Visto che mi sono trovata più che bene in questa sezione,ci riprovo,con una storia più seria,ma sempre caratterizzata da quel pizzico d’ironia che mi contraddistingue. Volevo ringraziare tutte/i quelle/i che hanno commentato la mia ficcy precedente mi avete fatto davvero felice (Kairi fa inchino alla giapponese rubato a Meiko). Siete troppo simpa! Leggete,e se vi restano le cellule cerebrali per farlo,commentate. Grazie!
“Cazzo,cazzo,cazzo!!!”
“Che volgarità,Ellie!”
“Oh,stai zitto,già non ce la faccio a infilare i libri
nella borsa,ancora tu mi rimproveri,direi che questo quinto anno sta
cominciando piuttosto male!”
“Non è il caso di prendersela così,basta aprire un po’ di
più la borsa!”
“Fai tu allora,che sei tanto bravo!”
“Ecco”
“Come diavolo hai fatto?”
“Ho aperto un po’ di più la borsa”
“Togliti quel sorrisetto idiota dalla faccia”
“Mi sembri Draco Malfoy al femminile ogni tanto,sai?”
“Non nominarlo,non lo sopporto”
“Oh sì che lo sopporti. Draco di qua,Draco di là,Draco ha
detto questo,Draco ha fatto questo,Draco si è lanciato dalla Torre di
Astronomia…”
“Smettila,quella non sono io. È Amy”
“Ah già. Credo che un giorno pagherò Malfoy per tenerle
la lingua occupata,così finalmente le mie orecchie avranno un po’ di riposo”
“Mi sembri Kairi Okayasu ogni tanto,sai?”
“Ah ah ah tu sì che hai senso dell’umorismo a palate -.-“
“Mica era una battuta”
“Che ore sono?”
“Le otto”
“AMELIA!!! SCENDI CHE E’ ARRIVATO MALFOY A PORTARTI VIA!
DICE DI ESSERE MOOOOOOOOOOOOOLTO ECCITATO!!! CORRI CHE ALTRIMENTI ARRIVA ELLIE
E NON LO VEDI PIU’!!!”
“Ma non ci penso nemmeno”
“Io sono sicura che lo faresti”
“Ti sbagli,caro mio”
“Bè,allora non ci saranno problemi quando verrà veramente
qui Malfoy”
“L’hai invitato?!? A casa nostra? Cos’hai,criceti nella
testa?”
“Maddai,tra purosangue bisogna aiutarsi. Ricordati che un
giorno potrebbe diventare tuo marito”
“Ora i criceti stanno girando sulla ruota?”
“Distribuivano umorismo spicciolo all’angolo della strada,Ellie?”
“Sì,dove l’hai preso tu”
Eileen si gurdò attorno. L’enorme maniero in cui vivevano
indicava chiaramente che erano una delle più antiche e più ricche famiglie di
maghi purosangue esistenti. Per questo spesso venivano invitati personaggi
illustri,come il ministro della magia,dipendenti e alte cariche del Ministero,e
naturalmente i Malfoy. Quando loro arrivavano,Eileen cercava di farsi piccola
piccola e invisibile,per poi sparire nella sua stanza. Ma dato che l’ultimo
erede dei Malfoy,Draco,era estremamente furbo e scaltro,la trovava sempre. La
ragazza si chiedeva perché quel cretino non andasse a rompere a sua sorella
Amelia,che aveva una vera e propria passione per lui. Lei aveva un anno meno di
Ellie e Draco,ma alcune volte dimostrava di essere molto più piccola dei suoi
tredici anni. Ellie aveva compiuto quattordici anni in ottobre e tra qualche
giorno avrebbe dovuto affrontare un altro anno ad Hogwarts,il quinto.
Eileen Blackmore odiava Draco Malfoy dal loro primo anno
ad Hogwarts. Sempre pronto ad una presa in giro o ad una risatina di scherzo,il
giovane Malfoy aveva suscitato in lei rabbia ed avversione,se non vero odio.
