Sono passate quasi 5 ore da quando è successo e non me ne capacito ancora. Ore 12, ultima ora dell’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie: tu seduto al tuo banco e io due file più indietro che guardo come al solito il tuo cespuglietto biondo mentre il prof spiega un’altra noiosa lezione di grammatica che non interessa a nessuno, nemmeno a lui da quanto sbadiglia. Sono tutti annoiati e pieni di voglia di uscire da questa classe grigia e bianca, la sede di tanti ricordi, ricordi che non appartengono solo ai nostri 4 mesi qua, ma i ricordi di tanti altri ragazzi che come noi sono entrati in questa scuola da semplici ragazzi quattordicenni e ne sono usciti come adulti di 19 anni. Non sento nient’altro che il rintocco della lancetta dell’orologio che inizia a segnare l’ora per l’uscita e finalmente il fatidico suono della campanella che ci ricorda che non entreremo più nella scuola per due settimane. Ed ecco, come speravo, i miei compagni che si abbracciano e si baciano facendosi gli auguri di buone feste, ma non so quante persone lo credono davvero; vengo trascinata dentro alla mischia e vedo solo braccia che mi abbracciano e persone che mi parlano, ma io voglio uscire da qui, ora mi sento soffocare. Fuori è buio e nevica, fa molto freddo e tutti indossano i loro vestiti più pesanti che li fanno assomigliare a dei pupazzi di neve e questo non mi facilita le cose, ma improvvisamente va via la luce e fra le grida isteriche dei miei compagni e quelle del professore, che è nel panico più totale, la classe cade nel buio. Mentre vengo sballottata da tutte le parti sento che qualcuno mi afferra la mano e che mi porta verso il fondo della classe dove non c’è nessuno, bè a parte noi. Questo “sconosciuto” mi tira verso sé e cerco di respingerlo, ma è troppo forte e mi sussurra uno ssh da farmi venire i brividi e allora cerco di riconoscerlo toccandolo, ma lui prende le mie mani e mi bacia. Giuro, anche se non mi piace giurare, che sentire i fuochi d’artificio è niente in confronto a ciò che ho provato e penso anche per il nostro Mister X perché appena finito gli scappa un wow che mi fa venire voglia di baciarlo di nuovo e di nuovo e di nuovo, ma il ragazzo mi mette un foglietto in mano e se ne va mentre si accendono magicamente le luci. Lui ormai si è nascosto fra gli altri ragazzi che stanno uscendo e io rimango da sola con il biglietto. Capisco che non lo posso leggere ora, lo metto in tasca ed esco anche io.








Nota dell'autrice.

Buonsera questa è la mia prima ff e spero che vi piaccia quindi perfavore perfavore perfavore recensitela così so cosa ne pensate grazie grazie c: