Sam,era questo il mio nome. In realtà il mio nome era Samantha.Ma gli amici preferivano chiamarmi Sam.
Di amici veri non ne avevo,avevo gli amici di classe. Quelli che mi facevano compagnia di mattina. Poi per il resto del giorno vivevo la mia vita da sola.
In realtà io vivevo in un mondo tutto mio,un mondo che viveva dentro me. IL MONDO DEI SOGNI. Si,ero una grande sognatrice,ma illudevo solo me stessa. Non ero mai riuscita a realizzare nessun mio sogno ma mi piaceva crederci,credere in qualcosa di non reale.

La campanella segnava la fine delle ore di scuola,mi infilai le cuffie.
Nella mia scuola erano tutti degli stronzi,ai ragazzi piaceva dare fastidio alle ragazze e quel giorno la cavia fui io. Avevo il vizio di ribellarmi,e questo a quei ragazzi non piaceva. Mi voltai verso di loro e stampai un cinque in faccia ad uno di loro. Lui iniziò a darmi calci e pugni,i suoi amici ridevano. Tutta la folla del cortile si accerchiò intorno a me. Nessuno mi aiutava,a chi poteva mai interessare di un'asociale come me?A nessuno. Eppure lui era venuto a salvarmi. Un ragazzo biondo,dagli occhi azzurro cielo. Lui si era preso un pugno al posto mio e poi mi aveva riportata a casa.
(http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=VT1-sitWRtY&NR=1)
Da quel giorno quel ragazzo sparì,non ebbi nemmeno il tempo di ringraziarlo. Era come sparito nel nulla,lo cercavo. Volevo dirgli almeno ‘grazie.’ Lo cercavo per le strade di Londra,nei locali,a scuola,fuori scuola,lo cercavo ovunque ma non c’era,lui non c’era. Avevo come l’impressione di provare qualcosa per lui,ma illudevo me stessa che sarebbe stata una cosa impossibile. Nemmeno ci conoscevamo. Non conoscevo nemmeno il suo nome,nulla…non conoscevo nulla. Ma il suo volto,i suoi occhi,li avrei ricordati per sempre. Stavo diventando pazza,continuavo a cercare. Volevo trovarlo. Intanto mi rifugiavo sempre di più in me stessa ,avevo lasciato la scuola perché quei bulli mi avevano ancora messo le mani addosso. Di solito quelli che si trovano nella mia situazione scappano dalla propria città,vanno a vivere in un posto lontano e là vivranno per sempre felici e contenti. Ma io da cosa dovevo scappare? Ero completamente sola, e la mia felicità era trovare quel ragazzo sconosciuto. Minuto dopo minuto,ora dopo ora,attimo dopo attimo,giorno dopo giorno,mese dopo mese diventavo sempre più indipendente da quel ragazzo. Il ragazzo misterioso che mi aveva rapito il cuore e la mente,il ragazzo che aveva rapito me. Non sapevo se era solo affetto,non sapevo se volevo trovarlo perché mi aveva salvato,o volevo farlo perché ne ero innamorata. Intanto sapevo che lo pensavo giorno e notte,lo pensavo sempre. Era diventato il mio pensiero fisso anche perché lui era l’unica persona a cui potevo pensare.
Non credevo di essermi innamorata,io non sapevo cosa significasse innamorarsi. Non avevo mai provato quel sentimento. Non mi ero mai interessata ai ragazzi,pensavo fossero stupidi e inutili. Pensavo che l’unica cosa che essi sapessero fare fosse spezzare il cuore alle ragazze e per questo non mi ero mai avvicinata a loro.






