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Autore: Queen    31/07/2004    6 recensioni
Un litigio convince Kagome a tornare nel suo mondo... Inuyasha viene attaccat a sorpresa da un demone che, grazie ad un talismano magico, riuscirà ad entare nella sua mente per annientarla... come riusciranno Kagome, Miroku, Sango e Shippou a salvarlo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON SONO PIU’ SOLO

Questa è la mia prima fic su Inuyasha, non so come mi è venuta, comunque spero che possa piacervi, ora vi lascio alla lettura ciao!

 

NON SONO SOLO.

 

Ormai stava per calare la sera. All’orizzonte il sole stava quasi per tramontare. Inuyasha, Kagome, Shippou, Sango e Miroku stavano viaggiando tranquillamente alla ricerca di un posto dove riposa e passare la notte, avevano concluso da poco uno scontro contro un demone al quale avevano sottratto un frammento della sfera. Beh, forse non proprio tranquillamente…

Kagome: Inuyasha mi vuoi ascoltare?

Miroku: Tanto a cosa servirebbe? Lui fa e farà sempre tutto di testa sua…

Kagome: Si, ma non può mettere di mezzo anche le nostre vite!

Inuyasha: Mi hai stufato, ancora con quella storia? Siamo vivi no?

Sango: Si ma solo per miracolo…

Inuyasha: Ma quanto siete noiosi?

Subito Kagome accelerò il passo gli si puntò davanti e lo fissò negli occhi con uno sguardo indiavolato.

Kagome: Noiosi? Per colpa tua abbiamo rischiato di lasciarci la pelle contro quel demone!

Inuyash: E perché sarebbe colpa mia?

Kagome: Non so se te lo ricordi… ma il nostro piano d’azione prevedeva di restare nascosti e aspettare il momento migliore per attaccarlo… ma tu no, figuriamoci se puoi aspettare, te ne sei uscito allo scoperto dicendo…

Inuyasha: Dicendo: “ A cosa serve aspettare, attacchiamolo subito…”

Miroku: Così con le tue manie hai attirato l’attenzione del demone su di noi, e siamo riusciti ad evitare il suo attacco per miracolo…

Kagome: Aspettate Miroku, dimenticate che il nostro Inuyasha se l’è cavata solo grazie all’intervento di Sango che lo ha tolto dalla traiettoria dell’attacco del demone…

Inuyasha: Mi avete stufato… dovreste saperlo che questo è il mio modo di combattere…

Kagome: Ma farai bene a cambiarlo… è troppo pericoloso.

Poi abbasso e guardò verso il basso, la sua voce si fece triste.

Kagome: … e poi avresti potuto ferirti seriamente…

Iuyasha la guardò, non riusciva a capire; prima si era arrabbiata con lui e ora… si stava preoccupando.

Kagome: “ Ma cosa sto facendo…non posso fargli capire che durante la battaglia io ho avuto paura… paura di poterlo perdere…”

Poi alzò lentamente lo sguardo e si trovò davanti quello di lui che la stava osservando con aria perplessa.

Kagome: E ora cosa vuoi?

Inuyasha: Niente… e solo che mi sembri strana…

Kagome: Io sarei strana? Come ti permetti!

Poi si girò e ricominciò a camminare.

Kagome: Io ho deciso di tornarmene a casa per un po’ di tempo… non venite a cercarmi!

Inuyasha: Ehi tu non puoi andartene…

Kagome si fermò di colpo il cuore le iniziò a battere forte poi sempre restando girata e con voce tremolante disse: E perché?

Inuyasha: Perché senza di te non potremo trovare i frammenti della sfera!

Non l’avesse mai detto… in quell’istante per tutto il bosco che li circondava si espanse un grido: ACCUCCIA! Seguito poi da un tonfo a terra.

Kagome accelerò di colpo il passo, si sentiva una stupida, cosa poteva aspettarsi da Inuyasha, che le dicesse che doveva restare perché… le voleva bene? Forse lo avrebbe voluto… ma allontanò subito quel pensiero dalla sua mente, ora non voleva far altro che tornarsene a casa.

Miroku: Inuyasha come hai potuto farla andare via così? Vieni Sango cerchiamo di farla ragionare…

Sango: Si.

Shippou: Ehi aspettatemi, vengo anche io!

