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Autore: Bibo Swag    30/01/2013    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza, un ragazza umile gentile e dolce di nome Greta ha una vita normalissima purtoppo andrà in contro a tante cose brutte per colpa che ha un padre che si è ribellato contro la mafia.
Quelli della mafia lo vogliono punire rapendo sua figlia e incaricano la missione a Justin
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Quel giorno, come tutti i giorni, Greta era a scuola.

Era una ragazza per bene lei, figlia di un maggistato e purtroppo ormai orfana di madre, ma di lei conservava un ottimo ricordo. 
E questo Greta lo sapeva bene ormai, la sua mamma era stata una donna speciale,  e una madre che purtroppo non avrebbe potuto veder crescere sua figlia.

Ma Greta, nonostante questo, era cresciuta con un’educazione impeccabile, era una ragazza dolce e timida, una giovane donna ormai, seppur ancora nel pieno dell’adolescenza.

Nello studio metteva tutta se stessa, era un’amante dell’arte, della letteratura, della poesia.
Nonostante ciò amava anche divertirsi, il suo divertimento era contemplare le stelle, le stelle e la luna.

**

Nella sua scuola, però, vi erano anche elementi poco raccomandabili.
Tutti sapevano che lì, proprio in quel piccolo paese, c’era la mafia.
Ma una mafia forse anche peggiore, poiché catturava intorno a sé ragazzi ancora troppo giovani.

Justin, era uno di questi.
Un ragazzo che, dopo mille delusioni dalla vita, aveva deciso di seguire i suoi amici in questa “avventura”.
Un’ avventura che, però, lo avrebbe costretto a fare cose crudeli.
Aveva dovuto maltrattare gente, rubare a gente onesta, mettere nei guai persone estranee ai fatti.
Ma ormai ci era dentro, e il suo cuore si è ghiacciato.
La mente era fredda e decisa, il cuore non comandava più su nulla.

**

Ma come potevano incontrarsi i destini di questi due ragazzi così diversi l’uno dall’altra?
In realtà, justin aveva già notato greta per i corridoi della scuola che lui odiava.
L’aveva notata e la sua immagine le era rimasta impressa per un po’, ma il cuore era ormai di ghiaccio, quell’immagine non rimase che una flebile fotografia riposta in una parte remota della sua mente.

justin però, non sapeva che presto avrebbe dovuto rievocare quell’immagine.
Fin quando un giorno…

*Nel nascondiglio della mafia, residenza del Boss*

-Justin, abbiamo una nuova missione per lei.-

Justin era in ginocchio al suo boss, lo odiava ma lo doveva rispettare, almeno gli dava quel che gli bastava per vivere.

-Tutto per lei, in cosa consiste la nuova missione?-
-C’è un noto magistrato che ci sta creando non pochi problemi, dobbiamo assolutamente fermarlo.-
-Bhè, basta toglierlo di mezzo, come abbiamo fatto con quel giudice qualche mese fa.-

Il Boss sorrise, un sorriso acido e famelico –Io avrei un modo per farlo mettere a tacere in modo ancora più repentino e significativo, bisogna togliergli la cosa che più ha acquistato in questi anni: l’onore e il rispetto!-

Ad justin bastarono quelle parole per capire quale sarebbe stato la sua nuova missione.
-Cosa devo fare signore? Metterlo nei guai con la giustizia, violentare la moglie?-

Il Boss allargò il suo sorriso ulteriormente –Io avrei un’altra idea in mente-
Premette il bottone di un telecomando, e sull’enorme display davanti a loro apparì un video, un video che raffigurava una giovane ragazza, Greta.

Greta ricordava di averla vista, ma non gliene importava.
-Questa è la figlia, sai cosa devi fare. Hai un mese e mezzo di tempo, Justin.
Noi tutti confidiamo in te.-


Il Boss si alzò e se ne andò, lasciando Justin intento a riguardare quelle immagini.
Era una missione che di solito affidavano ai “picciotti” più grandi.
Era la prima volta che avrebbe dovuto fare una cosa del genere.
Forse anni fa, si sarebbe fatto schifo ad aver fatto una cosa del genere.
Ma ora lui non pensava più col cuore, pensava con la mente, e neanche più con la sua, con quella della sua nuova “famiglia”.


justin tornò nel suo stabile con il pensiero della sua nuova missione.
“Dovrò togliere l’onore e il rispetto di quel magistrato.
Dovrò mettere incinta quella ragazza, per la mia ‘famiglia’ 

Continua....
  
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