Luhan traccia disegni sul petto di Sehun, scrive il suo nome, il nome di Sehun, la data del suo compleanno, la data del compleanno di Sehun, il giorno del loro anniversario, il giorno in cui si incontrarono per la prima volta.

 

"Domani tornerò in Corea." Sehun surrurra, mentre con la sua mano accarezza la schiena di Luhan. Luhan bisbiglia qualcosa, non accettando che Sehun se ne vada. Senza di lui.

 

Nasconde il viso nell'incavo del collo di Sehun, sfiora la pelle che ha esplorato molte volte in precedenza, che ha memorizzato con le sue dita, che ha sentito con le sue labbra.

 

Sono passati tre anni.

 

Tre anni da quando hanno iniziato questa relazione.

 

E sono andati così lontani, così lontani da quei tocchi timidi, sguardi nascosti, baci fugaci e messaggi che erano troppo corti per trasmettere tutto quello che si volevano dire.

 

Ora ogni tocco è feroce, ogni sguardo è impresso nella memoria, ogni bacio è tatuato nella pelle di Luhan e i messaggi sono lunghi, pieni di promesse e di quelle due parole che sono state dette troppe volte, ma mai abbastanza.

 

"Ti amo" Sehun sussurra a Luhan seguendo ogni curva del corpo di Luhan con le dita, intrecciando poi le sue dita con quelle calde di Luhan.

 

Luhan pensa sia abbastanza, è pronto per andarsene.

 

E' come l'inizio di un altro ciclo, staranno alzati di nuovo fino a tardi parlandosi a bassa voce, scambiandosi lunghi messaggi.

Le parole perdono il loro calore a causa della distanza e della nostalgia.

 

"Sehun!" Luhan grida. Sehun si volta, il viso preoccupato e gli occhi pieni di desiderio.

 

"Ti amo!"

 

Ed è sufficiente, Luhan pensa mentre vede che il volto di Sehun si è illuminato con un sorriso.

 

Sehun lo saluta e urla che già gli manca, sparendo tra la folla dell'areoporto.

 

Luhan non lo rincorre. Non lo rincorre perché sa.

Sa che ritroveranno la strada per arrivare l'uno all'altro.
Come hanno sempre fatto.