorno che le sembrava esser passato da centinaia di anni, il tempo non passava più da quando Harry era partito. Lei si sentiva vuota senza Harry.
Sentì un rombo seguito da una frenata, curiosa decise di andare a vedere cosa stesse succedendo.
Si alzò dalla coperta e si stirò la gonna che si era stropicciata stando seduta sulla coperta, spense la radio e aprì la porta-finestra che collegava il giardino sul retro con la cucina, scostò la tenda da una delle due grandi finestre della sala da pranzo e vide parcheggiata davanti al cortile una Typ 82.
Non può essere, pensò.
Sentì delle voci all’entrata così mise a posto la tenda e corse per il lungo corridoio che portava all’entrata e lui era lì in carne e ossa intento a parlottare con suo nonno. Indossava una divisa verde militare e un berretto dello stesso colore dalla quale fuori usciva qualche riccio ribelle e ai piedi portava un paio di anfibi neri. Fu costretta ad ammettere che era bellissimo anche con quell’abbigliamento fuori dal normale.
Si diede un pizzicotto per vedere se fosse tutto un sogno, un bellissimo sogno.
Harry si accorse della sua presenza e si voltò in direzione della ragazza stampandosi un bellissimo sorriso in faccia. Marilyn gli corse in contro saltandogli addosso e allacciando le gambe alla vita del ragazzo mentre il nonno sentendosi di troppo si allontanò pian piano.
Il ragazzo fece un giro su sé stesso e stringendo di più a sé la ragazza che troppo felice per contenere la gioia piangeva.
La mise giù portandosela di fronte ed osservandola; era cresciuta dall’ultima volta che si l’aveva vista, era diventata una donna. Portava una gonna a vita alta e un maglioncino di angora e ai piedi calzava un paio di ballerine color rosa antico. Era bellissima come sempre.
“S-sei veramente qua” sussurrò Mary accoccolandosi al petto del ragazzo che involontariamente sorrise accarezzandole i capelli.
“Si, sono qui, e sono pronto a restare per sempre” la ragazza alzò lo sguardo era parecchio bassa rispetto a Harry e dovette alzarsi sulle punte per stampargli un bacio, il bacio che sognava da mesi, un bacio pieno di passione, felicità e amore.
“Per sempre” ripeté intrecciando le loro mani e stringendosi al riccio.



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okay, eccomi qua con un'altra delle mie merdine. asdkjs yeeeah
è l'1 e 46 e io sto qua a pubblicare una os e domani mi devo svegliare alle 6, che furba che sono.  :')
il titolo è tratto da una canzone dei Blink 182 (hsjjdguwyhusjk) che ho ascoltato per queste due ore mentre 
scrivevo sta roba. 
comunque, vi è piaciuta? vi ha fatto schifo e volete riempirmi d'insulti? lasciatemi una piccolissima recensione, pleazzze
con tanto lov,
chiara <3  
                                                                                                          


                                                                                                                    

   
 
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