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Autore: LarryBeliever    31/01/2013    2 recensioni
Alice odia Harry. Sì, decisamente. Lo odia dal giorno in cui le loro vite si sono incrociate per la prima volta, a scuola. Ma il loro rapporto di odio potrà mai evolversi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Driin driiiin
No, vi prego, ditemi che non è veramente il giorno che penso che sia. No, non puó essere, speravo non arrivasse più il primo giorno di scuola! purtroppo il tempo non è dalla mia parte e a quanto pare nemmeno di tutti gli studenti del mondo! Ma tralasciamo, finirei solo per arrabbiarmi e non mi fa bene visto quello che mi aspetta. 
-Alice scendi, è pronta la colazione!- beh si, mi chiamo Alice, ho sedici anni e mi sono trasferita questa estate a Doncaster da Mullingar dove ho lasciato il mio migliore amico, Niall, il mio angelo dagli occhi azzurri. -Si mamma, arrivo.-
Mi alzo a fatica dal mio amato letto faccio una doccia e poi inizio a cercare qualcosa da mettere. Avevo optato per qualcosa in stile funerale ma purtroppo il mio armadio non è così fornito di vestiti neri perciò prendo un paio di jeans e una maglietta a caso. Oh ma chi voglio prendere in giro, ho cercato per ore quella maglietta. È larga con la spalla cadente, blu con scritte bianche. La mia preferita. Per le scarpe delle semplici converse blu bastano. Scendo giú e mi accorgo che è troppo tardi per fare colazione quindi saluto mia madre ed esco da casa. Durante la strada ascolto musica (la musica è la mia vita).
Ad un certo punto vedo un imponente edificio giallognolo e sussurro -Cazzo questa roba è peggio di un carcere-.
Cammino lentamente verso la mia morte. Cerco di non farmi notare, odio essere osservata o essere al centro dell'attenzione anche e solo per un istante eppure...toh guarda che bella farfal...SBAAAAAAAM no, non posso essere caduta davanti a tutti, no!
-Cosa guardate?! 
Pensate a studiare!- sbotto e tutti scoppiano a ridere. 
sento il sangue salire alle guance e mi rendo conto di essere più rossa dei pantaloni di quel ragazzo. Quel ragazzo? Quale ragazzo? Chi è l'unico ragazzo al mondo ad idossare pantaloni con risvolto rossi? Ovviamente quello che viene verso di me, perché se non lo sapete io attiro persone strane. 
-Ehi vuoi una mano?- NO GRAZIE RAZZA DI IDIOTA, STO ABBRACCIANDO L'ASFALTO PERCHÉ È IL MIO MIGLIORE AMICO E NON VOGLIO CHE SI SENTA SOLO
-Emh si grazie- mai finto meglio, sul serio, mi dovrebbero dare l'oscar.
Una volta in piedi lui mi fa -Comunque io sono Louis, Louis Tomlinson- ok, se c'é una cosa che non sopporto sono le presentazioni alla James bond
-Emh ok, cià- e inizio a camminare     
ma non riesco ad arrivare al cancello che mi prende il braccio e mi dice -Dovresti dirmi il tuo nome ora.- 
-E tu dovresti andartene ora, mi dai fastidio, con affetto eh-
lui mette il broncio e dice -Oh andiamo, è questo il modo di ringraziarmi per averti aiutato prima?-
-Ok, ok, mi chiamo Alice e... non penso che tu debba sapere altro su di me quindi cià-
-Neanche il tuo numero? magari per uscire?- 
-Nei tuoi sogni Tomlinson- scoppia in una fragorosa risata ma non faccio in tempo a sentire cosa dice che mi allontano e faccio per entrare ma qualcuno mi viene addosso.
Che cafone, non mi chiede nemmeno scusa.
-Guarda che se mi chiedi scusa non muori, te lo assicuro- 
-Si, certo, come no.- 
Nel frattempo si avvicina Tomlinson
-Oh Alice vedo che hai conosciuto Harry- 
-Tsè fosse più educato- Harry grugnisce e fa -Mi piacerebbe diventarti amico- con il sorriso più tirato che esista al mondo.
No ok, questo ragazzo è lunatico, decisamente.
