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Autore: aniasolary    29/01/2013    5 recensioni
Insieme a lei, sarà un bel viaggio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Nuovo personaggio | Coppie: Alice/Jasper
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Buon viaggio

Buon Viaggio

 

La borsetta viola o quella rossa?
Versace o Gucci?
Tacchi o ballerine?
Sbuffo.
Come fate voi umani a rispondere a simili domande esistenziali con il cervello attivo per quattordici ore al massimo? Senza contare il fatto che siete dei poltroni – non dite il contrario – e la maggior parte di voi passa il tempo libero a dormire. Lavorate, e volete dormire. Studiate, e volete dormire. Guardate un documentario sui pinguini, e volete dormire. Su con la vita, gente! Sembra di stare in un film sugli zombie. Quasi quasi io sono più attiva di voi, anche se sono morta.  Senza offesa, eh!
«Calmati, scricciolo, hai tempo per pensarci,» mi dice Jasper, mentre mi passa una ciocca di capelli dietro l’orecchio. All’improvviso, sento un sollievo nascere in me. So che questo succede grazie a lui, ma non basta a cancellare le mie preoccupazioni.
«Potrei avere una visione di me stessa, magari così risparmierei tutto questo tormento. Per il matrimonio di Tanya voglio essere perfetta…» dico.
«Ma le tue visioni cambiano a seconda delle scelte delle persone.» Una voce sconsolata mi arriva alle orecchie.
«Edward, sei un guastafeste,» gli dico, mi allontano da Jasper e mi siedo sulla poltrona in pelle bianca del salotto. Edward alza il viso dal pianoforte, e la luce che filtra dalla finestra gli sfiora il viso, che brilla come gli strass del vestito di Catherine Zeta-Jones in "Chicago."
«Non è colpa mia se la verità fa male,» sussurra Edward, con quella voce che fa andare in tilt le mortali.«Meglio mettere subito le cose in chiaro.» Si alza, e la luce lo avvolge in tutto il suo sbrilluccichio. «Per soffrire meno,» aggiunge.
«Edward… perché ti comporti da emo…» Alzo gli occhi al cielo. «Smettila di suonare quella roba lagnosa, per vedere il futuro devo concentrarmi.»
«Tu avevi detto di aver visto Bella vampira,» dice Edward, e poi preme le dita sui tasti del pianoforte in un accordo dal tono lugubre. Bella l’ha lasciato per Jacob qualche mese fa, subito dopo la battaglia con i neonati.
Jasper corre via alla velocità della luce.
«Sì, è vero… Ma uno: Bella in quel momento aveva una gamba che sanguinava e aveva battuto la testa: che scelte avrebbe potuto fare? Due: il cane di razza Jacob Black non si era ancora tolto la maglietta.» Se non puzzasse ci avrei fatto anch’io un pensierino. Edward storce il naso. «Tre: sono tua sorella, ti voglio bene, ma ho tante cose a cui pensare: la borsetta viola o quella rossa?»
«Ma...»
«Fratellino, lasciami lavorare.» Chiudo gli occhi ed Edward, con la sua espressione imbronciata, sparisce dalla mia vista.

Molto meglio.



La foresta.