Prima di andare si fermò vicino ad Inuyasha, che si trovava ancora disteso a terra.

Shippou: Ascoltami, faresti bene a cambiare davvero un il tuo comportamento, rischi di perdere tutti i tuoi amici e di rimanere solo…

Inuyasha: Tanto sono sempre stato solo, e posso continuare benissimo a cavarmela da solo…

Shippou. Fai come vuoi io ti ho dato un consiglio…

Poi si mise a correre per raggiungere gli altri.

 

Intanto, da lontano qualcuno li stava osservando e aveva assistito a tutta la scena…

Demone: Bene, è il momento buono per entrare in azione…

Poi spostò il suo sguardo sulla sua mano destra e iniziò a osservare uno strano oggetto che aveva in mano.

Demone: Grazie a questo amuleto ho la vittoria in pugno…

 

Sango: Dai Kagome, non puoi andartene così…

Miroku: Già, senza di lei non potremo mai continuare la nostra ricerca… e così non riusciremo mai a trovare Naraku.

Kagome: Lo so… ma voglio tornare ugualmente a casa… ma non preoccupatevi, è solo una decisione provvisoria… ho solo bisogno di stare un po’ da sola…

Sango: Cerca solo di non stare via molto…

Kagome: Va bene.

Shippou: Kagome allora te ne vai per davvero?

Kagome si abbassò e mise una mano sopra la testa del piccolo Shippou.

Kagome: Si, ma non ti preoccupare, tornerò presto!

Dettò così fece un ultimo saluto ai suoi amici poi si avvicinò al pozzo, diede un ultima occhiata indietro. Qualcosa dentro di lei sperava di vedere comparire Inuyasha, avrebbe voluto che fosse arrivato per impedirle di partire…

Kagome: “Ma cosa vado a pensare… per lui sono solo uno strumento cerca frammenti..”

Poi si girò ed entrò nel pozzo.

Sango: Avanti torniamo da Inuyasha.

Miroku: Si.

 

Inuyasha era rimasto solo. Si trovava seduto in cima ad un pendio, osservava il tramonto, stava pensando alle parole che gli aveva detto il piccolo Shippou. In qualche modo lo avevano portato a riflettere.

-         perdere gli amici… rimanere solo -

“ Tanto nella mia vita me la sono sempre cavata da solo… anzi, forse sarebbe anche meglio così…”

Ma con queste parole stava solo cercando di auto convincersi, in realtà la prospettiva di rimanere solo non lo allettava affatto, anzi a dir poco lo spaventava…

Demone: Mezzo demone, cosa ti è successo, sei rimasto solo? Dove sono i tuoi insignificanti amici?

Inuyasha scattò subito in piedi e si guardò intorno… non vedeva nessuno…

Inuyasha: Chi sei? Vieni fuori!

Non ebbe risposta, calò il silenzio, silenzio che fu rotto solo dal rumore di passi leggeri ma veloci sull’erba, qualcuno si stava avvicinando. Quando Inuyasha riuscì a capire da quale parte provenissero era troppo tardi… fu colpito, all’improvviso si sprigionò una grande luce accecante… quando svanì quello che rimase era il corpo di Inuyahsa steso a terra… non c’era nessuna traccia del  Demone… era sparito nel nulla…

 

Intanto Miroku, Sango e Scippo erano ritornati sul luogo dove si erano separati da Inuyasha. Non lo trovarono…

Shippou: Eppure non possiamo esserci sbagliati, doveva essere per forza qui, c’è anche il cratere creato dalla sua caduta…

Sango: Evidentemente deve essersi allontanato…

Miroku: Dividiamoci, non deve essere molto lontano…

Così i tre amici si separarono.

 

Inuyasha: Dove sono…

Intorno a lui c’era solo buio.

Inuyahsa: Cosa mi è successo? …Ora ricordo, ero stato attaccato da un  Demone… dove sarà finito ora?

Demone: “ Bene… ha funzionato… preparati Inuyasha la tua fine è vicina…ma la cosa più divertente è che ti distruggerai da solo…”

 

Sango e Shippou non lo avevano trovato. Si erano incontrati davanti al punto in cui si erano separati.

Sango: Hai trovato qualcosa?

Shippou: No… e a quanto pare neanche tu…

Sango: Già, chissà dove sarà finito… speriamo almeno che Miroku abbia avuto più fortuna di noi…

In quell’istante sentirono proprio la voce di Miroku provenire poco distante di li.

