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Autore: Carotina91    31/01/2013    1 recensioni
-Volevo dirti addio e...spero che tu e Fuka, siate felici insieme-
Sto correndo come mai ho fatto prima d'ora, non voglio i suoi abbracci o che mi dica che Fuka non è la sua ragazza.
E dirgli addio, mi sembra la cosa più sensata in questo momento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sana, mi sembri uno straccio, sicura di stare bene?-

Naozumi è arrivato prima di me, lui è molto più puntuale, ma è anche dolce e gentile. Non assomiglia per niente ad Hayama, è completamente diverso da lui. E forse è proprio per questo che considero Naozumi più come un fratello, che come fidanzato. Oggi non devo mostrare la mia tristezza, devo fargli vedere che va tutto bene.

-Sono solo un po’ stanca, Nao. Ho solo…dormito poco- Rido grattandomi il collo. Rei è dietro di me, poverino forse ho esagerato, mi sono portata dietro molte cose.

-Puoi parlarmene, lo sai-

-Sto bene, sul serio. È solo che non ho detto niente hai miei amici- In realtà l’ho detto solo ad Hayama.

-Mi dispiace Sana, vorrei poter fare qualcosa-

-Grazie Nao, ma va bene così- Abbasso lo sguardo, lui lo nota supponendo il perché della mia improvvisa tristezza.

-È per Hayama che soffri?- Che intuizione eh?!

-Perché pensi che sia colpa sua?- Come se la cosa non fosse ovvia, ma non mi va di dirgli tutto.

-Dimmi la verità, lui ti piace vero?-

-Non ha importanza, lui sta con Fuka- Forse davvero sta con lei…non posso credere che mi abbia dimenticata così, da un giorno all’altro.

-Fuka non è la tua migliore amica?- Sembra sollevato, probabilmente si aspettava che dicessi “Si, sono innamorata di Hayama” che cosa sciocca.

-Credevo che lo fosse, ma in realtà sembro essere io la stupida, qui-

-Tu non sei stupida Sana, io posso farti dimenticare Hayama- Posa una mano sulla mia guancia. Lentamente si avvicina alla mia bocca. Non faccio niente per respingerlo, e lui credendo che davvero voglio il suo bacio, sorride e mi stringe. Siamo ad un soffio dallo sfiorarci, quando con le mani lo allontano. Non so perché lo faccio, ma mi è venuto in mente Hayama, e mi sono sentita come se lo stessi tradendo.

-Scusa Naozumi, ma non me la sento- Il mio cuore non batte per te, avrei voluto dirgli, ma non volevo ferirlo.

-No, scusami tu. Ho voluto fare le cose di fretta- Sospira lasciandomi le mani.

-Io sono qui, quando sarai pronta, io non mi tirerò indietro-

Naozumi sei molto dolce, ma aspettarmi? Io non so cosa voglio, ti farei solo soffrire.

-Sana è ora di andare- Rei, forse capisce il mio stato d’animo. Ma sono pronta a dire addio hai miei amici, a lui soprattutto??

-Va bene, andiamo non voglio più restare qui- Che senso ha? Lui non mi chiederà mai di restare!

Rei mi guarda come per dire “Sicura di non voler salutare gli altri?” non gli rispondo, perché neanche io so più cosa pensare, ormai. Non va tutto bene, o come vorrei. Sono incasinata, letteralmente non so cosa pensare o volere. E mentre stiamo per salire su questo fottutissimo aereo, l’unica persona che vorrei che fosse qui è lui, Akito.

-Sanaaa…non partire…Sanaaa-

E ancora quelle voci, non ci credo non possono essere venuti, solo lui lo sapeva. Mi giro e sono lì, vedo lui che mi corre incontro. Non dice niente, mi prende la mano e mi trascina via, lontano da tutti.

-Che ci fai qui? Ti avevo detto di non venire!- Perché gli sto dicendo questo?!

-E dovrei lasciarti partire senza dirti niente?-

-Ci siamo detti tutto l’altra sera- Dico incrociando le braccia.

-No, l’altra sera, non mi hai lasciato spiegare- Dice prendendomi il viso tra le mani.

-Non c’è niente da spiegare, ho già capito tutto- Cerco di andare via, ma lui non me lo permetto. Sto facendo la stupida, lui è qui dove volevo che fosse e io invece…voglio che vada via?!