Rumore di passi.
«Dove mi porti, Ed?» La ragazza cammina bendata, i capelli nerissimi, i suoi fianchi stretti sfiorati da due mani bianche che mi sono familiari.
«Ti piacerà... e poi, non potrei sopportare il contrario.» Scommetto tutta la mia collezione di smalti che questa voce è di mio fratello. A volte non capisco che cosa ci vedano di così straordinario in lui. Ah, giusto, lei ha una benda sugli occhi e in effetti non vede.
Si fermano ai limiti della radura. Edward le sfiora la spalla con le labbra e lei rabbrividisce... ma sono proprio costretta a guardarla, questa scena? Le toglie la benda e un paio di occhi ambrati, dalle palpebre allungate, osservano quello che ha intorno. Ah, una cinesina! Lo sapevo che OppaGangnan Style colpiva anche Edward.
«Oh... Edward... la tua radura... io credevo che...» Le labbra sottili della vampira si stendono in un'espressione di sconforto.
Edward le sfiora il naso con il suo.
«Non preoccuparti, Kaori. È tutto passato.»
«Pensavo che ti ricordasse Bella...»
«Sttt, Kaori…»
«Non provare a zittirmi, Edward. Cos’hai in mente?» chiede Kaori, volta leggermente la testa e i lunghissimi capelli le finiscono tutti da un lato, sulla spalla destra. Edward sorride in un modo per... sedurla?
Ma guardatelo!
«Posso farti vedere, se vuoi.» Le prende la mano e la porta al centro della radura. Lei ride, ha un suono simile a un flauto traverso. Quando Bella ride invece, e se ride, assomiglia a un flauto caduto nel water. Eddy ha proprio cambiato stile.
Al centro della radura, Kaori ed Edward si guardano.
«Il tuo vestito è troppo lungo, sai?» Edward si china leggermente, le alza il vestito – rosso Versace, che amore! – fino alla coscia e – oddio, non farlo! – lo strappa a metà, per accorciarlo. «Molto meglio.» dice. Fa il suo solito sorriso storto e si passa una mano fra i capelli.
Kaori gli posa le mani sulle spalle e scende sul petto, ferma le dita sui lembi di stoffa tenuti fermi dai bottoni e sbatte le palpebre. «Questa camicia non ti piace tanto, vero?»
Uno strappo.
I bottoni cadono fra l'erba, mentre la camicia giace appesa ai fianchi di Edward, lacerata.
«Non più di quanto mi piaccia tu,» le dice Edward. 
Kaori gli accarezza il petto, la sua mano scende...
Oddio, censura, censura!
Abbiate pietà di una povera nonna!
Se avete meno di diciotto anni non continuate a leggere, ok?
NON FATELO.
«Lo senti?» mormora Edward.
«Sì.»
«Ti piace, allora?»
«Dovrei assaggiarlo...»
«Ti piacerà, credimi.»
Kaori ed Edward si mettono in una posizione comoda.
«Adesso?» dice Kaori.
Edward annuisce. «Adesso.»
Cominciano a correre verso i cervi che brucano l'erba. Kaori prende il maschio, quello più grosso, e lo dissangua in pochissimo tempo. La piega dei suoi capelli resta intatta, che meraviglia di ragazza... ehi, perché mi sembrate sorpresi? Che c’è, vi aspettavate una scena porno? Pervertiti! E io che pensavo che avreste pianto per la morte del papà di Bambi.
Edward prende un altro cervo, una femmina, con gli occhi nocciola lucidi dal terrore… ma non la guarda nemmeno.
Guarda Kaori. I pensieri di Edward vorticano nella sua testa, percepisco qualcosa, immagini così chiare da poterle vedere come immagini sfocate. Kaori e risata che sembra musica – che noia –; Kaori con la grazia di una gazzella – e che caspita, Edward. Pensi sempre a mangiare? –; Kaori a occhi chiusi e mani giunte quando prega i suoi antenati– E tu che cosa fai nel frattempo, ti fumi l’incenso? –; Kaori che conserva ancora le tazzine da cui beveva il the con la sua famiglia prima dello sterminio per la peste – Pezzi vintage! –; Kaori che mi bacia – Edward, non farmi vedere certe cose sconce –; Kaori che mi legge le sue poesie giapponesi – Sì… interessante.–;
La cerva corre via dalle braccia di Edward, e in quel momento Kaori alza il viso, con il mento insanguinato, gli occhi color del miele luminosi come il sole.
«Cosa guardi?» gli chiede, e accarezza la pelliccia del cervo come se fosse una persona. Passa le mani sulle sue palpebre e gli chiude gli occhi, senza parlare, e poi dice qualcosa simile a "Yoi tabi o." E la sua voce è dolce.
«Guardo te.» Edward corre da lei alla velocità che solo i licantropi possono superare. Lei alza leggermente il viso, ed Edward posa la bocca sul suo mento, a lavare via il sangue del cervo.
Con gli occhi chiusi. I ricordi continuano a vagare, posso vederli.
Kaori vestita di bianco che corre nel fiume – Vestita? Più che altro indossa una sottoveste, Edward. Non cercare di ingannarti da solo, sporcaccione –; Kaori che piange senza lacrime per la famiglia che ha perso – Così non si sbava il mascara –; Kaori che mi ha abbracciato quando le ho raccontato di Bella – Edward… certo che devi deprimere proprio tutte le persone che incontri –;Kaori che si lascia cullare da un respiro di cui non ho bisogno – Ma quanta poesia –;
«Non ho capito che cosa hai detto, prima.» dice Edward.
«Buon viaggio.» Kaori parla piano, gli angoli della bocca si alzano all'insù e le compare una fossetta sulla guancia. «Noi Orientali non siamo come voi. Quando si muore ci si reincarna, non c'è nessun Dio con la barba a puntarti il dito contro perché il tuo viaggio dura un po' di più del previsto.»
Edward le accarezza i capelli. «Se non ti avessi conosciuta al matrimonio di Tanya, non lo avrei mai saputo.»
«Be', se non ci fossi venuto non ci saremmo mai nemmeno sposati.» Kaori mostra una vera dorata.
«Dopo nemmeno un mese.»
«Le tue condizioni di fidanzamento erano troppo rigide, Cullen.» 
Edward sorride.
Quando parla, la sua voce è un sussurro. «Io non lo sapevo, ma in realtà ho sempre aspettato te.»
Edward la prende in braccio.
Ma che belle scarpe che ha Kaori... però deve aver schiacciato qualcosa di improprio, che schifo! Va be'... ci penserò dopo, altrimenti mi rovino il momento romantico. Edward e Kaori rotolano nell'erba e... oh, povero vestito di Versace...
Era di Versace anche il vestito che ha indossato al matrimonio di Tanya, riesco a vedere anche questo. Uno sprazzo di luce mi mostra quel giorno: Kaori e Edward che si guardano, che parlano, ballano insieme e poi fuggono via dal ricevimento, verso il fiume.
«Kaori?»
«Mhm?»
Sdraiato sull'erba con Kaori al suo fianco, Edward cerca la sua mano e la stringe, sorride.
Sorride come non ha mai sorriso da quando l'ho conosciuto.
«Sono felice di viaggiare con te.»
Kaori si volta su un fianco, gli tuffa una mano fra quei suoi capelli disordinati e poggia il capo sulla sua spalla. «Ah, sì?» Salta su di lui, velocissima. Edward le bacia il collo e la atterra, come se stesse catturando una preda.
«Sì.» Edward preme le labbra su quelle di Kaori e lei gli posa le mani sulle spalle, allaccia le gambe alle sua vita.
Sono felice che il mio viaggio duri di più. La voce di Edward si espande in una specie di eco.
Insieme a te.