Miroku (dopo una lunga corsa): Per fortuna vi ho trovati…

Sango: Cosa è successo, ha trovato Inuyasha?

Miroku: Si, ma dovete seguirmi subito…

Così seguirono il monaco che li condusse nel posto in cui aveva trovato Inuyasha. Si trovava disteso a terra, aveva gli occhi fissi… sembrava ipnotizzato… in più sulla sua fronte c’era uno strano simbolo…

Sango: Ma cosa gli è successo?

Miroku: L’ho trovato così… deve essere stato attaccato da qualcuno che lo ha colto alla sprovvista…

Sango: Strano qui intorno non ci sono segni di lotta…

Shippou: Ma cos’è quel simbolo che ha sulla fronte? Se non mi sbaglio non ce lo aveva prima che ci separassimo…

Miroku: Non ti sbagli… vedete quello è il simbolo di un medaglione molto antico…

Sango: Ma perché si trova sulla fronte di Inuyasha? A cosa serve?

Miroku: Da quello che so è un medaglione molto speciale creato da uno stregone malvagio, chi lo possiede può entrare nella mente delle persone… evidentemente chi lo sta usato ha intenzione di sconfiggere Inuyasha distruggendo la sua mente…

Sango: Ma è terribile, quindi in questo momento Inuyasha potrebbe essere già…

Miroku: No… finché il simbolo resterà sulla sua fronte vorrà dire che è ancora vivo…

Shippou: Come possiamo salvarlo?

Miroku: Potremmo provare a svegliarlo… ma non credo che funzionerà… dovrà cercare di reagire, vincere le sue paure, altrimenti sarà la fine per lui…

 

Inuyasha: Demone vieni fuori, dimmi cosa mi hai fatto, dove mi hai portato?

Demone: Ah, ah, ah… Inuyasha… come sarebbe a dire dove siamo? Siamo in un posto che tu dovresti conoscere molto bene… siamo nella tua mente.

Inuyasha: Cosa? Ma come hai fatto a farci arrivare entrambi qui?

Demone: Grazie ad un talismano magico…

Inuyasha: Dannato, vieni fuori a combattere!

Demone: No… è ancora presto… ma dimmi devi ancora rispondere alla mia domanda… che fine hanno fatto i tuoi amici?

Inuyasha: Non credo che siano fatti tuoi…

Demone: Ah, come immaginavo… ti hanno abbandonato…

Inuyasha: Non ti impicciare!

Demone: Se ne è andata anche la tua amichetta con i capelli neri?

Inuyasha: …Kagome…

Demone: A quanto pare avete litigato… e lei ti ha piantato in asso…

Inuyasha: Come fai a saperlo?

 Demone: Siamo nella tua mente, conosco ogni tuo minimo pensiero… Ti ha ferito non è vero?

Inuyasha: No, non è vero non mi importa niente ne di lei ne degli altri…

Demone: Meglio così… anche perché dovresti sapere anche meglio di me che non torneranno mai più da te… oramai sei solo…

Inuyasha si strinse la testa con le mani e si inginocchiò a terra: Vattene, esci subito dalla mia mente!

Demone: “ Perfetto ormai è caduto nella mia trappola… ormai è solo questione di tempo… distruggerò la sua mente con la sua più grande paura, quella di rimanere solo… chi lo avrebbe mai detto che fosse questa la paura più grande del nemico più temuto del padrone…”

 

Sango: Miroku, guardate la fronte di Inuyasha, il simbolo si sta sbiadendo!

Miroku: Questa non ci voleva, sta cedendo alle sue paure… dobbiamo svegliarlo, da solo non può cavarsela!

Lo chiamarono, lo scossero… ma non ebbero nessuna reazione da parte sua.

Miroku: E’ inutile, non funziona… bisogna avvertire Kagome…

Sango: Già forse lei può svegliarlo…

Shippou: Ci penso io, andrò io sulla terra a chiamala!

Sango: Te la senti?

Shippou: Certo, sarò di ritorno prima possibile! Ed iniziò a correre in direzione del pozzo.

 

Kagome si trovava in camera sua. Era  sdraiata sul letto e stingeva tra le braccia il cuscino, stava riflettendo su come si era comportata quel pomeriggio.

