Luuuune... qui
là-haute s'allumeeee... Sur les toits de Paris...
Oh... ehm...
*Carillon spegne la musica e si ricompone*
Perdonatemi XD Ultimamente cantare una canzone cantata da Bruno Pelletier mi
capita spesso xD Per maggiori informazioni vedi nel mio account *sese*
Comunque, ho codesta nuova ONE-SHOT *__*
L'ho scritta giusto oggi, in seguito ad una folgorazione (di quelle da scossa
elettrica, capite? Così vi spiegate le minchiate della fanfiction XD). E
ovviamente non dico nulla di più, visto che se siete qui, significa che volete
leggere.
NON CI SONO ASSOLUTAMENTE SPOILER NELLA STORIA, ma in fondo farò il mio piccolo
commento a ciò che so del settimo libro, se non volete spoiler non evidenziate
il testo xD, perchè sarò così brava e simpatica da scrivere il commento in
bianco che potete vedere solo se evidenziate xD Che genio, eh? xD
Mi stavo per scordare la cosa più importante:
*me prende un respirone* Oggi faccio due anni su EFP *__* Ma ci pensate? Due
anni! Sono vecchia!
Ammetto che ho scritto sta fanfic solo allo scopo di postare qualcosa oggi xD
Ho fatto anche una tag sull'argomento *sese*
Et le
matin se réveille sur le lit encore défait
(e il mattino si risveglia sul letto ancora disfatto)
La lune éclaire ton sommeil d'un dernier reflet
(la luna rischiara i tuoi sogni con un ultimo riflesso)
Lentement je te caresse sans te réveiller
(lentamente ti accarezzo senza svegliarti)
Avant que le jour ne se lève, je dois m'en aller
(prima
che si levi il giorno, me ne dovrò andare)
[Madeleine - Bruno Pelletier]
***
Se queste mura potessero parlare...
Io avrei qualcuno con cui chiacchierare!
Piacere, sono il tappeto rosso della sala comune di Grifondoro, e... no, nel caso
ve lo stiate chiedendo, non parlo con chiunque, anzi non parlo, punto. Ma visto
che con i muri di pietra, le poltrone, i tavolini non posso comunicare, oggi
farò una chiacchierata con voi.
So tutto di tutti, chiedete pure. E non è perchè sono pettegolo, e lo sono,
credetemi, ma perchè sono un tappeto.
Cosa c'entra mi chiedete?
Oooh... ma ragazzi, mettete in moto il cervello. No? Okay, ve lo spiego io.
Ci sono diversi motivi.
Innanzitutto perchè un tappeto è fatto di fili intrecciati. E i fili intrecciati
sono come le vite delle persone, diverse tra loro in lunghezza, sporcizia, resistenza,
condotta. Mi spiego: Un filo rosso cupo può stare ad una persona non proprio
limpida da un punto di vista morale, per così dire. Inutile dire che sono un
tappeto composto soprattutto da fili rossi scuri, perchè tutti hanno qualche
macchia che infastidisce la coscienza. A questo punto immagino che il tappeto
verde dei serpeverde sia di un verde molto, molto scuro. Ma non ne ho idea. Sono
millenni che non mi sposto di qui.
Non che io voglia spostarmi, eh?
Nonostante tutto, è abbastanza interessante fare il tappeto. E sapere tutto di
tutti. All'incirca.
Ho un filo per ogni singolo alunno Grifondoro. Passato e presente. Ma non molti
sono interessanti. Non molti riesco a conoscerli a fondo.
Di solito un filo si fa interessante da osservare quando il suo corrispettivo in
carne ed ossa ha dei pensieri così fastidiosi da spingerlo a sedere qui davanti
al fuoco. Quando un Grifondoro ha problemi abbastanza soffocanti ed intensi,
così tanto da farlo sedere sul vecchio, liso tappeto rosso davanti alla fiamme che
danzano. E' in quel momento che quel filo che gli appartiene acquista più vita,
più chiarezza nei dettagli.
E' esattamente come se colui, o colei, che si siede mi raccontasse di sé. Ogni
cosa, ogni pensiero. Anche quelli che lui (o lei) ancora non conosce.
Inoltre queste poltrone, queste qui vicine, sono un punto di smistamento per i
pettegolezzi sul resto degli studenti, oltre che di questioni importanti e
ripassi.
