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Autore: DarkEvilStiles    29/01/2013    1 recensioni
Sora vuole concentrarsi per sperimentare un'arma imbattibile. E riesce quasi ad arrivare alla perfezione assoluta grazie alla Fusione Finale, ma qualcosa va storto...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sora si trasformò ancora una volta nella Fusione Valore. Ultimamente però, non gli piaceva quel "travestimento", forse perché era monotono usarlo, forse perché il rosso lo odiava, gli ricordava il sangue. O forse perché non era abbastanza potente. Voleva altro potere, ancora, ancora e ancora. Non gli sarebbe bastato un semplice cambio di guardaroba per cambiare le cose, lui voleva essere più organizzato su quello che gli accadeva attorno, voleva studiare un'arma indistruttibile, che l'avrebbe portato all'eccellenza in tutti i sensi.
Strumentò, inizialmente, un'altra Fusione, la Giudizio.
Ma questa non andava bene ai suoi ideali e alle sue intenzioni, così respinse l'idea e provò a crearne un'altra.
Stavolta, aveva la Fusione Triade. Nemmeno. La odiava, e respinse anch'essa dai suoi ideali di potere.
Poi ne fece un'altra, che lo aveva quasi del tutto soddisfatto, era la Fusione per eccellenza: la Fusione Finale.
Era di colore bianco, il neutrale, non gli piaceva ma non lo respingeva, dominava sul nero ed inoltre gli dava la capacità di maneggiare più Keyblade.
Ma non si sentiva a suo agio, nonostante la sua potenza spaventosa e incontrastabile. Così, si rassegnò, andò alla baia dell'Isola e si sedette, sconsolato.
– Oh – disse guardando il bel tramonto d'agosto – Io ho cercato in tutti i modi di trovare un'arma per il potere, ma non l'ho trovata. E ora sono qui, a parlare da solo, su quest'Isola. Solo. Uccidere i miei amici per sperimentare nuove Fusioni non è stata, forse, una buona idea. Io comincio a pentirmi di quello che ho combinato.
Ma poi sentì una presenza dietro di lui. Si voltò, ma non trovò nessuno. – Sto impazzendo – si ripeté e sé stesso, tristemente.
Ma poi qualcuno che non era lui parlò, con una voce serpentina.
– Oh Sora, Sora. Che ragazzo ambizioso ma ingenuo. Nulla di quello che hai fatto va dato al caso. C'è un motivo. Tu vuoi il potere, e il potere avrai, se ti alleerai con me. Dai, accetta.
– No, io sono pentito di quello che ho fatto, non voglio causare altro male alla gente, ne ho fatto troppo finora, grazie comunque.
– Volente o nolente, questo è il tuo destino. E non puoi cambiarlo, ragazzo. Unisciti a me, e governeremo i mondi. So che accetterai.
– Non posso, mi dispiace. Ora vado, ciao, voce.
– Ma io non sono una semplice voce, io sono il tuo cuore. Per un'ultima cosa, però, potresti farmi un favore?
– Cosa? Dai, spero non sia nulla di impegnativo! – sorrise.
– Ripeti questa frase: "Voglio essere libero, da oggi."
– Se proprio vuoi. Voglio essere libero, da oggi.
E poi Sora si sentì strano, come se non fosse più sé stesso.
– Perfetto – gli disse la voce – Adesso sei mio. Per sempre!
– Cosa?! – urlò il ragazzo, che era andato nel panico totale.
– Guardati. Vedi cosa sei diventato!
Il ragazzo si guardò le braccia: un orrore. Era diventato tutto nero, una massa nera. Tutto il corpo era diventato nero, anche toccandosi in faccia percepiva quella massa ripugnante.
– Dì addio al vecchio Sora, e dai il benvenuto... all'Antifusione!
  
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