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Autore: Joasteroide42    31/01/2013    6 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa è la storia di dei ragazzi che scoprirono le proprie potenzialità e che dovettero prendere delle scelte. Questa è una storia che parla di sbagli, gelosie, amicizia, amore e sopratutto tanti sbagli.

Perché la vita è così, no? Si fa qualcosa convinto che sia giusta e poi ci si rende conto di avere sbagliato. A volte si agisce in un determinato modo anche se si è consapevoli che quell'azione porterà solo guai, ma lo si fa comunque.

E questi sbagli saranno ambientati nella Scuola della Magia più famosa al mondo, Hogwarts, un castello magico non visibile ai babbani (coloro che non hanno poteri magici).

Oh, ma voi di certo sapete già tutto di Hogwarts. Insomma, chi non si sofferma a parlare delle battaglie incredibili di cui la scuola è stata il teatro?

Proprio nei cortili di questa scuola, Lord Voldemort è caduto per mano di Harry Potter (conosciuto anche come “Il ragazzo- che è- sopravvissuto”).

Tutti sanno della fantastica e incredibile storia del ragazzo della cicatrice in fronte, ma nessuno la conoscerebbe se qualcuno, quella notte di Halloween del 1981, non avesse dato la propria vita per salvarlo, pur avendo la possibilità di continuare a vivere.

Lily Potter, così si chiamava, ma quello era il suo nome da sposata. E prima ancora: Lily Evans.

Lily Evans era stata un'amica, una madre, una moglie e una figlia leale e fedele, sempre. Coraggiosa, e per questo motivo era stata smistata a Grifondoro, la Casa degli audaci per eccellenza.

Ma Lily era una ragazza particolare, non di certo una persona che si incontra ogni giorno.

Era bella, certamente, con quei capelli lisci, rossi e lucenti, la pelle candida che sembrava sempre gelata, le lentiggini sparse sul naso e, la caratteristica che colpiva più la gente riguardo al suo aspetto, aveva degli splendidi occhi verdi.

Ma Lily non era particolare per la sua bellezza. Era particolare perché era piena di aspetti contraddittori.

Era dolce ma aggressiva, pungente ma gentile, sicura di sé ma con poca autostima. Davvero, ve lo assicuro, non capita tutti i giorni di incontrare una Lily Evans.

La nostra storia inizia il 21 settembre 1977, quando Lily frequentava il settimo nonché suo ultimo anno a Hogwarts.

Lily Evans , infatti, quel giorno tornò da lezione di Trasfigurazione (la cui insegnante era niente meno che Minerva Mcgranitt) particolarmente irritata.

E di chi era la colpa?

Non era difficile immaginarlo:James Potter.

Non solo aveva preso un voto più alto di lei a Trasfigurazione, fatto che l’aveva particolarmente seccata (perché, andiamo, non studiava neanche il decimo di lei), ma, mentre si avviava verso il ritratto della signora Grassa, l’aveva seguita e davanti a mezza scuola le aveva detto - dal momento che la lezione era terminata da pochi minuti e quel giorno c’era particolarmente caldo, Lily si era tolta la giacca della divisa - :- Hey, Evans, ti stanno cadendo i pantaloni! -.

Proprio davanti a tutti!

Lily, livida di rabbia, gli aveva tirato uno schiaffo.

James era rimasto perplesso ma non scalfito dal gesto e lei, senza lasciarlo ribattere, era corsa via impettita.
Dopo essere entrata nella Sala Comune di Grifondoro, era salita per le scale che portavano ai dormitori femminili ed era entrata nella stanza che condivideva con Alice, Mary e Marlene; dopodiché aveva sfilato dalle assi sotto al suo letto a baldacchino (che stava vicino alla finestra, fortunatamente, perché Lily odiava gli spazi troppo chiusi) un quadernetto azzurro.

Ma la verità è che quello non era un semplice quadernetto:era il suo diario segreto.

Lily si gettò sul proprio letto e, dopo avere afferrato una piuma e una boccetta d'inchiostro dal comodino, cominciò a scrivere:

Lily Evans, 15 settembre, 7° anno ad Hogwarts

Caro diario,

oggi è stata una giornata orribile, odio Potter. Lo odio con tutto il mio cuore. Sarebbe bello se si trasferisse in Antartide. Come può essere un Grifondoro, quello?Secondo me non è molto coraggioso, anche se di certo non si può dire che sia codardo. Ma nobiltà d’animo?!Cavalleria?!Ma per piacere!

Non mi sembra molto cavalleresco prendere in giro una ragazza davanti a tutta la scuola dicendo che le stanno cadendo i pantaloni!

Lui è solo arrogante,sbruffone, presuntuoso,e non vede altro che se stesso. Ma perché non mi lascia in pace?!

Lo vorrei vedere morto.

Immediatamente Lily si sentì in colpa per l’ultima frase che aveva scritto. Non sopportava Potter, ma non gli augurava di certo la morte.

Mentre stava per cancellarla, sentì qualcuno avvicinarsi.

Nascose velocemente il diario sotto le assi del letto e ripose piuma e calamaio al loro posto.

Alice piombò in camera come un fulmine, rischiando di cadere in un poltiglia di vestiti che Lily non aveva davvero avuto il coraggio di verificare di chi fossero.

- Tutto bene, Alice? - domandò Lily accigliata ma non esageratamente turbata, perché la sua amica sembrava sempre in uno stato di agitazione abbastanza alto.

Alice non rispose alla domanda della rossa, dicendo invece mentre si aggiustava i morbidi e lunghi capelli corvini:-Su sbrigati!Ti sei dimenticata?Oggi abbiamo lezione di Rune Antiche!Mary e Marlene sono già lì-.

Lily si alzò all’improvviso e replicò in fretta afferrando e infilandoci dentro l’occorrente per la lezione di Rune Antiche:-Me ne ero scordata!Su, andiamo- così, uscirono insieme, dirette a lezione.

Ma il dormitorio non fu vuoto ancora per molto.

Dopo pochi minuti infatti James Potter, Sirius Black e Peter Minus spalancarono la porta.

-Grande quella pozione non scivolante che abbiamo rubato a Lunastorta!Se solo lo sapesse!- disse James soddisfatto di essere entrato nel dormitorio femminile.

Peter annuì con vigore, mentre Sirius sbottò:-Io giuro che la uccido Mary!Mi aveva promesso di prestarle i suoi appunti di Astronomia, ma quando mi ha detto che dovevo andare io a prenderli nei dormitori femminili, Mary non pensava che ci riuscissi!-, ma mentre si stava auto-elogiando, James lo interruppe:-Felpato, gli appunti-.

Sirius si ricordò tutto ad un tratto e disse:-Beh, si...credo ci convenga metterci a cercarl..- ma non aveva finito la frase che Peter era già partito in quarta mettendosi a rovistare i cassetti di un armadio.

James e Sirius lo fissarono un secondo, poi si guardarono, e infine si misero a cercare anche a loro. Dopo tutto, anche a James avrebbero fatto comodo degli appunti. Quando James si mise sotto a un letto a cercare, Sirius inarcò un sopracciglio, ma James ribattè:-Non si sa mai-.

Sirius lasciò perdere e ripartì alla ricerca.

Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.

James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.

James spalancò gli occhi, felice come una Pasqua, e riemerse da sotto il letto. Sirius non capì subito quando vide l’ amico sedersi osservando un quadernetto verde, ma quando si avvicinò, con in mano gli appunti che aveva appena trovato, e vide la scritta enorme in prima pagina, comprese tutto. Ma invece di scioccarsi, scoppiò a ridere, e anche Peter si unì in una timida risata quando vide il quaderno.

-Ahaahaa, tu, la Evans, ahaaha...-. James non rise, ma gli lanciò un occhiataccia, mentre Sirius se ne infischiava:-Ahaahaha, oddio adesso muoio, ahahaa...-

-Sirius- disse James:-Secondo te dovrei leggerlo o no?-.

Sirius domandò sarcastico:-E quando mai ti è importato James?Non abbiamo mai rispettato le regole, siamo i Malandrini!-,

-Già- gli diede man forte Peter.

James, avido di sapere, sfogliò la prima pagina e notò che aveva incominciato il diario solo la settimana prima, ma in quella pagina non c’ era nulla di interessante, solo una breve presentazione. James girò l’ altra pagina e notò che era stata scritta quel giorno. Curioso, cominciò a leggere.

Ma quando ebbe finito la lettura, James aveva un espressione contrita.

