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Autore: emblemthree    31/01/2013    2 recensioni
Melody Higgins è una ragazza che all'età di sedici anni cadde in un burrone.
Melody non ricorda più niente; è fredda con tutti,tranne che con i suoi genitori adottivi.
Riusciranno cinque ragazzi a farla sciogliere?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll take care of you.
«Ricordi»

VENTI GENNAIO DUEMILADIECI.
-…E questa curva si fa così. Avete capito? Bene,andate pure,ma ricordate le raccomandazioni che vi ho fatto in precedenza.- Ascoltavo distrattamente quello che diceva l’istruttore sciistico,eravamo in gita su una montagna,e questo voleva dire divertimento.
Scendevo ridendo con Cindy una discesa un po’ ripida,fino a quando ci trovammo a cinque metri da un burrone.
-Dai Melody,non fare scherzi,torna qui!- gridava Cindy,mentre io continuavo a scivolare,ma inesperta non sapevo assolutamente come ci si facesse a fermare. Cercai di afferrare la mano della mia compagna di classe,ma il tentativo fu inutile. Caddi nel burrone,sbattendo violentemente la testa. Da lì,il vuoto. Mi svegliai parecchie ore dopo in un ospedale,ed accanto a me c’erano due persone a me sconosciute.
Paul,il ragazzo,mi spiegò che mi aveva trovato inerme tra la neve,con del sangue sparso nel campo della testa,e che appena mi aveva vista mi aveva portata di corsa in ospedale.
Emilia,sua moglie,era in lacrime.
Ma c’era un problema.
Avevo perso la memoria; non ricordavo assolutamente niente,se non il mio nome,Melody.

 
NOVE MARZO DUEMILADODICI.
Oggi è il giorno del mio compleanno,e sono felice.
I tanto attesi diciotto anni sono arrivati.
Mi avvio verso scuola con un sorriso dipinto sul volto,e questa cosa non passa di certo inosservata.
Da quando Paul ed Emilia mi hanno adottata sono diventata fredda con tutti,tranne che con loro,che sono la mia salvezza.
Avevo un’assurda paura a relazionarmi,infatti non avevo nessun amico,ma stavo bene così.
Non sorridevo mai,ma stamattina un motivo ce l’ho; stamattina sono stata svegliata con un’abbondante colazione preparata con amore da Emilia,ed un mazzo con dieci rose da Paul.
La giornata passa in fretta,e torno a casa con il mio amato scooter velocemente.
Saluto Emilia con un bacio sulla guancia e corro a posare lo zaino e il giacchetto in camera mia,per poi scendere come un razzo giù,andando in cucina.
-Cosa stai facendo,mamma?- Emilia apre la bocca per spiegarmi,quando sgrana gli occhi,facendomi spaventare.Gli occhi le si riempiono di lacrime,ed una scende lungo la sua guancia rossa.
-Tu…Tu…Mi hai chiamato…Mamma?!- chiese ormai in lacrime,abbracciandomi.
-Sì,perché tu sei la mia mamma.L’ho sempre pensato,solo che aspettavo che mi venisse spontaneo-. Rimanemmo abbracciate per un po’,poi ci mettemmo a cucinare per quella sera.
 
 
 
-Mel,vatti a vestire. Guarda sul tuo letto-.
Entrai in camera mia e chiusi la porta,per poi fiondarmi sul letto e scovando una scatola azzurra.
Dentro vi era situato un bellissimo vestito di Chanel bianco,che arrivava a metà coscia.
Feci una doccia veloce,lo indossai e mi truccai un pochino,un po’ perché avevo appena compiuto diciotto anni,un po’ perché dovevano arrivare ospiti importanti.
Piastrai per l’ennesima volta i capelli castani e quando fui pronta scesi giù,sotto lo sguardo meravigliato di Emilia.
Le sorrisi e guardai l’orologio: erano le otto meno cinque,quindi a momenti dovevano arrivare.
Non avevo neanche chiesto chi dovesse venire,perché sinceramente non mi importava.
Volevo solo stare con i miei genitori.
A risvegliami dai miei pensieri fu proprio il campanello.
Dalla porta entrò Paul,seguito da cinque ragazzi.
Ecco,ci mancavano solo il gruppo a cui mio padre fa da manager’ pensai tra me e me.
Dopo varie presentazioni e tante mie occhiate annoiate ci sedemmo a tavola.
Inutile dire che fu una cena molto imbarazzante,ma la parte più bella fu al momento della canzoncina di compleanno.
A momenti scoppiavo a ridere,non sapevo se cantare o stare zitta,ma riuscii a trattenermi tenendo lo sguardo puntato sulla torta.
Stavo per portare i piatti sporchi di la quando quattro mani me li levarono dal campo visivo.
Alzai lo sguardo incontrando due occhi azzurri oceano,che mi guardavano sorridendo.
-Porto io questi,tu vai di la con gli altri,io arrivo subito-.
Voltai lo sguardo verso Paul che,vedendomi chiedere pietà con i miei occhioni da cerbiatta,mi trascinò letteralmente verso il salone,dove ad attendermi c’erano quattro ragazzi che mi guardavano divertiti.
Mi sedetti sulla mia poltrona preferita,quella shiatsu.
Mi misi comoda,facendo finta che loro non ci fossero e attivai il massaggio alla schiena.
A risvegliarmi dal mio stato di trance dovuto a quel favoloso massaggio fu l’entrata in scena del biondo che si scaraventò come un sacco di patate sul divano.
-Ehm,Melody?- voltai dall’altra parte lo sguardo,guardando il ragazzo che mi aveva appena chiamato. Il ricciolino. Lo incitai con lo sguardo a parlare.
-Che giochi hai per la wii? Sai,per giocare tutti insieme…-
-Solo uno,gli altri sono in soffitta. Ho just dance 4,non penso che vi interessi-. Dissi con fare ovvio,non aspettandomi risposta,ma invece il pelatino mi schernì.
-A noi piace-.
-Si,siamo anche bravi! Facciamo un torneo ragazzi?- chiese il ragazzo mulatto.
-Si,penso che potremo anche batterti!-
Volevano la guerra? Che guerra sia.






HEEEEEEEEEELLO!
I'M BAAAAAAAAAAAAAAAAAACK.
HO CANCELLATO LE ALTRE DUE FANFICTION,VISTO CHE NON RIESCO A CONTINUARLE.
SPERO DI RIUSCIRCI ALMENO CON QUESTA,LOL.
BEH,QUESTO E' IL PRIMO CAPITOLO.CHE NE PENSATE?
SINCERAMENTE,E' UN INTRODUZIONE,QUINDI NON E' CHISSA' CHE GRANCHE'.
NEI PROSSIMI CAPITOLI SI SVILUPPERA' LA STORIA PERO'.

 

 

Beeeeeene,mi dileguo. Gooooodnight babiessssssss. ♥♥

  
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