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Autore: itsniall    03/02/2013    1 recensioni
Nella vita facciamo molti errori. La vita stessa è un errore.
Molto dicono che ci sono errori a cui possiamo rimediare, altri ai quali invece non potremo mai farlo.
Io credo che, se uno lo vuole davvero, sarà capace di rimediare a qualsiasi problema abbia suscitato.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia la dedico alla mia migliore amica virtuale, anche se per me non è solo virtuale.
La voglio dedicare a quell'amica che c'è sempre. A quell'amica che mi aiutata a sorpassare brutti momenti, che mi ha aiutata ad essere forte.
A quell'amica che conosco da poco più di un mese ma che per me è importantissima.
A quell'amica conosciuta su twitter grazie ad un amore comunque.
E' dedicata a lei che fa tanto la fredda, ma che poi è la più dolce di questa terra.
La voglio dedicare a lei, perché parla del suo grande amore: Styles.
Gliela voglio dedicare perché per adesso non so che altro regalo farle, ma prometto che questo è il primo di una luuunga serie. 
La voglio dedicare a @xdjmples perché lei è quell'amica che non si trova se si cerca, ma la trovi quando la vita decide di farti un regalo.


Grazie Ire, grazie di cuore.
 


PROLOGO.

 

Era la primavera del 2014. Avevo sedici anni e come ogni ragazzina di sedici anni avevo il sogno di andare a Londra. La capitale dell'Inghilterra. Avevo voglia di andare al museo delle cere, di vedere la città da sopra il London eye, di navigare sul Tamigi, di vedere il Tower Bridge alzarsi e sentire i rintocchi del Big Ben rimbombare.
Mia cugina quell'anno ci sarebbe andata. Da una settimana dopo la fine della scuola, fino alla fine di agosto. Ma tanto me lo dovevo aspettare, sua mamma - mia zia - le permetteva sempre, o quasi, tutto. Era viziatissima, ma forse la potrei anche giustificare. Non aveva padre e sua mamma spesso non era in casa per via del lavoro, perciò tentava sempre di renderla felice.
Mia cugina, comunque, era una bella ragazza. Aveva un anno in meno di me, era castana chiara, ricciola, con gli occhi marroni. Non era altissima: circa un metro e sessantacinque, magra. 
L'unica cosa che mi creava personalmente problemi, era che quella ragazza parlava continuamente del viaggio. Certe volte mi sembrava lo facesse apposta.
Un giorno sbottai.

«Che cazzo, Giu'! Hai rotto, va da qualche altra parte a parla' di Londra!»
Lei mi guardò sorpresa. Non si aspettava quella reazione.

«Vieni anche te, scusa.» mi propose.
Io, a quel punto, rimasi più stupita di lei. Giulia che mi proponeva di andare a 'vivere' un'esperienza insieme a lei? Di solito le sue avventure se le vuole godere da sola, senza nessuno.
Rimasi spiazzata, ma comunque le risposi. «Se riesci a convincere mia mamma, volentieri.» ironizzai.
«Senti, con me viene anche Alice. Se ti paghi il biglietto e tutto, puoi venire. Anche lei fa così.»

«Sì, Giu', ok. Ma mia mamma non mi manderà mai.»
«Va beh, la convince mia madre.»
«Sul serio?!»
«Certo, stasera mia mamma chiama la zia.» mi fece l'occhiolino.
Io ero incredula. Prima mia cugina mi propone di andare con lei e la sua amica, poi dice che zia avrebbe chiamato mia mamma per convincerla a mandarmi con loro e io..beh, io stavo per andare a Londra. Londra, ragazzi!
Ero al settimo cielo, non riuscivo veramente a crederci.


 

  

  
Spazio Autrice.

Buonasera! Come state? Questa è una nuova storia, ma tanto non ci sarà da aspettare molto perché i capitoli sono già scritti!
Comunque, adesso vado a fare i compiti. 
Ciao a tutti, buon pomeriggio.
Bacioni, Gio'.
  

  
  
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