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Autore: Shee    22/08/2007    28 recensioni
Io avrei qualcuno con cui chiacchierare!
Una chiacchierata con il vecchio, liso tappeto rosso della sala comune di Grifondoro. Un tappeto piuttosto pettegolo, se volete saperlo.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Luuuune... qui là-haute s'allumeeee... Sur les toits de Paris...
Oh... ehm...
*Carillon spegne la musica e si ricompone*
Perdonatemi XD Ultimamente cantare una canzone cantata da Bruno Pelletier mi capita spesso xD Per maggiori informazioni vedi nel mio account *sese*
Comunque, ho codesta nuova ONE-SHOT *__*
L'ho scritta giusto oggi, in seguito ad una folgorazione (di quelle da scossa elettrica, capite? Così vi spiegate le minchiate della fanfiction XD). E ovviamente non dico nulla di più, visto che se siete qui, significa che volete leggere.
NON CI SONO ASSOLUTAMENTE SPOILER NELLA STORIA, ma in fondo farò il mio piccolo commento a ciò che so del settimo libro, se non volete spoiler non evidenziate il testo xD, perchè sarò così brava e simpatica da scrivere il commento in bianco che potete vedere solo se evidenziate xD Che genio, eh? xD

Mi stavo per scordare la cosa più importante:
*me prende un respirone* Oggi faccio due anni su EFP *__* Ma ci pensate? Due anni! Sono vecchia!
Ammetto che ho scritto sta fanfic solo allo scopo di postare qualcosa oggi xD
Ho fatto anche una tag sull'argomento *sese*

Et le matin se réveille sur le lit encore défait
(e il mattino si risveglia sul letto ancora disfatto)
La lune éclaire ton sommeil d'un dernier reflet
(la luna rischiara i tuoi sogni con un ultimo riflesso)
Lentement je te caresse sans te réveiller
(lentamente ti accarezzo senza svegliarti)
Avant que le jour ne se lève, je dois m'en aller
(prima che si levi il giorno, me ne dovrò andare)

[Madeleine - Bruno Pelletier]


