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Autore: DearCharlie    01/02/2013    3 recensioni
'Si conoscevano da quando avevano cinque e sette anni, quando la sorella di Harry aveva quasi investito con la bici il gatto delle sorelline di Louis.'
Una storia d'amore raccontata Natale dopo Natale, scandita dal tempo che passa e dai sentimenti che cambiano, finchè Harry e Louis, quasi tre anni di differenza, si rendono conto che vogliono passare tutti gli altri Natali che rimangono insieme.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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All our Christmases. 



Si conoscevano da quando avevano cinque e sette anni, quando la sorella di Harry aveva quasi investito con la bici il gatto delle sorelline di Louis.
Gli Styles erano nuovi del quartiere, e di certo quello non era il miglior modo di farsi degli amici nel vicinato.
Così Gemma aveva raccolto la bestiola impaurita l'aveva riportata a casa Tomlinson.
Era il giorno di Natale, e quando Jay Tomlinson aveva saputo che Anne e i bambini erano soli, li aveva invitati a prendere un thè.
Da quell'anno, ogni anno gli Styles e i Tomlinson festeggiavano il giorno di Natale insieme.
Harry e Louis non si erano piaciuti da subito: Louis aveva strappato di mano ad Harry un'automobilina e l'aveva fatto piangere.
Ma l'abitudine e lo scorrere del tempo li avevano portati a trovare un'intesa incomprensibile a chiunque altro. Erano capaci di fare interi discorsi con gli occhi, facendo saltare i nervi alle sorelline di Louis.
Ma poi era successo qualcosa.
Quando avevano undici e tredici anni, Harry aveva baciato Louis.
Avevano giocato con il nuovo videogioco di Louis tutto il giorno di Natale. Gliel'aveva regalato Harry, e Louis aveva deciso che Harry era la sua persona preferita in assoluto perché era l'unico che gli faceva due regali, uno per il suo compleanno che cadeva il 24, e uno per Natale.
Le mamme erano uscite con le bambine e Gemma per acquistare dei cibi che mancavano a Jay, e Louis e Harry erano andati un attimo in cucina a cercare qualcosa da mangiare di nascosto.
Ma Jay aveva deciso di appendere, come tutti gli anni, un rametto di vischio sulla porta della cucina. Ed Harry, per la prima volta nella sua vita, l'aveva notato. E si era alzato sulle punte, premendo una volta le sue labbra contro quelle di Louis.
Louis era rimasto imbambolato per un secondo, poi l'aveva allontanato urlando 'Io non sono frocio! Ho una fidanzata!' e Harry si era messo a piangere come quando gli era stata strappata la macchinina dalle mani, solo che quella volta non si sarebbe potuto far consolare e raccontare tutto alla mamma. Quello fu il più brutto Natale di tutti, perché Harry aveva gli occhi rossi e Louis lo sguardo basso e si erano seduti ai due capi opposti del tavolo. E tutti erano tristi anche se non sapevano il perché. E ad Harry non sembrava così tanto Natale, in fin dei conti.
Quello fu l'anno in cui gli Styles si trasferirono. Anne aveva subito una riduzione dello stipendio e non poteva più permettersi quella casa, così avevano comprato un piccolo appartamento in periferia. E Harry e Louis non si erano più visti fino al Natale dell'anno dopo.
Quello fu il Natale in cui avevano dodici e quattordici anni, e fu anche il Natale in cui Louis abbracciò Harry più forte del solito, gli diede la porzione più abbondante di pudding e si soffermò un po' troppo tempo ad accarezzargli il braccio mentre si salutavano. Avevano raggiunto un silenzioso accordo di pace, mantenendo un religioso silenzio sull'accaduto dell'anno precedente.
Nel Natale dei loro tredici e quindici anni, per la prima volta dopo otto anni, non avevano passato il Natale insieme, perché il giorno della vigilia era morto il nonno di Harry e la famiglia Styles era andata fino ad Holmes Chapel per stare con la nonna e per organizzare il funerale.
Quindi, quando si rividero, avevano quattordici e sedici anni, e Louis non aveva quasi riconosciuto Harry da quanto era diventato alto, più alto di lui.
I brufoletti avevano lasciato il posto ad una pelle liscia e candida, le rotondità erano adesso diventate zone piatte e muscolose, e le labbra erano diventate ancora più piene.
Così, quando Louis gli aveva avvolto le braccia al collo e l'aveva baciato per la prima volta, era stato lui a doversi alzare sulle punte dei piedi al posto di Harry.
Quello fu l'anno in cui Louis rivelò ad Harry che non aveva mai avuto una fidanzata, e Harry rivelò a Louis che neanche lui ne aveva mai avuta una, perché tutte gli sembravano meno carine di lui.
Così Louis aveva baciato Harry ancora e ancora, e aveva passato molte ore stretto fra le sue braccia nel suo letto, sfiorandogli le labbra con la punta delle dita e affondandogli le mani nei ricci. 
E aveva pensato che forse si era davvero innamorato.
L'anno seguente le mamme di Louis ed Harry li osservarono comportarsi in modo strano, essere sempre con la testa altrove, mandare messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, e attribuirono ogni cosa alla crisi adolescenziale.
Una volta Louis aveva anche preso l'autobus per andare da Harry, anche se erano davvero molto lontani, e quel pomeriggio c'erano stati tantissimi baci.
Arrivò anche quell'anno il giorno di Natale. Avevano quindici e diciassette anni, e Harry si presentò alla porta della camera di Louis con un pacchettino in mano.
Era un regalo di compleanno speciale, aveva detto.
Dentro il pacchettino c'era il dvd di un vecchio film, i segreti di Brokeback Mountain.
Harry non aveva voluto dire a Louis dove l'aveva trovato e quanto l'aveva pagato, gli chiese solo di vederlo insieme.
Piansero molto, quel pomeriggio. Si abbracciarono e baciarono e le loro lacrime si mischiarono e tutto era salato e bellissimo.
Louis decise che quello sarebbe sempre stato il suo film preferito.
Amava Harry più di quanto non aveva mai fatto, e voleva sentirsi ancora più vicino a lui.
Così glielo chiese, con voce tremante e ombre di lacrime sul viso.
Gli chiese se voleva fare come i ragazzi del film, se voleva fare l'amore con lui.
E Harry avrebbe voluto tanto, ma Gemma gli aveva urlato di sbrigarsi a scendere, perché l'avvocato aveva chiamato e avevano un'udienza straordinaria in tribunale fra due ore. Louis ed Harry erano molto confusi e innamorati, e Harry aveva promesso a Louis che avrebbe preso il primo autobus che avesse trovato una volta sistemata quella situazione, di cui non aveva per altro la minima idea, e si erano salutati con molti baci e moltissime promesse.
Ma Harry non prese nessun autobus.
La corte aveva deciso che, visti i suoi introiti recenti, Anne era in una situazione economica precaria, e non era più in grado di crescere due figli adolescenti.
Così fu stabilito che Harry andasse a vivere con suo padre per un anno, così da darle tempo per stabilizzarsi.
Il problema era che Robin Styles adesso abitava a Glasgow, in Scozia, e Harry non avrebbe potuto vedere Louis per almeno un altro anno.
Ma non disse niente, per due motivi: perchè amava sua madre e non voleva metterla in difficoltà e perché Louis, su quel letto mentre guardavano il film, gli aveva sussurrato nell'orecchio una cosa che gli aveva dato speranza.
E, dopo un anno sofferto e davvero molto lento, anche il Natale dei loro sedici e diciotto anni arrivò.
Qualsiasi lingua è troppo limitata per esprimere l'espressione di Louis quando vide Harry che scendeva dall'auto e si faceva strada nella neve sul vialetto.
Entrambi si ricordarono di quel loro abbraccio per tutta la vita.
Bastò quell'abbraccio per far capire alle loro famiglie quello che sospettavano già da tempo: Harry e Louis si amavano davvero.
Anne e Jay decisero di portare fuori le ragazze a festeggiare la promozione di Anne, e forse lo fecero per lasciare i due ragazzi da soli dopo quell'anno terribile.
Quel giorno in cui Louis aveva diciotto anni, e Harry sedici, fecero l'amore per la prima volta.
Lo fecero piano, e quando Harry chiedeva a Louis di andare più lentamente, Louis lo faceva, e quando Louis vedeva una lacrima che scendeva solitaria sul viso di Harry, si precipitava a baciarla.
In sottofondo c'era una vecchia canzone dei Beatles, blackbird, e tutto sembrava perfetto e caldo e giusto e proprio mentre Harry stava per addormentarsi fra le braccia di Louis, gli vennero di nuovo in mente le parole che gli aveva detto un anno prima:

'Io ti amerò ogni Natale, fino all'ultimo.'









Hi bitches!
Come potete vedere per vostra (s)fortuna, Chiara è tornata dopo 43567897654 mesi di blocco dello scrittore con una one shot tenera ma che non mi convince tanto.
Spero che a voi piaccia, perchè l'ho scritta alle quattro di notte sulle note dell'iphone ascoltando wake me up di ed sheeran (pubblicità progresso occulta).
Ma vabbè.
La mia vita è incasinata come sempre, ma scrivere ne è una parte importante, e voi che mi recensite (se questa storia avrà mai qualche recensione) lo siete ugualmente, quindi spero che questa storia vi sia piaciuta.
Il mio periodo inglese è iniziato mesi fa e non è mai finito, quindi sto scrivendo molto in inglese e a volte in italiano mi mancano i termini, immaginate!
Vabbè, non vi annoio ancora. A te che leggi, grazie per aver letto All our Christmases. TI SPETTA UN BUONO SCONTO DEL 40% SU UN UNICORNO A TUA SCELTA!
Se volete contattarmi, su twitter sono @breathingbritin e su tumblr loubear-hazzabear
Scrivete una recensione, anche piccola piccola, vi prego *faccia da cucciolo*
Vivubì.
(Ah, e sto scrivendo una nuova long larry Au bellissima, posterò molti capitoli a breve, la trovate sul mio profilo!)


-Chiara.

  
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