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Autore: DumbledoreFan    20/08/2007    14 recensioni
E visto che c'ho preso gusto con le song-fic, eccovene un'altra un po' particolare:
Hermione e Draco s'incontrano, o meglio, scontrano, per i corridoi, e il biondino, un po' per divertimento un po' per sfida, le fa capire che è l'unico che è riuscito a comprenderla sul serio...
Non è propriamente una Draco/Hermione, perchè tra loro non succede niente, è più un'analisi del personaggio di Hermione, fatta da due occhi inaspettati, con l'aiuto delle parole della canzone "Alba Chiara" del mitico Vasco Rossi...
Dedico questa storia ad Anna, la mia migliore amica, un'alba chiara, e a mio padre, il fan numero uno di Vasco (c'ha anche giocato a carte insieme!XD)
Genere: Generale, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ok, forse c'ho preso un po' troppo gusto con queste song-fic, ma visto che voi m'incoraggiate, io le sforno! Allora, questa vi premetto che è una song-fic un po' strana, incentrata sul testo della famosissima e bellissima canzone di Vasco Rossi "Alba Chiara", che però riscontrerete nelle parole di Draco, che, dopo aver incontrato, o meglio, scontrato Hermione per i corridoi di Hogwarts, gli fa capire che lui è l'unico che la comprende veremante, e così la descrive usando le parole di Vasco. Hermione rimane piacevolmente sorpresa, e qualcosa tra quei due cambia. Vi avverto però che non è propriamente una Draco/Herm, perchè non succede niente tra di loro, però lascia vagamente a intendere che i rapporti fra di loro cambiano. Spero che anche questa song-fic vi piaccia!! Ovviamente, per tutti quelli che si chiedono dov'è finito l'aggiornamento della storia "L'ultima discendente dei Black", li tranquillizzo dicendoli che arriverà a breve, ma che purtroppo sto attraversando un momento davvero difficile, abbiate pazienza per una povera fan di Harry Potter distrutta dall'ultimo libro...

Dedico questa storia ad Anna, la mia migliore amica, una grandissima fan di Vasco, e un'alba chiara, che forse è una delle poche che mi capisce davvero; e a mio padre (papino per gli amici) il fan numero uno di Vasco Rossi (c'ha anche giocato a carte insieme!!XD), uno dei pochi che mi ha capita nel momento difficile che sto passando. Grazie!!

NB: Le parti scritte in grassetto/sottolineato sono il testo della canzone!La storia è vista dal punto di vista di Hermione, scritta al presente!Buona lettura!