-Kurata, prima che tu parta dobbiamo chiarire- Dice con voce ferma e decisa.

-Perché non vuoi capire?- Sono stanca e lui non fa che peggiorare la situazione.

-Fuka e io, non stiamo insieme- Lo sussurra calmo. La sua vicinanza mi fa battere forte il cuore.

-Io non voglio Fuka- Dice ancora –E l’altro giorno…tu hai frainteso- Le sue mani si spostano sui miei fianchi, li stringe avvicinandosi di più a me. Mi lascio toccare perché non sono in grado di respingerlo. Ho le spalle contro il muro e lui mi guarda con quello sguardo intenso. Il cuore ricomincia a battermi forte, le mani sudano e credo che le mie gambe non mi reggeranno per molto, ma sono felice. Per un attimo ripenso a quella sera, quando l’ho aspettato sotto casa, stono stata una sciocca, ho dato per scontato che lui e Fuka stessero insieme.

*Back in time*

Non so perché lo sto aspettando sotto casa.
In realtà non dovrei nemmeno essere qui. Eppure il mio cuore mi ha condotto a casa di Hayama. Vorrei andare via ma le mie gambe non hanno intenzione di muoversi.
È tutto maledettamente sbagliato, lui ora sta con Fuka.
Se ne sono sicura?
Non lo so, ma l’altro giorno camminavano mano nella mano in città, sembravano molto felici e intimi.
Domani parto per l’America con Naozumi, credo che lui provi qualcosa per me, ma io non so per chi batte il mio cuore. Per Akito o per Naozumi?
La parola amore ha tanti ma anche un grande significato. Quando ho visto Hayama e Fuka insieme, sarei voluta scoppiare in lacrime e correre da mammina, gettarmi tra le sue braccia e lasciarmi cullare da lei.
Ma invece sono rimasta li a guardarli, mentre il mio cuore andava lentamente in frantumi. Forse è questo che si prova quando si è innamorati di qualcuno?

-Sana?...-

Con la manica della maglietta asciugo le lacrime, ad un passo da me c’è Hayama. Dev’essere appena tornato dalla palestra, anche sudato è bello, mi viene da sorridere a questo pensiero.

-È tardi…non dovresti andare in giro da sola-

Mi guarda con i suoi occhi color miele, la sacca in spalla e io come una scema non riesco a parlare. Le mani tremano, e lo sguardo…cavolo se solo riuscissi a guardarlo negli occhi. Mi faccio forza, io devo capire cosa provo.

-Sono solo passata a salutare…-

-Che sciocca, non potevi farlo domani?- Dice con il suo solito umore, come se ci fosse un domani per vederci.

-No, domani non ci sarò più- Noto il suo sguardo perso. Non sa quello che sto per dirgli.

-Domani c’è scuola Kurata- Sbuffa –Sei proprio tonta- Dice avanzando verso di me.

-Domani parto Hayama, vado in America-

-Cosa?- La sacca da palestra cade producendo un tonfo –Quando pensavi di dirlo?-

-Te lo sto dicendo ora- La mia voce ha smesso di fremere –È una grande opportunità per me, e…-

-Cosa ne sarà di noi?!- Akito perché mi fai questa domanda?

Per un attimo non rispondo, continuo a tenere lo sguardo basso –Non mi pare che ci sia un noi-

-Vuoi abbandonare i tuoi amici, e scappare in America con quel damerino?- Dice nervoso stringendo i pugni.

-Non sto scappando…ho solo fatto una scelta-

-Ma perché sei venuta?- Urla battendo i piedi –Potevi risparmiarti la fatica di venire, so già che sei una codarda-

-Questo è un colpo basso Hayama- Indietreggio pronta a correre via, appena si presenta l’occasione.

-Se non ti importa niente di noi, allora vattene via- È arrabbiato? Deluso? Non riesco a decifrare ciò che prova.

-Vattene da quel tuo attore da strapazzo- Dimmi che non lo pensi davvero Akito, ti prego.