Kagome: “ Oggi credo di aver esagerato con Inuyasha… non so proprio cosa mi ha preso, è solo che prima durante la battaglia con quel mostro mi ha fatto davvero spaventare… se non fosse stato per Sango a quest’ora non so neanche se potesse essere ancora qui… ma forse la cosa che veramente mi ha fatto infuriare è stata la sua indifferenza nei miei confronti… mi ha fatto capire che non gli importa niente di me… è questo mi ha fatto veramente male… ed io che mi preoccupo per lui… non si accorgerà mai di quello che significa per me… Però devo tornare, non posso lasciarli da soli per molto tempo, potrebbero avere bisogno di me, ho deciso, domani ritornerò da loro… per quanto riguarda Inuyasha visto che mi considera soltanto come un oggetto per rilevare i frammenti, cercherò di dimenticarlo… dopo tutto non ci vuole mica molto a dimenticare un essere tanto scorbutico e arrogante…”

Ma in cuor suo sapeva che non ci sarebbe riuscita o perlomeno non così facilmente…

Di colpo i suoi pensieri vennero interrotti da un rumore proveniente da fuori un pensiero le pervase la mente… e se fosse stato Inuyasha? Poi, all’improvviso, la finestra si aprì e qualcuno entrò.

 Senza neanche guardare la figura che era entrata nella sua camera disse con un filo di voce: Inuyasha…

Poi spostò lo sguardo sull’individuo che era appena entrato.

Kagome: Shippou? Ma cosa ci fai qui?

Shippou:  Presto Kagome devi venire subito con me…

Kagome: Cosa è succeso?

Shippou: Si tratta di Inuyasha…

Kagome si alzò immediatamente dal letto e riavvicinò al suo piccolo amico.

Kagome: Cosa gli è successo? Avanti dimmi tutto!

Shippou iniziò a raccontarle quello che era successo ad Inuyasha dopo la sua partenza.

Kagome: Tutto questo è successo per colpa mia…

Shippou: E perché?

Kagome: Se non me ne fossi andata Inuyasha non sarebbe rimasto da solo e insieme avremmo combattuto insieme quell’essere che si è impadronito della sua mente!

Dal viso di Kagome scese qualche lacrima.

Shippou: Avanti non fare così… possiamo ancora sperare di svegliarlo.

Kagome: Ma se hai detto che Miroku non c’è riuscito…

Shippou: Sono sicuro che tu ce la farai!

Kagome: Ma come puoi pensare una cosa del genere, perché io dovrei riuscirci?

Shippou: MI fido di te… ed anche Sango ed il Signor Miroku si fidano di te!

Kagome: Va bene, ci proverò… ce la devo fare!

Poi rese il piccolo Shippou con se in braccio ed uscì di fretta dalla sua camera, entrò nel tempio e saltò nel pozzo.

 

Inuyasha era in ginocchio a terra e si teneva la testa tra le mani.

Inuyasha: “Accidenti ma cosa mi prende, mi sento così confuso.”

Poi alzò lo sguardo attratto da una luce accecante che scaturì dal nulla. Appena gli fu possibile vide delle sagome provenienti dalla luce. Si strizzò gli occhi per vedere meglio, notò due figure: la prima di una ragazza e l’altra di un ragazzo…erano due sagome che conosceva bene, appena la luce sparì li riconobbe: erano Sango e Miroku.

Inuyasha: Sango, Miroku, anche voi siete qui? C’è un demone che si ostina a non farsi vedere, dobbiamo sconfiggerlo…

Miroku: Senti senti… il grande Inuyasha ci sta chiedendo di aiutarlo?

Sango: Visto che dici di cavartela sempre da solo puoi benissimo affrontare questo demone

Inuyasha rimase senza parole… erano davvero i suoi amici quelli che avevano parlato?

Inuyasha: “ Ma cosa succede? Non mi hanno mai parlato così prima d’ora…”

Poi quelle due figure iniziarono ad allontanarsi.

Inuyasha: Ehi fermi dove andate?

Ma non servì a niente richiamarli, sembravano non sentirlo, lo fissavano senza rispondere e all’improvvisò così come erano apparsi sparirono.

Dopo quel bagliore di luce il buio tornò a regnare tutt’intorno ad Inuyasha.