Ma ciò che mi rende un tappeto più singolare degli altri, rispetto a quelli delle
altre casate, soprattutto, (la faccenda dei fili-vita è comune a tutti noi), è una vecchia
credenza dei Grifondoro, ma che è nota a tutti, all'interno della scuola. Ne avrete di
certo sentito parlare.
Ma come non ne avete mai sentito accenno? Ma dove vivete?
Bene vi spiegherò ANCHE questo.
Sono un tappeto rosso. Rosso. Il colore dell'amore. No, ora non ridete!
In breve: quando due grifondoro di mettono insieme, si innamorano, trovano un
momento da dedicare al vecchio, liso, tappeto rosso di Grifondoro. Non siate
maliziosi. Questi due ipotetici innamorati si inginocchiano su di me e prendono
l'estremità di due fili vicini, dal bordo, e fanno un nodo.
E' una specie di buon augurio. Finché il nodo c'è loro sono insieme.
Se, malauguratamente, i due si lasciano il nodo si disfa. E non è che vengano
loro a scioglierlo. No. Il nodo è il simbolo del legame. Quando il legame si
spezza il nodo si scioglie. Non è niente di macchinoso, semplicemente va
allentandosi e infine al minimo movimento di scioglie. Niente di importante. Ma
uno di quegli stupidi gesti che i giovani adorano, uno di quei simboli così
bislacchi ma così semplici e veri.
In più, con tutta la storia dei fili-vite la cosa si fa piuttosto ufficiale.
Strano ma vero: nessuno ha mai preso il filo sbagliato. Quando Milly ha fatto
il nodo con Jack nessuno dei due ha preso il filo sbagliato. Nessuno lo fa mai.
E chissà perchè quelli destinati a stare insieme, comunque vada, sono sempre,
sempre vicini. E' stato così per Milly e Jack, è stato così per Victoria e
Pierre, è stato così per James e Lily, è stato così per Josh e Madeleine, è
stato così per...
Cos'è quello sguardo? Ho detto qualcosa che non va? Ah... Vedo che due nomi in
particolare hanno catturato la vostra attenzione!
Conoscevate per caso James e Lily?
Una gran bella storia. Triste, ma bella.
Una sera ricordo che si erano messi ad urlare proprio qui sopra. Era stata una
scena particolarmente esilarante per chi assisteva e non era loro amico. Tutta la sala comune li fissava come fossero
pazzi, probabilmente, in effetti, lo erano.
Dopo essersi gridati contro per almeno dieci minuti ed essersi squadrati in
cagnesco per altri cinque James Potter aveva spostato lo sguardo e allentato la
stretta delle mani, che prima erano chiuse in due pugni nervosi, ed era uscito
dalla sala comune quasi di corsa, senza guardare in faccia nessuno, senza alzare
il volto.
Sono quasi certo di aver sentito una goccia d'acqua, una lacrima, precipitare dal suo viso fin
sull'intreccio dorato che aveva sotto i piedi. Solo quella ragazza era riuscito
a toccarlo veramente, a scuoterlo. Lui la amava davvero, e lei lo amava davvero,
anche se lo scoprì dopo. Quante volte lo avevo sentito pavoneggiarsi,
quante volte era stato disteso qui sopra ad osservare le fiamme o a lanciare
sguardi dall'altra parte della sala, dove stavano i tavolini per studiare, e
dove sedeva abitualmente Lily. Quante volte lei sedeva qui con il suo libro appoggiando lo
schiena al divano, oppure disegnando su un blocco palesemente babbano. Quante
volte, durante il loro ultimo anno, lei osservava James che confabulava con gli
amici in un angolo e si sentiva sorridere senza rendersene conto.
Quante volte si erano ritrovati qui entrambi, vicini come mai prima, sempre più
vicini, sempre di più, sempre di più.
Ma io lo sapevo fin dall'inizio. Erano due fili che partivano lontani ma che poi
si ritrovavano a giocare insieme, intrecciarsi e si ritrovavano alla fine
insieme. E poi c'è quel nodo, che ancora, nonostante gli anni e la fine delle
loro vite, è intatto, saldo.
Ero qui quando James confidava ai malandrini di amare Lily, di amarla davvero,
seriamente. Era qui mentre Lily pensava a lui, in termini diversi dai
precedenti. Ero qui, quando, dopo quella litigata, Lily aveva seguito James
fuori. Ero qui, quando tornati, qualche ora dopo, ridevano insieme. Quando
allora bagnati fradici si sedevano e ravvivavano il fuoco per scaldarsi. E si
abbracciavano.