***


Se queste mura potessero parlare...
Io avrei qualcuno con cui chiacchierare!
Piacere, sono il tappeto rosso della sala comune di Grifondoro, e... no, nel caso ve lo stiate chiedendo, non parlo con chiunque, anzi non parlo, punto. Ma visto che con i muri di pietra, le poltrone, i tavolini non posso comunicare, oggi farò una chiacchierata con voi.
So tutto di tutti, chiedete pure. E non è perchè sono pettegolo, e lo sono, credetemi, ma perchè sono un tappeto.
Cosa c'entra mi chiedete?
Oooh... ma ragazzi, mettete in moto il cervello. No? Okay, ve lo spiego io.
Ci sono diversi motivi.
Innanzitutto perchè un tappeto è fatto di fili intrecciati. E i fili intrecciati sono come le vite delle persone, diverse tra loro in lunghezza, sporcizia, resistenza, condotta. Mi spiego: Un filo rosso cupo può stare ad una persona non proprio limpida da un punto di vista morale, per così dire. Inutile dire che sono un tappeto composto soprattutto da fili rossi scuri, perchè tutti hanno qualche macchia che infastidisce la coscienza. A questo punto immagino che il tappeto verde dei serpeverde sia di un verde molto, molto scuro. Ma non ne ho idea. Sono millenni che non mi sposto di qui.
Non che io voglia spostarmi, eh?
Nonostante tutto, è abbastanza interessante fare il tappeto. E sapere tutto di tutti. All'incirca.
Ho un filo per ogni singolo alunno Grifondoro. Passato e presente. Ma non molti sono interessanti. Non molti riesco a conoscerli a fondo.
Di solito un filo si fa interessante da osservare quando il suo corrispettivo in carne ed ossa ha dei pensieri così fastidiosi da spingerlo a sedere qui davanti al fuoco. Quando un Grifondoro ha problemi abbastanza soffocanti ed intensi, così tanto da farlo sedere sul vecchio, liso tappeto rosso davanti alla fiamme che danzano. E' in quel momento che quel filo che gli appartiene acquista più vita, più chiarezza nei dettagli. E' esattamente come se colui, o colei, che si siede mi raccontasse di sé. Ogni cosa, ogni pensiero. Anche quelli che lui (o lei) ancora non conosce.
Inoltre queste poltrone, queste qui vicine, sono un punto di smistamento per i pettegolezzi sul resto degli studenti, oltre che di questioni importanti e ripassi.
Ma ciò che mi rende un tappeto più singolare degli altri, rispetto a quelli delle altre casate, soprattutto, (la faccenda dei fili-vita è comune a tutti noi), è una vecchia credenza dei Grifondoro, ma che è nota a tutti, all'interno della scuola. Ne avrete di certo sentito parlare.
Ma come non ne avete mai sentito accenno? Ma dove vivete?
Bene vi spiegherò ANCHE questo.
Sono un tappeto rosso. Rosso. Il colore dell'amore. No, ora non ridete!
In breve: quando due grifondoro di mettono insieme, si innamorano, trovano un momento da dedicare al vecchio, liso, tappeto rosso di Grifondoro. Non siate maliziosi. Questi due ipotetici innamorati si inginocchiano su di me e prendono l'estremità di due fili vicini, dal bordo, e fanno un nodo.
E' una specie di buon augurio. Finché il nodo c'è loro sono insieme.
Se, malauguratamente, i due si lasciano il nodo si disfa. E non è che vengano loro a scioglierlo. No. Il nodo è il simbolo del legame. Quando il legame si spezza il nodo si scioglie. Non è niente di macchinoso, semplicemente va allentandosi e infine al minimo movimento di scioglie. Niente di importante. Ma uno di quegli stupidi gesti che i giovani adorano, uno di quei simboli così bislacchi ma così semplici e veri.
In più, con tutta la storia dei fili-vite la cosa si fa piuttosto ufficiale.
Strano ma vero: nessuno ha mai preso il filo sbagliato. Quando Milly ha fatto il nodo con Jack nessuno dei due ha preso il filo sbagliato. Nessuno lo fa mai. E chissà perchè quelli destinati a stare insieme, comunque vada, sono sempre, sempre vicini. E' stato così per Milly e Jack, è stato così per Victoria e Pierre, è stato così per James e Lily, è stato così per Josh e Madeleine, è stato così per...
Cos'è quello sguardo? Ho detto qualcosa che non va? Ah... Vedo che due nomi in particolare hanno catturato la vostra attenzione!
Conoscevate per caso James e Lily?
Una gran bella storia. Triste, ma bella.
Una sera ricordo che si erano messi ad urlare proprio qui sopra. Era stata una scena particolarmente esilarante per chi assisteva e non era loro amico. Tutta la sala comune li fissava come fossero pazzi, probabilmente, in effetti, lo erano.
Dopo essersi gridati contro per almeno dieci minuti ed essersi squadrati in cagnesco per altri cinque James Potter aveva spostato lo sguardo e allentato la stretta delle mani, che prima erano chiuse in due pugni nervosi, ed era uscito dalla sala comune quasi di corsa, senza guardare in faccia nessuno, senza alzare il volto.
Sono quasi certo di aver sentito una goccia d'acqua, una lacrima, precipitare dal suo viso fin sull'intreccio dorato che aveva sotto i piedi. Solo quella ragazza era riuscito a toccarlo veramente, a scuoterlo. Lui la amava davvero, e lei lo amava davvero, anche se lo scoprì dopo. Quante volte lo avevo sentito pavoneggiarsi, quante volte era stato disteso qui sopra ad osservare le fiamme o a lanciare sguardi dall'altra parte della sala, dove stavano i tavolini per studiare, e dove sedeva abitualmente Lily. Quante volte lei sedeva qui con il suo libro appoggiando lo schiena al divano, oppure disegnando su un blocco palesemente babbano. Quante volte, durante il loro ultimo anno, lei osservava James che confabulava con gli amici in un angolo e si sentiva sorridere senza rendersene conto.
Quante volte si erano ritrovati qui entrambi, vicini come mai prima, sempre più vicini, sempre di più, sempre di più.
Ma io lo sapevo fin dall'inizio. Erano due fili che partivano lontani ma che poi si ritrovavano a giocare insieme, intrecciarsi e si ritrovavano alla fine insieme. E poi c'è quel nodo, che ancora, nonostante gli anni e la fine delle loro vite, è intatto, saldo.
Ero qui quando James confidava ai malandrini di amare Lily, di amarla davvero, seriamente. Era qui mentre Lily pensava a lui, in termini diversi dai precedenti. Ero qui, quando, dopo quella litigata, Lily aveva seguito James fuori. Ero qui, quando tornati, qualche ora dopo, ridevano insieme. Quando allora bagnati fradici si sedevano e ravvivavano il fuoco per scaldarsi. E si abbracciavano.