Si trovava ancora in ginocchio, ma questa volta anche le mani erano appoggiate a terra. Teneva la testa bassa e il suo viso veniva coperto da delle ciocche dei suoi capelli argentei.

Inuyasha: Ma cosa sta succedendo? Non riesco proprio a capire…

Poi sentì il rumore di alcuni passi che gli passavano accanto… non ci fece molto caso…ora aveva altro a cui pensare…

Shippou: Cosa hai Inuyasha? Non è da te comportarti così…

Inuyasha alzò lentamente gli occhi e riconobbe il piccolo amico.

Inuyasha: Shippou… ma cosa ci fate tutti qui?

Shippou: Ma come… tu che ti credi così forte ed invincibile… ora ti trovi in queste condizioni? Mi fai pena…

Inuyasha: Perché continuate a comportarvi tutti in modo così strano?

Ma non ricevette alcuna risposta… lo vide allontanarsi e pian piano sparire tra le tenebre che c’erano li intorno.

Inuyasha: Ma cosa succede… SI PUO’ SAPERE COSA SUCCEDE?

Demone: Ma come non lo hai ancora capito? I tuoi amici si sono stufati di te… è ora che ti rassegni all’idea tu sei solo… e rimarrai solo per sempre…

Inuyasha: Non è possibile… i miei amici non farebbero mai una cosa del genere…

Demone: Ti ostini a chiamarli amici dopo quello che ti hanno detto? Andiamo lo sai bene anche tu, è solo che non vuoi ammetterlo a te stesso…

Inuyasha rimase li in ginocchio con quelle parole che gli giravano per la testa; era solo… no, non poteva essere vero, non voleva crederci… non poteva crederci… o perlomeno cercava di non crederci…

Ad un certo punto sentì una risata, alzò la testa, pensava di essersela sognata… no, eccola di nuovo… non era immaginazione, la sentiva veramente…si alzò e cerco di capire da dove venisse fece qualche passo non sapendo neanche lui dove fosse diretto era così buio non riusciva a vedere niente… seguiva solo il dolce suono provocato da quella risata… sapeva bene chi fosse… era la risata di Kagome…

Inuyasha: K-Kagome… dove sei?

Ad un tratto le apparve davanti mentre correva, stava sorridendo… quel sorriso lo rapì.

Inuyasha: Kagome!

La ragazza si fermò… si girò verso di lui e di colpo quel sorriso svanì dal suo volto sul quale comparve uno sguardo gelido che lo fissò dritto negli occhi lasciandolo senza parole.

Kagome: Cosa vuoi? Non avevi detto che te la saresti cavata da solo?

Inuyasha: Anche tu Kagome? E’ vero forse oggi ho esagerato…però mi dispiace, hai capito? Mi dispiace! Ti giuro che non accadrà mai più, non farò più di testa mia mettendo a rischio anche le vostre vite…

Kagome: Mi dispiace ma ormai è troppo tardi per le scuse… d’ora in avanti te la dovrai cavare da solo… ma non credo che per te sarà un problema… no?

Poi anche la figura di Kagome iniziò a disperdersi tra le tenebre. Questa volta, però, Inuyasha non restò fermo a guardare, iniziò a seguirla; ma più correva e più gli sembrava che lei si stesse allontanando da lui. Continuava a chiamarla, ma lei continuava a fissarlo con quello sguardo gelido. Poi inciampò da solo e cadde. Non voleva perderla, allungò il braccio verso di lei e la chiamò ancora una volta… ma sparì nel nulla.

Inuyasha: Non è possibile… sono solo… anche Kagome mi ha abbandonato…

Quelle parole lo fecero star male, anche quelle che gli avevano detto Miroku Sango e Shippou lo ferirono, altroché se lo ferirono… ma questa volta era diverso… sentirle pronunciare da Kagome, questo lo avevano fatto stare veramente male… erano state un colpo diretto al cuore… sentiva di aver perso tutto, non solo degli amici, sentiva di aver perso anche qualcosa di molto più importante… ma oramai era solo.

 

Kagome arrivò con un gran fiatone, aveva cercato di correre il più veloce possibile.

Kagome (riprendendo fiato): Come sta Inuyasha?

Sango: Kagome sei arrivata finalmente!

Miroku: Non sta affatto bene… vede quel simbolo sulla fronte?

