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Autore: angy999    29/01/2013    5 recensioni
una piccola one shot su la coppia più bella di dragon ball, VegetaxBulma.
ho pensato di scrivere questa storia ambientata dopo il Cell-game che illustra, secondo i miei parametri, come i due abbiano fatto pace e siano tornati la coppia felice di sempre.
tutto questo grazie ad una vecchia lettera scritta da Bulma nella giovane età-
Buona lettura, spero vi piaccia
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si levava l’alba sulla città dell’Ovest, da due giorni il Cell-game si nera concluso con il sacrificio di Goku per salvare la Terra, e la vittoria di Gohan contro l’androide. Vegeta, dopo la morte di Goku, decise di rimanere alla C .C per continuare gli allenamenti nella Gravity Room. Anche se ora erano in tempo di pace non avrebbe mai smesso di allenarsi per superare il suo nemico/amico e perché doveva allenare il suo figlio mezzosangue. Il suo cuore sa che una persona si è allontanata da lui, riuscirà una lettera a fargli fare la mossa per conquistare la sua Bulma e convincerla di perdonarlo??
 

 
“Dannata donna” pensavo mentre mi aggiravo rabbioso  per i corridoi della Capsule Corporation in cerca di Bulma. Ero appena uscito dalla G.R, che dopo un colpo ben assestato aveva smesso di funzionare completamente. Quella donna non era capace neanche di costruire un marchingegno capace di contenere la mia forza distruttiva, doveva ripararmela. Finalmente arrivai dinnanzi alla porta della sua camera, mi fermai,  all’improvviso la mente venne assalita da ricordi riconducibili  a prima dell’arrivo degli androidi. Quanti momenti che ho vissuto in quella stanza, con Bulma, ci siamo amati e ci siamo  odiati, quella stanza è stato il nostro nido d’amore. Pensai che da quando il Cell- game era finito il nostro rapporto era come se fosse ripartito da zero, non ci scambiavamo più parole ne sguardi , vorrei che avesse capito che se non fossi partito non sarei riuscito a proteggerla ,e per fare ciò ho dovuto essere freddo e distaccato con lei e nostro figlio. Scacciai quei pensieri dalla mia mente per tornare alla realtà, dovevo costringerla a ripararmi la mia gravity room. Avevo appoggiato la mano sulla maniglia della porta quando sentii il rumore dell’acqua della doccia “ io entro lo stesso” non curante di niente feci irruzione nella stanza e… ero basito!!! Mancavo da tempo in quella stanza ma non  avevo mai visto tutto questo disordine nella stanza di Bulma.- E poi va dicendo a me che sono disordinato- pensai ad alta voce.
Mi feci coraggio e appena misi piede nella stanza inciampai in una montagna di vestiti che erano stati depositati ai piedi della porta “Cazzo “ imprecai. mentre cercavo di rialzarmi notai di avere un foglio appiccicato alla faccia, lo staccai e gli diedi un’occhiata, era giallastro e tutto scritto co qualche disegno” Bulma Brif  sogni impossibili” che titolo strano iniziai a leggerlo:
Sono  nella mia classe con lo sguardo volto fuori dalla finestra che osservo il vento muovere gli alberi con forza.
Vorrei  poter  udire il fruscio dei rami che sbattono tra loro, vorrei poter ammirare il paesaggio che vedono gli uccelli quando si posano sui rami più alti.
Sono incanta da tanta potenza, il modo in cui il vento piega quei corpi robusti mi dimostra che anche il più esile degli elementi può sprigionare una forza distruttiva dio questo genere.
Ed eccomi qua!! Mi  basta ammirare per un singolo istante il cielo che la mia mente si stacca dal corpo e comincia il suo viaggio.
Sogno ad occhi aperti di poter volare al disopra delle nuvole, di poterle sfiorare e sentirne la consistenza morbida e delicata , di poter sbattere più forte le ali per volare più veloce.
Libera al disopra delle nuvole dove è possibile respirare aria vera, pura.
Per un momento torno mentalmente nella mia classe mentre la prof mi richiama dicendogli di riconsegnarle la verifica.
Sognare ad occhi aperti può essere bello ma contemporaneamente ti illude di un qualcosa che non accadrà mai. Ma a me sta bene così perché un giorno ci riuscirò in qualche modo con l’aiuto, oppure senza, di qualcuno . NON IMPORTA PERCHé IO CI RIUSCIRò