Nonostante Ellie diceva di voler bene a tutti,non avrebbe aiutato Malfoy se lui
fosse stato così stupido da cadere giù dalla Guferia. L’avrebbe guardato dalla
finestrella senza vetri gridando “Chi è che ride ora,Malfoy?” mentre dopo alcuni
metri di volo si schiantava al suolo. Dal canto suo,Malfoy sembrava attratto
dal carattere di Eileen,ma la disprezzava in quanto Grifondoro. Quando la
sorprendeva a chiaccherare con Potter,a farsi aiutare nei compiti da Granger,a
giocare agli scacchi dei maghi con Weasley,non poteva fare a meno di prenderla
in giro. Il fratello maggiore della ragazza,Gordon,diceva che secondo lui
Malfoy le moriva dietro,ma Ellie sapeva che non era assolutamente vero. Non era
nello stile dei Malfoy. Dovevi essere tu a morirgli dietro,non il
contrario,figuriamoci. E quando Ellie aveva detto questo al fratello,lui aveva
replicato che era proprio il fatto che la ragazza avesse un atteggiamento
freddo e scostante con Draco la rendeva così attraente al Serpeverde.
“Cazzate” aveva commentato Ellie,mentre preparava i
bagagli.
“Sarà…”
E ora quel cretino di suo fratello le diceva di aver
invitato al maniero i Malfoy! Quando l’avrebbe sentito Amelia sarebbe impazzita
di gioia.
Amelia Blackmore, una Scorpione piuttosto timida,nata il
6 novembre di tredici anni prima. Quest’anno frequentava il quarto,ed aveva
cominciato ad interessarsi a Draco quando ancora faceva il primo.
Contrariamente alla sorella,si era perdutamente innamorata di quel ragazzo
malvagio che girava per i corridoi protetto dai suoi due scagnozzi Tiger e
Goyle. Quando Ellie le aveva detto che le conveniva lasciar perdere,che quello
era uno “sciupa-femmine” per dirlo con le parole di Gordon,che si era fatto
mezza Hogwarts femminile e ora stava perogettando per l’altra
metà,Amelia,chiamata da tutti Amy,le aveva risposto che non era vero,che erano
solo voci maligne di bocche pettegole. Ellie aveva allora replicato che lui di
bocche ne conosceva parecchie,e conosceva anche parecchie lingue. Amy,scarsa
d’acume e beata nella sua ingenuità,non aveva colto il doppio senso nella frase
della sorella e aveva esclamato “ah,è anche istruito!”.
Eileen non aveva mai confidato a nessuno,nemmeno alla sua
migliore amica,che durante il quarto anno quel cretino di Malfoy aveva tentato
di baciarla nel corridoio che portava all’aula di Pozioni. Come l’aveva
vista,si era avvicinato,l’aveva spinta al muro e poco elegantemente le aveva
infilato la lingua in bocca. Ellie,dopo un primo momento di sorpresa,si era
divincolata dalla sua presa e gli aveva tirato uno schiaffone che aveva
lasciato un bel segno rosso sulla guancia del ragazzo. Lui aveva ridacchiato e
pronunciando un incantesimo a mezza voce aveva fatto sparire il livido,poi
aveva guardato Eileen negli occhi e le aveva detto “Mi piaci,Blackmore. Bel
caratterino”.
Lei aveva sibilato “Tu invece mi fai schifo,porco” e se
n’era andata,furiosa con quel piccolo idiota che le aveva rovinato la giornata.
Gordon Blackmore avrebbe frequentato il sesto anno ad
Hogwarts. Era manco a dirlo fin troppo carino e aveva sempre una folla di
ragazze sognanti che gli giravano attorno. Molto amico di Cedric Diggory,quando
quei due giravano insieme non c’è n’era per nessuna. Ellie trovava suo fratello
abbastanza simpatico e spiritoso,oltre che completamente fuori di testa. Il
bello (o forse il brutto) era il fatto di essere il terzo Scorpione della
famiglia. Nato il 28 ottobre di sedici anni fa era stato probabilmente un amore
da piccolissimo,e la creatura più malvagia che si possa immaginare da
adolescente,dopo Malfoy.