Harry, il loro unico figlio, frequenta Hogwarts proprio in questo periodo. E'
all'ultimo anno.
Anche lui sembra aver trovato qualcuno da amare tanto da piangere.
Ieri si sono accoccolati qui sopra insieme, e hanno fatto il loro nodino. Hanno
scelto due fili dorati, accanto a quelli rosso vivo di Lily e James. Entrambi i
nodi rimarranno per sempre, lo so con certezza.
Eccoli qui. Ridono, sono fradici anche loro.
Harry le tiene entrambe le mani e cammina all'indietro, tirandola un po' nella
mia direzione. Ridono per motivi loro, che nessuno comprenderà mai. Appena Harry
mi calpesta il bordo lei gli posa un bacio breve sulle labbra chiuse e bagnate,
poi gli sorride arrossendo appena, appena perchè non ha il tempo materiale di
arrossire ponderatamente. Harry cade all'indietro con un'aria totalmente ebete
trascinandosi dietro lei.
Scoppiano entrambi a ridere, e quelle risate non riecheggiano neanche, pur
essendo la sala vuota, sembra tutto ovattato, tutto creato apposto per loro e la
loro intimità.
Lui continua ad attorcigliare una sua ciocca di capelli attorno alle dita,
osservando il proprio movimento ipnotizzato, lei lo esamina in silenzio. Hanno
smesso di ridere.
“Hai dei capelli impossibili” Mormora lui muovendo appena le labbra in un
sorriso. Hermione posa il mento sul suo petto, smettendo di reggersi con le
braccia e fa un broncio che lui sembra trovare adorabile, dallo sguardo.
“Da che pulpito” Harry ridacchia poi la bacia ancora, affondando la mano in
quella massa così impossibile. Ora è arrossita veramente. Lui la osserva
piano poi solleva un po' la testa come per baciarla ancora, ma non lo fa.
“Sei bella” E lo è davvero, almeno ai suoi occhi. Hermione non è mai stata
Miss Hogwarts, ma è Hermione, ed è questo che importa ad Harry. E lo si
capisce da lontano un miglio che è così. Lui sposta appena lo sguardo mentre con
due dita le accarezza la schiena “E sei tutta per me”
Lei sorride, annuendo col solo sguardo, e si sistema in modo che la guancia
poggi sul torace di Harry che inizia ad accarezzarle la guancia che invece è
rimasta all'aria. Prende un bel respiro, tremolante, come timoroso di far troppo
rumore o di raccogliere troppa poca aria. Volta la testa e guarda il fuoco come
lo guarda Hermione, senza smettere di strusciare il dorso della mano sulla pelle
del viso della ragazza.
Dopo almeno dieci minuti che sono fermi, in silenzio, a guardare il fuoco che va
spegnendosi, Hermione si muove.
“Domani dobbiamo dirlo a Ron” Gli occhi di entrambi ora mutano appena. E'
paura, ansia, preoccupazione.
“Dobbiamo?”
“Dobbiamo” Harry sospira pesantemente, mentre Hermione si solleva e lo
scruta, ma lui fissa di nuovo il fuoco, nel sedersi.
Si accorge solo quando lei è a qualche centimetro a suo viso, se la ritrova con
la bocca praticamente sulla fronte. Gli soffia via i capelli e vi posa le
labbra, per poi sostituirle con la proprio fronte, prendendogli le mani fredde.
“Andrà tutto bene. Lui capirà”
“Lui lo sa”
“In che senso?” Lei si stacca ma non divide le proprie mani da quelle del
ragazzo, ma lui sembra soprappensiero.
“Tutti lo sanno”
“Davvero?” Il tono un po' allarmato di Hermione lo tira giù dalle nuvole, e
le sorride per tranquillizzarla.
“Non in quel senso. Tutti sapevano che... c'era qualcosa tra noi”
“Era davvero così evidente?” Ridacchia, ora, la riccia, e lui la imita,
facendo scorrere le mani verso l'alto sulla sua schiena e tirandola a sé
con quel movimento.
“Oh, si. Molto evidente. Eravamo noi gli unici ad essere davvero convinti che
fosse solo amicizia” Hermione si siede sopra le sue gambe incrociate,
adagiando la nuca alla sua spalla.
“Sono ancora tua amica, Harry?”
