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Autore: Elikin    31/01/2013    4 recensioni
Io un tempo ero come te, sai? Percepivo l’amore intorno a me, se questo poteva essere considerato “amore”. Miriadi di persone nel corso della mia vita mi si sono avvicinate, ammaliate da quello che rappresentavo. Dal mio corpo, dalla mia intelligenza, dalla mia eleganza. Sono sempre stata ricercata e sono cresciuta in questa realtà. Ammetto di essere stata fortunata da molti punti di vista ma.. capisci quindi, Natsuki, che duro colpo sia stato per me scoprire di non potere avere tutti come pensavo? Che esistesse qualcuno... diverso?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Natsuki Kuga, Shizuru Fujino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'She's just my most important person.'
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Per vederti sorridere



Natsuki.. tu hai sempre saputo tutto di me in cuor tuo, vero?
L’ho visto nei tuoi occhi. Fai finta di non conoscere l’amore mia bella Natsuki, ma in realtà ne sei profondamente attratta. Lo percepisci quasi fosse palpabile.
Io un tempo ero come te, sai? Percepivo l’amore intorno a me, se questo poteva essere considerato “amore”. Miriadi di persone nel corso della mia vita mi si sono avvicinate, ammaliate da quello che rappresentavo. Dal mio corpo, dalla mia intelligenza, dalla mia eleganza. Sono sempre stata ricercata e sono cresciuta in questa realtà. Ammetto di essere stata fortunata da molti punti di vista ma.. capisci quindi, Natsuki, che duro colpo sia stato per me scoprire di non potere avere tutti come pensavo? Che esistesse qualcuno... diverso?
Mi è bastato solo che il mio sguardo incontrasse il tuo, così palpitante di emozioni, perché ne rimanessi completamente stregata e che tutte le mie certezze crollassero come un castello di carta esposto alle intemperie. Sei stata la tempesta che mi ha scosso Natsuki. Non eri come tutti gli altri. Non ti facevi ammaliare dalla mia lucentezza, anzi cercavi quasi di sfuggirle, come se potesse farti del male. Cercavi le ombre, eri ossessionata da un fardello più grande di te. Ossessione.. esattamente quella che ho provato io da quel giorno.
Sono ossessionata da quella ragazza tanto sola e fragile. Quella piccola figura apparentemente insignificante agli occhi di molti. Anche allora Natsuki, anche allora eri bellissima, ma per qualche assurdo motivo nessuno sembrava notarlo. Era come se tu non esistessi. Percepivo il tuo disagio nei confronti del mondo, pareva che ti sentissi soffocare. Esattamente come il fiore che avevi tentato di distruggere poco prima del mio intervento quando ci siamo conosciute.
Cosa poteva aver passato una ragazzina così piccola per ridursi in quello stato?  Ma c’era qualcos’altro che non capivo. Perché sembravi esser l’unica immune al mio fascino? Non eri come Reito, io e lui siamo fatti della stessa pasta. Siamo due facce della stessa medaglia. Per questo è sempre stato capace di prendere le distanze da me, sebbene con una leggera punta di malizia. Ma tu.. tu eri unica. Tu SEI unica.
Perciò scusami mia dolce Natsuki, scusa se cedo ai desideri di questo corpo traditore. Perdonami se quando passo le mie labbra sul loro corpo immagino che sia il tuo, o se quando le prendo con disperazione sento la tua voce che mi prega, che mi sussurra, che ne vuole ancora. Se mi sembra di sentirti gemere sotto il mio tocco. Scusami.
Eppure tendo a ripetermi che è l’unico modo. L’unico modo per evitare che anche Natsuki venga insozzata da questo amore illecito. È solo colpa mia, non tua. Tu non devi pagare per questo mio orrendo crimine. Questa mia perversione.
Il gioco di luce che illumina i lineamenti dolci, sebbene ancora un po’ acerbi, della schiena della ragazza stesa al mio fianco mi fa pensare a come sarebbe osservare la TUA di schiena dopo aver fatto l’amore e sfogato questi impellenti desideri della carne. Mi permetteresti di accarezzarla, mia meravigliosa Natsuki? Ti prometto che farei piano, quasi con timore reverenziale. E non direi una parola! Si, starei in silenzio a fissarti! Concedimelo Natsuki, ti prego. Anche solo due minuti! Due secondi! Due attimi... sono un tipo che si accontenta, sai? Oh Natsuki..
 