Eileen aveva trovato un’unica valvola di sfogo: un diario
personale,su cui scriveva ogni sera,tranne rare occasioni.
Manco a dirlo,il fratello l’aveva trovato e scoperto
quello che aveva fatto Malfoy a sua sorella. All’inizio non ci aveva visto più
e avrebbe voluto,sue testuali parole,“spaccare il muso a quel piccolo
bastardo”,ma poi era stato trattenuto da Ellie,che gli aveva detto che
dopotutto era stato solo una cazzata da ragazzi,e che sapeva com’era fatto quel
cretino,eccetera eccetera. Ma d’allora Gordon si era messo in testa che in
realtà la sorella nascondesse una passione per Malfoy,e non si era certo
risparmiato a tormentarla.
“Stanno bussando”
“Vai ad aprire,no?”
“Io quello non lo voglio vedere,vacci te”
“Senti,Ellie…sei sicura che non vuoi che faccia niente a
Malfoy?”
“Sicura”
Ellie tirò un lungo sospiro. Se Gordon l’avesse
fatto,Malfoy se l’avrebbe legata al dito e per lei sarebbe cominciato un
inferno.
“Papà,vai tu alla porta!”
“Che figli scansafatiche!”
“Devono essere i Malfoy”
“Lucius! Che piacere rivederti!”
“Altrettanto,Graham!”
“Narcissa”
“Graham…”
“Diventi sempre più bella”
“Non scherzare!”
“E chi scherza?”
“Dov’è tua moglie?”
“In cucina”
“NARCISSA!”
“FIDELIA!”
Ellie le guardò. Sembravano sorelle,e dire che si
conoscevano solo da quattro anni.
“Ah,Draco! Il giovane erede dei Malfoy”
“Signore…”
La ragazza distolse lo sguardo. Non voleva incontrare quegli
occhi di ghiaccio. Cercando di non farsi vedere,salì le scale e percorse il
lungo corridoio buio per raggiungere uno dei saloni del secondo piano. Stava
bene al buio,si sentiva a suo agio nell’oscurità. Avvertì una presenza dietro
le sue spalle. Un fruscio le fece capire che qualcuno si stava avvicinando.
Qualcuno le cinse la vita con le braccia e lei ne avvertì il respiro caldo sul
collo.
“Blackmore…”
“Malfoy…”
“Stavi scappando da me?”
“Ci provavo”
“Lo sai che a me non la fai…”
“Che conti di fare ora che mi hai trovato?”
“Bè,ci sono tante cose…”
“Forse era meglio che ti avessi fatto spaccare la faccia
da mio fratello,quella volta”
“E perché non l’hai fatto?”
“Lo farò adesso”
“Non credo proprio. Adesso sei nelle mie mani”
“Che paura…che fai ora,mi violenti?”
“Veramente pensavo a qualcosa di più carino…”
“Mi fai schifo,Malfoy”
“Ma dai…”
“Vattene”
“E se io non volessi?”
“E se io mi mettessi a gridare?”
“E se io ti tenessi la bocca impegnata?”
“Sei…sei…”
“Oh sì,tanto”
“Perché…perché proprio io…perché non tormenti quella
stupida di Pansy Parkinson?”
“Quella lagna che non fa altro che parlare? Ma per
favore…”
“Capiresti l’importanza di una chiaccherata amichevole”
“Preferisco usare la lingua in un altro modo…”
“Ti odio”
“Avresti potuto essere una Serpeverde,Blackmore”
“Mai. Piuttosto di essere una Serpeverde andrei ad
abbracciare il Platano Picchiatore”
“Perché non abbracci me invece?”