Erano passati due anni ormai,e di quel ragazzo nessuna traccia,ma io continuavo a pensarlo. Un giorno mentre ero per strada, vidi una coppia ridere e come per magia mi era scappato un sorriso.. passai avanti ad essi.Incontrai di nuovo quello sguardo. Quei due occhi azzurri,che mi fecero sognare ancora. Il cuore iniziò a battere forte,lo avevo ritrovato. Peccato che tutto non era andato come immaginavo. Lui era fidanzato. Trattenni le lacrime,quelle poche che rimanevano,abbassai il capo e continuai a camminare. Dopo poco mi voltai,volevo vederlo nel caso lui sparisse di nuovo.Era lì che mi fissava.Feci finta di nulla e continuai a camminare.Speravo che lui mi corresse dietro e che si presentasse. Ma ciò non accadde. Me ne tornai a casa,sola come sempre. Era una sensazione bruttissima aprire la porta di casa e sapere che nessuno ti avrebbe salutata. Corsi in bagno, presi quella lama,l’unica cosa che mi rimaneva. La lasciai scorrere sul braccio. Ero felice,felice di essermi fatta del male. Infondo potevo prenderla solo con me stessa,con me stessa per non essermi fatta una vita sociale,con me stessa per aver incontrato quello sguardo,con me stessa per essermi innamorata.Mi sa che a me non toccherà essere felice, davvero felice, solo una volta.


Era la mattina del 25 dicembre,il giorno di Natale. Avrei trascorso anche quello da sola,bella merda.

Sentii bussare alla porta,era lui..il ragazzo misterioso.Mi perse la mano.Si presentò,il suo nome era Niall. Con il viso arrossato lo feci entrare. Parlammo a lungo. Fin quando lui non interruppe il discorso ‘’ti ho visto come mi guardavi l’altro giorno per strada.Cos’avevi? ‘’ cosa dovevo dirgli?che ero pazzamente innamorata di lui? Non potevo,sarei sembrata una stupida,ci conoscevamo da poco. ‘’No nulla,è che ti avevo cercato a lungo,volevo ringraziarti per quel giorno a scuola.Ma tu che fine avevi fatto?’’ ‘’Dopo due anni che non ci siamo visti,tu ti ricordi ancora di me e di quel giorno?..Si beh,è difficile da spiegare perché ero sparito.Sai quando hai paura dell’amore? Quando hai paura di innamorarti?Quando all’improvviso ti senti che quella persona ti sta cambiando la vita?’’ lo interruppi e continuai a parlare. ‘’Quando ti senti all’improvviso felice?Quando non riesci a toglierti quella persona dalla testa?Vuoi dire quando pensi a quella persona giorno e notte? Vuoi dire quando hai paura di fare il primo passo per paura di essere rifiutato,per paura di avere una delusione?Quando vorresti restare con lui\lei per sempre? Quando hai quella voglia matta di dirgli tutto ma non lo fai?Quando ti aspetti un suo ‘ti amo’ ma quel ‘ti amo’ non arriva? Beh,si Niall lo so.So come ci si sente.L’amore fa paura..mi terrorizza,ma ci sono caduta anche io in questa trappola Niall.Tutti ci cadranno prima o poi.Tutti si innamoreranno,tutti soffriranno per qualcuno.Poi arriverà l’amore,poi arriverà la felicità.Poi per me sei arrivato tu.” Avevo fatto il primo passo,non riuscivo a crederci.Ma ora morivo dall’imbarazzo,avrei voluto ritirare l’ultima frase.Lui mi guardava sbalordito come se avessi commesso un reato. Quando poi cominciò a parlare. “Sembra stupido innamorarsi di una persona che hai visto solo una volta a malapena.Di una persona di cui sai solo il nome.Sam ho aspettato per tanto il tuo ‘ti amo’,ho sperato di incontrare i tuoi occhi ma avevo paura quindi mi sono chiuso in ccasa,mi sono chiuso in me,illudendo me stesso di poterti dimenticare. Rimproverando la mia mente di non pensarti più e rimproverando il mio cuore di smettere di amarti. Hai avuto il potere di lasciarmi qualcosa nell’anima,dove nessuno era mai arrivato.Hai avuto il potere di farmi innamorare di te con uno sguardo,un fottuto sguardo.Hai qualcosa negli occhi che mi ha fatto perdere i sensi,tu hai saputo farmi innamorare.Sam io ti amo”