Mia mamma aveva solo 25 anni quando i demoni iniziarono a ribellarsi.
Inizialmente l'umanità li chiamava "incubi", "assassini" oppure semplicemente "mostri".
Nussuno sapeva chi, o meglio che cosa erano.
Si sapeva solo che di notte, quando tutti dormivano, loro entravano nei tuoi pensieri e ti risucchiavano l'anima, il cuore, la vita.
Quando nacqui, i miei genitori abitavano a Chesterwood, una piccola cittadina senza nulla di speciale, ma fu una delle prime città ad essere attacate dai demoni.
Ricordo perfettamente il giorno in cui fu ucciso mio padre, avevo sei anni. Era mattina, forse le otto, ricordo che ero in cucina e stavo mangiando i pancake mentre guardavo Tom & Jerry alla TV, quando sentii mia madre urlare. Corsi in camera da letto a vedere cos'era successo e vidi mio padre steso a terra con gli occhi spalancati e la pelle bianca come la neve. Corsi immediatamente in camera mia e mi nascosi, col mio orsacchiotto, Mr Teddy, sotto il letto.
Mia madre capì subito che erano stati i demoni ad ucciderlo, si capiva dagli occhi, non erano verdi come al solito, erano neri opachi, senza vita.
Da quel giorno cambiammo città, ci spostammo più a sud, nella campagna della città; dopo un mese fu attaccata anche quella e continuammo a cambiare abitazione senza sosta.
Ormai è già un anno che vivo a Woolsmith, una cittadina sperduta ai piedi dei grandi boschi.
Ero contenta di essermi trasferita qui perchè mia mamma diceva che ci saremmo trasferite definitivamente; avevo cominciato la scuola da cinque mesi quando venne chiusa.
Frequentavo il primo anno della George Washington Hight School, e un giorno durante l'ora di lettere, la mia materia preferita, entrò il preside con l'ordine di evaquare la scuola e da quel giorno non ci potemmo più entrare, nel giro di poco vennero chiusi anche tutti i negozi e quasi ogni notte veniva ucciso un abitante.
Molti morivano per i demoni, ma altri per la mancanza di cibo, acqua, medicine o altro. Noi per fortuna avevamo Eleonor, la nostra vicina di casa, lei faceva parte del "giro", di preciso non sapevo neanche io che cos'era, ma era una specie di organizzazione segreta contro i demoni.
Lei ci portava il cibo, i medicinali, ci diceva quando stavano organizzando gli attacchi e mi insegnava a lottare.