Sarafine Remember
Fan Fiction about "The Casters Chronicles"

 

Quando vidi la fine arrivare e il buio avanzare mi accorsi che il tempo per le azioni malvagie era terminato Serafine stava combattendo contro quella che ero stata una volta la piccola fragile Izabel, la maga della luce .
Nel mentre della mia morte, la ragazza che somigliava tanto a Lena tornò a farmi visita , una lanterna di speranza , che stava cercando d' illuminarmi il cammino; di condurmi lì dove non mi era consentito andare. Le corsi dietro. Mi bloccai di colpo. Izabel era difronte ad una porta e aspettava qualcuno , sembrava triste, preoccupata ma anche speranzosa. Quando vidi John! Il padre di lena . E l'amore di tutta una vita. In quel preciso istante mi ritrovai a rivivere un'altra volta ,la notte della fuga da Gatlin. Lo stavo guardando negli occhi.

… mi guardava come alla ricerca di qualche traccia della maga della luce con gli occhi verdi che ero stata una volta, ma ormai ero quello che ero. Occhi gialli, e un'anima più corrotta nera come l'inchiostro.
Il mio cuore però non tradiva nessuna esitazione, lo amavo e non avevo paura di lasciarmi tutto alle spalle. Di una cosa ero del tutto certa, mai e poi mai la maledizione mi avrebbe abbandonata. Una volta che le tenebre ti entrano dentro , non ti lasciano mai davvero. Le sentivo,ma erano così remote che avrei potute ignorarle con un po' di sforzo.Tutti mi avevano voltato le spalle; tutti tranne lui. John il mago della luce che tanto amavo e al quale avevo mentito sulla mia reclamizzazione.
Se solo avessi saputo. Davo per scontata la luce e adesso eccomi qui a brancolare nelle tenebre .
Ho visto nella mia vita maghi passare dalla parte oscura della forza ,ma nessuno ad eccezione di Macon è mai riuscito a combatterle . La sua aimè era una battaglia costante .Nessuno di noi ha mai avuto scelta , la luna a preso la decisione al posto nostro,nessuno si è mai opposto perchè reprimere le tenebre è impossibile ;eppure lui combatteva. Combatteva per Lila Evans la donna che amava e alla quale aveva dovuto rinunciare. Continuava ad amarla nonostante lei avesse abbandonato il suo ruolo per vivere al fianco di un mortale .l'amava oltre il tempo lo spazio la vita e la morte. Come facesse non mi è mai stato chiaro .Anche io lotterò , lotterò per Noi , mi ripromisi .
Stavo aspettando John fuori casa sua ,il bosco era freddo ed umido più di quanto ricordassi , e la natura sembrava volersi scagliare contro di me .Le oscure ombre degli alberi, si stagliavano sul prato imperlato di rugiada.Quando uscì , da casa propria raggiungendomi , ebbi una fitta al cuore ,era felicità ma anche qualcos'altro , qualcosa che allora non riuscivo a spiegarmi o che tentavo di ignorare .Iniziammo a percorrere il tortuoso sentiero per fuggire da Gatlin .
Arrivati alla sua automobile , John mise in moto e con una brusca accelerazione partì , verso una direzione a me sconosciuta , consapevole che ci saremmo lasciati quel posto alle spalle una volta per tutte .Stavo fuggendo dal luogo dove ero nata ,ero vissuta e tragicamente passata alle tenebre .
I giorni scorrevano felici lontano dalla terra del demonio,fino a quando le voci che assillavano i miei pensieri iniziarono a farsi sempre più imponenti .Stavo impazzendo , gli oggetti prendevano fuoco inspiegabilmente ,e io non riuscivo ad impedirlo .Ancora una volta per preservare il rapporto con John non gli dissi nulla di quello che stava succedendo , dei continui mutamenti che mi stavano cambiando .

Dalla nostra casa mi ritrovai nella biblioteca di Abrham ,mi rivelò che potevo controllare chi ero e che il mio sacrificio avrebbe salvato il frutto nato dal mio Amore. Accettai.

La biblioteca si dissolse, ero altrove. John mi stava strillando contro, i miei occhi si riempirono di lacrime lacrime che non volevano uscire , perchè sarebbe stato umiliante mostrarle.
La rabbia stava vincendo la volontà di Izabel distruggendola ,una volta per tutte.
Ciò che amavo di più al mondo iniziò a bruciare, un cerchio di fuoco circondava la mia Lena e John il mago della luce che non avevo smesso di amare. Mi voltai lasciandoli lì ad ardere .
Ma questa vola solo il mio corpo fuggì, lo spirito era lì ed assistere alla scena.Lena iniziò a piangere, John la strinse a se facendo scudo dalle fiamme con il suo stesso corpo.Le fiamme imponenti lo stavano ustionando. Lui gridava, Lena piangeva. Il suo corpo era ridotto allo stremo .Si accasciò a terra ormai esanime. Stava morendo.

-Lena , Izabel vi amo– Disse
-Izzy ti amerò per sempre- un lieve sussurro, potente abbastanza da farmi crollare; distruggendomi.
E poi la pioggia...
Nella terra dissestata riversa a terra morta stavo guardando il mio corpo. Non ero più Sarafine, la maga delle tenebre ero tornata Izabel. La morte la mia liberazione da una vita di tenebra.

-Izabel … Izabel...- qualcuno mi stava chiamando, una voce calda ed amorevole.

-John- dissi con le lacrime che ormai mi rigavano il viso

-Ti ho aspettata, per tanto tempo, e da allora non ho smesso un attimo di amarti. Nostra figlia è sempre stata la chiave della nostra salvezza -

- è stata colpa mia, tutto è stato colpa mia – dissi tra le lacrime

-no non colpa tua ma di Serafine- mi prese per mano, e mi condusse in riva al lago

-guarda- mi spronò ad osservare il mio riflesso e così feci.
Il giallo degli occhi era sparito. Ora avevano la stessa tonalità di quelli di lui. Smeraldo.
Due sagome riflesse sulla superficie cristallina di un lago in passato torbido e impuro come la mia anima, si prestava a riflettere quella che sarebbe dovuta essere la nostra realtà. Io e lui e due paia di occhi verdi ed infine la luce.