Harry, il loro unico figlio, frequenta Hogwarts proprio in questo periodo. E' all'ultimo anno.
Anche lui sembra aver trovato qualcuno da amare tanto da piangere.
Ieri si sono accoccolati qui sopra insieme, e hanno fatto il loro nodino. Hanno scelto due fili dorati, accanto a quelli rosso vivo di Lily e James. Entrambi i nodi rimarranno per sempre, lo so con certezza.
Eccoli qui. Ridono, sono fradici anche loro.
Harry le tiene entrambe le mani e cammina all'indietro, tirandola un po' nella mia direzione. Ridono per motivi loro, che nessuno comprenderà mai. Appena Harry mi calpesta il bordo lei gli posa un bacio breve sulle labbra chiuse e bagnate, poi gli sorride arrossendo appena, appena perchè non ha il tempo materiale di arrossire ponderatamente. Harry cade all'indietro con un'aria totalmente ebete trascinandosi dietro lei.
Scoppiano entrambi a ridere, e quelle risate non riecheggiano neanche, pur essendo la sala vuota, sembra tutto ovattato, tutto creato apposto per loro e la loro intimità.
Lui continua ad attorcigliare una sua ciocca di capelli attorno alle dita, osservando il proprio movimento ipnotizzato, lei lo esamina in silenzio. Hanno smesso di ridere.
“Hai dei capelli impossibili” Mormora lui muovendo appena le labbra in un sorriso. Hermione posa il mento sul suo petto, smettendo di reggersi con le braccia e fa un broncio che lui sembra trovare adorabile, dallo sguardo.
“Da che pulpito” Harry ridacchia poi la bacia ancora, affondando la mano in quella massa così impossibile. Ora è arrossita veramente. Lui la osserva piano poi solleva un po' la testa come per baciarla ancora, ma non lo fa.
“Sei bella” E lo è davvero, almeno ai suoi occhi. Hermione non è mai stata Miss Hogwarts, ma è Hermione, ed è questo che importa ad Harry. E lo si capisce da lontano un miglio che è così. Lui sposta appena lo sguardo mentre con due dita le accarezza la schiena “E sei tutta per me”
Lei sorride, annuendo col solo sguardo, e si sistema in modo che la guancia poggi sul torace di Harry che inizia ad accarezzarle la guancia che invece è rimasta all'aria. Prende un bel respiro, tremolante, come timoroso di far troppo rumore o di raccogliere troppa poca aria. Volta la testa e guarda il fuoco come lo guarda Hermione, senza smettere di strusciare il dorso della mano sulla pelle del viso della ragazza.
Dopo almeno dieci minuti che sono fermi, in silenzio, a guardare il fuoco che va spegnendosi, Hermione si muove.
“Domani dobbiamo dirlo a Ron” Gli occhi di entrambi ora mutano appena. E' paura, ansia, preoccupazione.
“Dobbiamo?”
“Dobbiamo” Harry sospira pesantemente, mentre Hermione si solleva e lo scruta, ma lui fissa di nuovo il fuoco, nel sedersi.
Si accorge solo quando lei è a qualche centimetro a suo viso, se la ritrova con la bocca praticamente sulla fronte. Gli soffia via i capelli e vi posa le labbra, per poi sostituirle con la proprio fronte, prendendogli le mani fredde.
“Andrà tutto bene. Lui capirà”
“Lui lo sa”
“In che senso?” Lei si stacca ma non divide le proprie mani da quelle del ragazzo, ma lui sembra soprappensiero.
“Tutti lo sanno”
“Davvero?” Il tono un po' allarmato di Hermione lo tira giù dalle nuvole, e le sorride per tranquillizzarla.
“Non in quel senso. Tutti sapevano che... c'era qualcosa tra noi”
“Era davvero così evidente?” Ridacchia, ora, la riccia, e lui la imita, facendo scorrere le mani verso l'alto sulla sua schiena e tirandola a sé con quel movimento.
“Oh, si. Molto evidente. Eravamo noi gli unici ad essere davvero convinti che fosse solo amicizia” Hermione si siede sopra le sue gambe incrociate, adagiando la nuca alla sua spalla.
“Sono ancora tua amica, Harry?”
“Non potrebbe essere altrimenti, Hermione”
“Voglio dire... Io non ho perso il mio migliore amico, vero?” Si volta un po' per guardarlo preoccupata, lui le posa un dito sul naso, schiacciandolo un po', divertito.
“Sono il tuo migliore amico per prima cosa, non dimenticarlo” toglie il dito e si avvicina con le labbra, sfiorando le sue e poi sorridendo “Solo un po' più affettuoso
Dopo l'ennesimo bacio, e l'ennesima parolina romantica e melensa che tanto gli innamorati amano, Harry le fa un sorriso un po' più sobrio e le dà una pacca sull'anca, muovendo le gambe verso l'alto per farla alzare “Su, è ora di andare a nanna per le signorine perbene >> Hermione ridacchia e si alza, e dopo essersi sistemata un attimo si volta e afferra due lembi del mantello bagnato del suo ragazzo, in corrispondenza del petto e lo attira a sé con energia. Lo aggredisce, in parole povere, con un bacio mozzafiato. E Harry rischia di nuovo di cadere sul tappeto. Quella ragazza ha un effetto nocivo sull'equilibrio del ragazzo.
“Perbene, eh?” gli sussurra sulla bocca, quando finalmente gli permette ritrovare fiato e baricentro.
“Devo averti confusa con un'altra” Le dice completamente frastornato, lei sorride soddisfatta e lo lascia andare, con un amichevole patpat sul bordo del mantello che aveva appena strattonato a mo' di maniglie.
Lo prende per mano e lo trascina fin davanti alle scale per i dormitori “E' ora che i bravi bambini vadano a letto” Nonostante Harry sia ancora un pochino imbambolato gli sorride malizioso e malandrino, mentre lei assume una sfumatura bordeaux.
“Devo dimostrarti anche io che non sono un bravo bambino?” chiede beffardo mentre le passa due dita sotto il mento e le fa sollevare di più il viso, ghignando.
“Non... io non intendevo... Insomma Harry!” Il ghignò si rilassa un attimo prima che Harry la baci.
“Meglio andare a dormire. Domani dovremo essere nel pieno delle forze”
“A che mi servono le forze?” lo provoca lei dondolando un po' con stampata in viso un'espressione decisamente furba. Lui la osserva per alcuni secondi per poi fare un movimento con la mano come per scacciare una mosca, ridacchiando sotto i baffi.
“Meglio lasciar cadere l'argomento” Hermione ride e gli abbraccia il collo con le braccia, sfiora il suo naso con il proprio “Domani, mentre facciamo i compiti, penso che potrebbe andare bene”
“Andrà benissimo. Ron capirà”
“Lo spero”
“E' cresciuto molto”
“Lo so”
“Allora non preoccupiamoci ora”
Hermione gli sorride, poi gli schiocca un ultimo bacio sulle labbra prima di andare veramente a dormire. Infine lo libera dall'abbraccio, di malavoglia, e si affretta a salire il primo gradino, rimanendo tuttavia affacciata finché anche lui non sale sul primo gradino e spunta dall'altra parte del muro con il capo soltanto.
“Buona notte signorina non molto perbene”
“Sogni d'oro bambino poco bravo” Lui le fa la linguaccia e scompare dietro la parete, lei si affretta a fare altrettanto, salvo poi sentire la voce del moro che riecheggiava per le scale.
“Ti amo”
“Lo so. Ti amo anche io”
“Lo so”

