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Autore: Lupescu    23/08/2007    1 recensioni

Quella voce….Era una musa.
Era il sole , era tutto.
Amava quella voce e ogni volta che la sentiva era una battaglia nella sua testa.
Lui combatteva con armi ,forza e odio e lei con quei suoi toni dolci. Lo violentava ogni volta ,con amore lo penetrava e lo stringeva a se ,come una madre , lo cullava tra i suoi seni e lo faceva diventare un ubriaco. Non capiva più niente. Solo quella voce che entrava in lui con la potenza di un onda e l’armonia di che è portata dal vento.
Era…incantevole.
Come poteva descriverla?
Avrebbe ucciso per lei, quell’angelo della musica.
L'opera di Andrew Lloyd Webber centra fino a un certo punto , non preoccupatevi!;)
Genere: Romantico, Song-fic, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome, Miroku, Naraku, Rin, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno -L’angelo della musica.

Sparkling Angel I Believe
you are the saviour
in my time of need
When I depart you I couldn’t hear
all the whispers of warning so clear.
[Angels- Within Temptation]


-…e questa me la definiresti musica?- Il sopracciglio destro si inclinò sarcasticamente a sottolineare lo scetticismo nelle parole di lei. Una cascata di capelli mossi castani scendevano fino alla vita sottile incorniciando un viso rotondo e molto femminile.
-Che ignorante, e pensare che sei pure una cantante lirica! Guarda che si ispirano a te i Gladiators!- -Starai scherzando spero!!- disse sconvolta mentre la canzone ‘poca musica e tanto chiasso’, le scorreva nelle orecchie.- Ma sentili! Sembra che stiano prendendo a chitarrate in testa il gatto! O che almeno ci stiano provando! Non ha niente a che fare con la lirica!- Il ragazzo scoppio in una gustosa risata grassa mentre sfilava con gentilezza le cuffie dalle orecchie della prima donna. -Non non scherzo..-disse asciugandosi una lacrima dalle tante risate.- Guarda che non sono così pessimi, ansi il vocalist è definito la voce più bella di tutto il metal!- -Uh, ma chi? Mr Raucedine? Sarà il caso che gli regaliamo un barattolo di miele con un limone e il tantum verde allora!- -Ora stai ragionando come una massaia.- Il ragazzo inclinò gli occhi azzurri in un gentile rimprovero all’amica. Kagome Higurashi, la famosissima cantante lirica. La vera e unica Christine Dae.
Come poteva pretendere che Kagome capisse certe cose? La sua vita era la musica classica, la danza , il teatro. Metterla di fronte a una realtà del genere, come il metal, lo scream* poi! Forse era per questo che Kagome gli piaceva, la sua semplicità era spiazzante.
-Sarà…-bofonchiò lei, per poi alzarsi dal divanetto in velluto blu e Magenta del corridoio. Non era molto alta, anzi era un modestissimo metro e sessanta ,tirato ,tirato , come diceva lei, ma questo la rendeva ancora più tenera e simile a una bambina. E invece aveva venticinque anni suonati. Se ci pensava si sentiva veramente vecchia!
-Niente più prove per oggi?-chiese Miroku nel mentre spengeva il computer portatile. –Niet, grazie a Dio Nana per oggi si è messa il cuore in pace. Quella coreografia è atroce! Mi chiedo perché la voglia cambiare quella vecchia era più che perfetta.- -Ogni tanto fa bene cambiare .-Disse semplicemente lui spolverandosi il maglione di cachemire . Lei gli tirò un’occhiata interessata.
Conosceva Miroku da quanto? Troppo decisamente. Da quando avevano tre anni e mezzo.
Il padre di quel giovane era il più grande violoncellista di tutti i tempi e anche lui era un figlio del teatro. Erano cresciuti insieme li dentro , lui con il piano , lei con la danza e il canto. Spesso e volentieri quando erano bambini li scambiavano per fratelli, da ragazzi poi per fidanzati e ora per sposi. Ma la verità è che per quanto l’indole Francese del padre di Miroku, un gigolo di alto bordo, fosse stata trasmessa al figlio facendo di lui il degno erede , l’idea di toccarla lo schifava.
-“E’ come se toccassi mia sorella! Mon Dieu!Nemmeno per scherzo!”-Le aveva detto una volta mentre si bevevano uno yoga alla pera sul suo letto.A quel punto era scoppiata a ridere. Cos’altro c’era da dire?!?
-Che fai stasera esci? Sei elegantissimo Miroku-chan –Gli fece un complice occhiolino mentre si stiracchiava una punta.- Non è che mi tradisci con un’altra??- -Ah mia Cara…-disse solenne afferrandole le mani- Lo sai che non potrei mai tradirti!- -Sese..-ridacchio lei mentre sfuggiva dalla sua presa- fai il bravo stavolta Miroku-chan!- -Io faccio sempre il bravo…-Bofonchio un po’ offeso mentre vedeva la schiena della ragazza sparire nel corridoio, seguita dalla sua giocosa risata.



I a your ange
l Come to me Angel of Music

Whose is that voice? Who’s that in there?

