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Autore: Blacksie    30/01/2013    0 recensioni
Ib è uscita dal Fabricated World da ormai sei anni. Purtroppo non ricorda niente, l'unica cosa che sa è di essere legata ad un ragazzo sconosciuto, ad un dipinto, chiamato Forgotten Portrait, ritratto dimenticato.. Ma chi è che ha dimenticato? E cosa? Il nuovo viaggio di Ib tra le opere di Guertena inizia..
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garry, Ib
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~Beh ragazzi che dire... Sono tornata! Con una nuova storia sull'RPG che mi ha conquistato di più! Vi consiglio di leggerla perché beh.. Credo davvero sia la mia opera migliore, e mi impegnerò anima e corpo per terminarla! Detto questo... Enjoy!~



Era nuovamente lì, quella ragazza dai capelli castani, gli abiti vermigli e gli occhi dello stesso colore. Ancora una volta lì, anno dopo anno, nella galleria d’arte di Guertena, osservando sempre lo stesso quadro. Forgotten Portrait, ritratto dimenticato. Ma dimenticato da chi? Di certo non da lei, che ogni anno nello stesso giorno, il giorno dopo il suo compleanno, tornava in quel luogo, per ammirarlo. Era un quadro davvero magnifico e speciale, e Ib, questo il nome della ragazza, se n’era quasi innamorata dalla prima volta. Ritraeva un ragazzo, che dormiva avvolto da delle rose blu, che sembravano incatenarlo dentro.

«Sembra stia dormendo, eppure è così triste... Che stia avendo un incubo? Non so il perché, ma mi mette sempre tanta malinconia guardarlo...»

Sussurrò flebilmente, quasi come se stesse parlando fra se e se, guardando il dipinto, mentre una lacrima solitaria le solcava una guancia. Ormai le accadeva da circa sei anni, da quando per la prima volta visitò la galleria e vide quel quadro. Aveva solo nove anni allora, adesso ne aveva quindici. Eppure non riusciva a smettere di tornare lì, non riusciva a smettere di pensare al ragazzo nel dipinto, quel “ragazzo dimenticato”. Prese le proprie cose, asciugando la lacrima con il fazzoletto regalatole da sua madre. Un semplice fazzoletto, con ricamato il suo nome in un angolo. Si avvicinò al quadro, per fare quel gesto che ormai, dopo sei anni, era diventato un gesto abituale per lei. Quello di accarezzare il volto del ragazzo nel quadro prima di andare via.
Ma quella volta non fu come al solito, le dita non toccarono la solita ruvida e fredda pittura, non tornarono inermi lungo i propri fianchi dopo quella malinconica carezza. Invece, la mano sembrò essere risucchiata dentro il dipinto, che la trascinava dentro con forza. Gridò, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono, mentre affondava lì dentro e il ragazzo assopito riapriva gli occhi dopo tanti anni...
Ib svenne, sentendosi quasi annegare nel dipinto. L’ultima cosa che sentì fu un intenso e dolce profumo di rose, e le braccia di qualcuno che la stringeva a se...
Quando rinvenne si trovò dentro una stanza che, per qualche strano motivo, le sembrò familiare. Un vaso stava al centro, c’era un enorme quadro su una parete e c’erano delle librerie ricolme di libri. Sul suo corpo c’era una giacca, scura, lunga e logora, eppure in qualche modo bella e misteriosa. Alzò gli occhi e vide il ragazzo, intento in una profonda lettura, nonostante sembrasse conoscere quel libro a memoria. Visto da vicino le sembrava ancora più bello che quando era immobile nel dipinto. Arrossì lievemente a quel pensiero, mentre il ragazzo alzava gli occhi dal libro e la guardava, lanciandosi di colpo su di lei e stringendola forte al petto.

«Ib! -Esclamò il ragazzo- Mi hai fatto preoccupare così tanto! Ma finalmente sei qui! Sei di nuovo qui! Con me!»

Ib? Come faceva quel ragazzo, quello sconosciuto, a conoscere il suo nome? Lo spinse lievemente, cercando di staccarsi dal morboso abbraccio, guardandolo sconvolta.

«Ma lei... Come fa a conoscere il mio nome? Chi è lei?»
«Chi... S-sono... Io? M-ma come, non ricordi Ib? Non ti ricordi di me?! Di ciò che abbiamo dovuto passare insieme?!»

Gridò il ragazzo, con voce accorata e triste, mentre le lacrime cominciavano a scorrere velocemente dai suoi occhi, bagnandogli le guance. Davvero non si ricordava di lui? Ma com’era possibile?! Il ragazzo stentava a crederci...
Ib lo guardò, dispiaciuta della sua reazione. Ma ricordare? Cosa avrebbe dovuto ricordare? In un lampo le venne in mente il nome del dipinto dove era ritratto il ragazzo. Forgotten Portrait. E se... Fosse stata proprio lei a dimenticarlo?

   
 
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