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Autore: lunatika    24/08/2007    12 recensioni
"perchè anche tom kaulitz sa amare" la storia (one-shot) di una ragazza Sarah e di Tom... triste... leggetela...
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è una one-shot premetto che è tutta finzione!!

PERCHE' ANCHE TOM KAULITZ SA AMARE

"Mi dispiace" è solo questo che ha saputo dire... due parole con nessun significato... mi dispiace... non quanto a me. Fuori piove. L'autunno. Alberi ormai quasi spogli riempiono il viale fuori casa. Sono distesa sul letto come sempre nella mia stanza dalle pareti color pesca. Lo stereo ad alto volume risuonano delle parole che vagano vuote nella mia mente, lacrime calde e salate piene di rabbia e odio rigano il mio piccolo viso. Intorno a me i soliti poster, il solito pc e le solite cose... la mia stanza... i miei poster... la mia vita... non voglio rinunciare a tutto questo... non voglio!! Un anno solo un maledettissimo anno. - Sarah...- mia madre entra aprendo piano la porta -ti vogliono al telefono è America- - okay - mi alzo lentamente dal letto ho i piedi scalzi e i calzini bianchi staranno ormai macchiando il suo amatissimo pavimento, ma non mi dice nulla non ha più il coraggio di parlarmi. Raggiungo la cornetta. - Sarah... - Ciao... - Ho saputo mi dispiace da pazzi... non... non so se ce la farò senza te... America scoppia a piangere è la mia migliore amica. Non ce la faccio e piango, piango finchè posso. - America... io non voglio... non voglio lasciarti cavolo io non voglio morire!! Voglio restare con voi!! ...io non voglio morire... l'ho detta quella parola orribile... morire. Mi appoggio al muro e scivolo giù fino a sedermi sul pavimento ghiacciato e abbraccio le gambe fredde. America sta in silenzio e neanche io voglio parlare restiamo così per circa dieci minuti, in silenzio. Decido di riattaccare. Vado in camera mia, ho bisogno di uscire. Mi infilo le scarpe, un'aggiustata al trucco, raccolgo i lunghi capelli biondi in una coda alta, prendo l'ombrello, mi infilo la mia giacca nera e la sciarpa verde, saluto mia madre con un freddo "ciao" e poi fuori. Il freddo pungente mi congela il viso. Cammino verso casa sua. Tom. Ho bisogno di vederlo di parlargli. Sono sotto casa sua. Suono mi apre Bill, suo fratello, e mi fa entrare con il solito sorriso sulle labbra. Questa volta però io non gli sorrido ma chiedo fredda - Dov'è Tom?- - è di sopra nella sua stanza- mi risponde. Salgo piano le scale e una volta davanti alla porta della sua camera busso. - entra è aperta... uh Sarah ciao- mi dice venendo verso di me e dandomi un leggero bacio sulle labbra. - Ma che hai, hai una brutta cera cos'è successo?- mi chiede preoccupato. - Tom... sto per morire.- Dico tutto d'un fiato abbassando lo sguardo. Una lacrima scappa via bagnando il liscio parquet. - Cosa? Sarah stai scherzando vero? - No, Tom... ho il cancro...- Sto ancora con la testa china non ho la forza di guardarlo negli occhi... come potrei, non ne ho il coraggio. - Tu... no non è possibile...- alzo lo sguardo, i suoi profondi occhi color nocciola sono ricoperti da un sottile strato di lacrime. Sta per piangere. Una lacrima gli riga il viso. - Cavolo...- Urla per poi battere un pugno violento contro il muro. - Non è giusto!- Abbassa la testa e scoppia in un pianto singhiozzato. -Tu, tu non puoi farmi questo... non puoi lasciarmi solo!! NON PUOI!!- mi urla contro quel non ''puoi'' con una rabbia che non gli avevo mai visto negli occhi. - Oh... Tom... io...io...- - No non dire niente- dice serrandomi le labbra con un dito. - Abbracciami forte forte e non pensarci.- Lo abbraccio forte e piango, piango tantissimo. -Tom ho così paura... non voglio morire...- gli sossurro ad un orecchio e restiamo lì per ore abbracciati distesi sul letto a piangere.

...5 MESI DOPO...

Cappellino nero, camicia bianca, pantaloni larghi anche questi neri e felpa nera. Tutto nero. Oggi, qua. Il prete sta blaterando qualcosa sul come tu fossi una persona fantastica, ma che ne può sapere lui... lui non era con te quando piangevi... e poi quell' eri... "eri" e ora?? Dove sei?? Avevano detto un anno... Avevano detto che te la saresti portata via dopo un anno!! E invece no me l'hai strappata via dopo così poco... perchè?? Perchè?? Sono infondo alla chiesa. Bill è al mio fianco, anche Georg e Gustav sono qua. C'è tua madre e anche America. Ci sono proprio tutti. C'è anche Gloria con quella sua faccia tosta. Quanto la detestavi eh Sarah? tanto... non la sopportavi con il suo modo di fare "troppo tirata" così la definivi. Ecco è il momento... mi hanno chiesto di fare il discorso sai... ci sono stato sopra tutto ieri, ma non sono stato capace di mettere insieme due frasi. Salgo i gradini davanti a me un piccolo microfono. Sto per un po in silenzio, tutta la folla aspetta che io dica qualcosa. Mi mordo il labbro inferiore per trattenere le lacrime e comincio a parlare... - Sarah... bhe... ovunque sia ora so che mi sta ascoltando... ci sta osservando. Ieri ho passato un'intera giornata a scrivere questo cavolo di discorso e cosa ne è uscito fuori? Solo un fogliettino bagnato. Solo 5 mesi... ce l'ha strappata dopo solo 5 mesi. Un anno avevano detto i medici... Un anno... e invece è scomparsa solo dopo pochi mesi. Puff in un secondo scomparsa lì su quel letto d'ospedale, accanto a me. Le sue ultime parole sono state "suona per me ancora una volta" mi ha stretto la mano mi ha guardato intensamente così ho preso la chitarra è ho suonato così come mi aveva chiesto, ho suonato le dolci note di "in die nacht" poi ha chiuso gli occhi, quei profondi occhi celesti... ed è sprofondata nel sonno un sonno senza risveglio. Ho continuato a suonare e a suonare finchè un medico mi ha detto di smetterla e di andare via... "non c'è più niente da fare" ha detto. Se n'è andata così com'era arrivata in un soffio puff volata via.- Non riesco più a parlare scendo e comincio a piangere a piangere forte. In fondo alla chiesa c'è Bill gli corro incontro e lo abbraccio forte e piango, piango. - Forse non l'ho amata abbastanza... forse se n'è andata per questo...- Dico fra i singhiozzi. - No Tom questo non lo devi dire. Ricordi lei credeva in te e nella tua capacità d'amare e anche io ci credo. Sarah lo ha dimostrato Tom, ha dimostrato che anche Tom kaulitz sà amare... che ne pensate?? si accettano commenti XDD
  
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