Ecco, scenette del genere sono all'ordine del giorno, ma raramente sono sincere. Si capisce dal respiro. Harry ed Hermione erano tranquilli, dopotutto, avevano un respiro leggero e loro stessi lo erano, come se saltellassero sulla luna, dicevano certe cose senza pensarci, totalmente spontanei.
Tra loro non c'è la paura di dire qualcosa di sbagliato, è troppo forte ciò che li lega.
Certi dicono delle belle cose, non ne dubito, ma li ho sentiti ripeterle ad almeno cinque ragazze, nello stesso identico modo. Comincio a pensare che se le scrivano.
Harry ed Hermione sono diversi, non hanno mai detto cose tra loro tanto per dire, o meglio, non lo hanno mai fatto per farsi piacere all'altro. Loro parlano tanto, ma sono certo che sia solo perchè il silenzio è noioso alla lunga. Loro si comprenderebbero perfettamente in tutto, anche senza bisogno di parlare.
Sono così dolci tra loro.
Mi sarebbe venuta la nausea, non fosse che sono un tappeto e quindi, ahimé, non ho lo stomaco.
Comunque sia, prima di lasciarvi, volevo tranquillizzarvi su come andranno le cose domani. Beh, vedete, non è che io possa veramente sapere che succederà, ma posso fare un pronostico piuttosto realistico.
Quando Harry ed Hermione, preoccupatissimi diranno ad un Ron allarmato che stanno insieme già da qualche settimana lui non avrà un cedimento di nervi, una crisi isterica che lo porterà a togliere il saluto ai nostri due innamorati, no. Lui scoppierà a ridere alle loro espressioni tormentate e alle loro scuse accorate. Chiederà loro se credono di darla a bere a qualcuno. Poi spiegherà serenamente che chiunque si era accorto di ciò che era accaduto tra i due. Le occhiate tra i banchi, in aula, sulla tavolata a cena, mentre facevano i compiti, i piccoli contatti quando camminavano per i corridoi affollati, i nomi pronunciati con una sorta di emozione mal nascosta, i sorrisi complici.
Non era esattamente quel che si dice segreto ecco. Né tanto meno una novità.
Io so tutto questo perchè Ron stava seduto giusto qua, quando Calì e Lavanda lo avevano raggiunto ridacchiando maliziose e lanciando occhiatine al tavolo dove Harry ed Hermione sedevano vicini, si erano chinate chiedendo al rosso da quanto tempo Potter e Granger stavano assieme ufficialmente. E lui aveva risposto che non era ancora ufficiale, non per il mondo almeno, per loro due probabilmente sì.
E so perfettamente perchè lui non se la prenderà a male, nonostante il ritardo e nonostante il fatto in sé.
Non ve lo svelerò.
No, non ve lo dirò.
Ho detto di no.
Oooh... e va bene! Se proprio insistete... solo due indizi.
Il tutto ha a che fare con una bionda bizzarra e con l'unico filo del tappeto che ha l'estremità annodata ad un filo blu, proveniente dal tappeto della casata dei Corvonero.
Capito di chi parlo, vero?
Scommetto che a quel punto della loro conversazione, grazie alle espressioni dei due innamorati di cui abbiamo appena sbirciato la serata, Ron troverà modo e cagione di rotolarsi, ridendo fino alle lacrime, su questo vecchio, liso tappeto rosso.