-Volevo solo dirti addio e…- All’improvviso i miei occhi si inumidiscono –Spero che tu e Fuka, siate felici insieme-

Ed ecco che scoppio in lacrime, lui è immobile, fermo. Non gli lascio il tempo di dire o fare nulla, corro veloce, via lontano da lui. Sto correndo come mai ho fatto prima d’ora, non voglio che mi raggiunge, non voglio i suoi abbracci o che mi dica che con Fuka,o non c’è altro che amicizia.
Perché scappare è più facile, anche se ora sto piangendo, e il mio cuore è a pezzi, sono sicura che se tornassi indietro e lo stringessi forte al petto, domani non riuscirei a partire.
Per questo devo andare via, devo capire ciò che provo.
E dirgli addio,mi sembra la cosa più sensata in questo momento.

*Fine Flashback*

-Parlami- Akito appoggia le labbra sulla mia fronte, incitandomi a dirgli qualcosa.

-Le storie a distanza non funzionano mai, e lo sai-

-Non mi importa, io voglio stare con te- Dice continuando a baciarmi il viso.

-Perché soffrire?- Cerco di farlo spostare –Non è più facile dirsi addio e basta?-

Akito mi fissa, ha la bocca semi aperta, le sue mani mi stringono ancora, e credo di essere arrossita. Io lo voglio ma non voglio soffrire perché non staremo insieme sul serio, sarei lontani e soli.

-Dovresti saperlo ormai- Mi bacia, senza lasciarmi il tempo di capire. –Le cose facili, non mi sono mai piaciute- Sorride per la prima volta.

Continua a baciarmi a lungo, le sue labbra sono morbide e hanno un buon sapore. Va bene, tutto quello che pensavo fino a questo momento è andato a farsi benedire. Quelle credo, che fossero solo paure e timori. Se lo amo? Non lo so ancora, lui mi attrae, mi piace, ma amare? Lo sappiamo entrambi credo. Vogliamo stare insieme ma io ho un aereo da prendere.

-Vai- Dice sfiorando un ultima volta le mie labbra.

-Se vado, passeranno mesi prima che torno- Akito vuoi davvero che vado via?

-Lo so, ma…questa è la tua vita. Se lo facessi io tu diresti le stesse cose-

Noto Naozumi e Rei che mi guardano, è ora…devo decidere, partire o non partire?
È una scelta molto dura. Abbasso lo sguardo, lui mi lascia andare. Vado incontro a Naozumi, lui sembra triste e un po’ distaccato. Gli chiedo scusa spero che capisca. Mi abbraccia e dice che ha capito.

3 Giorni dopo…

Il sole è già alto, un flebile raggio disturba il mio sonno, mi alzo scostando le coperte.
Vado in bagno a farmi una doccia, ne ho proprio bisogno.
Poco dopo, trovo la colazione sul letto, sorrido sta diventando piuttosto dolce.
Non mi accorgo subito che la tv è accesa, c’è un intervista di Naozumi.

-Sei pentita di non essere andata?-

-Mh..no, perché altrimenti non sarei qui- Sorrido cingendogli il collo.

-Si, ma domani…-

-Voglio solo pensare ad oggi, non a domani-

Faccio il giro del divano, Akito allarga le braccia accogliendomi sulle ginocchia. Non peso troppo, sono ancora in accappatoio e lui è in boxer. Lo bacio, non una, ma due e tre, e quattro volte. Perché domani prenderò quel fottuto aereo e non potrò pi baciarlo come ora.

-Mi mancherai quando sarai via- Soffia nel mio orecchio, ho un fremito.

-Tornerò presto- Dico rassicurandolo.

-Lo so...-

-Ti voglio bene Kurata- Non importa se non mi dice che mi ama, perché io so che è così.

-Ti voglio bene anche io, scemo-


Ciao, è la mia prima fic su Rossana. Voglio dire che non ho mai letto il manga, anche se penso di farlo presto. Rossana è stato sempre il mio anime preferito, e ho pensato spesso di scrivere una storia ma non sapevo cosa scrivere su sana e Naozumi. Perchè prima mi piaceva lui, ma non più xD E qundi la mia mente ha partorito questa storia, spero possa piacere e a voi i commenti! Sul finale non sapevo se scrivere altro o no, ho pensato meglio finirla quì, volevo una one shot perchè se fosse stata a capitoli non so quando avrei riaggiornato. xD Va bene, se siete arrivati fino a quì fatemi sapere com'è, se ci sono errori etc..! Ciao!

  
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