-Cosa stai facendo?- questa voce mi distrae dalla mia lettura ormai finta –Metti giù quel foglio!!- Bulma si pose dinnanzi a me, quasi di conseguenza alzai lo sguardo verso di lei. O mio Dio quanto era bella, sembrava una ninfea  con quei capelli bagnati e la pelle nivea, il suo corpo coperto solo da un asciugamano che copriva solo le nudità, mio Dio.
-Che cos’era quel foglio?- chiesi curioso di sapere che cosa fosse così di importante per reagire così
-Niente…sono solo degli stupidi pensieri di una sciocca ragazzina- e ora perché si metteva a fare auto critica? Il contenuto di quel foglio era quello che desiderava veramente? Io la desideravo al mio fianco per tutta la vita e avrei fatto qualunque cosa pur di farmi perdonare perché lei era, è e sarà per sempre la mia vita.
-donna non ti demoralizzare- detto ciò le venni in contro e la sollevai per pio volare fuori dalla finestra puntando sempre più in alto. Le avrei mostrato com’è volare sopra le nuvole e sentirsi liberi come accadeva a me quando volavo. In questo eravamo simili, non ci piaceva sentirci in trappola, dovevamo vivere la nostra vita come due spiriti liberi senza alcuna catena che ci trattenesse in un posto.
Aumentai la velocità impedendogli così di aprire gli occhi, volevo che li potesse aprire solo quando saremmo stati sopra il muro di nuvole che oscurava quella serata magnifica. quando ci trovammo davanti a questo un muro mi tuffai sentendo la freschezza dell’acqua sulla mia pelle. Mi guardai in torno. Ero sicuro che ne sarebbe stata colpita.
Guardai Bulma ,che per tutto il tragitto aveva tenuto la testa nascosta tra i  pettorali e il mio braccio, tremava probabilmente dal freddo. –Apri gli occhi- le dissi.
Feci un ghigno di vittoria quando ammirai la faccia stupita della mia donna, insieme ammiravamo quella lunga distesa del nero più profondo macchiato dalle stelle e dalla luna che seguiva ogni nostro movimento. –Ma cosa? Perché? Meraviglioso- no, mi dispiace questa lingua non la capivo, doveva parlare lucido con me. – Non sei una sciocca, come puoi vedere tutto quello che tu sogni dora in poi io ti aiuterò a realizzarlo perché io ti a…- non riuscii a terminare la mia dichiarazione d’amore che Bulma mi precedette stampandomi la sua di dichiarazione sulla mia bocca.
Le sue labbra morbide so muovevano sensualmente sulle mie come una danza di pura passione, le nostre lingue si intrecciavano e si accarezzavano dolcemente ma dovetti interrompere quel meraviglioso contatto per rirendere fiato- non c’è bisogno che me lo dici, grazie a questa tua dimostrazione di affetto io ti dico che non ho mai smesso di amarti-
La guardo dritto in quegli occhi così profondi come il mare in cui mi piace navigare per conoscerla meglio, le accarezzo il viso- il mio sogno ad occhi aperti non è un sogno perché lo sto tenendo tra le braccia in questo momento ed è reale-.
 
 
 
Angolo dell’autrice smielata:
cari lettori di efp vi svelo un piccolo segreto- la lettera che scrisse Bulma...  l’ho scritta io quando la mia prof di matematica mi chiese di riconsegnarli la verifica già corretta ( evviva la concentrazione in classe yiuuuhuu). Questi sono i miei sogni ad occhi aperti, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia e se avete un sogno ad occhi aperti ( sempre se vi va) di scriverlo pure. Ve lo dico solo per sapere cosa sognano le persone normali perché io sono “diversamente normale” . un bacione grazie per aver letto la storie e , ripeto, sarei felice di sapere cosa ne pensate.
CIAO CIAO !!!!!!!!!!!:D
   
 
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