- F-Fujino-senpai? È t-tutto apposto? Ho fatto qualcosa che non andava?-
 
Mi ero quasi dimenticata di non essere sola. Che stupida.
Sorrido accondiscendente verso questa mia ultima vittima. È solo una ragazzina delle medie al secondo o terzo anno, non ricordo, ma ha dei bei occhi verdi e una frangetta scura che mi ricordano la mia Natsuki. È così piccola e ingenua, sai? È completamente diversa da te che sei così tormentata. Così triste. Oh, Natsuki solo Dio sa cosa darei per vedere finalmente un tuo sorriso.
 
- Ara, ara. Non preoccuparti, sei stata bravissima! Davvero una brava bambina..-
 
È fin troppo facile prendersi gioco di loro. Basta sussurrare alle loro orecchie parole suadenti o dedicargli attenzioni un po’ più.. “particolari”. Mi alzo senza troppe cerimonie, avvolgendomi il lenzuolo intorno al corpo, lasciando quella creatura debole e indifesa sul mio letto. Credo stia borbottando qualcosa sul dove io stia andando proprio ora, ma sinceramente poco mi importa di quello che ha da dire. Il suo compito si è esaurito ormai.
Arrivo al bagno e mi fisso allo specchio. Sono sempre io, bellissima ed elegante. Quale maschera migliore per nascondere il mostro che si cela dentro di me? Ha un che di spaventoso ed affascinante allo stesso tempo scorgere nei miei occhi cremisi una scintilla di follia mentre getto con rabbia per terra tutto ciò che mi trovo davanti.
Ho un desiderio folle che mi corrode dall’interno e che non può essere appagato semplicemente con questi incontri occasionali. Il mio animo brucia per te, mia dolce Natsuki. Si contorce ogni volta che non può averti. Vorrebbe uscire allo scoperto, ruggire finalmente in libertà. Rivendicare il tuo possesso e farti finalmente sua.
Sospiro accarezzandomi una guancia. Ara, che pensieri sconvenienti hanno preso il possesso della mia testa! Chissà cosa succederebbe, Natsuki. Chissà che accadrebbe se questi miei pensieri malati arrivassero fino al mio cuore, lì dove risiede Kiyohime. Sin dalla prima volta che l’ho incontrato ho capito che sarebbe stato il più forte dei Child, nonché quello più difficile da controllare. Me lo ha confermato anche quel ragazzino impertinente dagli occhi rossi, come i miei.
Un Child legato alle ossessioni e agli impulsi violenti. Quale migliore compagno avrei potuto avere per il mio male di vivere? Ho giurato che con la sua potenza ti avrei protetta da ogni male. Eppure non voglio ancora rivelarti la mia identità. Se lo facessi finiresti per pensare più alla mia incolumità che alla tua. Ti conosco, anche se cerchi di non farlo trasparire, ci tieni molto a me.
Perciò devo osservare giorno dopo giorno la mia amata Natsuki tornare più o meno ferita, senza poter fare nulla. I miei palmi portano ormai le cicatrici delle unghia per le tante volte che ho stretto i pugni fino ad incidere la carne.
Per ora mi devo far bastare questo difenderti da lontano. Ma, possibile che con i tuoi attenti occhi verdi tu non te ne sia accorta? Che non abbia ancora capito che anche io condivido il tuo stesso inglorioso destino? Che tu non abbia ancora capito che anche io sono una HiME?
Sento il mio cuore, vorrebbe scoppiare per le forte emozioni che provo. Ho ancora fisso il ricordo di oggi pomeriggio. Quale delizioso scherzo del destino mi ha permesso di osservare la mia meravigliosa Natsuki mentre dormiva? Di poter finalmente aspirare la fragranza dei tuoi capelli senza spettatore indesiderato alcuno di quel mio gesto? Avrei voluto farti mia in quel momento. Non sarebbe stata colpa tua così, no? Solo mia. Solo io sarei rimasta in quell’oblio di sentimenti impuri, solo io avrei ceduto alla perversione. Magari così il dolore che sento dentro si sarebbe alleviato, anche solo un pochino...
Oh Natsuki... ti amo così tanto mia dolce Natsuki...
Ogni volta che mi sorprendo a pensarti è come se un fuoco scorresse nelle mie vene. Come se tutto perdesse importanza e l’acquistasse solo la mia Natsuki. Non ti dirò mai queste parole, lo sai? Come potrei ferirti in questo modo d’altronde?
Ma ti proteggerò sempre, non permetterò a nessuno di farti del male. Questo fuoco che mi corrode dall’interno non riuscirà a divampare fuori e a corrompere pure te. Penserò a tutto io, tu non ti preoccupare. Non fa così male, non preoccuparti. Resisterò. Il mio cuore non cederà.

Farò di tutto perché tu sorrida di nuovo, Natsuki.

 



Per Benedetta, che quel magnifico sorriso che tanto amo non lasci mai il tuo viso. ~

   
 
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