Kagome fissò intensamente la fronte di Inuyasha, subito non vide niente, ma poi notò dei segni appena visibili.

Kagome: Non è che si vede un gran che…

Miroku: Quando il segno scomparirà del tutto per Inuyasha non ci saranno più speranze…

Kagome: Ma allora abbiamo pochissimo tempo!

Sango: Già…

Kagome: Ma cosa posso fare io?

Miroku: Ti prego cerca di svegliarlo…

Kagome fissò il corpo steso a terra di Inuyasha.

Kagome: Non è facile…

Sango: Devi riuscirci…

Kagome: Inuyasha… sono io, sono Kagome… svegliati ti prego…

 

Inuyasha si trovava seduto a terra con i ginocchi al petto… aveva l’aria persa.

Inuyasha: Sono rimasto solo, ormai ho perso i miei amici… come farò ora?

Poi gli parve di sentire una voce femminile che lo chiamasse…era la voce di Kagome…

Inuyasha (alzando leggermente la testa): Kagome! No, devo essermelo immaginato… non può essere lei… se ne è andata e non tornerà mai più…

Demone: E’ il momento, ora è innocuo, sarà uno scherzo farlo fuori…

Miroku: Niente da fare non funziona…

Shippou: Guardate la sua fronte… ormai il simbolo è scomparso quasi del tutto!

Kagome: No, no, Inuyasha, torna da me!

Poi non vedendo alcuna reazione si chinò su di lui e lo baciò.

 

Inuyasha: Cos’è questo calore che sento nascermi da dentro? È una strana sensazione…

Poi davanti a lui comparve nuovamente Kagome, ma non aveva uno sguardo gelido, tutt’altro, gli stava sorridendo e gli porgeva una mano.

Inuyasha: Kagome… ma non te ne eri andata?

Kagome: Ma come puoi pensare una cosa del genere Inuyasha? Ricordati che io sarò sempre al tuo fianco…

Inuyasha appoggiò la sua mano sopra la sua e si alzò. Lei gli si avvicinò e lo baciò. Poi quando si allontanò da lui gli disse…

Kagome: Ora però devi sconfiggere quel demone…

Inuyasha: Ma come posso fare da solo?

Kagome: Tu non sei solo, ricordati, hai i tuoi amici che ti staranno sempre accanto.

Dietro a Kagome comparvero le figure di Miroku, Sango e Shippou.

Miroko: Kagome ha ragione…

Sango: Noi saremo sempre con te.

Shippou: Non ti abbandoneremo mai!

Inuyasha: Amici… grazie di cuore…

Poi scomparvero… questa volta però Inuyasha non si sentì abbandonato… finalmente aveva capito…

Inuyasha: Che scioccò sono stato…

Demone: Cosa intendi dire?

Il demone si era avvicinato solo in quel momento, non aveva sentito i loro dialoghi, e non era riuscito neanche a vederli bene.

Inuyasha: Che sono stato uno stupido a poter pensare che i miei amici mi avessero potuto abbandonare…

Demone: Ma, ma come , non hai sentito quello che ti hanno detto?

Inuyasha: Ho semplicemente ascoltato ciò che tu volevi farmi sentire… volevi approfittarti delle mie paure? Ma ora sappi che non ci riuscirai più, io non sono solo, ho degli amici che saranno per sempre al mio fianco e che ora mi stanno aspettando…

Demone: Ma come non ricordi? Oggi avete litigato, e ti hanno lasciato solo, come puoi definirli amici?

Inuyasha: I tuoi trucchetti on funzionano più con me…

Ormai aveva capito, lui non era solo, aveva Miroku, Sango, Shippou… e aveva Kagome.

Mentre ebbe questi pensieri tutto intorno a se incominciò a brillare di una luce chiarissima, le tenebre erano sparite, le aveva vinte… aveva vinto le sue paure.

 

Inuyasha si illuminò di una luce fortissima. Poi aprì leggermente gli occhi. La vide era proprio li vicinissima a lui… poi sentì il tocco delicato delle sue labbra… lo stava ancora baciando… non era stato un sogno dunque, era veramente li vicino a lui.

Quando si staccarono lui si alzò da terra mettendosi seduto. Tutti ne rimasero sorpresi, si era salvato.

Kagome gli si gettò al collo piangendo, lui  ricambiò l’abbraccio, la strinse forte a se, i cuori di entrambi battevano fortissimo.