I am your angel of Music
Come to me Angel of Music

Christine! Angel!
[The Phantom of the Opera]


Quella stanza la si poteva definire in un modo solo, con un’unica parola: Bianca. I divani bianchi di pelle, il pavimento in marmo lucido italiano bianco, le mura bianche, le tende bianche e tutto bianco.
I fiori sul tavolino , lo stereo grande nell’angolo perfino tende e gli infissi delle finestre, tutto di un perfetto e immacolato color neve. L’unica cosa che staccava erano i quadri. Di un rosso carminio Sangue. Che rendevano l’ambiente rilassante e agghiacciante al contempo. L’idea era venuta al suo arredatore quando lo aveva visto: i suoi capelli, e i suoi occhi. Il più vivo degli argenti nel più profondo rosso dell’anima.
E l’aveva ribattezzata ‘Lune Chambre’.*Poca fantasia, effettivamente. Ma lui lo pagava perché gli arredasse la casa , non certo per essere un geni con i nomi.
Fuori dalla finestra un pioggia a chicchi grossi cadeva forte e cadenzata sui vetri, cantando ritmi nuovi e irriproducibili. Atmosfera perfetta per quel lavoro.
E nello stereo un’unica canzone scorreva a palla, filtrando nelle sue orecchie come un fiume in un’insenatura. Ristagnava nella sua mente e lo ispirava.
In sleep he sang to me , in dreams he came, that voice which calls to me ,and speaks my name
And do I dream again for all I Thought ,The Phantom of the opera is there , inside my mind.


Quella voce….Era una musa.
Era il sole , era tutto.
Amava quella voce e ogni volta che la sentiva era una battaglia nella sua testa.
Lui combatteva con armi ,forza e odio e lei con quei suoi toni dolci. Lo violentava ogni volta ,con amore lo penetrava e lo stringeva a se ,come una madre , lo cullava tra i suoi seni e lo faceva diventare un ubriaco. Non capiva più niente. Solo quella voce che entrava in lui con la potenza di un onda e l’armonia di che è portata dal vento.
Era…incantevole.
Come poteva descriverla?
Avrebbe ucciso per lei, quell’angelo della musica.
Chiuse gli occhi e tutto gli apparve più chiaro. Si piego sui fogli sulle sue ginocchia e continuò a scrivere tondi. Alcuni pieni , altri vuoti. Uno in una riga , uno sull’altra e uno a metà tra due.
-Ehi che combini così corrucciato su quel pentagramma?-Mille specchi sembrarono scoppiare nella sua mente Il ragazzo alzò lo sguardo freddo e annoiato, per poi riportarlo meccanicamente sul foglio.- compongo. Non si vede?- -E lo fai con la music lirica sparata a tutto volume?-
….
-Kaeru …- L’uomo, un panciuto e sudante borghesuccio si aggiusto gli occhiali, piegandosi sullo spartito sulle ginocchia del giovane demone.- ..Ho un problema.- - Lo noto…Non sono un po’ troppo alti questi toni per un cantante growl* come te?- - Ho bisogno che qualcuno canti per me.-
-e..Hai già in mente qualcuno. Non è vero Inuyasha?- Il ragazzo tacque per alcuni minuti . E in solo pochissimi secondi la ripresa della parte femminile riuscì a farlo fremere e vibrare.
Tutto si fece chiaro…
-Lei. L’angelo della musica.-

Continua…
Scream*- urlo. E’ uno dei tanti tipi di metal, dove il cantante urla proprio .Vi faccio un esempio molto commerciale, nella canzone ‘the kill’ possiamo sentire una piccola frase in scream . “Principi” del genere però , sono band meno commerciali come i Children of Bodom. (per chi si fosse incuriosito consiglio di farsi due risate e scaricare oops I did it Again!)
*Lune Chambre - Camera della luna.
Growl*- è uno dei tanti altri generi di metal. Il growl è un tipo di metal cupo caratterizzato da un voce cavernosa e non pulita. Solo poche canzoni (che durano circa dai sei minuti in su) posseggono parti in cui possiamo sentire l’effettiva voce del cantante. ( per avere un esempio e riuscire a comprendere il genere provate a scaricare gi Opeth. Consiglio in particolare ‘Drapery falls’ ;) ) Non è un tipo di musica assolutamente commerciale o che si può ritrovare in canzoni del genere.

Allora…che dire? Ci troviamo di fronte a un ambiente strano. Un Inuyasha demonizzato, un Miroku che è incapace di toccare una donna e una Kagome molto innocente e poco chiara.
L’idea era da n bel po’ che mi frullava in mente ed è nata tutta dal Fantasma dell’opera ,e dall’ascolto ,praticamente maniacale di alcune tracce dei Whithin Temptation . La voce Sharon è appunto la voce descritta da Inuyasha , mentre quella del protagnosta maschile… Non saprei , forse assomiglia a un po’ a quella del cantante dei Lacrimosa. Confesso che la fine del loro fantasma dell’opera, (eccetto la parte femminile veramente sforzata) è la mia idea dell’interpretazione che in nostro Inuyasha potrebbe fare.
Ne vedremo delle belle? Si vedrà. 
Fino a quel momento Aufwiedersehen meinen Lieben und Guten Sommer Ferien!!

P.s. Non so siceramente se continuarla. Se l’idea piacerà potrei anche prendere l’iniziativa e rimettermi di buona lena , a questo cavolo di pc, in caso contrario, mi rimetterò ma solo per dare una fine o cancellarla proprio dal web.
Un Bacione a tutti!
Grazie anticipato per eventuali Commenti, critiche , consigli e puntualizzazioni ! ;)

  
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