Sembrava che qualcuno lo avesse preso a botte. Peter era indignato e Sirius esclamò:-Ah questa no!Questa la facciamo a pagare alla Evans!-.

James non disse nulla, e, dopo aver rimesso a posto il quaderno, uscì dal dormitorio lasciando perplessi Sirius e Peter.

James non ci badò. Sapeva già che Lily lo considerava presuntuoso e arrogante, anche se quelle cose sul Grifondoro e la cavalleria lo avevano un po’ ferito. Ma non erano di certo paragonabili all’ ultima frase: Lo vorrei vedere morto. James si accomodò a tavola in Sala Grande e dopo poco fu raggiunto da Peter e Sirius.

Peter provò a consolarlo e Sirius disse arrabbiato:-Lo so che non è di certo bello leggere...- ma non riuscì a finire, perché Remus Lupin che era appena tornato da lezione di Antiche Rune, domandò interessato sedendosi:-Letto?E da quanto tu leggi, Ramoso?Che cosa hai letto?-.

-Il diario della Evans- disse non curante Sirius, come se fosse la cosa più normale del mondo.

-TU COSA?!- esplose Remus.

James annuì fissando il succo di zucca, afflitto. Remus continuò imperterrito:-Ti rendi conto James?!E vorresti conquistarla!Tu non hai nessun rispetto per...-

-Remus- disse Sirius:-Non vedi che sta male?La Evans ha scritto..-

-Qualunque cosa Lily abbia scritto, se la merita!- lo interruppe Remus:-Non mi sorprende che non abbia letto niente di buono, si sa che quando si origlia o si viola la privacy di qualcuno...-

-Ha scritto che lo vorrebbe vedere morto- sussurrò Sirius per non farsi sentire dalla gente intorno, con una punta di acidità nella voce.

Subito Remus non seppe cosa dire, ma poi mentre stava dicendo:-Lily non potrebbe mai...- si dovette zittire perchè videro arrivare Lily con le sue amiche.

Mentre si sedevano di fronte a loro, Lily li salutò, più che altro per rispetto nei confronti di Remus:-Ciao, com’ è andata oggi?-. J

ames gli rivolse un occhiata glaciale che a Lily non sfuggì e che la inquietò un poco.

-Perché lo chiedi, se tanto non ti interessa?- sputò James. Lily subito si sentì spaesata, che aveva fatto di male?

Ma poi rispose acida:-Si chiama cortesia, Potter. Ma immagino che tu non sia nemmeno a conoscenza dell'esistenza di questa parola-.

Ma invece di una battutina sarcastica, James rispose con sempre lo stesso tono gelido:-Sempre meglio che essere falsi-. Lily assunse un espressione stupita: Potter non l’ aveva mai trattata in quel modo.

Ma prima che potesse replicare, James si alzò da tavola e uscì dalla Sala Grande. Quandò entrò in sala comune, mormorò tra sé e sé salendo le scale che portavano ai dormitori maschili:-Vuoi essere lasciata in pace, eh Evans?Sarai accontentata- e si sbatté dietro alle spalle la porta del suo dormitorio.



 

Lily non riusciva a prendere sonno quella notte, così andò in Sala Comune e si sdraiò su un divanetto rosso vicino al fuoco. Era rimasta perplessa dal comportamento di Potter di quella sera. Lei non gli aveva fatto proprio niente, anzi, era stato lui a essersi comportato male quel giorno con la storia dei pantaloni, e poi aveva avuto il coraggio di trattarla in quel modo!Ma che le importava? Dopo tutto si trattava solo di Potter....

Ma allora perché le si stringeva un nodo allo stomaco?

Concluse che doveva aver mangiato qualcosa di sbagliato e tornò nel dormitorio infilandosi sotto le coperte del suo letto silenziosamente per non svegliare le amiche.

Sospirò. Poi si rese conto che qualcosa di male aveva fatto quel giorno, aveva scritto sul suo diario di volere vedere James Potter morto. Ma dopo tutto, lei non lo pensava davvero, aveva pensato immediatamente di cancellarlo,e nessuno lo sapeva, il suo diario era al sicuro.

Nessuno avrebbe potuto leggerlo.

Un altro sospiro. Non sarebbe mai riuscita a capire Jam..no, non James, voleva dire Potter.

  
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