“Non potrebbe essere altrimenti, Hermione”
“Voglio dire... Io non ho perso il mio migliore amico, vero?” Si volta un
po' per guardarlo preoccupata, lui le posa un dito sul naso, schiacciandolo un
po', divertito.
“Sono il tuo migliore amico per prima cosa, non dimenticarlo” toglie il dito
e si avvicina con le labbra, sfiorando le sue e poi sorridendo “Solo un po'
più affettuoso“
Dopo l'ennesimo bacio, e l'ennesima parolina romantica e melensa che tanto gli
innamorati amano, Harry le fa un sorriso un po' più sobrio e le dà una pacca
sull'anca, muovendo le gambe verso l'alto per farla alzare “Su, è ora di
andare a nanna per le signorine perbene >> Hermione ridacchia e si alza,
e dopo essersi sistemata un attimo si volta e afferra due lembi del mantello
bagnato del suo ragazzo, in corrispondenza del petto e lo attira a sé con
energia. Lo aggredisce, in parole povere, con un bacio mozzafiato. E Harry
rischia di nuovo di cadere sul tappeto. Quella ragazza ha un effetto
nocivo sull'equilibrio del ragazzo.
“Perbene, eh?” gli sussurra sulla bocca, quando finalmente gli permette
ritrovare fiato e baricentro.
“Devo averti confusa con un'altra” Le dice completamente frastornato, lei
sorride soddisfatta e lo lascia andare, con un amichevole patpat sul
bordo del mantello che aveva appena strattonato a mo' di maniglie.
Lo prende per mano e lo trascina fin davanti alle scale per i dormitori “E'
ora che i bravi bambini vadano a letto” Nonostante Harry sia ancora un pochino
imbambolato gli sorride malizioso e malandrino, mentre lei assume una sfumatura
bordeaux.
“Devo dimostrarti anche io che non sono un bravo bambino?” chiede beffardo
mentre le passa due dita sotto il mento e le fa sollevare di più il viso,
ghignando.
“Non... io non intendevo... Insomma Harry!” Il ghignò si rilassa un attimo
prima che Harry la baci.
“Meglio andare a dormire. Domani dovremo essere nel pieno delle forze”
“A che mi servono le forze?” lo provoca lei dondolando un po' con stampata
in viso un'espressione decisamente furba. Lui la osserva per alcuni secondi per
poi fare un movimento con la mano come per scacciare una mosca, ridacchiando
sotto i baffi.
“Meglio lasciar cadere l'argomento” Hermione ride e gli abbraccia il collo
con le braccia, sfiora il suo naso con il proprio “Domani, mentre facciamo i
compiti, penso che potrebbe andare bene”
“Andrà benissimo. Ron capirà”
“Lo spero”
“E' cresciuto molto”
“Lo so”
“Allora non preoccupiamoci ora”
Hermione gli sorride, poi gli schiocca un ultimo bacio sulle labbra prima di
andare veramente a dormire. Infine lo libera dall'abbraccio, di malavoglia, e si
affretta a salire il primo gradino, rimanendo tuttavia affacciata finché anche
lui non sale sul primo gradino e spunta dall'altra parte del muro con il capo
soltanto.
“Buona notte signorina non molto perbene”
“Sogni d'oro bambino poco bravo” Lui le fa la linguaccia e scompare dietro
la parete, lei si affretta a fare altrettanto, salvo poi sentire la voce del
moro che riecheggiava per le scale.
“Ti amo”
“Lo so. Ti amo anche io”
“Lo so”
Ecco, scenette del genere sono all'ordine del giorno, ma raramente sono sincere.
Si capisce dal respiro. Harry ed Hermione erano tranquilli, dopotutto, avevano
un respiro leggero e loro stessi lo erano, come se saltellassero sulla luna,
dicevano certe cose senza pensarci, totalmente spontanei.
Tra loro non c'è la paura di dire qualcosa di sbagliato, è troppo forte ciò che
li lega.
Certi dicono delle belle cose, non ne dubito, ma li ho sentiti ripeterle ad
almeno cinque ragazze, nello stesso identico modo. Comincio a pensare che se le
scrivano.
Harry ed Hermione sono diversi, non hanno mai detto cose tra loro tanto per
dire, o meglio, non lo hanno mai fatto per farsi piacere all'altro. Loro
parlano tanto, ma sono certo che sia solo perchè il silenzio è noioso alla
lunga. Loro si comprenderebbero perfettamente in tutto, anche senza bisogno di
parlare.
