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Autore: M4RT1    30/01/2013    4 recensioni
"Brividi.
Brividi e paura e vuoto.
Non pensavi fosse così tremendo perdere una persona cara."
//
La morte di Kate vista con gli occhi di Neal e di Peter.
//
Prima Fanfiction che pubblico su questo Fandom.
Siate clementi >.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neal Caffrey, Peter Burke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Dove vai, Caffrey?

-Esco.

-Preferirei di no.

-Resterò entro le due miglia del gunzaglio, non preoccuparti.

-Non dicevo per questo: non vorrei che uscissi nelle tue condizioni.

-Non sono una ragazzina incinta, Peter!

 

Erano passate solo quattro ore dall'esplosione.

Quattro ore di attesa. Snervante, stancante, inutile attesa.

Attesa che qualcos'altro esplodesse. Attesa che Neal scoppiasse.

Eppure non sembrava decidersi a farlo.

 

 

L'esplosione fragorosa, il fuoco, il calore.

Qualcosa che oltrepassa la tua faccia, un pezzo di ferro rovente.

Ti brucia con la sua scia di schegge.

Fa male, ma non senti.

Senti solo il calore, e le tue stesse urla, e qualcosa che ti trattiene e che vorresti eliminare con un calcio, un pugno.

Qualcosa che ti impedisce di correre da lei.

Devi farlo.

È tardi.

Devi farlo.

Per Kate.

Kate non c'è più, e forse non c'era già prima.

Kate.

 

 

Peter si affacciò alla finestra del suo ufficio, in ansia.

Neal Caffrey attraversava la strada a passo svelto.

Camicia a righine celesti, pantaloni neri.

Sospirò.

Era troppo facile. Troppo poco per uno che ha passato un intero anno a cercare quella donna.

Troppo poco per qualcuno che ha visto la sua donna morire al suo posto.

Morire sola quando avrebbero dovuto essere in due.

 

 

Non può scappare. Non può.

Lo trattieni con tutta la tua forza ed è facile, alla fine.

È facile perchè non ha più forze.

È facile perchè ormai non si divincola più; ormai si regge alle tue braccia come se fossero l'unica cosa solida lì in mezzo.

Lo sostieni fin quando non riacquista l'equilibrio e riprende a divincolarsi.

Arrivano i vigili del fuoco.

Aspetti che ogni singola fiamma sia domata, poi lo lasci andare.

 

 

Quando Neal entrò a casa, Mozzie era steso tranquillamente sul divano.

Un bicchiere di vino in una mano, un giornale sgualcito nell'altra, non appena vide l'amico scattò in piedi:

-Neal? Che fai ancora qui?

La sua voce risultò un rumore fastidioso alle orecchie del ragazzo.

Sospirò.

Fissò l'amico e stette zitto, cercando qualcosa per sedersi.

Non doveva tornare a casa. Mozzie non sapeva, e lui non voleva raccontare tutto di nuovo.

-Stai... stai bene, Neal?

-Kate è morta.

La sua voce gli suonò ugualmente fastidiosa.

 

 

C'è qualcosa di terribilmente sbagliato tra quelle rovine fumanti e puzzolenti di bruciato.

Qualcosa come una persona in meno.

Una persona importante.

Ti aggiri in mezzo al relitto come un fantasma.

Inespressivo, tremante. Pallido, forse.

Peter ti fissa da lontano.

Ti tremano le labbra. Ti gira la testa. Senti freddo.

Le guance scottate bruciano, ma il freddo è più forte.

Cerchi di ingoiare, ma vieni colto da un conato di vomito.

Brividi.

Brividi e paura e vuoto.

Non pensavi fosse così tremendo perdere una persona cara.

 

 

-Neal?

-Peter.

Non era una domanda. Peter sospirò:

-Come va?

-Come dovrebbe andare?

-Sei arrabbiato.

Neal strinse i denti:

-Non lo sono.

L'agente si mosse avanti e indietro nel salotto di casa sua, a disagio. Elisabeth lo fissava.

-Senti Neal, so che potrebbe non essere il momento adatto e che forse non ti importa.- esordì Peter, veloce. Non si fermò quando un sospiro tremolante interruppe la conversazione per un secondo: -Non è il momento adatto, ma... ma io e mia moglie, noi... beh, vorremmo dirti che ci dispiace. Davvero. E che se vuoi puoi venire qui da noi, per essere meno...

-...solo?

Silenzio.

-Già.

-Grazie Peter, sto bene qui.

 

 

Fa freddo. Ne sei vagamente consapevole.

Ma più che altro sei consapevole della figura del ragazzo in piedi a pochi passi da te, il viso rivolto verso qualcosa che ormai non c'è più.

Ti avvicini molto lentamente, un passo dopo l'altro.

Non reagisce.

Cammini più veloce.

-Neal? Andiamo a casa.

Scuote la testa, lo sguardo ancora vuoto.

Trema.

Ti togli la giacca e gliela poggi sulle spalle. Lui non fa una piega.

Hai la sensazione che potresti anche andartene, o puntargli un'arma alla tempia, o forse anche iniziare a flirtare con Mozzie, e lui non farebbe niente.

Niente.

Ed è questo che ti fa paura.



  
N.d.A.: ok, è la prima FF che pubblico su questo Fandom e spero di non aver fatto errori >.<
Non so se, col passare delle puntate, venga spiegato qualcos'altro riguardo la morte di Kate, ma per me che sono arrivata solo alla 7° puntata della seconda serie questo è il massimo a cui posso arrivare.
Spero vi piaccia, magari fatemi sapere :3 
 

  
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