Mi aggiro fra i corridoi di Hogwarts completamente assorta nei miei pensieri, persa nel mio mondo di fantasie e sogni, senza badare al mondo esterno, alla soleggiata giornata di sole che t’invita ad uscire, e alle risa allegre dei miei compagni che sono fuori a divertirsi. Tengo stretti in braccio due libri presi in prestito dalla biblioteca, quel luogo che è diventato piano piano il mio habitat naturale, rapendomi per giornate fra scaffali e pagine polverose. Nel mentre, addento una mela verde presa dalle cucine prima di salire ai piani superiori. I passi rimbombano nel corridoio deserto, e rompono quel silenzio idilliaco, tanto raro in un posto sovraffollato come quella scuola, dove miriadi di ragazzi e ragazze affollano le aule, i dormitori, le torri e le sale. E dove quella pacifica solitudine rasentava l’irreale, sembrando un sogno destinato a non durare…
Di fatti…
“Che ci fai qui tutta sola soletta, Mezzosangue? Dove gli hai lasciati San Potter e Lenticchia?!” esclama tagliente una voce ben nota e odiata. Alzo lo sguardo per incontrare un paio di familiari occhi grigiasti, nebbiosi e ghiacciati, completamente algidi e inespressivi. Gli occhi di Draco Malfoy sono impenetrabili, e questo mi indispone da morire. Sul suo volto diafano e leggermente scavato è aperto un ghigno maligno, Made-In-Malfoy, e i capelli biondissimi sono perfettamente pettinati, ecceto per un piccolo ciuffo lasciato cadere sul viso. Mi fermo di botto e lo guardo con il disprezzo che mi trabocca dagli occhi.
“Non sono affari che ti riguardano, Furetto!E ricordo al tuo cervello minorato, che potrai fare benissimo la stessa domanda a te” rispondo pungente. La Serpe fa qualche passo verso di me.
“Come siamo acide oggi!E anche io vorrei ricordarti che una come te non si potrebbe nemmeno permettere di rivolgermi la parola, figuriamoci farmi delle domande!” ribatte altezzoso, con quell’aria superiore che lo contraddistingue fra tutti. Il suo comportamento mi dà completamente ai nervi, e se avessi potuto gli avrei spaccato quel bel faccino pallido e viziato.
“Abbassa la cresta, dannato Furetto!Meglio essere una mezzosangue che un figlio di Mangiamorte, non credi?! O forse mi sono persa un passaggio…forse sei già un Mangiamorte, non è così?!” faccio con una strana cattiveria che mi fuoriesce dalla bocca come veleno. Un altro ghigno indisponente si era fatto strada tra le sue labbra sottili e si era avvicinato notevolmente a me.
“Potrebbe anche essere…il punto è: che cos’hai oggi?” chiede con una strana tranquillità, mentre inclina il capo da una parte. Io lo guardo con tanto d’occhi.
“Cos’ho oggi?!?! Che vuol dire?? E da quando t’interessa?!” faccio leggermente attonita dalla strana affermazione del biondino.
“Sei più agguerrita e crudele del solito…” risponde assumendo l’aria di uno che sta profondamente riflettendo.
“Tu non sei così” sentenzia infine, incastonando il suo ghiaccio nel mio cioccolato. Io mi apro in una risata amara e priva di qualunque allegria.
“Come puoi pretendere di sapere come sono io?!?!” esclamo ora davvero basita e sconcertata, ma anche divertita. Malfoy doveva essere impazzito. Lo vedo avvicinarsi ancora di qualche passo, ormai era a meno di un metro da me.
“Io so molto bene come sei te…” sussurra quasi come una minaccia.
“Cazzate!!” ribatto decisa cominciando ad arrabbiarmi sul serio. Nessuno sapeva com’ero davvero. Nessuno!!
“Assolutamente no…solo le rivelazioni di un bravo osservatore…”
“Allora illuminami, se ti credi tanto erudito…” lo provoco, posando i libri a terra e incrociando le braccia sotto il seno, in una posizione scettica e di sfida. Lui sembra davvero divertito, e mi si avvicina ancora, con qualche passo lento e cadenzato.
Respiri piano per non far rumore, non ti piace attirare l’attenzione, se non quella dei professori, così te ne stai in biblioteca, in silenzio, senza fare niente che possa suscitare l’attenzione altrui. Ti estranei da tutto, e ti rinchiudi nel tuo mondo, dove solo tu sei padrona, dove respiri piano per non far rumore…” proferisce il Principe delle Serpi, con la sua bocca che si muove sinuosamente. Io rimango picevolmente sorpresa di constatare quanto ha dannatamente ragione. Giornate chiusa fra quegli scaffali traboccanti di libri, nascosta dal mondo per stare da sola con il mio, potretta da una fortezza di carta e inchiostro. Sto per ribattere, ma lui me lo impedisce.
Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole, non fai mai più tardi del dovuto, se non per studiare, o per perderti in quei mondi affascinanti che rinchiudono i tuoi più cari amici: i libri. E la mattina ti alzi solleticata dal sole, ti prepari con grinta, per affrontare una nuova giornata che sai in fondo, sarà uguale alla precedente…” continua avvicinandosi di un altro passo. Ormai siamo vicini, e lui è lì, di fronte a me, che rivela le mie verità con quel sorrisino divertito che mi fa andare in bestia…o forse, perdere la testa…
Le sue parole mi riecheggiano nitide nella mente, e rivango le notti insonni passate a leggere, le mattine piene di grinta e voglia di cominciare, cominciare quelle giornate che in fondo, sono davvero tutte uguali…
Sei chiara come l'alba” mi sussurra sfiorandomi la guancia con le sue dita sottili e affusolate, e sento un privido percorrermi la schiena.
Sei fresca come l'aria…sai di giovinezza, di energia, di brio, ma ti ostini a rimanere estranea al mondo, e allora t’incolli a quella scrivania, perdendo tutta la tua allegria lì, ma la tua espressione, il tuo essere fresco e leggero, rimane lì, stanziato in te, e solo i bravi osservatori lo sanno cogliere…” dice mentre i suoi occhi non si schiodano dai miei in uno sguardo che non riesco più a sostenere. Mi sta leggendo l’anima come fosse una normalissima pergamena, e io mi sento quasi nuda di fronte a lui, al suo sguardo. Arrossisco, e lui ride, come non lo avevo mai sentito fare prima d’ora, tanto che alzo gli occhi stupita.
Diventi rossa se qualcuno ti guarda, forse perché non ci sei abituata, forse perché ti senti in soggezione, ma sta di fatto che bastano un paio di occhi intensi fissi su di te per imporpognarti le guance d’imbarazzo…” proferisce sempre con la risata sulle labbra. Io mi sento ancora più a disagio, e comincio a chiedermi come fa lui a conoscermi così, lui che mi odia, che mi disprezza, che mi prende in giro. Rifletto su come possa con tale facilità capire la mia anima, in punti dove nemmeno io stessa ero arrivato. Draco Malfoy era solo un bravo osservatore?
Improvvisamente con due dita mi alza il mento e mi obbliga a guardarlo dritto in faccia. Sorride. Un sorriso vero, sincero, non il suo solito ghigno. E io mi sento mancare la terra da sotto i piedi.
E sei fantastica quando sei assorta, quando ti crogioli nel tuo essere, nel tuo universo fatto delle cose che sono solo tue…nei tuoi problemi…magari un compito ancora da svolgere, un amico che non capisce che sei pazza di lui, e la preoccupazione per un altro amico il quale deve affrontare il più cattivo mago oscuro di tutti i tempi per salvare il mondo…”
“Come fai a sapere di Ronal…” comincio ma lui mi zittisce premendo un dito sulle mie labbra.
“E sei ancora meglio quando se assorta nei tuoi pensieri, nelle tue speranze, nei tuoi sogni, nella tua voglia di farti valere, di essere la migliore…” mi bisbiglia all’orecchio, mentre il suo fiato caldo s’infrange sulla mia pelle provocandomi una scarica elettrica lungo la schiena. Allontana appena la testa e mi squadra dall’alto in basso, mentre io sposto un piede da una gamba all’altra, sentendomi sempre più a disagio.
Ti vesti svogliatamente, la divisa impeccabile senza l’ombra di una piccola modifica, e abiti anonimi e semplici, messi quasi a caso, perché vuoi far vedere al mondo che ti prendi troppo sul serio per badare a come ti vesti, o forse perché non di vuoi abbassare al livello delle tue amiche oche” sancisce senza staccarmi gli occhi di dosso, e io indietreggio appena, quasi spaventata da lui.
Non metti mai niente che possa attirare attenzione, vestiti larghi e gonne lunghe, quasi nascondi le tue belle forme, come fossero una cosa brutta, che sminuisce la tua intelligenza che tanto fai valere…” continua, riportando i suoi occhi fissi sui miei. Stento a credere che mi abbia quasi fatto un complimento, e deglutisco sonoramente mentre lui fa un altro passo verso di me. Ho paura, paura che lui continui a leggermi come un libro aperto, paura che sia proprio lui a capire come sono davvero, quando nessun’altro c’è arrivato prima. Vorrei fermarlo, ma sono quasi impietrita, ammutolita dinnanzi a lui.
“Non metti mai un particolare solo per farti guardare, tutto deve avere una ragione più valida, più intelligente, più razionale, forse più importante…ti piace passare inosservata, statene da sola con te stessa, l’unica cosa di cui hai davvero bisogno. Hai paura di dipendere da qualcuno, Hermione Granger…ma prima o poi succederà…anche a te” dice con un tono che sembra quasi una minaccia, ma allo stesso tempo sfoggia un sorrisino decisamente divertito. Si diverte a mettermi in soggezione, a far vedere che lui arriva dove nessun’altro riesce, che lui è il migliore. Forse mi ha preso come una sfida. E forse sta vincendo.
E con la faccia pulita cammini per strada, per i corridoi, per il parco, senza curarti di quello che magari la gente può pensare di te, ti curi solo delle persone che contano davvero…ti aggiri da sola mangiando una mela coi libri di scuola…” allude volontariamente al torsolo di mela mangiucchiato che tengo ancora nella mano destra e ai libri stesi sul freddo pavimento. Gli lancio uno sguardo, poi li riporto su di lui.
Ti piace studiare…” comincia, e io sbuffo sonoramente, sapendo che prima o poi sarebbe arrivato a quel punto, pronta a ribattere combattiva per difendere le cose in cui credo davvero, quelle che ritengo le più importanti, ma lui ancora una volta, mi precede, stupendomi notevolmente. Ancora una volta.
Non te ne devi vergognare…è una cosa in cui pochi riescono, e se ti prendono in giro, è solo pura invidia…ma tu questo lo sai, perché te ne freghi e continui per la tua strada, difendi a spada tratta i tuoi ideali, niente e nessuno di può fermare…sei proprio una Grifondoro!” completa ridacchiando ancora, quasi a mo’ di beffa, e io m’imbroncio appena, ma non riesco ad essere arrabbiata. Ha ragione, e mi rode. Mi ha capita, e mi rode. Perché lui?!
Si fa ancora un altro pochino più vicino. Forse un po’ troppo. I suoi occhi di ghiaccio sembrano perforare i miei di nocciola, mi sento indifesa davanti a lui, lui che non so come, non so perché, mi ha capita.
E quando guardi con quegli occhi grandi, forse un po' troppo sinceri, sinceri, nitidi, caldi e intensi,si vede quello che pensi, un flusso continuo di pensieri che vaga indisturbato nella tua mente ricolma di tutto…si vede anche quello che sogni, perché anche tu sogni, Hermione Granger, come tutte le ragazze di questo mondo. Sogni l’amore, non è vero?! Magari anche il Principe Azzurro…mi dispiace deluderti, ma niente di tutto questo esiste…”
“Forse per un’insensibile vile Serpe come te!!” sbotto senza riuscire a trattenermi più, ma lui sembra ignorarmi deliberatamente, e questo mi da ai nervi. Io riesco sempre ad ottenere l’attenzione di tutti!
E qualche volta fai pensieri strani...lo so, tutti fanno pensieri strani, anche tu, Hermione Granger…nemmeno tu ne sei immune…” continua, prima di avvicinare una mano alla mia, e prenderla. Trasalisco a quel tocco inaspettato, trattengo il respiro. E solo ora mi rendo conto che Draco Malfoy è proprio bello…
Con una mano, una mano ti sfiori…” sussurrà con voce strascicata, ma non tralasciando mai una nota di divertimento, mentre pilota la mia mano verso la mia stessa guancia e ce la passa piano. Poi la riporta dov’era, e sorride.
Tu sola dentro una stanza e tutto il mondo fuori!!!Perché nessuno può entrare nel tuo mondo, tu lo lasci fuori, non lo fai entrare, non ne ha il diritto. Perché tu sei Hermione Granger, un’alba chiara, e nessuno può violarti, può violare il tuo mondo, dico bene?” conclude il biondino senza perdere il suo sorriso. E io mi ritrovo inaspettatamente a ricambiarlo.
“Dici bene” acconsento, abbassando lo sguardo, per porgli quella domanda che mi rimbomba nella testa da quando ci siamo incontrati.
“Perché tu ci sei riuscito?”
Lui sa a cosa alludo, per questo ride di nuovo, ma ora riesco a cogliere qualcos’altro nella sua risata. Amarezza, forse anche un po’ di malinconia. Avvicina di nuovo le labbra al mio orecchio, e proferisce in un sussuro intrigante.
“Perché in fondo io e te non siamo poi così diversi…”
Ancora una volta rimango spiazzata dalle sue parole, ma annuisco leggermente. Riprendo i libri da terra, e finalmente alzo lo sguardo e lo fisso con forza. Non so per quanto rimaniamo a scrutarci, ma alla fine cedo, e mi apro in un sorriso raggiante pieno di gratitudine. Mi alzo sulla punta dei piedi e gli schiocco un bacio leggero sulla guancia.
“Grazie di avermi capito quando nessuno l'ha fatto, Draco…” sono le mie uniche parole per mostrargli quanto gli sono grata. Lui mi sorride a sua volta.
“Dovere Hermione, dovere…” risponde tranquillo. E poi ci giriamo, e ognuno torna da dove è venuto. Riprende la propria via, vie diverse, vie opposte, vie che non si possono congiungere. Divisi come sempre. Uniti come mai.

RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E CHE RECENSIRANNO!!
Spero che anche questa vi sia piaciuta!! Bacioni grandi grandi, alla prossima!

...---*Alexa*---...

   
 
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