***

Com'è andata? Spero bene XD
Ora, miei cari, portate la freccina su "Vuoi inserire una recensione?", pigiate sul tasto sinistro del vostro mouse con l'indice, da bravi, e scribacchiate qualcosa xD *Ammicca*
Bien, ho promesso un PICCOLO commento ma credo che non sarà un vero e proprio commento, ma più un mio personalissimo pensiero, evidenziate se non avete paura degli SPOILER xD
Sarà una dichiarazione più che altro è___é
Io tenevo per H/Hr, così non è stato, ma visto che fine hanno fatto i poveri personaggi credo che ignorerò categoricamente la pubblicazione degli ultimi due libri xD H/Hr sono la coppia perfetta, la coppia più sensata e la coppia che sarebbe stata la più bella. Almeno secondo me. Se la Rowling non la pensa al mio stesso modo fatti suoi, anzi MEGLIO, perchè se avesse chiamato i figli di Harry ed Hermione come i figli di Harry e Ginny credo che avrei buttato il libro dalla finestra.
Dopo questo è doveroso informarvi che sono fermamente convinta che Hugo sia figlio di Harry *sese* Hermione ha tradito Ron con Harry e si è ritrovata incinta di Hugo. Tra l'altro come vedete Hugo è sia l'iniziale di Harry che l'iniziale di Hermione, mentre Rose è l'iniziale di Ron, quindi avrebbe senso, inoltre non mi sembra che lo descrivano, no? Quindi per me Hugo è figlio di Harry ed Hermione XD
Detto questo chiudo XD, solo: auror mi raccomando, non desistete! H/Hr è la migliore è_____é
Okay, fatto *ç*

Ho finito xD
Bene vi lascio xD
Non dimenticatevi di cliccare e ditemi che ne pensate della fanfic XD

  
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