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Autore: _Ajla_    31/01/2013    1 recensioni
E se lei amasse entrambi,sarebbe sbagliato?Tutti in fondo siamo preda di un desiderio senza speranza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Immortale Tentazione


“Anno nuovo,vita nuova”

E’ un po’ quello che tutti si augurano. Lasciarsi alle spalle le cose passate e sperare in un nuovo anno migliore.

Bhe… mia madre ha seguito forse un po’ troppo alla lettera queste parole però,come sempre,senza chiedere il mio parere o quello di mia sorella,ha fatto tutto da sola,ha comprato
una nuova casa,una nuova macchina e ora vuole anche fabbricarci una nuova vita a suo piacimento,ha fatto tutto all’oscuro di noi.

E’ diventata così egoista da quando mio padre ha deciso di divorziare da lei,senza un motivo valido,ci ha lasciate senza una spiegazione,è un po’ come quando perdi un amore,
quando devi rinunciare ad una cosa a cui tenevi molto. Da un certo punto di vista c’è il dolore dell’abbandono, dall’altro c’è questo sentimento struggente di ricordo di tutto ciò che è
stato e che non ci sarà più. E’ come se si fosse chiuso un cancello, una porta. È stata una censura nella mia vita, e per questo è stata particolarmente struggente.

È stata una separazione unica. A un certo punto sembrava che si fosse condensata una nuvola di dolore, che è diventata pioggia, lacrime. Eravamo tutti così felici prima,eravamo una
perfetta famiglia americana e poi tutto si è distrutto in una sera con la presentazione di quel mazzo di fogli che ha segnato il mio futuro sul tavolino del salotto.

Quella sera fu terribile e ci fu un grandissimo litigio in casa mia,urla e sghignazzi risuonavano nell’ aria e in quel momento la paura e il terrore mi sovrastarono e scappai in camera
mia,tra quelle mura piene di ricordi passati a piangere in silenzio abbracciando il cuscino di stoffa morbida.

Da quella sera la mia vita cambiò del tutto e anche io cambiai,mi sentivo più forte,capace di affrontare tutti i pericoli della vita e capace di andare avanti fregandomene della gente
ignorante che si diverte a prendermi in giro in ogni momento della giornata che meriterebbe di restare in solitudine a vita,ora ascolto di più la musica,prima la consideravo solo arte

ora la considero vita,credo che mi aiuti ad andare avanti,a lasciarmi alle spalle il passato ed a vivere il presente in modo migliore.

 

Misi libri e quaderni nello zaino e schivando i ragazzi mi feci largo faticosamente in mezzo alla folla che chiacchierava ,tutti mi fissavano dalla testa ai piedi con aria superiore ,forse era
la mia maglietta troppo colorata,forse i jeans strappati o forse le converse fosforescenti che attiravano la loro attenzione su di me,abbassai lo sguardo e proseguì lentamente fissando
il pavimento,


-Attenta…- qualcuno gridò a squarciagola da in fondo al corridoio e in un paio di secondi mi ritrovai per terra con un ragazzo dolorante su di me.

-Scusami tanto,ero distratta,mi dispiace non volevo farti del male,scusami…-bisbigliai implorandolo.

-Non ti preoccupare non mi sono fatto male,almeno credo…-mi rassicurò col capo abbassato,

Si aggrappò alla maniglia di uno degli armadietti verdi della scuola cercando di alzarsi ma invano,cadde e si aggrappò a sua volta su di me e in quel momento vidi il suo volto tra i
capelli castano chiari con riflessi biondi,i suoi occhi verdi e celesti,le sue labbra carnose e rosse e le sue guance che parevano alla vista morbide e vellutate era… bellissimo.Tentò di

rimanere in piedi ma una fitta alla caviglia lo costrinse a terra.Stringendosi le mani attorno alla caviglia emise un gemito di dolore.Mi chinai accanto a lui e lo aiutai a rialzarsi.

 -Oh cavolo... non credevo ti fossi fatto male,scusami di nuovo,sono nuova della scuola e ti giuro,non volevo farti male,mi dispiace tanto,posso fare qualcosa per rimediare?-dissi con
la voce strozzata in gola e con molta vergogna.


-Mi potresti accompagnare in infermeria!-mormorò dolorante.

-Certo…-risposi balbettando.


Lui si aggrappò a me per sostenersi e un brivido mi percorse la schiena,il cuore pulsava velocemente e io stranamente incominciai a sudare,il giorno 18 Gennaio,con la neve fuori
che cadeva a fiocchi enormi e il vento che trasportava gli alberi e io sudavo per un ragazzo,per un ragazzo sconosciuto che però mi sembrava di conoscere da una vita,avevo già il suo

viso impresso nella mente e lo osservavo mentre saltellava con un piede,aggrappato alla mia spalla,il cervello e il cuore non erano più collegati,il cuore comandava il cervello,la sua
presenza non mi dispiaceva,con lui mi sentivo bene e non mi sentivo così bene da quando mio padre era ancora con me,questo ragazzo mi faceva stare bene,tutto di lui era perfetto.

Arrivammo in infermeria e l’ infermiera lo fece accomodare su un lettino e controllò la caviglia del giovane.


-Va tutto bene,non è molto grave,è solo una storta,tutto qui,vado a prendere le bende per fasciarti.-l’ infermiera ci rassicurò con tono pacato.

Rimanemmo soli nella stanza una di fronte all' altro,ci guardavamo intensamente,vi era poca luce,i raggi del sole entravano a malapena da una grande finestra situata in fondo alla
stanza,c' erano molti lettini e attrezzi da dottore,io ero seduta su una sedia nera di plastica e lo osservavo in silenzio,distogliendo lo sguardo quando incontravo il suo.
-Bel modo di incominciare il nuovo anno scolastico.-bisbigliai a bassa voce abbassando il volto.

-Dai,non ti lamentare non è andata tanto male questa mattinata,certo non è da tutti slogare la caviglia ad uno sconosciuto a prima mattina,ma non ti preoccupare andrà meglio;almeno
mi salto le ore di matematica!.-asserì sorridente,passandosi una mano fra i folti capelli castano chiaro.


-Anche io avevo matematica a prima ora-spiegai pensierosa,sorrisi –a quanto pare ci incontreremo spesso.-

-Già,magari la prossima volta,potresti evitare di mandarmi in infermeria, -mi rispose sorridendo.


-Ci proverò.-gli risposi timidamente.

Mi rispose con un cenno ed un sorrisetto niente male,si avvicinò a me e mi si sedette accanto , mi guardò negli occhi per un po’ di tempo e piano,cautamente bisbigliò nelle mie
orecchie con voce calda delle parole meravigliose

-Hai degli occhi meravigliosi,PRINCIPESSA.-



  
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