“Perché mi fai schifo…”
“Sentiamo perché”
“Perché quella volta mi hai baciata con la forza”
“Ti ricordo che all’inizio hai collaborato”
“Non dire cazzate”
“Non sono cazzate. Guarda che riconosco un bacio”
“Ah sì?”
“Scommettiamo che se ora ti do un bacio collabori?”
“Non provarci nem…”
Draco l’aveva già fatta voltare verso di se,le aveva messo
le mani sulla nuca e le aveva spinto il viso contro il suo. Eileen,suo
malgrado,non riusciva a uscire da quella presa. Il ragazzo era più forte di
lei,non ce la faceva proprio. E si trovò costretta a collaborare. A dire il
vero,il fatto non la dispiaque più di tanto. Non riusciva a reagire.
“Cazzo” pensò “stai a vedere che questo comincia a
piacermi?”
Il solo pensiero le faceva paura. Malfoy era forte e
cattivo,non riusciva a pensare ad una storia con lui.
“Aspetta” si disse tra sé e sé “i maschietti hanno un
punto debole…”
Una ginocchiata ben assestata in mezzo alle gambe e Draco
si trovò a terra mugolante.
“Oh,ti ho fatto andare i gioielli in gola? Mi dispiace
taaaaaaaaaaaaaaaaaanto…”
La ragazza si mise a ridere alla vista del ragazzo più
cattivo della scuola che si contorceva in preda a un tremendo dolore alle parti
basse.
“Poverino,ho esagerato? Forse sarai costretto ad una vità
di castità…”
Eileen ridacchiò ancora per qualche secondo,poi si girò
ed entrò nel salone. Chiuse le porte e si sedette sulla mouquette,cingendo le
ginocchia con le braccia,fissando il terreno. Ma veramente non le era piaciuto
quel bacio? Veramente aveva fatto di tutto per respingere Malfoy? Ora si
sentiva confusa,incredibilmente confusa…
Sentì le porte aprirsi. Lo stesso fruscio di prima. Fece
appena in tempo ad alzarsi che Malfoy la strinse da dietro e le sibilò
nell’orecchio.
“Questo non me lo dovevi fare,Blackmore”
“Lasciami,Malfoy. È colpa tua”
“Sai quanto fa male un calcio lì?”
“Sei stato tu a provocarmi,piccolo idiota”
“Non ti conviene avermi come nemico,Blackmore”
“Tu non minacci nessuno,Malfoy”
“Potrei anche sbatterti al muro adesso,se volessi”
“Dai,sbattimi al muro. Vediamo cos’hai concluso dopo”
Malfoy la guardò negli occhi. Eileen sostenne il suo
sguardo.
“Mi piaci,Blackmore”
“Lo so che vuoi solo una cosa…”
“Mi piaci un casino…”
“Fai così con tutte”
“E chi te l’ha detto?”
“…”
“Chi te l’ha detto che faccio così con tutte,eh? Chi?”
“Lasciami,mi fai male”
“Non ti lascio”
“Ti prego…mi stai facendo male…”
“Forse non sai che il tuo fratellino mi ha invitato a
stare da voi finchè non inizia la scuola…”
“Non è possibile…”
“Oh sì”
“No…no…”
“Che fai? Ora piangi?”
“LASCIAMI IN PACE,BASTARDO!”
Eileen riuscì a sfuggire a Draco e corse via. Si
rinchiuse in camera sua e appoggiata alla porta si mise a piangere.
“Non piangere,Blackmore” le disse il ragazzo da oltre la
porta “non piangere…”
“Che cosa vuoi da me,Malfoy?”
“Fammi entrare”
“No…”
“Fammi entrare,Eileen”
“No…”
“Ti prego”
“Ho paura…”
“Di che?”
“Di te…”
“Ops,ho tralasciato un piccolo particolare. Dormo qui
fino al 1° settembre!”
“Lo so,me l’hai già detto”
“Intendevo…in camera tua…”