Sono così dolci tra loro.
Mi sarebbe venuta la nausea, non fosse che sono un tappeto e quindi,
ahimé, non ho lo stomaco.
Comunque sia, prima di lasciarvi, volevo tranquillizzarvi su come andranno le
cose domani. Beh, vedete, non è che io possa veramente sapere che succederà, ma
posso fare un pronostico piuttosto realistico.
Quando Harry ed Hermione, preoccupatissimi diranno ad un Ron allarmato
che stanno insieme già da qualche settimana lui non avrà un cedimento di
nervi, né una crisi isterica che lo porterà a togliere il saluto ai
nostri due innamorati, no. Lui scoppierà a ridere alle loro espressioni
tormentate e alle loro scuse accorate. Chiederà loro se credono di
darla a bere a qualcuno. Poi spiegherà serenamente che chiunque si era
accorto di ciò che era accaduto tra i due. Le occhiate tra i banchi, in aula,
sulla tavolata a cena, mentre facevano i compiti, i piccoli contatti quando
camminavano per i corridoi affollati, i nomi pronunciati con una sorta di
emozione mal nascosta, i sorrisi complici.
Non era esattamente quel che si dice segreto ecco. Né tanto meno
una novità.
Io so tutto questo perchè Ron stava seduto giusto qua, quando Calì e
Lavanda lo avevano raggiunto ridacchiando maliziose e lanciando occhiatine al
tavolo dove Harry ed Hermione sedevano vicini, si erano chinate chiedendo
al rosso da quanto tempo Potter e Granger stavano assieme ufficialmente. E lui
aveva risposto che non era ancora ufficiale, non per il mondo almeno, per
loro due probabilmente sì.
E so perfettamente perchè lui non se la prenderà a male, nonostante il ritardo e
nonostante il fatto in sé.
Non ve lo svelerò.
No, non ve lo dirò.
Ho detto di no.
Oooh... e va bene! Se proprio insistete... solo due indizi.
Il tutto ha a che fare con una bionda bizzarra e con l'unico filo del
tappeto che ha l'estremità annodata ad un filo blu, proveniente dal
tappeto della casata dei Corvonero.
Capito di chi parlo, vero?
Scommetto che a quel punto della loro conversazione, grazie alle espressioni dei
due innamorati di cui abbiamo appena sbirciato la serata, Ron troverà modo
e cagione di rotolarsi, ridendo fino alle lacrime, su questo vecchio,
liso tappeto rosso.
***
Com'è andata?
Spero bene XD
Ora, miei cari, portate la freccina su "Vuoi inserire una recensione?", pigiate
sul tasto sinistro del vostro mouse con l'indice, da bravi, e scribacchiate
qualcosa xD *Ammicca*
Bien, ho promesso un PICCOLO commento ma credo che non sarà un vero e proprio
commento, ma più un mio personalissimo pensiero, evidenziate se non avete
paura degli SPOILER xD
Sarà una
dichiarazione più che altro è___é
Io tenevo per H/Hr, così non è stato, ma visto che fine hanno fatto i poveri
personaggi credo che ignorerò categoricamente la pubblicazione degli ultimi due
libri xD H/Hr sono la coppia perfetta, la coppia più sensata e la coppia che
sarebbe stata la più bella. Almeno secondo me. Se la Rowling non la pensa al mio
stesso modo fatti suoi, anzi MEGLIO, perchè se avesse chiamato i figli di Harry
ed Hermione come i figli di Harry e Ginny credo che avrei buttato il libro dalla
finestra.
Dopo questo è doveroso informarvi che sono fermamente convinta che Hugo sia
figlio di Harry *sese* Hermione ha tradito Ron con Harry e si è ritrovata
incinta di Hugo. Tra l'altro come vedete Hugo è sia l'iniziale di Harry che
l'iniziale di Hermione, mentre Rose è l'iniziale di Ron, quindi avrebbe senso,
inoltre non mi sembra che lo descrivano, no? Quindi per me Hugo è figlio di
Harry ed Hermione XD
Detto questo chiudo XD, solo: auror mi raccomando, non desistete! H/Hr è la
migliore è_____é
Okay, fatto *ç*
Ho finito xD
Bene vi lascio xD
Non dimenticatevi di cliccare e ditemi che ne pensate della fanfic XD