«Ma ohhhh!»
«Alice!»
Jasper, Esme, Carlisle ed Emmet mi guardano atterriti. Manco fossi la bambina dell'esorcista, e che cavolo! Scommetto che io sono molto più graziosa… non lo credete anche voi?
«Amore mio, ti senti bene? Hai visto qualcosa?» mi chiede Jasper.
Mi alzo in piedi e sono lo stesso la più bassa di tutti. C'est la vie, nella botte piccola c'è il futuro buono.
«Dov'è Edward?» chiedo.
«È andato a caccia. Anche se aveva la stessa faccia di uno che va al patibolo,» mi risponde Emmet.
«Devo andarlo a cercare,» dico.
E se prova a scappare lo prendo per la camicia, tanto ormai ho capito che dei vestiti non gliene importa uno scoiattolo.
Libero la mente. Edward non deve sapere che cosa ho visto... altrimenti si rovina tutta la sorpresa. Mi inoltro nel bosco e lo vedo: se ne sta piegato sulle ginocchia mentre contempla uno scoiattolino che gli parla in scoiattolese.
«E va bene... non avevo poi tanta sete, era per non stare a guardare quell'imbecille di mia sorella.» Lo sento dire.
Ma che stronzo!
Si volta verso di me.
«Grazie,» dice. «Alle ragazze piace il tipo tormentato, solitario... e se è… Come hai detto? Poco conforme all’educazione cattolica va anche meglio... ma con Bella non ci ho mai pensato.»
«Smettila, Ed.»
Aggrotta le sopracciglia. Mhm... quel ciuffo è assolutamente da sistemare per il matrimonio...
«Alice, ma che vuoi? Io non ci vado al matrimonio di Tanya, che figura ci faccio? Prima mi faceva il filo, il marito mi vorrà far saltare insieme ai fuochi d'artificio.»
«Ma che cosa dici? Arrivi vergine ad un matrimonio che non è nemmeno il tuo e se la deve prendere con te? Tu ci vieni, invece.» Gli schiaccio quel suo ciuffo ribelle con qualche schiaffetto.
«Ahio, Alice, smettila,» fa lui.
«Prima di un viaggio si va sempre dal parrucchiere ed è già tardi per te.»
«Che?»
Edward scuote la testa. Sembra un martire, gli manca solo la barba di San Crispino.
Gli sistemo meglio i capelli.
Sbuffa. «Alice, alla fine hai scelto la borsetta da mettere?»
«Ah, no... ma ci penserò... anzi, sai una cosa, Edward? Non è importante. Ho visto qualcos'altro e mi è piaciuto molto.» Distolgo lo sguardo, per non guardarlo negli occhi, mentre nella mia testa alterno immagini di Jasper, la nostra casa, i saldi a Port Angeles...
«Sono contento per te.» Edward mi scosta con una manata e cammina verso casa, la luce del tramonto come sfondo.
Lo sarai. Lo guardo andare via, e nel frattempo una folata di vento alza leggermente le foglie.
Certi viaggi durano poco, altri molto a lungo.
Io e la mia famiglia? Si presuppone che saremo in giro ancora per molto tempo. E una volta che hai visto tutto il mondo, c'è solo una persona che vuoi guardare.
Quella che ti ama per quello che sei.
Ed Edward la troverà.
Bella aveva i prosciutti sugli occhi, e visto che lui è vegetariano convinto non si è mai dato la pena di toglierglieli. Meglio tardi che mai, però.
Mi appoggio ad un tronco.
Per una vita che durerà a lungo, ci vuole qualcosa che duri altrettanto a lungo.
L'amore vero è uno di questi.
Sarai felice, Edward.
Sorrido.
Insieme a lei, sarà un bel viaggio.

