Piccola prefazione
Salve a tutti, questa prefazione è solo per dirvi alcune cosette sulla storia che sto pubblicando. L’ho scritta quando avevo 14anni, era il periodo nel quale ero fissata per Twilight, e avevo appena finito di leggere Breaking Dawn quando mi è venuta in mente questa trama, quindi non stupitevi se alcune cose, parecchie cose, coincidono. Tengo a precisare che non è una fan fiction ma una storia fantasy. Mi sono ritrovata per caso a leggerla qualche tempo fa, quasi quattro anni dopo averla scritta, e mi è venuto in mente che magari con qualche modifica potevo pubblicarla qui, su EFP. Spero che vi piaccia, un bacio e buona lettura! ;)
Capitolo 1
La nuova me.
I raggi della luna illuminarono il suo viso e fu allora che li vidi, i suoi occhi, brillare di un rosso cupo. Non dovetti rifletterci molto per capire chi, anzi cosa, avevo di fronte; Era un vampiro, sembrava assurdo pensarlo, quelle creature esistevano solo nella fantasia troppo fervida di qualche scrittore e io non ci avevo mai creduto, ma di fronte a quella vista non potei fare a meno, nonostante il mio scetticismo, di rabbrividire. Cosa voleva da me?
Ancora una volta la mia mente arrivò ad una conclusione: forse era a caccia. A quel pensiero cominciai a tremare. “Non è possibile” mi dicevo “queste creature non esistono, e gli occhi rossi sono solo frutto della mia immaginazione” continuai a camminare, facendo finta di niente ,nella sua direzione.
Ora solo pochi passi ci dividevano. < Ciao!> mi salutò lui con voce suadente. E li, in quel momento capii di essere spacciata, tanto valeva dunque non tentare di ribellarsi, era inutile scappare o cercare aiuto. Ma se era vero quello che avevo letto sui vampiri un modo per rimanere in vita c’era. < So cosa sei e cosa vuoi da me, quindi ti chiedo di ascoltarmi prima di uccidermi>. Sembrava incuriosito e non parlò, così andai avanti: < Risparmiami, fammi diventare come te, ed io in cambio di questo favore farò tutto ciò che vuoi> la mia voce tremava. La creatura sembrò pensarci su e poi mi rispose:< Preferisci davvero una vita dannata alla morte?> .La mia risposta non si fece attendere:
***
Non sentivo più il mio corpo, non provavo sensazioni. Ero nel centro esatto del nulla. Non potevo parlare perché’ sentivo di non avere più una bocca, ma potevo pensare. Mi eccitava il fatto che stessi per diventare immortale. Un’eterna diciottenne. Poi un pensiero, terribile, mi attraverso la mente: cosa avrei detto alla mia famiglia? Mia madre avrebbe capito la mia scelta, mentre mio padre… Già, mio padre, l’uomo che mi aveva odiato tutti questi anni solo perché non ero all’altezza delle sue aspettative. Pensai ai miei amici, quelli veri si contavano sulle dita di una mano e forse a loro avrei detto il mio piccolo segreto. E se mettessi in pericolo le loro vite? Se la loro vicinanza mi facesse venire voglia di mangiarli? Non avevo idea di come sarebbe stato ne se sarei riuscita ad avere una vita normale. Avrei forse dovuto lasciare tutto questo solo per il mio egoismo, per una stupido capriccio. Ma poi pensai, non era stupido, qualsiasi persona al mio posto avrebbe preferito questo alla morte. Tutti hanno paura della morte anche se non lo ammettono. Qualunque fosse il mio destino ora era troppo tardi per tornare indietro.
Il nulla dove stavo affondando svanì poco a poco. Ricominciai a sentire primi suoni e la prima sensazione che provai aprendo gli occhi fu lo stupore; era tutto così nitido: “ Finalmente no avrò più bisogno delle lenti a contatto! “ pensai sorridendo. Fu un gesto automatico e con la lingua sfiorai i miei nuovi denti, che oltre ad essere perfettamente dritti erano anche molto taglienti. Mi alzai in piedi, poiché ero sdraiata su un letto e subito mi accorsi che ero cresciuta di almeno dieci centimetri! C’era un armadio nella stanza e vicino a quello uno specchio ricopriva gran parte della parete. Lo spettacolo che vidi era uno dei più incantevoli. Quella non sembravo neanche più io, non potevo essere io. Di front a me c’era ina ragazza con la pelle bianco latte e lunghi capelli mori che cadevano in morbide onde fino alla vita, incorniciando un viso perfetto. Il corpo slanciato e atletico il ventre piatto e… Occhi verdi?! “Un momento” pensai “qui c’è qualcosa che non va!”
Ero stupita:< e allora cosa…?> d’improvviso capii < ma è disumano! Non possiamo uccidere degli innocenti!> ero disgustata.