Kagome (tra le lacrime): Inuyasha… temevo di non rivederti mai più!

Inuyasha: Rilassati… ora è tutto finito.

Poco distante di li…

Demone: “Forse è meglio che mi allontani… qui rischio seriamente di rimanerci secco…”

Cercò di allontanarsi senza farsi notare, ma non ci riuscì Sango sentì qualcuno muoversi nell’erba e sospettando che si trattasse proprio del demone che aveva attentato alla vita dell’amico, gli aveva lanciato contro la sua arma. Il demone riuscì a schivarla, ma la sua fuga era orami stata scoperta.

Sango: Fermo dove sei e non muoverti!

Miroku: Inuyasha, deve essere quello il demone che ti ha attaccato!

Demone: Chi io? Ma no che dite, io non farei del male ad una mosca…

Inuyasha: E’ proprio lui…lo riconosco dalla voce… però pensavo che avesse un aspetto un po’ più terrificante…

In effetti era basso grassottello, aveva la pelle verde e la faccia un po’ tonda e gli occhi gialli.

Sango: avanti dicci chi ti ha mandato!

Demone: E’-è stato il mio padrone a dirmi di uccidere il mezzo demone, il signor Naraku…

Miroku: Hai sentito Inuyasha? È stato Naraku a mandarlo…

Inuyasha: Già, c’era da aspettarselo!

Il demone approfittò della loro piccola distrazione per cercare di scappare, ma fu di nuovo fermato questa volta da Inuyasha.

Inuyasha: Dopo quello che mi hai fatto pensi di poter sfuggirmi?

Immediatamente brandì la sua potente spada e scagliò un raggio di energia potentissimo verso il demone che però riuscì a sopravvivere al colpo, tutto sommato aveva un’ottima difesa.

Miroku: Lasciate fare a me, presto mettetevi al riparo!

Tutti si misero dietro il monaco che subito dopo liberò tutta la potenza del suo vortice sulla mano destra. Il demone cercò invano di resistere e venne risucchiato. Miroku si affrettò poi a richiuderlo.

 

Inuyasha aveva già chiesto scusa ai suoi amici per il suo comportamento, e loro lo avevano perdonato. Ormai il sole era tramontato e in cielo cominciavano ad apparire la prime stelle. Inuyasha se ne stava in disparte, gli altri già dormivano stremati dalla pesante giornata… ma non tutti si erano addormentati. Kagome era ancora sveglia, e lo stava osservando. Dopo un po’ decise di raggiungerlo. Si avvicinò silenziosamente, non voleva farsi sentire, e ci riuscì, Inuyasha era talmente preso dai suoi pensieri che non si accorse di lei se non quando non gli rivolse la parola.

Kagome: A cosa pensi?

Inuyasha: Ah, sei tu, come mai non stai dormendo?

Kagome: Non riesco a prendere sonno, e tu?

Inuyasha: Neanche io…

Kagome: Allora mi vuoi dire a cosa pensi?

Inuyasha: Stavo ripensando ad oggi…

Kagome: E’ stata una bruttissima esperienza… cosa ti è successo mentre eri sotto l’influenza di quel medaglione?

Inuyasha: Quel demone era riuscito a convincermi che ero solo, e che voi mi avevate abbandonato…

Kagome: E come hai fatto a capire che non era vero?

Inuyasha le prese la mano.

Inuyasha: Non l’ho capito da solo… qualcuno mi ha fatto capire che non sarei mai stato solo e che i miei amici mi sarebbero stati sempre accanto…

Kagome arrossì sapeva bene che si stava riferendo a lei.

Kagome: Tu non sarai mai solo Inuyasha, avrai sempre i tuoi amici… avrai sempre me…

I due si avvicinarono sempre di più fino a baciarsi.

Poi si guardarono intensamente negli occhi, entrambi capirono che avrebbero sempre potuto contare l’uno sull’altra e che insieme ai loro amici sarebbero riusciti ad affrontare ogni difficoltà che si li avrebbe ostacolati.

 

 

FINE

 

Bene, allora, come vi è sembrata? Forse è un po’ corta… però non sapevo che altro scriverci! Spero di non avermi annoiati, mi raccomando, fatemi sapere come vi è sembrata! Saluti

Queen

  
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