-Mio dio ma che problemi hai?! Fino a due secondi fa mi avresti scannata viva e ora arriva l'amichetto e fai il simpatico- Louis grida -Harry non sei stato cortese?!- 
-Io s...si- dopo questa non ci capisco più niente ma vedo Harry supplicarmi con gli occhi di reggergli il gioco
-Si è vero lui...lui è stato gentile, sono io ad avere esagerato-
Sento lo sguardo di Louis addosso quasi volesse vedere se sono sincera. Gli faccio un mezzo sorriso ed entro. Controllo l'orario e vedo che ho letteratura. Entro in classe e vedo Harry. Perfetto potrò parlargli.
Occupo l'ultimo banco, proprio accanto ad Harry. Lui appena mi vede, mi guarda male.
-Dovresti spiegarmi un paio di cose- 
-Tipo?- 
-Tipo che se non c'è Tomlinson fai l'odioso- lui grugnisce e mi fa -Senti dovresti restarne fuori okay?- preferisco non andare a fondo visto l'entrata della professoressa Stevens. 
La lezione passa in fretta e in silenzio e mentre sto per uscire dall'aula sento la voce bassa di Harry
-Comunque mi dispiace, ci si vede?- 
-Emh va bene- gli dico sconcertata.
Seconda lezione, biologia.
Questa volta la lezione è con Louis che subito mi invita a sedersi accanto a lui nell'ultimo banco. Accetto. Infondo lui e Harry sono le uniche persone che 'conosco'.
-Ehi- fa lui e mi rivolge uno splendido sorriso.
-Ehi- 
-Com'è andata la prima lezione?-
-Poteva andare meglio- gli sorrido. Ricambia.
Ma la conversazione non dura molto perché entra il professore e inizia la lezione.
Dopo un po' Louis mi dice -Perché non vieni a studiare da me oggi?- mmh perché no? -Va bene. A che ora passo?-
-Verso le tre e mezzo?-
-Perfetto, ci vediamo dopo- 
Le lezioni seguenti passano in fretta e conosco Jessica, una ragazza americana che si trova a Doncaster per uno scambio culturale. Che poi tra tutte le città fighe dell'Inghilterra proprio a Doncaster ha scelto di venire? Ma tralasciamo va.
Durante il tragitto da scuola a casa rimetto le mie amate cuffiette e ascolto i Maroon 5. Si, li amo. Intravedo casa mia entro nel vialetto vado per aprire ma... OH MADRE NON CI SONO LE CHIAVI E A CASA MIA NON C'È NESSUNO! Oh no, e adesso come faccio?! Provo a suonare ma come previsto non apre nessuno. Chiamo mio fratello,Liam. 
-Aliceeee-
-Liam, che hai fumato? A me puoi dirlo,tranquillo-
-Ah ah ah non sei spiritosa comunque che cosa vuoi?!-
-Calmo Liam, calmo. Dove stai?-
-Emh all'università, finisco verso le 15.00- e ma tutte a me capitano?! Ora come faccio? I miei stanno lavorando e la mia unica possibilità sarebbe...o no...andare subito da Louis se non voglio restare fuori per due ore. Ma non posso disturbarlo, ci conosciamo si e no da cinque ore.
Però rimanere fuori con questo freddo non è la cosa più allettante al mondo (perché, sì, a Doncaster anche se è settembre fa freddo). Ok, ora lo chiamo. Cerco il numero in rubrica e schiaccio il tasto verde. Dopo una decina di squilli risponde.
-Pronto?-
-Emh Louis sono Alice e ho un leggero problema-
-Sarebbe?-
-Sono rimasta chiusa fuori di casa e dentro non c'é nessuno-
-O ma non c'é problema, puoi venire da me-
-Emh grazie, solo che ho un altro problema-
-Ovvero?- 
-Non so dove abiti, ma anche se lo sapessi, essendomi trasferita quest'estate non consco bene Doncaster potresti...- non mi lascia finire che mi dice -No problem Alice mando Harry a prenderti, arriva tra dieci minuti. Ci vediamo dopo- 
-A dopo e grazie ancora- stacco la telefonata e mi siedo per terra con la schiena sulla porta.
Cosa c'entra Harry con Louis? Già questa mattina mi sembrava una cosa strana ma ora lo è ancora di più. Perché dovrebbe mandare Harry se devo andare a casa sua? boh. Forse deve andarci anche lui. boh.
