Ho gli occhi ancora intorpiditi dal sonno. Li stropiccio e piego la bocca in un piccolo sbadiglio. Con la mano destra sfioro leggermente la gamba… sono desta? Sono desta, sono desta ma non vorrei destarmi. Sento un vago tanfo di zolfo… si non vorrei destarmi.
“Buongiorno.”
“Buongiorno.” 
No, non è un buongiorno se sei qui. Scendo dal letto e mi porto verso di te, ad appena due metri dal tuo corpo. La maggior parte della gente pensa che tu abbia un aspetto orribile… piedi caprini, corna, orbite scavate… invece eccoti, bellissimo. Non c’è imperfezione nel tuo volto, disegnato da una penna divina, limato e punteggiato dall’amore della creazione. Sei bello, alto, asciutto, imponente. Sei l’immagine dell’uomo che qualsiasi donna vorrebbe possedere. Stai accarezzandoti i capelli, appena scuriti dal biondo originale… Eri l’angelo più bello prima che …
“Cosa ci fai qui?. ”
“Cosa?”
“Questo tanfo insopportabile. So chi sei. Non ne ho bisogno. Lo ricordo bene.”
“Sicuro che lo ricordi?”
“Sicuro.”
“Non mi sembra.” Ti fisso negli occhi verde scuro. So che non posso reggere quello sguardo a lungo ma debbo farlo ora.
“Ti sei indebolita milady.”
“Mai quanto basta per avermi.”
“Credi?”
“Non credo. E’ la pura verità.”
“Ah ah ah… sei sempre così terribilmente attraente. Da secoli.”
“Cosa vuoi?”
“Passavo di qui…”
“Hai una piuma che ti spunta da dietro… lì sulla destra.”
La raccolgo. E’ nera e puzza.
“Le tue piume?”
“Le ho riposte da qualche parte…”
“Dove?”
“Cosa vuoi? Cosa vuoi?”
“Si avvicina il tempo…”
“Quale tempo? Ma diamine, sono appena le cinque del mattino!”
“Sono tue quelle bottiglie lì sulla tavola?”
“Sono mie. Che vuoi?”
“Vuoi venire da me?”
“Vai via.”
“Non puoi fare questo, non tu. Mi stai cedendo troppe anime…”
“Vai via!”
“Nel tuo caldo letto… perdi di vista le cose importanti… il tuo corpo sinuoso mi regala immagini di un futuro vittorioso.”
“VAI VIA! Hai perso quando sei caduto, quando hai scelto.”
“Ti volevo portare con me.”
“Ma non ce l’hai fatta.”
“Già… tu sei bianca… sei bianca E sei protetta… Come mai non è qui a proteggerti il tuo …pigmalione ?”
“Vuoi andare via cazzo? Scegli. O la via buona o la cattiva. Sai che posso cacciarti. E lo farò.”
“Ti sei addormentata… Mi manchi sai? Mi manca la lotta con te.”
“Non c’è lotta.”
“Hai smesso di curare, aiutare, lenire con le tue tenere manine le ferite degli altri… vittoria troppo semplice…”
Ho smesso? Si, ho smesso. Sono stanca, delusa, svuotata. La verità è che ho cercato di dimenticare il peso di tutto questo perché non lo sopporto più… non lo sopporto. Non l’ho scelto io in fondo e non so se lo voglio più. Ho aperto troppo le ali al mondo…
“Sai che non è lontano il momento.”
“Quale momento? Il momento è già cominciato non vedi? Si sta già tutto dividendo… non vedi l’orrore di quello che si vive?”
“Orrore? Ah ah ah … io ci sguazzo.”
“Non ci sguazzerai, MAI!”
“Guerriero… Donna, angelo, guerriero. Mi piaci così.”
“Vai via! VIA!”. Devo richiudere le ali… devo…
“Tra non molto combatteremo … di nuovo… mentre il mondo se la ride senza temere nulla… ah ah ah tutto scoppierà come una mina esplosiva… io accenderò la miccia …. BUUUUUUMMMMMM via tutto AH AH AH …. Tutto bruciato, fiori, piante, animali, corpi, tutti… Si stanno per aprire i sigilli amore mio… I sigilli… Dove sarà il tuo dio dimmi?
Ti guardo di nuovo e stavolta sostengo lo sguardo di più. Nominarlo ti indebolisce. Voglio godermi questa labile vittoria. La voce si abbassa di un tono, la puzza diminuisce. Ti dò un sonoro schiaffo in volto con tutta la forza che la mia mano indebolita dal sonno può sostenere. A piena guancia sfioro il tuo viso sbarbato. Mi trattieni per un braccio:
“Non toccarmi”, ti dico.
“La tua energia è vita. Si, così… così.. Così mi piaci. Bentornata…”
“Fanculo”. Fanculo tutti e tutto diamine. Voglio dormire.
Mi sfiori i capelli con le tue mani, affusolate e morbide:
“Ci rivediamo… presto. Adieu ma chere…”
Ti guardo svanire, fuori il raggio di azione e di percezione dei miei sensi potenziati. Annuso l’aria. Sa di vaniglia. Sei andato via.
Raccolgo i capelli in una coda e mi avvio verso la doccia. I sette sigilli… si apriranno tra poco… so che è così… so che è vero…