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Autore: MakieyoMela    30/01/2013    1 recensioni
Perché lui mi ha mentito questa volta. Lui è con un altro. Lui aveva tutto il tempo di stare accanto ad una persona. Non aveva tempo, però, di stare accanto a me. Non aveva tempo di stare con persone come me. Perché.. Sono sbagliato.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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C'è solo odio.
Ci sono solo lacrime.
C'è solo dolore.
Non c'è amore qui, quindi.. Cosa vuoi fare?
Ci sono solo bugie.
Ci sono solo paure.
C'è solo dolore.
Non c'è amore qui.


Perché dopo un po’ gli occhi iniziano a diventare pesanti. Vorresti chiuderli e non aprirli finché questo periodo non passi o, perché no, non riaprirli mai più.
Perché dopo un po’ gli occhi che hanno versato lacrime per tutto questo tempo iniziano a stancarsi e la tua testa gira, iniziando a dirti “Smettila, ti fai del male e non concludi nulla”.
Questo male che ti fa rinchiudere nella tua camera e ti fa indossare le cuffie, con la musica sparata al 100% nelle tue povere orecchie.  Ma ti rendi conto di stare davvero male quando provi a canticchiare una canzone e.. La tua voce si blocca, si spezza, e ricominciano ad uscire quelle lacrime salate.
Sono ridotto così da settimane. Da quando lui mi ha detto quella fatidica frase che ti porta a fare tutto questo. Noi eravamo così amici, ex.. Ma buoni amici davvero. E io ci speravo in un’altra possibilità.
Faccio partire la successiva canzone, forse la più depressa della memoria di quell’ipod. Untitled dei simple plan.
Scuoto appena la testa sul cuscino ormai già pieno di lacrime e chiudo gli occhi, godendomi quella melodia che racchiude, forse, maggior parte del mio dolore.
 

-Kibum, sono fuori la tua scuola, ti aspetto qui.-
-Jong, non sono a scuola. Dovevi avvisarmi.-
-Scusa, volevo farti una sorpresa.-

 
Non essere apprezzato è uno dei tanti lati negativi. Quando fai qualcosa di grande per poi ritrovarti, per esempio, davanti al cancello di una scuola, lontana dalla tua chilometri e chilometri fatti a piedi, per poi sapere che lui non c’è.
Gli occhi iniziano a bruciare. Sto rovinando lo schermo del mio iPod, o meglio, lo sto lavando per l’ennesima volta con le mie lacrime salate. E’ così difficile andare avanti in situazioni come queste.
Amare. Non sapevo fosse così brutto e doloroso. Ho persone al mio fianco che dicono di andare avanti, di non sprecare energie e lacrime per un tizio che ti ha deluso così tanto. Ma io so che la colpa è mia. So di aver sbagliato.
Ma è successo così tanto tempo fa che penso che un piccolo perdono ci possa essere stato. Ma non è colpa mia se mi lascio influenzare così velocemente.
E tutti questi ma mi uccidono.
L’ho lasciato andare senza volerlo e quando sono tornato lui mi ha mentito in un modo esageratamente cattivo, lasciandomi senza speranze.
 

-Perdonami, riacquisterò la tua fiducia.-
-Non ho tempo, ti ho detto. Devo studiare, tra poco finisce il semestre, devo impegnarmi.-

 
Faccio spallucce, mi rigiro nel letto e quella canzone continua ad assillare le mie orecchie. Ma poi si stoppa, all’improvviso. Si è impallato il mio iPod. Lo prendo tra le mani e spingo un dito sullo schermo nero che non si accende.
Ma prende a suonare un’altra melodia, tutta diversa da quella precedente. E’ una canzone ancora più azzeccata: No love. Continua a suonare dalle cuffiette e non posso far altro che ascoltarla. Poggio di nuovo il telefono sul cuscino e chiudo gli occhi.
Penso. Penso così tanto che mi sento scottare. Sento che tutto sta andando in fumo, letteralmente. La voglia di aprire la finestra è buttarmi giù è così intensa che questa notte l’ho addirittura sognato. Ah, se lui sapesse.
Il dolore, lo sento ancora.
Non capisco però perché gli altri cercano continuamente di tirarmi su il morale, sono una causa persa ormai. Questa non è vita. Questa è malinconia. Questa è una droga di cui ormai ne sono preso del tutto. La mia droga è quella di soffrire per persone che non mi vogliono, la mia droga consiste nel morire dentro mostrando fuori un bel sorriso.
L’altra mattina ho pianto fuori scuola, davanti a tutti, mettendomi in ridicolo. I miei amici mi hanno parlato di lui. Non dovevano farlo. Sono dovuto scappare via.
Perché lui mi ha mentito questa volta. Lui è con un altro. Lui aveva tutto il tempo di stare accanto ad una persona. Non aveva tempo, però, di stare accanto a me. Non aveva tempo di stare con persone come me. Perché.. Sono sbagliato.
 

-Volevo dirti che mi sto sentendo con un altro ragazzo, e a giudicare dagli auguri che mi hai fatto la volta scorsa, di certo non vuoi essermi solo amico.-
-Certo.. Vorrei esserti solo amico.-
-Allora sii felice per me.-
-Non posso. Sto piangendo. Dopo ti prometto che lo sarò.-

 
E mi ricordo che in quel momento del sangue scorreva dal mio polso minuto e pallido. Ricordo che le lacrime portavano via quelle gocce rosse, bagnando i tagli che mi ero procurato.
E adesso.. Piango ancora. Penso a queste cose e piango.


Oggi è il mio compleanno.
Oggi sono andato nella sua bacheca di facebook e ho visto il suo nuovo ragazzo.
Oggi ho visto quanto sono felici insieme.
Oggi mi butto dalla finestra.
  
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