 

 

 

 

 

 

 

Note importanti: nello svolgimento di questa storia non sono stati maltrattati scoiattoli, il papà di Bambi e l'erba della radura. Erano tutte controfigure!
La sorella del fighetto di turno?
Quella sì, ma lei non poteva proprio sfuggire a questo destino.

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Note dell'autrice che si rende nuovamente conto di aver scritto una cosa folle:

Questa folle cosina su Edward, è arrivata terza al bellissimo contest Una compagna per Edward Cullen indetto dalla fantastica giudiciA Jakefan! (e già il suo nickname dice tutto <3 )

La traccia del contest ci diceva di scrivere una storia su Edward affiancato con una ragazza che non fosse Bella :) Io ho provato a dare una mia versione, e spero che questa storia faccia sorridere sia le team Edward che le team Jacob e tutti gli altri team esistenti <3

Grazie per aver letto e spero davvero che mi lascerete due paroline. Grazie a J per avermi inviato la versione corretta della storia per postarla <3

Grazie ad Abraxas che l'ha betata e si ritrova sempre a betarmi cose su Edward xDDD E grazie a tutte le altre persone a cui l'ho fatta leggere, Giulia, Noemi, Vì, Erica, perché mi sembrava DAVVERO folle.

Grazie mille! E passate a leggere tutte le altre storie, sono delle bellissime commedie romantiche :)))

Un bacione

Ania <3


   
 
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