Dopo qualche minuto di 'intensa riflessione' vedo arrivare una porche, una di quelle macchine a cui Liam, se ci fosse stato, avrebbe sbavato dietro anche e solo vedendola da lontano.
Alla guida c'era un Harry con i capelli spettinati e l'aria piuttosto arrabbiata. Però devo ammettere che Harry arrabbiato era proprio carino. Ok, Harry era un bel ragazzo in generale, peccato per il suo carattere. Mi suona con il clacson quasi per farmi salire in macchina. NO MA DICO, CHI SONO IO? IL SUO CANE?! ve bene non devo arrabbiarmi, mi è venuto a prendere, devo ringraziarlo e basta. Calma e concentrata Alice. 
Calma e concentrata.
Calma e concentrata.
Oh ma chi voglio prendere in giro, io non sono mai stata una persona calma e concentrata! Salgo e lo saluto.
-Ciao-
-Ciao-
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
-Emh grazie per essere venuto a prendermi e scusa per il disturbo-
-Si si, nulla- borbotta a bassa voce lui.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Questa volta è lui a romperlo.
-Comunque so che ti stai chiedendo cosa c'entro io con Louis, beh siamo fratellastri, diciamo-
-Ti sbagli, non me lo stavo chiedendo- mento.
-Si certo. Ma comunque te lo saresti presto chiesto quindi...-
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Di nuovo lui.
-Beh siamo arrivati- mi dice imbarazzato. Harry Styles imbarazzato?! 
-Wow- è l'unica cosa che riesco a dire. Questa non è una casa, è una reggia. La villetta bianca contrastava gli alberi del giardino dietro dove era ben visibile una piscina. Pft esibizionisti. Però era davvero bella, sembrava una favola.
Harry si avvicina alla porta e inserisce le chiavi. Dopo pochi istanti si sente uno scatto e lui apre la porta borbottando un cordiale -accomodati e fai come se fosse cosa tua- che di cordiale non aveva nulla, ma tralasciamo.
Se da fuori la casa sembrava splendida, dentro era indescrivibile (in senso positivo, non fraintendiamo), era tutto così ordinato, l'esatto opposto rispetto a casa mia. Insomma con un fratello diciannovenne, due genitori sempre fuori per lavoro e un cane, è impossibile avere una casa splendida come questa. Che poi non capisco come facciano avendo due ragazzi di... Quanti anni hanno Louis e Harry? Penso di non averglielo ancora chiesto così mi avvicino ad Harry e gli dico imbarazzata -emh Harry,posso farti una domanda?-
-Dipende- risponde atono
-Quanti anni avete tu e Louis?-
-Louis 18 ma è stato bocciato, io 16, quasi 17- sembra seccato che gli abbia rivolto una domanda o forse è seccato dalla mia presenza. Boh. Fatto sta che è seccato.
-Louis- chiama a gran voce -c'è la tua amichetta.- poi continua a borbottare -ora che ho finito le consegne vado a riposarmi sopra- sì, è decisamente seccato dalla mia presenza.
Dopo un paio di minuti in cui osservo bene la casa vedo scendere Louis dalle scale. Ha solo un asciugamani in vita. Alice chiudi la bocca, stai sbavando. Caspita ha proprio un fisico scolpito. Dopo un primo stato di shock mi riprendo e gli sorrido imbarazzata. Lui mi sorride e dice
-Scusami stavo facendo la doccia-
-Tranquillo- gli faccio un mezzo sorriso.
Lui probabilmente nota il mio imbarazzo e dice -Vado a vestirmi se vuoi nel frattempo puoi stare con Harry, penso sia in camera sua- 
-O no, fa niente, posso aspettare qui- non avrei passato altro tempo con quel bradipo odioso neanche morta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*si nasconde in un angolino*
No, ok. Allora iniziamo col dire che io sono Francesca c: sono nuova su efp D: o meglio sono 'autrice' da circa... Ieri? Wow. Conosco efp da un bel po' di tempo e mi ci passo i pomeriggi lol so che questo capitolo fa schifo ed è troppo lungo, ma era per rendere l'idea dei presonaggi uu anyway vi prego di recensire perché se no elimino la storia quindi....
BYE BITCHESSSSSS (recensite in tanti please uu)
  
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